La scomparsa di Emanuele Nastasi: nuovi elementi, riaperte le indagini

Sono state riaperte le indagini sulla scomparsa di Emanuele Nastasi. Lo ha deciso la Procura di Siracusa alla luce dei nuovi elementi raccolti dai carabinieri della compagnia di Noto. Il 4 gennaio del 2015 venne ritrovata a Pachino la Panda di colore azzurro dell’allora 34enne, completamente bruciata. Ma di Nastasi nessuna traccia. Un presunto caso di lupara bianca. Non a caso oggi si parla di ipotesi di omicidio e soppressione di cadavere.
I sopralluoghi effettuati dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Noto, su disposizione del sostituto Gaetano Bono, che dirige l’indagine coordinata dal procuratore Fabio Scavone, hanno fatto venire alla luce nuovi elementi ritenuti “interessanti” ed adesso al vaglio dell’Autorità Giudiziaria.

Le immagini delle ricerche (2015)




Sac, Prestigiacomo e Vinciullo contro Agen: “offende Siracusa”

Le parole di Pietro Agen e le sue valutazioni sulla politica siracusana provocano la reazione di due cavalli di razza: Enzo Vinciullo e Stefania Prestigiacomo.
La vicenda è quella relativa al nuovo cda della Sac ed alla mancanza di rappresentanti siracusani.
“Abbiamo, come territorio, in questi giorni, protestato perché, pur possedendo il 25% delle quote societarie della Sac, Siracusa non ha alcun rappresentante nel Consiglio di Amministrazione, quando perfino la provincia di Caltanissetta ha, inspiegabilmente, un proprio rappresentante. Il presidente della Camera di Commercio, anche di Siracusa – dice Vinciullo – nel replicare alle legittime attese e rivendicazioni del territorio, in modo saccente e supponente, ha fatto sapere che la mancata nomina di un siracusano è la giusta punizione per una classe politica da lui definita perdente. Della serie: noi siamo noi e voi siete nessuno, perché perdenti, brutti e sporchi.
Spero che, dopo questa esternazione, qualcuno si svegli, batta un colpo e ci dica che esiste. Ringrazio Agen per averci ricordato il nostro stato di sudditanza e prostrazione. Della serie: siete ormai colonia di Catania.
Stia sereno- ha concluso Vinciullo – sapremo riscattarci e si ricordi che questi comportamenti creano solcati e ferite difficilmente guaribili e rimarginabili nel prossimo futuro”.
Nel video sotto le parole di Stefania Prestigiacomo.




Arrestato in Germania latitante siracusano: Quattrocchi era ricercato per rapina violenta

E’ stato arrestato ad Amburgo, in Germania, il latitante siracusano Salvatore Quattrocchi. La Squadra Mobile di Siracusa ed il Servizio Centrale Operativo, con il coordinamento della Procura di Siracusa, da tempo avevano avviato approfondimenti investigativi sul conto del 34enne che si era sottratto all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per rapina aggravata e traffico di sostanze stupefacenti.
La rapina, in particolare, perpetrata nel mese di novembre 2016, era stata posta in essere con efferatezza. Quattrocchi, difatti, in concorso con altri 3 soggetti già arrestati, con il volto travisato ed armato di pistola, avrebbe fatto irruzione in una gioielleria. Nell’occasione, il gioielliere era stato minacciato con l’arma, malmenato con calci e pugni e colpito con il calcio della pistola. I malfattori si erano impossessati di gioielli per un valore di circa settantaquattro mila euro.

IL VIDEO DELLA RAPINA COMMESSA A SIRACUSA

L’attività investigativa cseguente, oltre ad evidenziare la responsabilità del latitante per la rapina, aveva consentito anche di acquisire elementi probatori di reità a suo carico per l’acquisto, il trasporto e lo spaccio di stupefacenti di tipo marijuana e cocaina.
Il monitoraggio di persone a lui vicine ed un laborioso lavoro di analisi delle fonti aperte hanno consentito alla polizia italiana di individuare in Germania, nei pressi di Amburgo, la località nella quale il latitante si era rifugiato, comunicando il dato alla polizia tedesca.




San Sebastiano, il giorno della festa a Melilli: arrivano i nuri, processione in mattinata

E’ il giorno di San Sebastiano e a Melilli è festa grande per il Patrono. Alle 4 del mattino, come tradizione, sono state aperte le porte della Basilica per accogliere i pellegrini al suono delle campane. In tanti anche quest’anno hanno raggiunto a piedi, camminando nella notte, la basilica di Melilli. E’ la via “a Sammastianu di Miliddi” che rappresenta per molti fedeli un momento di preghiera, conversione, guarigione fisica e spirituale. “Tutte grazie ottenute dal Signore per l’intercessione del Santo Taumaturgo, il martire Sebastiano”, dice padre Blandino, parroco della basilica di San Sebastiano.
Poi, nel corso della mattinata, l’arrivo scaglionato dei nuri di Melilli, di Palazzolo, di Sortino e di Solarino. Ad accoglierli le le invocazioni e le richieste di intercessione retaggio di una antica fede e del folklore: “E vinemu di tantu luntanu! Primu Diu E Sammastianu!”.
Alle 10.00 l’uscita del simulacro di San Sebastiano sul suo artistico fercolo argenteo, tra petali di fiori, carte colorate e fuochi d’artificio. Davanti al palazzo municipale, l’omaggio floreale della città prima del via ufficiale della processione diretta alla chiesa Madre.
In serata, alle 18.30, la processione riparte dalla Chiesa Madre diretta alla Basilica per un altro sentito momento della festa nella piazza antistante la chiesa.

foto da utente facebook




Dolce & Gabbana portano Palazzolo in passerella: la Sciuta sugli abiti degli stilisti

Non è passato inosservato l’abito firmato Dolce&Gabbana esposto nella vetrina della boutique milanese della griffe. Ennesimo omaggio alla Sicilia ed alla tradizione con Palazzolo Acreide in bella vista. Si perchè la foto stampata sulla giacca rappresenta lo spettacolare momento della “sciuta” di San Paolo, il patrono, che si svolge ogni 29 giugno. Un rituale entrato ormai nel circuito delle grandi feste patronali nazionali con il suo mix di devozione, folclore e mistero. Le immagini sono del fotografo Giuseppe Leone  e campeggiano sui capi di abbigliamento degli stilisti esposti a Milano nei giorni scorsi.
Ad accorgersi del “dettaglio” alcuni palazzolesi a Milano. Il loro video, finito sui social, è subito diventato virale.




Inquinamento e infertilità, 40 per cento di aborti: a Siracusa scienziati a confronto

Nella zona industriale della provincia di Siracusa si registra un tasso di abortività pari al 40 per cento. E’ uno dei dati emersi dal congresso regionale della Siru, la società italiana di Riproduzione Umana, che per la prima volta in Italia è andato ad approfondire a 360 gradi un’emergenza che desta grande preoccupazione a livello globale e che nell’isola presenta altissimi fattori di rischio. L’approfondimento scientifico si è svolto all’Urban Center e proseguirà anche oggi. Ginecologi, andrologi, biologi, genetisti, pediatri, psicologi, e cittadini-pazienti a confronto.Il presidente della SIRU Antonino Guglielmino ha rilevato «l’urgenza di un monitoraggio capillare delle aree a rischio, sollecitando in particolare Stato, Regione ed enti locali a sostenere la ricerca e ad avviare una virtuosa rete per la lotta all’infertilità che tenga conto anche dei fattori ambientali e degli stili di vita, oltre che delle altre cause di denatalità, come l’aumenta età media in cui le donne italiane, fanalino di coda in Europa, mettono al mondo il primo e spesso unico figlio. Ricordiamo che le primipare in Italia hanno un’età media di 32,5 anni, contro – ad esempio – i 28,9 delle francesi. In altre parole, nel determinare il calo delle nascite, a quelle che sono le esigenze economiche, di studio e carriera si affiancano, perfino con maggiore incidenza le, cause ambientali e le abitudini quotidiane a rischio».Su questa incidenza predominante si è soffermato il copresidente della SIRU, l’uroandrologo Luigi Montano, tra i massimi esperti mondiali di Patologia Ambientale. Montano ha tenuto una relazione proprio sulle correlazioni tra Ambiente e Infertilità, materia in cui ha oramai raggiunto un riconoscimento internazionale grazie al progetto EcoFoodFertility, che trova il suo maggiore sviluppo nelle aree a rischio ambientale non solo d’Italia, disegnando nuovi scenari per la valutazione precoce del rischio salute e per la prevenzione: «Innanzitutto – ha sottolineato lo studioso – vorrei puntualizzare che è la prima volta che in Italia viene organizzato un convegno scientifico interamente dedicato al rapporto tra inquinamento e fertilità, laddove le alterazioni di quest’ultima pongono le basi per nuovi modelli di valutazione di impatto ambientale sulla salute umana in generale, nonché per nuove politiche di prevenzione, da suggerire ai policy makers nell’ambito più ampio della salvaguardia della salute pubblica. Infatti i biomarcatori riproduttivi, in particolare quelli seminali, estremamente sensibili agli stress ambientali, risultano precoci predittivi delle patologie cronico-degenerative delle attuali e future generazioni, vista la trasmissibilità epigenetica dei danni. Possono perciò rappresentare una chiave di volta per una rivoluzione in campo epidemiologico. In sostanza occorre non solo valutare gli esiti di danno come fanno i registri tumori, ma cambiare il modello di valutazione del rischio salute, prendendo in considerazione i sistemi organo-funzionali “Sentinella” come l’apparato riproduttivo, che può dare informazioni precoci di modificazione funzionale o strutturale, prima che si manifesti il danno clinico».I dati sono allarmanti e richiedono impegno e determinazione. Afferma ancora Montano: «Basta contare i morti. Bisogna agire a monte. Si tratta insomma di capovolgere l’approccio verso la vera prevenzione delle malattie delle nuove e future generazioni. In tale prospettiva, il mondo della riproduzione può avere un ruolo fondamentale per costruire “l’antenna epidemiologica” precoce nei territori a rischio, a servizio del nostro Paese che pur essendo il più bello al mondo sconta ancora troppo il peso della cattiva gestione dell’ambiente. A sostegno di questo nuovo approccio sono i dati di studi pubblicati dal nostro gruppo di ricerca nell’ambito del progetto EcoFoodFertility. Infatti, in un confronto fra 222 maschi sani, omogenei per età, indici di massa corporea e stili di vita, equamente distribuiti fra Terra dei Fuochi ed un’area a basso impatto ambientale nel salernitano come l’Alto Medio Sele, abbiamo riscontrato differenze statisticamente significative. Nelle aree a rischio abbiamo rilevato più metalli pesanti nel sangue e soprattutto nel seme (Cromo, Zinco, Rame), alterazioni dell’equilibrio delle difese antiossidanti e detossificanti nel liquido seminale e non nel sangue, ridotta motilità spermatica, aumentato danno al DNA degli spermatozoi e maggiore allungamento dei telomeri spermatici e non in quelli leucocitari. Ancora, in uno studio pubblicato a marzo 2018 su 327 campioni di liquido seminale di maschi omogenei per età, provenienti dall’area SIN pugliese (lavoratori ILVA di Taranto e residenti di Taranto), area SIR campana (residenti in Terra dei Fuochi) e aree a più bassa pressione ambientale (Palermo ed Alto medio Sele nel Salernitano), abbiamo registrato più alti livelli di PM10, PM2.5, Benzene si correlavano ad alterazioni del 30 per cento in più del DNA spermatico».




Siracusa. Elezioni Europee 2019, pubblicato l’elenco degli scrutatori: ecco i nominativi

E’stato pubblicato, ed è quindi disponibile on line sul sito istituzionale del Comune, l’elenco degli scrutatori destinati agli uffici elettorali di sezione per le “Europee 2019” del prossimo 26 maggio.
Il sorteggio è stato effettuato ieri, in seduta pubblica, dalla Commissione elettorale, presieduta dall’assessore ai Servizi demografici, Fabio Moschella, composta dai consiglieri comunali Sergio Bonafede, Andrea Buccheri , Carlos Torres, e da Giacomo Alia, responsabile del servizio Elettorale.
In allegato l’elenco degli scrutatori.

https://www.siracusaoggi.it/wp-content/uploads/2019/05/ELENCO-SCRUTATORI.pdf




Siracusa. Tragico incidente stradale, muore 17enne in viale Scala Greca: indagine della Procura

Siracusa si è svegliata sotto shock, ancora una giovane vita spezzata. Un 17enne, Simone Geracitano, ha perduto la vita nella notte in un incidente autonomo avvenuto lungo viale Scala Greca, all’altezza dell’incrocio con via Modica. Simone, questo il suo nome, era alla guida della sua moto quando, per cause ancora in fase di accertamento, avrebbe perduto il controllo scivolando sull’asfalto e finendo per sbattere – secondo una prima ricostruzione – contro un tabellone a bordo strada.
Per lui, purtroppo, non c’è stato nulla da fare. Sul posto la Polizia Municipale e l’ambulanza del 118. In ospedale tutto il dolore della famiglia e degli amici. E’ famiglia nota quella di Simone, stimata ed apprezzata nel mondo della scuola e dell’insegnamento.La Procura ha aperto un’ indagine. Tra gli aspetti da verificare, il corretto posizionamento della palina della  fermata Ast contro cui il ragazzo avrebbe sbattuto. A dirimere questo aspetto sarà la Motorizzazione di Catania che autorizza i percorsi bus a Siracusa e le fermate.

foto archivio




Siracusa. La tragica morte di Simone, la preside: “Sempre nei nostri cuori”

“Riposa in pace, sarai sempre nei nostri cuori”. Una ferita profonda quella che la tragica morte di Simone Geracitano lascia tra quanti, nella scuola che frequentava, il liceo scientifico Einaudi, l’hanno conosciuto. La dirigente scolastica, Teresella Celesti, i docenti, il personale ATA e gli studenti dell’IIS “L. Einaudi” di Siracusa hanno voluto esprimere  ai genitori  e ai familiari del 17enne scomparso questa notte a causa di un incidente stradale in viale Scala Greca, che percorreva a bordo della sua moto, “tutto il proprio cordoglio. Simone era uno studente modello -racconta la dirigente scolastica- che continueremo sempre a ricordare per la sua bravura, per il garbo dei modi, la lealtà, il buon carattere, il senso del dovere e per la sua voglia di vivere. Riposa in pace Simone, sarai sempre nei nostri cuori”.Alle numerose manifestazioni di cordoglio si aggiunge quella del sindaco, Francesco Italia. “A nome personale, della città e dell’amministrazione. Una giovane vita spezzata – afferma il sindaco Italia – lascia in tutti noi un’infinita tristezza. In pochi frangenti si azzerano progetti, aspettative, speranze costruiti sull’amore e che sono il senso stesso di una famiglia. Al loro posto resta solo un vuoto incolmabile. Simone, purtroppo, va ad allungare il triste elenco dei morti della strada che, per quanti sforzi si compiano e nonostante le campagne di informazione svolte, non si riesce ad arrestare”.




A Siracusa prima giornata di lavori per “La Sicilia hub del Mediterraneo”

Personalità della politica e dell’imprenditoria regionale hanno animato il primo momento della due giorni di incontri e dibattiti su “La Sicilia hub del Mediterraneo”. Si tratta di un progetto di “condivisione” organizzato dall’associazione Res che ha sposato il modello dei tavoli tematici per la ricerca di soluzioni e modelli nuovi per le sfide a cui è chiamata una regione sin qui incerta sulla via dello sviluppo.
Ad aprire i lavori è stato il deputato regionale Giovanni Cafeo che ha poi coinvolto Luca Sammartino, presidente della commissione lavoro e cultura dell’Ars, Ferruccio Cremaschi, Direttore responsabile di 0-6 app, Valeria Troia, ex assessore alle politiche scolastiche e innovazione Siracusa, Salvatore D’Urso, dirigente generale dipartimento energia regione siciliana, e l’On. Compagnone, presidente Commissione esame delle attività Unione Europea.
Il presidente della Camera di Commercio del SudEst, Pietro Agen, e il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, sono stati tra gli attesi relatori del convegno che da il nome alla due giorni che domani proseguirà con il coinvolgimento di diversi assessori regionali tra cui gli annunciati Cordaro, Grasso e Razza.