L’ora X del rimpasto, lunedì 18 alle 12.30 entra in giunta il Mpa

Per il rimpasto adesso c’è anche una data e un orario: lunedì 18 marzo, alle 12.30. La comunicazione è arrivata questa mattina nei telefonini degli assessori e dei consiglieri comunali di maggioranza. “Primo avvicendamento in Giunta con l’ingresso di due nuovi assessori”, si legge nel testo veicolato attraversato una nota app di messaggistica istantanea. Parole che contengono una serie di indicazioni: la prima è sul numero di nuovi assessori in entrata, due. Come oramai era chiaro, si tratterà di un rimpasto più leggero rispetto a quello che il sindaco aveva in mente e poi arenatosi attorno alle quote rosa. Per cui, per il momento spazio solo ai due nomi proposti dal Mpa – Salvo Cavarra e Marco Zappulla – che prenderanno il posto di Barbara Ruvioli e Giancarlo Pavano. Sin qui, tutto già noto. La seconda indicazione è contenuta in quel “primo avvicendamento” che chiarisce come questa aggiustata alla squadra di governo cittadino non rimarrà la sola e, verosimilmente prima dell’estate, conoscerà presto il suo atto secondo. Perché se per il momento si asseconda l’alleato forte Mpa, bisogna tenere di conto anche dei mal di pancia degli alleati della prima ora. Francesco Italia sa bene che dovrà adesso guardare anche alle sue liste ed al gruppo di Edy Bandiera per non perdere pezzi di una maggioranza larga e coesa, costruita prima e dopo la campagna elettorale.
Sergio Imbrò (Noi per la città) ed Alessandro Spadaro (Sud Chiama Nord), ad esempio, avrebbero dovuto fare il loro ingresso in giunta adesso, in base agli accordi. Gli è stata chiesta pazienza, in attesa di riequilibrare il discorso quota rosa (a chi toccherà proporre il nome?) e potere quindi dare un secondo touch up alla giunta comunale. Da alleati responsabili hanno accettato, “subendo” loro malgrado il sorpasso del Mpa. Mantengono fiducia verso il leader, il sindaco Italia. Adesso pensano però di doversi guardare le spalle anche dal grande appeal che esercitano gli autonomisti. Il lavoro di ricucitura che aspetta il primo cittadino con i suoi (Noi per la città, Francesco Italia Sindaco) è di quelli che richiede attenzione e precisione.
Dei quattro assessori inzialmente dati in uscita, intanto, salutano solo in due. “Ringrazio di cuore Barbara e Giancarlo per il prezioso contributo offerto all’amministrazione e alla Giunta. Due persone per bene e appassionate che, in questa veste inedita per loro, hanno saputo interpretare il ruolo e che, mi auguro, faranno tesoro di questa esperienza continuando a lavorare per il bene della nostra città”, il messaggio rivolto loro dal sindaco.
Ma domani, nello studio verde intitolato alla memoria di Caracciolo, inizia un’altra storia.




Municipale, il nuovo comandante carica il personale e guarda alle tecnologie: “pronti al taser”

Giuseppe Puglisi si è insediato giovedì scorso alla guida della Polizia Municipale di Siracusa. Il 57enne di Rosolini rimarrà in carica per tre anni, con incarico prorogabile alla scadenza per altri cinque.
Arriva a Siracusa dopo le esperienze al comando della Polizia locale di Rosolini, Ispica, Modica e Ragusa.
“Prima di fare grandi cambiamenti è importante conoscere l’organizzazione interna. Il corpo di Polizia Municipale di Siracusa è formato da uomini e donne che hanno una grande professionalità, vorrei puntare molto su questo e sulla collaborazione della città”, le prime parole del nuovo comandante della Municipale di Siracusa, intervenendo su FMITALIA.
Dalla gestione del traffico fino al problema rifiuti, sono diverse le situazioni che richiederanno una sempre maggiore attenzione della Municipale. “A Siracusa c’è un ottimo assessore al ramo (l’assessore Giuseppe Gibilisco, ndr), cominceremo ad affrontare molte tematiche nei prossimi giorni. È importante capire, prima di stabilire le misure necessarie”.
La carenza di organico resta il primo avversario ma con il crescente supporto della tecnologia è possibile limitarne il peso nell’azione di contrasto e repressione. “Il problema dell’organico non è una storia solamente di Siracusa. Il ricorso alla tecnologia può certamente essere importante”, afferma Puglisi. “La tecnologia è un ottimo alleato ma sono convinto che alcuni servizi debbano necessariamente passare per il personale”, precisa.
Nella dotazione della Municipale di Siracusa ci sono diverse telecamere di sorveglianza, lo Street Control, la Trucam e – a breve – anche il taser.
Nelle settimane scorse, un emendamento della Lega al Milleproroghe ha allargato l’utilizzo del taser: “in via sperimentale (fino a fine anno), tutti i comuni, non solo i capoluoghi di provincia o quelli con una popolazione superiore a 20.000 abitanti, potranno dotare la Polizia Municipale di questo strumento. Una scelta di buonsenso per la sicurezza di tutti i cittadini”, spiegava il parlamentare Igor Iezzi, primo firmatario dell’emendamento.
“Per l’utilizzo del taser serve il pronunciamento del Consiglio comunale sull’atto di giunta con cui si apre alla sperimentazione”, sottolinea il nuovo comandante della Polizia Municipale di Siracusa. “Una volta definito l’aspetto burocratico, è chiaro che non tutti gli agenti avranno un taser. Ne verranno dotati solo quelli impiegati in alcune tipologie di servizi o di pattuglie presenti sul territorio. Verranno appositamente formati e le regole di ingaggio saranno stringenti”.




In possesso di due fucili e droga: arrestato 24enne

Un 24enne di Avola è stato arrestato dai Carabinieri di Noto, supportati dai militari di Avola e Pachino, della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento Carabinieri Sicilia e del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT), per essere gravemente indiziato di detenzione abusiva di armi, munizionamento e stupefacenti.
A seguito di perquisizione domiciliare, l’uomo è stato trovato in possesso di 2 fucili, uno dei quali con matricola abrasa, e munizionamento di vario calibro, nonché 53 grammi di stupefacente tra cocaina, crack, marijuana e hashish, oltre a materiale per il confezionamento e la pesatura.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato posto ai domiciliari presso la sua abitazione, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




“Se son fiori moriranno” al Teatro Massimo di Siracusa, dal testo e dalla regia di Rosario Palazzolo

Al Teatro Massimo Città di Siracusa, mercoledì 20 (ore 21) e giovedì 21 (ore 17,30) marzo, andrà in scena “Se son fiori moriranno”, dal testo e dalla regia di Rosario Palazzolo.
“Se son fiori moriranno” è il primo atto di un “Dittico del sabotaggio” che il regista Palazzolo ha concluso con lo spettacolo “Ti dico una cosa segreta”.
La messa in scena rientra nella stagione teatrale Nuovoteatro, dedicato alle drammaturgie più contemporanee e vedrà in scena Simona Malato, Chiara Peritone e la voce di Delia Calò.
“Sabotare la realtà con l’immaginazione – sottolinea il regista – è l’unica alternativa che abbiamo, la sola che ci permette di spostare in avanti il limite del precipizio, ridisegnando continuamente il panorama, costruendo immaginari improbabili con una risolutezza manichea, che riesce a trasfigurare la verità. Ma l’immaginazione – aggiunge – è una manna, una maledizione, un ordigno e una trappola, è ciò da cui non riusciamo a separarci, ciò che difendiamo con la nostra stessa vita gettando sul piatto pure quello che non abbiamo, purché rallenti l’inesorabilità degli eventi, esponendoci a un’agonia insopportabile, che impariamo a sopportare. Questo spettacolo, dunque, mi costringerà a fare i conti con l’indagine più perniciosa di tutte, quella che può considerarsi una specie di sudario volontario per chiunque abbia la presunzione della creazione, ovvero l’indagine sul concetto di immaginazione”.
Al centro di questa opera teatrale una madre e una figlia, un’agonia lunga quindici anni, una stanza sprangata, un dolore che grida l’ingiustizia della vita, che sbatte sulle pareti e che fa eco sui corpi, che si allunga e si allarga continuamente, che si contrae, che prova a far cambiare faccia alla faccia, umore all’umore, trasformandosi in un’alternativa, la migliore di tutte, anzi l’unica possibile: l’immaginazione. Finzione e realtà così si inseguono alla ricerca di una qualche gioia e verità. Il pubblico diventa un sostegno silenzioso, che osserva e giudica, che decide, e che a un certo punto avrà in mano la responsabilità di acchiappare i personaggi e portarli altrove, fosse solo nelle proprie vite.




Un parcheggio a servizio di via Tisia, iniziano i lavori: cento posti, pronto entro aprile

Sono iniziati i lavori per la realizzazione dell’atteso parcheggio a servizio dell’area commerciale di via Tisia, accanto alla palestra Akradina, a Siracusa. L’assessore alla Mobilità di Siracusa, Enzo Pantano, spiega che i lavori “saranno completati entro il mese di aprile, con un numero di stalli auto disponibili tra i 100 e i 110”.
Sarà gratuito o a pagamento? Ancora non si hanno chiare indicazioni, la scelta dipenderà dalle analisi che vengono condotte dai tecnici del settore mobilità. Si deve comparare il numero di stalli blu e di stalli bianchi già presenti nella zona. Il rapporto tra spazi di sosta a pagamento e quelli gratuiti è regolato da apposita normativa. Con molta probabilità, alla fine, si potrebbe optare per una soluzione “ibrida”, con alcuni stalli a pagamento ed altri gratuiti.
Quanto all’idea di attivare navette bus di collegamento con la zona commerciale di viale Tisia e via Pitia, da anche piazzale Sgarlata e dal parcheggio Von Platen, l’assessore Pantano sottolinea che “si tratta di un’iniziativa dell’assessorato, poi condivisa con il Cenaco. Il nostro obiettivo – spiega – è quello di pedonalizzare l’area. Un nostro investimento, condiviso con i commercianti”.




Sit-in CGIL per la sanità, delegazione dal commissario dell’Asp Caltagirone “Confronto costruttivo”

Una delegazione della CGIL di Siracusa questa mattina è stata accolta dal commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone, accogliendo la richiesta del segretario generale provinciale Roberto Alosi. Un sit-in davanti a tutte le strutture sanitarie siciliane e a Siracusa davanti alla sede della Direzione Generale in corso Gelone, nell’ambito della manifestazione regionale sulla Sanità.
All’incontro con il commissario straordinario nella sala riunioni hanno partecipato rappresentanti sindacali della segreteria generale, della Funzione Pubblica, del Comitato unitario sanità pubblica e del sindacato pensionati (SPI) rappresentato dal segretario regionale Concetta Raia.
Un tavolo di confronto con le organizzazioni sindacali sul tema della sanità con particolare riferimento agli investimenti finanziati con il PNRR, al fine di monitorarne lo stato di avanzamento e le ripercussioni che gli stessi avranno sul territorio, ha chiesto Alosi al manager Caltagirone.
“Credo sia interesse di tutti noi come soggetto sociale che guarda al benessere collettivo – sottolinea Alosi – il confronto tra l’Azienda e tutte le organizzazioni sindacali che siamo interfaccia con la società civile e puntiamo ad un obiettivo comune”.
In un clima di confronto costruttivo, gli altri argomenti trattati sono stati: le liste di attesa, i percorsi di tutela, la situazione sanitaria territoriale, il CUP, la situazione del personale, la nuova rete ospedaliera. Argomenti contenuti in un documento che la Cgil ha consegnato al manager Caltagirone che ha illustrato quanto è già stato fatto nei primi 45 giorni dal suo insediamento e le ulteriori azioni in programma.
“Siamo aperti al confronto con le organizzazioni sindacali e con tutte le parti sociali – ha dichiarato il manager Caltagirone – in quanto ritengo fondamentale non soltanto la comunicazione continua ai cittadini ma anche il confronto con le organizzazioni sindacali, già iniziato con alcuni rappresentanti delle diverse sigle nei giorni scorsi. Tanti i temi che ho affrontato stamattina al tavolo della delegazione della Cgil, sia problematiche esistenti che hanno bisogno di una risposta immediata, sia argomenti che hanno bisogno di un tempo di realizzazione più lungo. Ho illustrato lo stato di attuazione di tutti gli interventi finanziati con il PNRR, da quelli che entreranno in esercizio già dal 31 marzo, come le Centrali Operative Territoriali già completate e pronte con innovativi sistemi informatici installati dall’Azienda per una reale e immediata presa in carico dei pazienti nell’integrazione dei servizi tra ospedale e territorio, alle Case di Comunità e agli Ospedali di Comunità che saranno pronti entro i tempi previsti dal PNRR.
Ho riferito dello stato dell’arte dei lavori di consolidamento sismico sia per gli ospedali che per il territorio. Ho affrontato l’argomento del Centro Unico Prenotazioni per il quale abbiamo già previsto un incremento degli operatori telefonici di ulteriori 4 unità per ridurre ulteriormente i tempi di attesa al call center. E ancora, l’abbattimento dei tempi di attesa per le prestazioni, con la previsione di anticipare quelli già prenotati con tempi più lunghi, l’attività specialistica con il nuovo piano di azione introdotto proprio nei giorni scorsi che prevede le prenotazioni successive alla prima visita di presa in carico del paziente fatte direttamente dallo stesso specialista, l’obiettivo della prossimità delle cure nei vari comuni. Abbiamo anche parlato della soluzione imminente della logistica del Pronto soccorso di Siracusa grazie all’attivazione della nuova palazzina per la terapia intensiva e il rientro di Oncologia da Avola a Siracusa.
In tema di personale ho ricordato i bandi pubblici aperti e le assunzioni di medici non solo per risolvere le carenze nei Pronto soccorso ma anche per i diversi reparti ospedalieri e ambulatori, l’assunzione di 13 medici per le Case Circondariali, di personale infermieristico dedicato all’assistenza domiciliare integrata, 30 hanno firmato i contratti ieri ed altri 12 a giorni, che risolverà i disagi segnalati dalle famiglie che per i cari disabili gravissimi hanno assistenza in h 24, le stabilizzazioni di personale su cui stiamo lavorando, il concorso a tempo indeterminato, prossimo alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, già deliberato, che complessivamente, tra il nuovo bando e quelli esistenti, coprirà definitamente la carenza di medici di oltre 250 unità rispetto alla pianta organica. Ho cercato di fare un panorama completo – conclude Caltagirone – di quelle che sono non soltanto le risposte che abbiamo già dato e che saranno date nei prossimi giorni ma anche sulla programmazione di una sanità che deve essere maggiormente rispondente ai bisogni del territorio”.




Luoghi della movida, controlli a tappeto: azione congiunta Questura-Municipale

Servizio di controllo straordinario del territorio nei giorni scorsi a Siracusa.
L’hanno condotto, secondo quanto disposto dal questore Roberto Pellicone, la Polizia e la Municipale, con particolare attenzione ai luoghi della movida siracusana, in cui è maggiore la presenza dei giovani, nei pressi di locali di ristorazione e intrattenimento.
Coordinati dalla Sala Operativa della Questura, gli equipaggi hanno presidiato, con appositi posti di controllo, i luoghi ritenuti strategici per la prevenzione degli incidenti stradali e della repressione dei comportamenti pericolosi alla guida.
I controlli, condotti in maniera capillare nell’arco di due giornate, hanno visto l’impiego di numerose pattuglie. Il bilancio parla di 633 persone identificate e 353 veicoli controllati. Sanzionati 91 conducenti, tra cui alcuni utilizzatori di apparecchi telefonici cellulari.
“L’azione intrapresa dalla Polizia di Stato in queste ultime settimane-commenta il questore Pellicone- e nelle due giornate dedicate al rispetto del codice della strada, mira a rafforzare negli utenti la sicurezza percepita innalzando il livello dei controlli in vari ambiti come, ad esempio, il contrasto alle droghe, la stretta sui parcheggiatori abusivi e, in generale, ad ogni altra forma di illegalità. Infine, particolare attenzione è stata posta alla sicurezza dei nostri giovani nei luoghi della movida e nelle adiacenze degli istituti scolastici con il progetto -scuole sicure”.




Camposcuola, assicurazione obbligatoria per chi usa l’impianto? Ipotesi al vaglio

Copertura assicurativa obbligatoria per chiunque utilizzi il Campo Scuola Pippo “Di Natale”, inclusi gli utenti che gratuitamente usufruiscono della struttura sportiva. Il Comune potrebbe decidere di regolamentare in questo modo l’accesso al “Di Natale”, oltre a prevedere un tesseramento che non farebbe in ogni caso venir meno il diritto di svolgere autonomamente attività sportiva  gratuitamente, ad esclusione della pista e del campo di calcio. L’idea è stata elaborata in IV Commissione ed ha trovato la condivisione unanime dei suoi componenti, tanto da rendere altamente probabile la sua approvazione in consiglio comunale.  La mozione, che porta la firma della presidente della Commissione, Martina Gallitto, sarà discussa il 21 marzo prossimo e impegna l’amministrazione a modificare in parte il regolamento sull’utilizzo del Pippo Di Natale, integrando con le nuove disposizioni una delibera del 2019 con cui venivano aggiornate le tariffe e le modalità di utilizzo dell’impianto sportivo pubblico del capoluogo.




Divario digitale, giovani in cattedra e anziani ai banchi al Centro Diurno di Grottasanta

Giovani in aiuto degli anziani nell’utilizzo delle tecnologie informatiche e per guidarli nel mondo digitale. Si è svolto, nel centro sociale Grottasanta di via Foti, un progetto realizzato dalla Fondazione Val di Noto, dall’Auser Siracusa e dall’istituto superiore Quintiliano, con la collaborazione dell’assessorato alla Politiche sociali e con il patrocinio del Comune. Il risultato è stato un corso pratico per l’accesso on line ai servizi della pubblica amministrazione e dell’Inps, in particolare quelli più utili agli anziani che così potranno risparmiarsi di uscire di casa e sobbarcarsi lunghe file agli sportelli. Inoltre, a tutti i partecipanti, circa 100, è stato rilasciato lo Spid gratuito del Comune, grazie alla collaborazione della dirigente del settore Informatico, Loredana Carrara, e del tecnico Antonio Scriffignano.
“Viviamo in una società – dice l’assessore alle Politiche sociali, Barbara Ruvioli – in cui le diverse generazioni hanno molto da offrire e da imparare l’una dall’altra. Lo scambio di conoscenze, esperienze e prospettive tra giovani e anziani è un prezioso patrimonio che arricchisce la nostra comunità e il tessuto sociale. Promuovere lo scambio intergenerazionale non solo favorisce la comprensione e il rispetto reciproco tra le generazioni, ma contribuisce anche a combattere l’isolamento sociale e la solitudine, specialmente tra gli anziani. Come comunità, è nostro compito incoraggiare e sostenere lo scambio intergenerazionale in tutte le sue forme anche per rafforzare il tessuto sociale. Al corso sono intervenuti il presidente del centro sociale, Franco Veneziano, e Giovanni Grasso, presidente della Fondazione Val di Noto, che si è occupata della parte organizzativa; gli aspetti operativi sono stati curati dal liceo Quintiliano, diretto da Simonetta Arnone. La scuola ha messo a disposizioni le ragazze e i ragazzi delle quinta AS dell’indirizzo Scienze umane economico nell’ambito di un progetto didattico le cui referenti erano le professoresse Carmela Sanzaro e Katia Peretti. Gli studenti hanno fornito l’assistenza per un corso di informatica di primo e di secondo livello avendo così la possibilità di mettere in pratica le conoscenze acquisite con gli studi misurandosi, inoltre, con quello che in futuro sarà il loro lavoro.




In Sicilia un laureato su due non trova lavoro: “poco preparati e senza esperienza”

(cs) “In cinque anni in Sicilia il divario tra formazione terziaria e sbocco lavorativo è quasi raddoppiato: nel 2019 le imprese faticavano a trovare un laureato su tre posti di lavoro offerti, adesso la difficoltà è salita a uno ogni due. E un laureato su due, così, è a spasso”.
Lo afferma Maurizio Adamo, presidente della Consulta regionale dei consulenti del lavoro, in vista del convegno di lunedì prossimo allo Steri sull’orientamento universitario. Adamo spiega: “Da un lato ci sono troppo pochi laureati (quasi il 30% dei giovani fra i 25 e i 34 anni, contro la media europea del 42%); ma, dall’altro lato, pesa una preparazione spesso non legata alle esigenze delle imprese, unita alla mancanza di esperienza pratica. Ne consegue che, come calcola Almalaurea, a un anno dalla laurea, a parità di ogni altra condizione, i laureati che risiedono al Nord o al Centro hanno, rispettivamente, il 32,1% e il 12,7% di probabilità in più di trovare un’occupazione rispetto a quanti risiedono nel Mezzogiorno”.
Per il presidente regionale della Consulta “occorrono, dunque, corsi di laurea sempre più incentrati sull’interdisciplinarità, per tenere conto della grande complessità e velocità di cambiamento che il mercato del lavoro sta vivendo in questo periodo storico. I corsi di laurea, in particolare, vanno sempre più intesi come percorsi che devono andare oltre la mera preparazione tecnico-scientifica, ampliando i propri orizzonti verso tematiche talvolta lontane dall’attuale contenuto formativo. Infatti, il Bollettino Excelsior di Unioncamere e Anpal ha messo in luce il fatto che tra le competenze più richieste dalle imprese per gli ingressi del 2023 in Sicilia, si annoverano la flessibilità e l’adattamento, la capacità di lavorare in gruppo, le competenze digitali, linguaggi e metodi matematici e informatici, le tecnologie 4.0, il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale, il problem solving”.
“In più, per il futuro – gli fa eco Antonino Alessi, presidente dell’Ordine dei consulenti del lavoro di Palermo – l’impatto delle tecnologie digitali e della transizione verde è destinato a esasperare queste contraddizioni. Le proiezioni sui nuovi fabbisogni configurano una crescita rilevantissima della domanda di figure tecniche specializzate e un progressivo raddoppio della relativa quota sul totale della domanda di nuove assunzioni (32%), anche per il contributo offerto dalla ripresa degli ingressi nella P.a.. Più in generale, nel 53,1% dei casi è richiesta ai laureati un’esperienza specifica, nel 34,5% un’esperienza un po’ più ampia ma nello stesso settore, e nel 6% un’esperienza generica. Solo nel 6,4% dei casi non è richiesto alcun tipo di esperienza. Ed è dimostrato che un laureato che svolge un tirocinio aumenta del 4,3% la possibilità di trovare lavoro”.
“Per investire sull’adeguamento della formazione – conclude Alessi – occorrono risorse, ma in Sicilia si avverte un forte squilibrio, dato che la maggior parte dei fondi europei, nazionali e regionali è destinata a incentivare l’offerta di lavoro (assunzioni) piuttosto che a sostenere una più adeguata preparazione dei candidati che li renda più occupabili attraverso tirocini in azienda e aggiornamento delle competenze. Il risultato è che, secondo i calcoli della Fondazione studi dei consulenti del lavoro, si batte solo sugli sgravi contributivi, ma su 100 assunzioni incentivate solo il 35,5% risulta ancora attivo dopo tre anni”.
“In Sicilia – analizza Vincenzo Silvestri, presidente nazionale della Fondazione consulenti per il lavoro – è positiva l’iniziativa dell’Università di Palermo che finanzia direttamente tirocini curriculari di propri studenti presso le aziende convenzionate. E’ un ottimo esempio che andrebbe replicato su vasta scala beneficiando delle risorse della prossima programmazione delle Politiche di coesione 2021-2027. Infatti, un primo esempio di cambiamento nelle politiche attive arriva proprio da un simile strumento, il programma ‘Garanzia occupabilità lavoratori’, finanziato dal ‘Pnrr’, con cui la Regione sta curando la riqualificazione professionale e l’aggiornamento delle competenze dei soggetti deboli del mercato del lavoro, come i percettori di ammortizzatori sociali e di Rdc. Allo scorso 31 gennaio risultavano presi in carico da ‘Gol’ ben 249.770 soggetti, di cui 97.058 avviati a percorsi di reinserimento lavorativo, 59.193 in aggiornamento delle competenze, 83.388 in riqualificazione professionale e 10.131 in misure di lavoro e inclusione; di questi, 48.661 sono stati inseriti in una politica attiva e 41.360 sono stati occupati dopo 6 mesi. Anche la riforma del Reddito di cittadinanza ha introdotto percorsi di formazione e lavoro con la piattaforma digitale per l’inclusione sociale e lavorativa (Siisl), nella quale sono stati coinvolti sinergicamente tutti gli attori del mercato del lavoro per favorire l’occupazione dei soggetti più fragili della nostra società. Questi risultati positivi – è la tesi di Silvestri – ci spingono a proporre di replicare su vasta scala un simile modello per rendere più efficace il rapporto fra università, Its e mercato del lavoro, con l’obiettivo di mettere a disposizione delle imprese risorse professionali formate sul campo e dotate di esperienza”.