Siracusa. Il Cga sospende i lavori per il residence che doveva prendere il posto di Villa Abela

Sospesi i lavori per la costruzione di un residence nell’area in cui sorgeva il villino Abela. Lo ha disposto il Cga di Palermo che si è pronunciato ordinando la sospensione del permesso di costruzione.
Il Cga in parte riformato il pronunciamento del Tar, in considerazione del fatto che “l’ordinanza appellata non impedisce che durante il tempo necessario per l’adempimento istruttorio – e, in ogni caso, durante quello corrente fino alla data fissata per la trattazione del merito della causa – la società appellata trasformi irreversibilmente i luoghi, determinando – così – un pregiudizio grave ed irreparabile”. Motivo per cui ha, alla fine, deciso per la sospensione del titolo edilizio
impugnato ovvero il permesso di costruzione n.168/2018 relativo alla pratica edilizia n.2210/A, rilasciato dal Comune di Siracusa.
La vicenda era già stata al centro delle cronache locali per via di una complessa battaglia condotta per evitare la demolizione del villino Abela.
A presentare il ricorso era stato il vicino condominio Residence Akradina che aveva chiamato in giudizio il Comune di Siracusa, il sindaco, la Soprintendenza e l’Assennato Costruzioni che si stava occupando del cantiere.




Per la Sea Watch in rada a Siracusa a gennaio indagato il ministro Salvini

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini è stato nuovamente iscritto nel registro degli indagati per il reato di “sequestro di persona commesso in Siracusa dal 24 al 30 gennaio 2019”. Lo ha detto lo stesso Salvini a Monza spiegando che il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, ha presentato una “contestuale richiesta di archiviazione”.
“Ne approfitto per rispondere a qualche ministro: per me i porti rimarranno chiusi”, ha aggiunto il responsabile dell’Interno.

(Ansa)




Nuovo ospedale di Siracusa, le anticipazioni di Razza fanno arrabbiare Vinciullo

L’intervista realizzata da FMITALIA e SiracusaOggi.it con l’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza, riapre il dibattito sull’area su cui costruire il nuovo ospedale di Siracusa. Razza, tra le righe, lascia intendere una più che probabile bocciatura della Pizzuta, individuata dal Consiglio comunale nel 2017. E si inizia a parlare di opzioni studiate dal professor Pellitteri, incaricato di una superperizia tecnica, una in particolare con un vantaggio economico notevole per gli espropri.
Il presidente emerito della commissione bilancio Ars, Enzo Vinciullo, non ci sta. Impegnato in diverse iniziative negli anni per arrivare alla costruzione del nuovo ospedale, sbotta contro Razza reo – peraltro – di aver anticipato conclusioni che spetterebbero all’Asp di Siracusa. “Si profila l’individuazione di una nuova area, a prescindere dal Consiglio Comunale di Siracusa. Ma la legge non consente a nessuno, se non ai Consigli Comunali, di individuare aree ed apportare modifiche ai prg. Sia chiaro che non siamo ancora colonia di Catania ed il Consiglio Comunale di Siracusa opera autonomamente ed in assoluta sovranità”, sbotta. “Ad oggi non è stato fatto alcun calcolo del costo dell’area individuata nel luglio 2017, in quanto una parte è di proprietà comunale e una parte è di proprietà dell’Asp, quindi non riusciamo nemmeno ad immaginare come fa l’assessore Razza a dire che il costo della nuova area sia inferiore del 70% a quella, ancora ad oggi, individuata dal Consiglio Comunale di Siracusa. Di fronte a questa dichiarazione dell’assessore, dobbiamo pensare che lo stesso non solo conosce il nuovo sito, ma sa pure quanto costa. Ma questi – dice ancora Vinciullo – sono dati che dovrebbe elaborare il Rup, cioè il Responsabile Unico del Procedimento, e non la politica a cui la legge vieta di occuparsi di aspetti Tecnico-burocratici. E poi, per fare un raffronto occorrono i due dati ma, non esistendo il primo dato, come si può calcolare il risparmio solo sul prezzo della nuova area?”.
Per correttezza, è giusto precisare che il dato contestato da Vinciullo non è frutto di conclusioni dell’assessore Razza o dei suoi uffici ma è contenuto nella già citata superperizia tecnica redatta dall’esperto nominato dall’Asp di Siracusa. E proprio l’Asp di Siracusa nell’atto di nomina dell’esperto ha mosso più di una critica all’area scelta dal Comune. “Vorrei ricordare che i vari Consigli Comunali di Siracusa non hanno mai scelto autonomamente il sito ove costruire il nuovo ospedale, ma hanno rispettato sempre la volontà dell’Asp di Siracusa, l’ultima richiesta è del maggio/giugno 2017”, dice Vinciullo come a lasciar intendere che nell’ultimo anno qualcosa è cambiato anche per l’Azienda Sanitaria ora guidata dal commissario Salvatore Lucio Ficarra.
Ma all’ex deputato regionale siracusano hanno dato fastidio, e non poco, alcune valutazioni di Ruggero Razza che ha parlato di “polemiche politiche che mi sembrano orientate” intorno all’area su cui costruire l’ospedale. “I dubbi legittimi, le perplessità e le considerazioni personali rese forti da fatti concreti tanto da ingenerare il sospetto vanno denunciati, con l’urgenza dovuta, alle autorità competenti che, in questo caso, è la Procura della Repubblica di Siracusa. Se i rappresentanti delle istituzioni hanno dubbi e perplessità devono essere conseguenziali, ricordando che, in questo specifico caso, i vari Consigli Comunali che si sono succeduti dal 1985 al 2017 non hanno mai operato autonomamente, ma si sono sempre attenuti alle richieste prima dell’ospedale generale Umberto I e poi dell’Asp di Siracusa”.




Noto. Battaglia per il Trigona, il sindaco Bonfanti: “mai condivisa la rifunzionalizzazione”

“La decisione di suddividere i reparti tra la struttura di Avola e quella di Noto non è mai stata condivisa dal sindaco di Noto, all’epoca assente dalla scena politica, e tutti i decreti di rifunzionalizzazione, quello del 2015 e quest’ultimo del 2019, sono stati impugnati dinanzi al Tar”. Così il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, ritorna sulla questione Trigona e sgombera qualunque dubbio sulla ripartizione dei reparti tra le strutture ospedaliere riunite.
Lo fa ribadendo con forza e decisione che la firma in conferenza dei sindaci nel 2015, più volte attribuitagli come segno di condivisione della nuova rete ospedaliera siciliana, non c’entra nulla. “Mi sarei aspettato – continua il sindaco Bonfanti – un segnale di apertura per un confronto costruttivo, ma così non è ancora stato. È stata mia la proposta di chiedere un tavolo di confronto. In ben 17 anni, ovvero dal 2002 fino ad oggi, passando dal 2010, anche la concezione di sanità ha subito profonde trasformazioni. Non è scandaloso, ma rispettoso di uno stato sociale caratterizzato da profonde difficoltà, anche finanziarie, interpretare le nuove esigenze di servizi sanitari per adattarle alle nuove e diverse necessità”.




Siracusa. Migliorare la capacità di reazione alle calamità, parte progetto innovativo

Diffondere e promuovere una cultura della prevenzione, della sicurezza e della protezione civile mediante la formazione dei volontari e l’informazione nei confronti della popolazione. Questa la missione del progetto “A scuola di Resilienza Aretusea”, illustrato all’Urban Center dall’assessore alla protezione civile, Giusy Genovesi. Nelle intenzioni degli organizzatori, si tratta di un percorso virtuoso di “resilienza” collettiva alle calamità naturali ed antropiche, indirizzato alla popolazione ed in particolare ai volontari siracusani per accrescere la capacità di affrontare situazioni di crisi ed emergenza derivanti da calamità naturali in luoghi ad alta densità abitativa.
Un’iniziativa promossa dal Coordinamento Associazioni di Volontariato Forza Intervento Rapido (F.I.R.), dagli assessorati alla Protezione Civile, Pubblica Istruzione e Servizi Sociali del Comune di Siracusa, in collaborazione con il Dipartimento della Protezione Civile regionale ed il Centro di Servizi per il Volontariato Etneo.
Nel corso della mattinata sono state illustrare le metodologie e le opportunità che consentiranno di “istruire per istruire”: saranno in particolare i volontari iscritti all’Elenco Territoriale di Protezione Civile a formare gli studenti e le associazioni della comunità coinvolte ad acquisire un grado di “First Responder della Resilienza” ovvero la consapevolezza di saper cosa fare, dove andare e soprattutto come aiutare i soggetti più vulnerabili di fronte al verificarsi di calamità. Un focus specifico sarà attuato anche sul comportamento da adottare per il recupero del patrimonio artistico e culturale attraverso un’attività formativa e addestrativa.
Un’iniziativa innovativa, che impegnerà i volontari sino a stagione estiva inoltrata. La prima fase del progetto prevede la costituzione dell’impianto organizzativo e di coordinamento finalizzato alla pianificazione e all’organizzazione delle attività; una seconda fase vedrà la selezione di destinatari e target della comunità su cui svolgere l’attività esercitativa; le altre fasi seguenti punteranno sulla campagna di informazione e sensibilizzazione e sulle attività addestrative attraverso la realizzazione di un “campo di resilienza” in cui saranno coinvolti a campione tutti i destinatari del progetto.
“Trovo interessante a partire dal titolo questa attività formativa che si rivolge ai più giovani ed al resto della popolazione per migliorarne la capacità di risposta autonoma al verificarsi di una calamità naturale o di una situazione di rischio”, afferma soddisfatto Calogero Di Chiara, responsabile del Servizio Volontariato e formazione del Dipartimento regionale della Protezione civile. “Confermiamo anche con questo progetto la nostra attenzione al mondo dell’infanzia – afferma il sindaco Francesco Italia – la resilienza è quella capacità tipica dell’essere umano di trovare la forza di andare avanti e ricostruire quanto è stato distrutto soprattutto nei momenti più duri, come dimostra l’attività della Protezione Civile in Italia, grazie alla quale possiamo ricordarci come che tutto ciò che non si dona è perduto. Ciò che più ci preme è trasmettere ai nostri ragazzi la volontà di affrontate anche ciò che ci spaventa e addolora, con l’atteggiamento di chi sa che esiste un bene superiore per il quale vale la pena rialzarsi e ricominciare. Mi fa piacere perciò – conclude – che si possa comunicare soprattutto tra i ragazzi l’opportunità di servire il proprio territorio attraverso la cultura del volontariato e soprattutto l’esempio delle sue attività”
Per il presidente del CSVE, Salvo Raffa, si tratta di “un lavoro di sinergia con gli attori coinvolti che da anni predichiamo e cerchiamo di attuare: i diversi attori proponenti lavorano insieme per promuovere la cultura della prevenzione soprattutto nei confronti dei ragazzi a partire dai banchi di scuola e tra i gruppi del volontariato, con il linguaggio giusto e gli esempi più concreti per un territorio che deve educarsi alla resilienza. Di fatto la nostra lunga esperienza come CSVE in materia anche di protezione civile assicura al progetto personale qualificato e grande disponibilità: lo stesso FIR arriva da una grande storia di esperienza e abnegazione, costituendo un’espressione forte che testimonia l’efficacia di un lavoro di squadra già collaudato”.




Denunciati tre allevatori: mucche vaganti quasi causano due deragliamenti

Diversi bovini sono stati investiti recentemente da treni locali nel siracusano. La presenza degli animali liberi al pascolo è fonte di pericolo, anche per il trasporto ferroviario. Le indagini della Polizia Ferroviaria di Siracusa hanno permesso di risalire all’identità degli allevatori.
E’ stato così denunciato un 57enne anni di Solarino che dovrà ora rispondere delle accuse di pericolo di disastro ferroviario e interruzione di pubblico servizio per un incidente che si è verificato a febbraio sulla tratta ferroviaria Siracusa-Modica tra un treno regionale e quattro mucche. Dalle indagini è emerso che il macchinista del convoglio non ha potuto evitare l’impatto nonostante l’attivazione del freno di emergenza poiché in curva si è visto sbucare quattro bovini di grosse dimensioni incustoditi e solo per un caso l’impatto non ha causato il deragliamento del treno partito da Siracusa e diretto a Modica. Nessun passeggero è risultato ferito. Nell’occasione, l’incidente ha causato la soppressione di due treni.
Un evento analogo ha portato alla denuncia in stato di libertà di altri due allevatori, un 60enne di Tortorici (ME) e un 26enne di Augusta. Gli operatori della Polizia Ferroviaria di Siracusa, dopo un’intensa attività investigativa, hanno ricostruito l’incidente che si è verificato a metà marzo sulla tratta ferroviaria Siracusa-Catania denunciando i due per pericolo di disastro ferroviario e interruzione di pubblico servizio. Difatti, un treno regionale, dopo aver espletato la fermata di Priolo Melilli, ha impattato contro diversi bovini che si trovavano incustoditi sulla linea ferrata, provocando un sobbalzo del carrello anteriore del treno che fortunatamente ricadeva sui binari.
Fortunatamente, nonostante la brusca frenata, non si sono registrati feriti a bordo ma solo disagi dovuti all’impossibilità di proseguire il viaggio a causa degli animali, di oltre due quintali ciascuno, rimasti incastrati sotto il materiale rotabile. L’accaduto ha comportato gravi ripercussioni su tutta la circolazione ferroviaria della zona dato che quest’ultima è stata interrotta per oltre tre ore con conseguente soppressione di due treni e ritardi considerevoli accumulati da un totale di 12 treni, tra regionali e a lunga percorrenza.




Noto. Per il Trigona scende in campo anche il vescovo: “giuste le proteste dei cittadini”

Con una lettera inviata ai vertici dell’Asp di Siracusa ed all’assessore regionale alla salute, Ruggero Razza,anche il vescovo di Noto interviene sul caso Trigona. L’ospedale accorpato al nosocomio di Avola è al centro di mille polemiche per la sua rifunzionalizzazione e la (temporanea) chiusura di Pediatria. Venerdì un partecipato corteo cittadino mentre una donna prosegue nel suo sciopero della fame per il punto nascita.
Il vescovo, Antonio Staglianò, sta seguendo da vicino le vicende. “Ritengo di poter affermare in tutta verità che la protesta dei cittadini, affinché i reparti di ginecologia e pediatria dell’Ospedale di Noto non siano chiusi, è sacrosanta e va ascoltata. Sono ben consapevole delle difficoltà economiche e della necessità di avere un personale
medico e sanitario specializzato che possa qualificare i reparti. Ma si tratta nello specifico di presidi sanitari che sono fondamentali per i diritti delle famiglie, delle donne, dei bambini. Ginecologia e pediatria si caratterizzano come servizi di prossimità e il loro paventato trasferimento a Siracusa creerebbe disagi”, scrive l’alto prelato.
“In quanto vescovo di Noto, dovendo assumermi la responsabilità di orientare la comunità locale alla ricerca e alla salvaguardia del bene comune, chiedo alle istituzioni interessate di non attardarsi nella ricerca di colpe o responsabilità da addebitarsi reciprocamente, ma di collaborare per cercare insieme soluzioni condivise e
sostenibili”, il messaggio rivolto all’Asp ed al Comune di Noto. “Offro tutta la mia disponibilità per creare subito e coordinare un apposito tavolo di lavoro nella Curia di Noto. Confido che la vicenda del nostro ospedale di Noto possa culminare felicemente proprio nella Pasqua di Risurrezione”.




Colpo da 100mila euro nel 2011, l’impronta digitale “guida” la Polizia ad un 26enne

Denuncia per furto aggravato in concorso a carico di un netino di 23 anni. E’ sospettato di essere uno dei responsabili del “colpo” ai danni di una ultrasettantenne che nel 2011 si vide sottrarre da un armadietto blindato custodito in casa la somma di 100mila euro oltre a gioielli ed oggetti in oro.
Era il 13 novembre. I malviventi si erano introdotti nella casa di contrada Li Gioi, a Noto, mettendo tutto a soqquadro. In camera da letto c’era un armadio blindato che veniva aperto utilizzando un duplicato della chiave che la proprietaria custodiva in un cassetto. I rilievi effettuati dalla Polizia Scientifica hanno permesso di isolare due frammenti di impronte papillari che hanno condotto al 23enne ora indagato: era nella banca dati impronte in quanto censito per altro reato.




Nuovo rinvenimento di ordigno bellico alla Marchesa, interdetto specchio acqueo

Entreranno in azione ancora una volta gli uomini dello Sdai di Augusta per la rimozione in sicurezza dell’ennesimo (presunto) ordigno bellico rinvenuto a Gallina. Nello specchio d’acqua antistante la scogliera non è difficile imbattersi in pezzi di artiglieria risalenti al secondo conflitto mondiale. L’area è stata particolarmente interessata dalle manovre di sbarco degli alleati. A 200 metri verso sud, muovendosi dalla spiaggia della Marchesa, è stato segnalato il nuovo rinvenimento. Subito scattate le misure di sicurezza che prevedono l’interdizione dello specchio acqueo fino all’intervento dei sommozzatori. Vietata ogni attività, dalla balneazione alla pesca, per ovvi motivi di sicurezza.




Siracusa. Differenziata, mostre, spettacoli e parcheggi: info per turisti nel Welcome Kit

Il “Welcome Kit” è un prodotto informativo per turisti nato dalla collaborazione tra la Fondazione di Comunità Val di Noto e il Comune di Siracusa. Materialmente si tratta di una carpetta che contiene informazioni turistiche sulla città che verrà distribuita alle strutture ricettive extralberghiere.
All’interno saranno disponibili, tra l’altro, informazioni sui parcheggi, sul sistema di raccolta differenziata (anche in inglese e francese), dei voucher per ritirare gratuitamente mappe con contenuti di realtà aumentata presso il Centro di servizi turistici della Fondazione, info su mostre, gli spettacoli e molto altro.


Parcheggio Molo S.Antonio

Lancio del Welcome Kit questa mattina all’infopoint “Siracusa tourist center”, il Centro di servizi turistici della Fondazione a Siracusa in piazza Minerva 4.
Insieme al presidente della Fondazione, Giovanni Grasso, sono interventi il sindaco Francesco Italia, il suo vice Giovanni Randazo e l’assessore alla cultura, Fabio Granata.