Istituito l’Anniversario della fondazione di Avola, oggi le celebrazioni

Sarà ricordato oggi, per la prima volta nella storia avolese, l’anniversario della fondazione della nuova città di Avola, che dall’antico sito ibleo fu traslata nella sottostante pianura, dopo la catastrofica distruzione causata dal terremoto dell’11 gennaio 1693. Fu allora che i marchesi di Avola, Giovanna e Nicolò Pignatelli Aragona Cortés, dimoranti a Madrid, inviarono da Palermo l’architetto fra’ Angelo Italia per progettare la nuova città. Nel feudo Mutubè, esattamente il 16 marzo 1693, il frate gesuita tracciò il perimetro esagonale del nuovo abitato, al centro del quale progettò una piazza quadrata di oltre 8000 m2: l’Area Principalis, denominata piazza Maggiore, dal 1900 intitolata a re Umberto I. Il successivo 6 aprile si pose la prima pietra per costruire la Matrice e, nei sotterranei dell’attuale sagrato, il primo cimitero (sepoltura comune) della città.
“Istituiamo, con la mia amministrazione comunale, l’anniversario della fondazione della nostra città – dice il sindaco Rossana Cannata – condividendo appieno un’idea della storica dell’arte Francesca Gringeri Pantano. Quest’anno in occasione del 331° anniversario e successivamente con cadenza annuale, verrà celebrato questo momento, con l’intento di storicizzarne la data e renderlo una festa per tutta la Città. Quest’anno abbiamo deciso di celebrare l’origine della nostra città nella giornata di sabato 6 aprile, per ricordare anche la data della posa della prima pietra”. Alle 17 al Teatro Garibaldi si terrà un convegno, durante il quale si ripercorreranno i momenti salienti della nuova fondazione e verranno presentati i risultati delle ultime ricerche che riguardano l’esagono, la sua pianta, i suoi autori e committenti. Al termine dell’incontro, che coinvolgerà autorità, associazioni, forze dell’ordine e studenti, in piazza Umberto I verrà svelata la targa che reca anche il primo nome che Avola diede al cuore pulsante della rinascita: l’Area Principalis, già piazza Maggiore.  “Un gesto simbolico volto al recupero della memoria storica – conclude il primo cittadino – della valorizzazione con riguardo anche al decoro della nostra città, che si evolve ogni giorno con radici salde che tutti i cittadini con orgoglio devono conoscere e far conoscere ai numerosi visitatori”.



Sorpresa con un’amica in giro nonostante i domiciliari, arrestata 46enne

Evade dai domiciliari e viene sorpresa, con un’amica, in una struttura alberghiera in disuso della città. Una donna di 46 anni, siracusana, è stata per questo arrestata dai carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Siracusa. La 46enne era ai domiciliari per furto. Al controllo dei militari, è risultata assente. I carabinieri l’hanno poco dopo rintracciata e, dopo le formalità di rito, ricondotta ai domiciliari, nella sua abitazione, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




Il Rotary Club Siracusa Monti Climiti consegna due defibrillatori all’I.C. Verga Martoglio

Due defibrillatori all’Istituto Comprensivo Verga – Martoglio di Siracusa. Ieri mattina si è tenuta la cerimonia che ha visto il primo dispositivo collocato nella sede di via Madre Teresa di Calcutta, il secondo nel plesso Collodi di via Asbesta.
“Una scossa per la vita” è il progetto, realizzato dal Rotary Club Siracusa Monti Climiti e cofinanziato con la Sovvenzione Distrettuale Rotary Foundation. “Un momento di grande servizio che mi onoro di portare a termine – ha sottolineato il presidente Fabio Faraci – dopo circa un anno dalla ideazione di questo progetto che ha visto anche la collaborazione della past president del Club,Silvia Margherita e del dott. Maurilio Carpinteri, istruttore rotariano BLSD. Un’attrezzatura necessaria che può salvare la vita di giovani e adulti e che non può mancare in una scuola”.
“Per tutto l’Istituto che rappresento – ha detto la dirigente Celisi – è un traguardo importantissimo per la sicurezza e la prevenzione, la vera conferma che il Rotary Club Siracusa Monti Climiti offre un servizio alla collettività. Non posso che ringraziare tutto il Club, nella persona del suo presidente Fabio Faraci e chi ci ha permesso, con la sua vicinanza, che questo accadesse. Il nostropersonale, docente e non, ha già seguitoil corso di formazione ed è quindipronto ad ogni difficile situazione”. Presenti all’iniziativa il presidente incoming del RC Siracusa Monti Climiti Aurelio Alicata, la socia Paola Di Vita, già preside della medesima scuola. “Il Rotary è servizio – continua Fabio Faraci – eproprio nei prossimi giorni il nostro socio fondatore, il dott. Cesare D’Antiochia, parteciperà al corso per istruttori rotariani che si terràa Messina, in modo da poter avere, anche nel nostro Club,un istruttore BLSD al servizio della collettività. Ogni forma di prevenzione – ha conclusoFaraci – nasce per dare speranza al prossimo. E il Rotary, con questo servizio, contribuisce a creare speranza nel mondo”




Strisce blu gratis per le auto elettriche ed ibride: arriva la proroga

Le auto elettriche potranno continuare a parcheggiare gratuitamente sulle “strisce blu”; le ibride, fino a tre anni dall’immatricolazione, faranno altrettanto. Per tutti altri veicoli, il pagamento è dovuto. La giunta comunale è pronta ad approvare una delibera con cui, vista la scadenza, domani, della precedente misura adottata, proroga ulteriormente le agevolazioni per i mezzi ecologici. Come nel caso delle precedenti delibere adottate dal Comune su questo tema, il raggio di azione è limitato agli stalli a pagamento. Non riguarda, invece, l’ingresso alla Ztl nelle fasce orarie in cui i varchi sono attivi. Non si tratta, infatti, di una zona a traffico limitato istituita per ragioni specificatamente ambientali. Una novità dovrebbe riguardare le donne in stato di gravidanza. Per loro, infatti, la sosta dovrebbe essere gratuita, a prescindere dal tipo di auto che guidano, almeno nell’ultimo periodo di gestazione e nel primo di maternità. Fino ad oggi, invece, per le donne in dolce attesa o neomamme esistono soltanto alcuni “stalli rosa”, che non prevedono, in ogni caso, sanzioni nel caso in cui a posteggiare siano altre categorie di utenti della strada.

Il primo provvedimento adottato dal Comune a favore dei conducenti di veicoli elettrici ed ibridi risale al 2018, poi prorogato nel 2022 ed ancora una volta adesso. Si tratta di un orientamento che, come ha spiegato l’assessore alla Mobilità e Trasporti, Enzo Pantano, rientra nell’ambito di iniziative pensate per incentivare la mobilità green in città, contribuendo a ridurre i livelli di inquinanti immessi in atmosfera. La delibera della giunta comunale chiarirà se, come è accaduto fino ad oggi, per poter parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu, i possessori di auto elettriche o ibride dovranno richiedere agli uffici l’apposito contrassegno da esporre, anche utilizzando l’App “Muoviamoci” del Comune.
La precedente delibera prevedeva che le auto elettriche potessero accedere e sostare all’interno della Ztl di Ortigia senza limitazioni di orario, “con eccezione a seguito di regolamentazioni specifiche a favore della pedonalità (aree pedonali)”.




Bagarre FdI-Mpa, Carta: “Il loro problema sono io”

“Il problema di Fratelli d’Italia è Giuseppe Carta, non il Movimento per l’Autonomia e nemmeno il suo possibile ingresso in giunta, che non è in discussione e resta intenzione convinta e decisione irremovibile”. Il deputato regionale del Mpa non lascia spazio ad alcun dubbio e non si mostra per nulla turbato dall’ “aut aut” lanciato dal segretario di FdI per la Sicilia Orientale, Salvo Pogliese, secondo cui l’eventuale sostegno degli autonomisti al sindaco Francesco Italia metterebbe in crisi la stabilità del Centrodestra regionale.  Carta ne è certo: “Il problema a Siracusa riguarda dinamiche esclusivamente locali, legate ad un fastidio che provoca esclusivamente il mio nome e quello delle persone a me politicamente vicine”. Questa spiegazione dipenderebbe da alcune vicende che il parlamentare regionale spiega partendo da una premessa. “Il Movimento per l’Autonomia -ricorda- non è un partito nazionale e la giunta comunale è ibrida. In diverse realtà siciliane abbiamo sostenuto candidati di Fratelli d’Italia ed anche in diversi comuni della provincia di Siracusa abbiamo fatto spazio ad esponenti di FdI (Sortino, Augusta, Lentini ne sono esempio). Quando nel capoluogo, con due gruppi in Consiglio comunale, decidiamo di sostenere l’amministrazione della città, invece, improvvisamente scoppia il caso. Io mi occuperei e preoccuperei di altro, se fossi al posto dei leader di Fratelli d’Italia. Mi chiederei come mai i consiglieri abbandonano il partito…”. 
Le dichiarazioni di Carta sembrano confermare, nonostante il parlamentare regionale non confermi i nomi, l’indiscrezione secondo cui nel nuovo esecutivo Italia faranno ingresso Salvo Cavarra  e Marco Zappulla, in quota Mpa. Poi estende la sua analisi e parla di “errori commessi dal Centrodestra in provincia di Siracusa. In città  abbiamo perso – sottolinea – Accordi stretti con noi non sono stati rispettati. Il Mpa ha subito un importante tradimento alle ultime amministrative sulla presidenza del consiglio comunale. La coalizione dovrebbe ripartire da zero, aprire una nuova stagione di confronto anziché alzare la voce su questioni che non hanno nessun motivo di essere sollevate”.
Il parlamentare regionale mette, inoltre, in chiaro un altro aspetto. Ed anche in questo caso lancia un messaggio chiaro: “Se non dai, non puoi ricevere. E questa è una regola antica”. Il sostegno degli Autonomisti alla giunta Italia non è comunque in discussione. “Se posso dare un apporto per la città, lo faccio e con fermezza. Nel capoluogo, Italia, come il suo capo di gabinetto, Michelangelo Giansiracusa, stanno garantendo un livello di democrazia che non si vedeva da tempo.  In Consiglio comunale l’amministrazione attuale non è mai andata sotto, nemmeno quando il Mpa ha votato contro. Significa stabilità. Faccio, inoltre, presente, che  tutte le forze politiche hanno chiesto al sindaco di entrare nella sua giunta e su questo sono pronto al confronto con chiunque”. Il deputato autonomista non vedrebbe male nemmeno l’ingresso di Forza Italia nell’esecutivo, così come del Partito Democratico. “La politica deve tornare al dialogo”, il suo input. “Le questioni si discutono ai tavoli e non per cambiare idea il giorno dopo o per dare versioni diverse dei fatti, come accaduto dopo il tavolo sulle amministrative di Pachino”.
Carta rincara la dose quando evidenzia che “se è FdI a prendere incarichi, il sostengo del Movimento per l’Autonomia va bene; quando collaboriamo con altri gruppi civici, l’indice ci viene puntato contro. Mi sembra allora che l’intenzione sia fermarci nel territorio, fermare Giuseppe Carta in maniera specifica e le persone che gli sono vicine. Eppure io sono l’ultimo a poter dare fastidio ai partiti – puntualizza- e non ho nessun obiettivo contrastante con nessuno degli altri parlamentari regionali”. A scanso di equivoci, Carta ribadisce che “nessuno può vietarci di fare il bene della città. Vedere questo come una questione partitica è un errore”.




Aliquota Imu al massimo (10,6 per mille): Forza Italia, Pd e FdI contro la maggioranza

Si è chiusa in tarda serata, ieri, la seduta del Consiglio comunale di Siracusa dedicata, in particolare, al tema Imu. Rimane invariata l’aliquota comunale, al 10,6 per mille (il massimo). “Purtroppo si è persa l’occasione di approvare l’emendamento di Fratelli d’Italia, che prevedeva la riduzione dell’ aliquota Imu all’8,60 per mille, per quegli immobili a disposizione che insistono su strada pubblica non raggiunta dalla rete idrica e/o fognaria e/o dall’ illuminazione stradale ed a condizione che non fossero immobili di lusso e che non fossero destinati ad attività di locazione turistica imprenditoriale”, dice amareggiato il consigliere comunale Paolo Cavallaro (FdI).
“Pure bocciati gli altri due emendamenti che venivano incontro ai piccoli imprenditori agricoltori e pensionati che coltivano la propria terra e a quelli rientranti nella categoria catastale C”, aggiunge il collega di gruppo Paolo Romano.
“Da oltre 11 anni l’amministrazione Italia lascia immutate le aliquote nella misura massima, incurante della sofferenza che vivono le famiglie, in difficoltà persino per soddisfare le esigenze personali indispensabili. E non si tiene conto della difficoltà delle nuove generazioni, che hanno ereditato le seconde case dai genitori e non riescono più a pagarne gli oneri con stipendi assai più modesti in euro”, accusano i due consiglieri di FdI.
E anche Forza Italia aveva proposto suoi emendamenti per ridurre il peso dell’Imu a specifiche categorie. Bocciata la proposta di riduzione dello 0.60 per mille della tassa sulla seconda casa. “Si è anche persa l’occasione di scongiurare l’emissione e la notifica di cartelle non dovute ai proprietari delle aree di PRG fabbricabili ma rese non fabbricabili dall’entrate in vigore dei divieti del Piano Paesaggistico e dal Parco Archeologico; anche per questa proposta la miopia e l’arroganza della maggioranza ha prodotto la bocciatura dell’emendamento proposto”. I consiglieri Ferdinando Messina, Luigi Gennuso e Leandro Marino (Forza Italia), con il sostegno di Burti e De Simone (Misto) non nascondono la loro delusione per le scelte della maggioranza. “Il consiglio comunale di Siracusa dopo quattro anni di commissariamento continua a non rappresentare le ragioni di un territorio martoriato e malgovernato, ma a pagare non sono gli assessori lautamente stipendiati bensì i poveri siracusani che continuano a vedere mal spesi i propri soldi”.
Critiche arrivano anche dal Partito Democratico che aveva chiesto di esentare dall’Imu le seconde case di nonni e genitori concesse con comodato registrato ai parenti in linea retta e collaterale sino al secondo grado, nell’ottica di aiutare le giovani coppie che intendono formare una nuova famiglia. L’emendamento è stato bocciato, come anche quello che proponeva di esentare dalla tassa i fabbricati e i terreni degli enti del terzo settore adibiti a scopi istituzionali, “nell’ottica di agevolare chi giornalmente svolge attività di volontariato in favore di minori, persone disagiate, ex detenuti, persone che intraprendono il difficile percorso di affrancamento dalla droga e dall’alcool”. Bocciato come anche l’altro emendamento con cui il Pd aveva chiesto di esentare dall’Imu “i terreni agricoli colpiti nell’anno precedente da incendio dovuto a caso fortuito o a fatto di terzi, nell’intento di aiutare concretamente i proprietari che hanno visto letteralmente andare in fumo le loro coltivazioni”.
Duro il commento del capogruppo Massimo Milazzo: “a due giorni dall’approvazione della esosa tassa di soggiorno il sindaco Italia ha dimostrato di anteporre tasse ed imposte ad ogni serio confronto sui bisogni della città e sulle scelte politiche per migliorarla. Siracusa si ritrova oggi con l’Imu confermata nell’aliquota massima a fronte di scarsi servizi in termini di traffico cittadino, di parcheggi, di illuminazione pubblica, di rete idrica, di strade periferiche”.




Il corpo di Santa Lucia tornerà a Siracusa a dicembre, visita anche a Carlentini e Belpasso

La notizia era nell’aria già da diverso tempo, adesso arriva l’ufficialità. “Le sacre spoglie di Santa Lucia tornano in Sicilia. Il corpo della martire siracusana, che si trova custodito nel Santuario di Santa Lucia a Venezia, arriverà nell’Isola il prossimo 14 dicembre”. Inizia così la comunicazione inviata alla stampa dalle Diocesi di Siracusa e di Catania. Nell’anno luciano, quindi, torna a Siracusa il corpo di Santa Lucia per una visita “a tempo” che rinnova l’accordo con il Patriarcato di Venezia.
Dalla traslazione del 1039 da Siracusa a Costantinopoli e poi nel 1204 a Venezia, Lucia è tornata a Siracusa nel 2004 nella ricorrenza del XVII centenario del suo martirio grazie all’interessamento dell’Arcivescovo emerito di Siracusa, Giuseppe Costanzo; la seconda volta, nel 2014, per l’impegno dell’Arcivescovo emerito di Siracusa Salvatore Pappalardo. A distanza di altri dieci anni l’Arcivescovo Lomanto ha chiesto che quest’anno dedicato alla martire siracusana fosse caratterizzato dall’arrivo delle sacre spoglie.
Anche l’Arcivescovo di Catania, Luigi Renna, in considerazione del grande culto di Santa Lucia nel catanese e nel ricordo del pellegrinaggio di Lucia nella tomba della martire Agata, “ha chiesto che le sacre spoglie possano essere traslate anche nella diocesi catanese. Il Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, ha acconsentito e la Santa Sede ha autorizzato la traslazione”.
Il programma prevede che le spoglie di Santa Lucia saranno a Siracusa dal 14 al 26 dicembre. Poi saranno traslate in due cittadine che hanno come patrona la martire siracusana: il 26 nella chiesa di Carlentini, nel Siracusano, e il 27 arriveranno nella diocesi catanese, a Belpasso. Infine, il corpo sarà traslato nella Cattedrale di Catania dove resterà il 28 e il 29 dicembre. Giorno 30 le spoglie ripartiranno per Venezia.
“Desidero esprimere i sentimenti di gratitudine al Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia”, ha detto l’Arcivescovo Francesco Lomanto. “La celebrazione di un anno dedicato a onorare la santità di Lucia e ad approfondirne il significato sempre attuale ci deve far prendere coscienza che l’era dei martiri e dei santi non si è mai chiusa. Ancora oggi la Chiesa respira della santità di Dio nella vita di chi ha il coraggio di vivere le beatitudini del Vangelo. Guardando a Lucia anche la nostra Chiesa può percorrere lo stesso sentiero di dialogo, di povertà, di accoglienza e di rispetto verso ogni uomo. Un cammino che ci vede insieme alla Chiesa di Catania, in comunione di fede e di pietà. Le due Chiese si incontrano per accogliere gli insegnamenti delle due sante vergini e martiri, ossia il senso profondo del loro cammino di fede per crescere nella santità di vita. Agata e Lucia attestano un rapporto sempre vivo di santità che realizzano nella loro apertura alla santità di Dio e riflettono nella ordinarietà della loro vita. La loro testimonianza cristiana contagia e sollecita tutti noi. A ciascuno è richiesto di compiere un cammino personale di fede, vero e profondo, per accogliere Dio, vivere con Lui e testimoniarlo di fronte alle sfide odierne e ai segni dei tempi”.
“Sono grato al fratello Arcivescovo Francesco di Siracusa, che ha voluto favorire anche per la Chiesa di Catania un incontro di preghiera e di fede con le reliquie di Santa Lucia – ha detto l’Arcivescovo Luigi Renna -: la Luce dello stesso martirio, di Agata e Lucia, che ha imporporato la terra di Sicilia nei primi secoli, si fa memoria viva perché si rinnovi il miracolo di una rigenerazione nella fede delle comunità e dei nostri territori. Un sentito grazie anche al Patriarca di Venezia, che con spirito fraterno ha accettato che le spoglie di Santa Lucia sostassero anche a Catania: è un dono che rinsalda vincoli di carità ed è testimonianza di fede. La presenza delle reliquie di Santa Lucia in terra di Sicilia saranno per le nostre Chiese occasione propizia per prepararci nel migliore dei modi al Giubileo imminente, con la preghiera anzitutto, come il Santo Padre ci sta chiedendo”.




Lavoro, in Sicilia il 40% dei posti offerti nel 2023 è rimasto vuoto

(cs) In Sicilia tanti cercano un lavoro e tante imprese cercano di assumere, ma domanda e offerta non riescono a incontrarsi: quasi sempre la causa sta nella corsa delle imprese a specializzarsi per competere, mentre il settore dell’istruzione e formazione professionale non riesce a tenere il passo. Per provare a mettere in linea i due mondi, la Fondazione nazionale Consulenti per il lavoro, l’Università di Palermo, Sicindustria, la Consulta regionale dei consulenti del lavoro della Sicilia e l’Ordine dei consulenti del lavoro di Palermo organizzano per lunedì 18 marzo, alle ore 9, presso Palazzo Steri, in piazza Marina, 1, a Palermo, un convegno dedicato all’orientamento, sul tema “Favorire l’occupabilità e accompagnare i giovani nelle transizioni”.
Con la moderazione di Vincenzo Silvestri, presidente della Fondazione consulenti per il lavoro, e dopo i saluti del Rettore, Massimo Midiri, dell’assessora regionale al Lavoro, Nuccia Albano, del presidente della Consulta regionale dei consulenti del lavoro, Maurizio Adamo, del presidente regionale dell’Associazione nazionale consulenti del lavoro, Gaspare Patinella, e del presidente dei Consulenti del lavoro di Palermo, Antonino Alessi, interverranno: Massimo Temussi, D.g. delle Politiche del lavoro del Ministero del Lavoro; Maurizio Serafin, del consorzio Pluriversum che si occupa di orientamento e dispersione scolastica; Franco Amicucci, presidente di Skilla, che si occupa di formazione in e-learning; Enrico Limardo, direttore della Fondazione consulenti per il lavoro; Cinzia Cerroni, delegata del Rettore al coordinamento del Centro orientamento e tutorato universitario; Ettore Foti, D.g. del dipartimento regionale Lavoro; Patrizia Caudullo, responsabile territoriale Sviluppo Lavoro Italia (ex Anpal Servizi); Ornella Campo, dirigente tecnico dell’Ufficio scolastico regionale; Luigi Rizzolo, presidente di Sicindustria; i segretari confederali regionali di Cgil, Cisl e Uil. Concluderà Rosario De Luca, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro.
Il Rettore dell’Università di Palermo, Massimo Midiri, spiega: “Il divario tra istruzione-formazione e mercato del lavoro, in Sicilia come nel resto d’Italia, è un fatto innegabile, ma l’Università di Palermo già da due anni ha invertito la tendenza. Abbiamo stipulato accordi con oltre 3mila imprese siciliane e del resto d’Italia che, da un lato, intervengono nella definizione della nostra offerta formativa modulandola con elementi di vita pratica che interessano alle loro attività e, dall’altro lato, accettano di ospitare nostri studenti in tirocini curriculari pre-laurea di almeno quattro mesi, a nostre spese. Abbiamo dedicato uno stanziamento di un milione di euro e quest’anno, il secondo, abbiamo avviato ben 450 studenti in tirocinio. Speriamo che si concludano con l’assunzione e anche nelle mansioni da loro auspicate”.
A misurare la distanza in Sicilia tra formazione e mondo del lavoro ci ha pensato il Bollettino annuale Excelsior realizzato da Unioncamere e Anpal. Nel 2023 le imprese siciliane che hanno provato ad assumere sono state il 59% del totale, rispetto al 57% del 2022, e hanno programmato 301.190 ingressi di personale, cioè 13.150 in più rispetto al 2022, e nel 28% degli annunci si ricercavano espressamente giovani. Ma il maggiore fabbisogno di dipendenti non si è tradotto in un significativo incremento dell’occupazione nell’Isola, perché la difficoltà di reperire candidati idonei è aumentata dal 35 al 40%: il 22% dei posti offerti non è stato coperto per mancanza di candidati, il 13,5% per preparazione inadeguata e il 4% per altri motivi. Tant’è che nel 15% dei casi le imprese hanno dovuto fare ricorso all’assunzione di immigrati.
In dettaglio, si volevano assumere 54.830 operai specializzati, 34.390 professionisti tecnici, 18.900 dirigenti o appartenenti alle professioni intellettuali e scientifiche e con elevata specializzazione, 31.530 conduttori di impianti e operai di macchinari, 100.580 unità delle professioni qualificate nel commercio e nei servizi, 37.280 addetti delle professioni non qualificate e 23.680 impiegati.
A livello provinciale, le richieste erano così ripartite: Trapani, 26.190; Palermo, 75.370; Messina, 41.700; Agrigento, 20.490; Caltanissetta, 14.890; Enna, 5.890; Catania, 67.750; Ragusa, 22.200; Siracusa, 25.980.
Occorre evidenziare che su 34.410 posizioni rivolte ai giovani fino a 29 anni, 18.680 sono rimaste vacanti (42% la media), con questi picchi: 76% di introvabili per meccanici artigianali, 75% per specialisti di scienze della vita, 68% per fonditori, saldatori e lattonieri, 68% per tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi, 60% per operai specializzati in installazioni e manutenzioni elettriche, 59% per operai specializzati nelle rifiniture delle costruzioni, 58% per tecnici informatici e delle Tlc, 55% per operatori della cura estetica, 50% per addetti della ristorazione e 48% per operai edili specializzati.
I settori che più ricercano giovani sono stati commercio, servizi culturali e sportivi, turismo e ristorazione, sanità e costruzioni.
Quanto ai settori per l’intera collettività, l’offerta di lavoro riguardava 67.560 ingressi nel turismo e ristorazione, 47.740 nelle costruzioni, 46.530 nel commercio, 26.630 nella sanità e nei servizi alla persona e 20.090 nei servizi di trasporto e logistica.
Il Bollettino Excelsior di Unioncamere e Anpal rileva che le professioni maggiormente richieste dalle imprese siciliane sono state: addetti alla ristorazione (52.520), addetti alle vendite (31.390), operai edili specializzati (25.370), addetti alle pulizie (23.490), conduttori di veicoli (19.800) e tecnici della salute (10.650).
Ma le prospettive offrono molti più spazi ai laureati (14,5%) soprattutto ad indirizzo economico, sanitario, ingegneristico, insegnamento-formazione, tecnologie dell’informazione e della comunicazione, efficienza energetica; agli specializzati Its (0,5%), ai diplomati professionali (33,9%), purchè ci siano competenze certificate (35,7%) ed esperienza, che è richiesta nel 67% dei casi. Gli indirizzi di studio che offrono maggiori sbocchi lavorativi, ma che necessitano di un profondo adeguamento alle nuove esigenze del mondo del lavoro, secondo il Bollettino Excelsior, sono l’istruzione terziaria (15%, ma con il 43% di difficoltà per preparazione insufficiente), quella secondaria (67%, col 73% di difficoltà) e la scuola dell’obbligo (18%, col 63% di difficoltà). Nell’ambito dell’istruzione terziaria, la laurea è richiesta nel 96% dei casi, nel 90% con esperienza, e il 42% delle offerte resta senza risposta. Quanto agli Its Academy, il 73% richiede esperienza e non trova candidati il 63% delle volte.
Anche per l’istruzione secondaria superiore tecnico-professionale il 74% richiede esperienza e il 39% non trova risorse idonee; le richieste riguardano soprattutto amministrazione, finanza e marketing; turismo ed enogastronomia, sanità, ristorazione, edilizia e meccanica.




Dramma a Pachino, donna di 61 anni ritrovata in casa senza vita

Tragedia a Pachino, dove ieri sera una donna è stata trovata senza vita nel suo appartamento. La vittima è una 61enne, ritrovata cadavere all’interno della sua abitazione in via Cappellini. A dare l’allarme è stata la figlia, preoccupata perchè da alcuni giorni non aveva notizie della madre. Ha allora deciso di chiamare le forze dell’ordine. In pochi minuti, i Vigili del Fuoco hanno raggiunto l’abitazione e aperto la porta d’ingresso. Una volta all’interno, insieme ai Carabinieri ed al personale del 118, la triste scoperta. Secondo le prime informazioni, le cause del decesso sarebbero riferibili a cause naturali.




Firmati i contratti per i primi 30 infermieri incaricati per l’assistenza domiciliare integrata

“Mi aspetto un cambio di rotta nel rapporto con il paziente che deve vedervi punto di riferimento costante, con un legame che deve essere non solo un atto professionale medico ma anche umano, parte integrante di un sistema che deve garantire professionalità e sicurezza, che deve fare percepire al paziente e ai suoi familiari di trovarsi in buone mani”. Sono le parole del commissario straordinario dell’Asp di Siracusa Alessandro Caltagirone, che ha rivolto a 30 dei 42 infermieri convocati questa mattina in Direzione generale per la sottoscrizione dei contratti a tempo determinato destinati all’assistenza domiciliare integrata in H24 per i pazienti con disabilità gravissima.
“Noi contiamo moltissimo sulla vostra attività e nel rapporto che riuscirete a creare come nuova risorsa nel loro ambito familiare. I dirigenti delle professioni sanitarie e la Direzione Aziendale sono a vostra disposizione per qualunque necessità si dovesse presentare”, continua il commissario straordinario.
All’incontro di oggi erano presenti i direttori sanitario e amministrativo Salvatore Madonia e Salvatore Lombardo, il direttore delle Risorse Umane con il personale dell’Ufficio.
Dopo aver completato le procedure di rito, entreranno in servizio anche gli altri 12. Il primo gruppo, da lunedì, si recherà nei reparti di terapia intensiva degli ospedali per alcuni giorni, al fine di acquisire una formazione specifica anche per l’utilizzo delle diverse apparecchiature. Faranno un primo ingresso nelle famiglie affiancati per un turno da personale già esperiente che possa, assieme al caregiver, introdurli nella conoscenza del paziente e dei suoi bisogni.