Floridia. Giovedì in chiesa Madre i funerali di Nuccio Sortino, lutto cittadino: "commercianti abbassate le saracinesche"

Saranno celebrati il 15 settembre alle 16 I funerali di Sebastiano Sortino. Sarà la chiesa madre di Floridia ad ospitare il triste officio per l’ultimo saluto al panettiere ucciso nelle prime ore di sabato mattina. Proclamato il lutto cittadino. “Invito gli studenti, i commercianti, le associazioni e tutti i cittadini floridiani a prendere parte alle esequie. Questa è la prima risposta che possiamo dare come comunità”, l’invito del sindaco Orazio Scalorino. Saranno presenti, oltre al prefetto, anche il questore, il comandante dell’arma dei carabinieri e il comandante della guardia di finanza. “A tutti commercianti floridiani chiedo di mantenere chiuse le saracinesche delle loro attività durante la celebrazione del funerale”, la richiesta del primo cittadino.




Il dipendente del Libero Consorzio in protesta a Roma: "pagato un mese? Elemosina…"

“Il pagamento di un solo mese di stipendio mi scandalizza, è troppo poco a fronte dei quattro arretrati e getta dubbi sul fatto che l’impegno di spesa non era stato preventivato”. Da Roma, dove è tornato a protestare per il disinteresse generale sulla crisi nera del Libero Consorzio Comunale di Siracusa, il dipendente dell’ente, Alberto Scuderi, saluta così la notizia arrivata nella mattinata.
“Se avessi voluto l’elemosina, qui a Roma, mi sarei recato nel davanzale delle centinaia di chiese. Invece ho bisogno di chiarezza, io e i miei colleghi”.
Scuderi è stato ricevuto dagli onorevoli del M5S Marzana e Cirielli, della Commissione Bilancio, e dall’onorevole Zappulla insieme al presidente della commissione lavoro, Damiano.
“Sono soddisfatto perchè era a queste commissioni che puntavo e perchè mi è stata data la possibilità di esprimermi, cosa che in Sicilia è più difficile, persino nel proprio Ente, come se la parola dei dipendenti contasse poco e nulla. Con l’orgoglio del dipendente pubblico onesto – ha detto Scuderi – e con la disperazione delle famiglie a spalleggiarmi, mi sono presentato presso la casa dello Stato, il Parlamento, e ho avuto l’impressione di essere stato compreso da ambedue gli schieramenti. La speranza è tanta ma continuerò lo sciopero della fame in attesa di concreti sviluppi, tipo una interrogazione parlamentare o l’istituzione di un tavolo tecnico”. Intanto pianifica il rientro a Siracusa. “Spero di riabbracciare presto la mia famiglia ed i miei colleghi. Sfrutterò lo stipendio sbloccato per un celere rientro”.




Siracusa. Il senatore Giarrusso (M5S): "il governo invii la Commissione Antimafia al Comune"

Il senatore del Movimento 5 Stelle, Mario Giarrusso, chiede l’invio di una commissione ministeriale per “per verificare l’esistenza di infiltrazioni mafiose all’interno del Comune di Siracusa. Cosa aspetta a farlo il governo?”.
Il senatore si domanda se “il piano di Renzi è quello di salvare alcuni big locali che mesi fa hanno ricevuto un avviso di garanzia? Oppure deve coprire il degrado della sua compagine come ad esempio il consigliere comunale del Pd Antonio Bonafede, arrestato a Pozzallo mentre stava per imbarcarsi su traghetto diretto a Malta con circa 20 Kg di droga?”.
Anche sulla scorta di queste considerazioni e preso atto della lotta intestina interna al Pd di Siracusa, con accuse pesanti da una parte e dall’altra, Giarrusso ha chiesto al presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi, “di audire quanto prima il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, affinchè dica chi sono i soggetti del PD che hanno rapporti con la criminalità organizzata”.
Ancora nuvole pesanti su palazzo Vermexio ancora scossa dalle inchieste giudiziarie dei mesi scorsi e dagli “avvisi” recapitati.




Firmato il Patto per il Sud: oltre 200 milioni per Siracusa. Vinciullo: "Opere pubbliche, occupazione, sviluppo"

Firmato il cosiddetto Patto per il Sud, il protocollo del Masterplan del Mezzogiorno. Il programma di investimento prevede 1.249 interventi per oltre 5,7 miliardi di euro. “Rappresenterà un momento di fondamentale importanza per la rinascita della Sicilia”, esulta il presidente della commissione bilancio dell’Ars,il siracusano Enzo Vinciullo.
Anche la provincia di Siracusa avrà delle benefiche ricadute. “Oltre 200 milioni”, le quantifica Vinciullo. Particolare concentrazione nel settore dei Beni Culturali, delle infrastrutture, della depurazione e della difesa dell’ambiente.
Le opere più significative: 10 milioni per il Castello Svevo di Brucoli, oltre 32 milioni per il servizio depurazione di Augusta, 14 milioni di euro per l’impianto di compostaggio di Augusta e 20 milioni per quello di Noto. Finanziato il viadotto di Targia per oltre 5 milioni di euro e “insieme a questi, una serie innumerevoli di Chiese e monumenti da Noto a Palazzolo, da Buscemi a Francofonte, da Pachino a Sortino”, elenca Vinciullo.
Anche alcune strade provinciali potranno rifarsi il look. La Balatazza-Trigona (910 mila euro) nel comune di Solarino, la Cassaro–Buscemi (oltre 3 milioni di euro), la Priolo-Villasmundo-Lentini (quasi 2 milioni di euro), la Ferla-Pantalica-Sortino (per oltre 2 milioni di euro), la strada Vaddeddi-Villa del Tellaro (oltre 1 milione di euro), le strade Provinciali 2 e 60, quest’ultima in territorio del comune di Sortino, (oltre 1 milione di euro). Numerosi interventi sulla Strada Statale 124 “Siracusana” e sulla Strada Statale 194 Catania-Lentini-Ragusa.
“Verrà realizzata la circonvallazione di Palazzolo Acreide per 1 milione e 600 mila euro, la riqualificazione delle infrastrutture dell’area dell’Agglomerato M di Lentini per 2.330.000 euro, le discariche nei Comuni di Buccheri, Buscemi e Canicattini e la rete fognaria del Villaggio San Leonardo a Carlentini per 1.350.000 euro”, aggiunge poi Vinciullo.
Che ricorda i “quasi 5 milioni per la diga di Lentini e 15.825.000 per la difesa e salvaguardia della costa per il Comune di Avola, 12 milioni di euro andranno al Comune di Noto per lo stesso motivo e 1 milione e mezzo al comune di Portopalo di Capo Passero, sempre per la salvaguardia della costa”.




Noto. Chiude il Pronto Soccorso con la riforma ospedaliera? Levata di scudi della politica

Il governo Crocetta vuole “tagliare” il pronto soccorso dell’ospedale di Noto. Sarebbe uno degli effetti della riforma ospedaliera. “Assomiglia più che altro ad un taglia e cuci fatto a tavolino, senza verifica degli effetti sul territorio, non una vera e propria razionalizzazione dei servizi sanitari”, dice il commissario provinciale di Forza Italia, Edy Bandiera.
“Grossolana è la prevista cancellazione del pronto soccorso di Noto, struttura di riferimento per un ampio bacino d’utenza e per decine di migliaia di turisti che in ogni stagione visitano il siracusano. L’assessore Gucciardi operi con coscienza, tutelando il diritto alla salute dei cittadini, a partire dalle fasce più deboli della popolazione”, la chiosa di Bandiera.
Anche il deputato regionale Enzo Vinciullo contesta gli effetti della riforma. “La proposta dell’Assessorato di mortificare l’ospedale di Noto, declassandolo ad ospedale di comunità, è inaccettabile”, spiega senza mezzi termini. “Sono sicuro che si tratta di un errore in cui sono caduti gli uffici e che l’assessore, non vedendolo, non ha avuto la possibilità di correggerlo e per questo ci aspettiamo, al più presto, una dichiarazione sull’argomento”, l’augurio-invito di Vinciullo.
“La proposta è così assurda che, se non fosse stata pubblicata sui giornali e non smentita dall’assessorato, nessuno di noi le avrebbe mai prestato fede. Se la notizia venisse confermata, tutti gli accordi raggiunti sulla sanità salterebbero immediatamente”, l’avviso lanciato al governo dal presidente della commissione bilancio. “La provincia di Siracusa – ha proseguito Vinciullo _ è quella che, asservita alle case di cura private, nel passato ha pagato più di ogni altra. Non tollereremo ulteriori mortificazioni ed ulteriori scippi”.
Anche il deputato regionale Pippo Gennuso sbotta. “Se questa notizia nefasta corrispondesse al vero – afferma – l’assessore Baldo Gucciardi faccia le valigie e vada a casa, perchè ancora una volta dimostra di non conoscere quella che è la realtà sanitaria siracusana. Un ospedale come quello di Noto, strategico per l’intera zona sud, deve essere potenziato. Invece la Regione intende dargli il colpo di grazia. Gucciardi non è capace di portare avanti il ruolo che ricopre nella giunta di governo. Venga a Siracusa, all’Umberto I e si renda conto se questo è un nosocomio a carattere provinciale, oppure è una delle tante officine meccaniche della sanità in provincia di Siracusa”. Gennuso si dice pronto alla mobilitazione di piazza se qualcuno mette le mani sul Trigona ed aggiunge. “La situazione in provincia di Siracusa è peggiore rispetto a quella Ragusa, dove l’Asp ha il doppio del personale e tutto questo è penalizzante per i cittadini”.




Rifiuti, la spazzatura di Agrigento finisce a Melilli e Lentini. Regione verso ok ai termovalorizzatori

Rischia di riesplodere l’emergenza rifiuti. Non che il problema sia mai stato risolto in chiave regionale e dopo un mese di relativa calma, con l’avvio di una differenziata sperimentale in vari Comuni tra cui Siracusa.
Ma adesso potrebbero tornare i giorni difficili dei rifiuti in strada e degli autocompattatori carichi in giro senza meta. Questo perchè una ventina di Comune dell’agrigentino da oggi inviano i loro autocompattatori nelle discariche di Melilli o di Lentini per la chiusura di Siculiana. Con un rischio di contingentamento di nuovo dietro l’angolo.
Il prossimo 15 settembre, intanto, previsto a Roma, un incontro tra la Regione e il ministro dell’Ambiente per fare il punto sullo stato di avanzamento dell’ordinanza dello scorso giugno. Tra i punti importanti ci sarà la questione della modifica del Piano regionale dei rifiuti che dovrebbe prevedere la costruzione di termovalorizzatori, quasi in ogni provincia.




Avola. Don Di Noto fuori dall'Osservatorio per il contrasto alla pedofilia. "Grottesco"

L’associazione Meter onlus di don Fortunato Di Noto fuori dall’Osservatorio nazionale per il contrasto alla pedofilia ed alla pedopornografia. Una decisione operata per decreto dal ministro delle Riforme, con delega alle Pari Opportunità, Maria Elena Boschi. Una esclusione che sorprende non poco considerata la lunga storia nel combattere questa piaga che il sacerdote siracusano può vantare, insieme alla sua associazione. Da sempre in prima linea e “preziosa” pure per la collaborazione con le forze dell’ordine.
Meter si batte da 25 anni contro pedofilia e pedo-pornografia. In Italia è stata la prima associazione a portarsi avanti in questo campo.
Come scrive il quotidiano Avvenire “se dunque Meter è padre di quell’Osservatorio nato proprio su idea di don Di Noto, la mancata nomina rappresenta dunque un fatto degno di nota”. Ne fanno, invece, parte i rappresentanti di Terres des Hommes, Unicef e Save the Children.
“Non essere nell’Osservatorio Nazionale, non unire le forze, le competenze, i servizi, gli sforzi contro la pedofilia ed escludendo una delle principali realtà che nello specifico opera concretamente, visibilmente, con dati riscontrabili e verificabili, è grottesco e molto strano”, racconta sempre al quotidiano romano don Di Noto.
“Le campagne nazionali di sensibilizzazione, l’accompagnamento delle vittime, l’accoglienza delle situazioni a rischio, costituiscono un patrimonio da condividere e da rendere possibile percorso per tanti. L’operato di Meter onlus – aggiunge ancora don Fortunato – è sotto gli occhi di tutti, con attestati di sostegno dalle più alte cariche dello Stato, come anche dallo stesso Papa Francesco che ci ha invitato a proseguire ad operare contro questa tragedia a danno dei bambini. Ecco che ci ha sorpreso l’esclusione e il non inserimento nell’Osservatorio. Ricordo, con molta umiltà, che ne sono stato anche l’ideatore molti anni fa”.




Ex Provincia, stipendi arretrati e presunti assenteisti: "ministro Madia faccia un tweet anche contro chi non paga"

Un tweet anche sui “furbetti delle istituzioni pubbliche che fanno lavorare i dipendenti senza retribuirli per mesi”. Con sarcasmo, lo chiede al ministro Madia il dipendente del Libero Consorzio di Siracusa Alberto Scuderi, da giorni in protesta in lungo e in largo per l’Europa, in cerca di risposte sul paradosso dell’ente siracusano.
Notizia di cronaca recente i 29 presunti assenteisti all’ex Provincia Regionale, su cui il ministro Madia si è pronunciata con un tweet del ministro Madia in cui ha chiesto solerzia nei provvedimenti disciplinari.
Scuderi, arrivato alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo, replica con una lettera. “Caro ministro, sono da 4 mesi senza stipendio. Vedo che in queste ultime ore, Lei chiede, per altri fatti del Libero Consorzio siracusano, solerzia: anch’io, e le mie figlie, ed altri 600 lavoratori e loro famiglie, chiediamo solerzia per gli stipendi”, l’incipit.
Poi la richiesta: “potrebbe tweettare anche qualcosa sui furbetti delle Istituzioni pubbliche che pur facendo lavorare i propri dipendenti, poi non li retribuiscono per diversi mesi consecutivi e sugli amministratori furbetti che non impegnano anticipatamente, o tagliano posticipatamente, le spese da sostenere per gli stipendi dei propri lavoratori?”, le domande di Scuderi.
“C’è in corso un grave disagio sociale nei dipendenti pubblici delle ex Province, non addebitabile al lavoratore ma dovuto a riforme cartacee come la Legge Delrio, o la Brunetta. Seppur obbligati al principio di esclusività, noi lavoratori pubblici non veniamo retribuiti; allora ben vengano le Leggi ed il pugno duro, ma tutte e per tutti: anche la retribuzione è un diritto-dovere. Sia la Costituzione che la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, impongono la retribuizione per consentire un’esistenza conforme alla dignità umana”, ricorda ancora da Strasburgo, Scuderi.
“A Siracusa invece che il datore di lavoro pubblico non paga lo stipendio per diversi mesi consecutivi! A Lei ministro Madia pare normale? Sono venuto a protestare, qui a Strasburgo, alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Dovrebbe venire Lei, non io. Io qui a Strasburgo, fuori confine italiano alla ricerca di verità e di attenzione, non attendo una suo tweet ma i miei soldi”.




Siracusa sotto la pioggia, la città annaspa: traffico in tilt, code e strade come laghi. Le foto

Il maltempo ha messo in ginocchio Siracusa. Traffico in entrata a nord ed a sud bloccato fino a tarda sera, con code di oltre tre chilometri.
Non è andata meglio in città: super lavoro per Vigili del fuoco e Protezione civile. Le maggiori criticità in viale Epipoli, trasformato in un lungo fiume impraticabile, così come via Franca Maria Gianni. Molte le auto in panne e i cassonetti trascinati in carreggiata. Allagato anche lo stadio Nicola De simone.
Nonostante la pulizia delle caditoie, il sistema di raccolta delle acque piovane mostra i suoi limiti. Parziale scusante l’intensità delle precipitazioni in corso sul capoluogo. Saltata di fatto la nuova giornata di raccolta differenziata di carta e cartone in zona 9. Diversi i disagi anche in provincia, in particolare a priolo ed augusta.




Guardia Medica a rischio chiusura? Vasile (Smi): "Si blocchi in Sicilia l'applicazione del decreto"

Il segretario provinciale del Sindacato Medici Italiani, Salvo Vasile, interviene sulla paventata chiusura delle Guardie Mediche. “Deleteria l’ipotesi di articolare l’assistenza medica territoriale dalle ore 8 alla mezzanotte, lasciando, dopo questo orario, quale unica presenza notturna quella del servizio 118. Da una parte – dice Vasile – avremo guardia medica e medici di famiglia assimilati in un unico ruolo in quanto gli operatori della guardia medica utilizzeranno gli ambulatori dei medici di base fino a tarda sera. Dall’altra i medici del 118 si troverebbero a svolgere i codici rossi di emergenza e le visite e le prescrizioni per patologie minori, con un conseguente carico di lavoro che andrà ad incidere pesantemente su pronto soccorso e servizi ambulanze. Il guaio peggiore sarebbe quello della naturale disfunzione che si verrà a creare nell’assistenza medica di casi molto gravi”.
Il funzionamento del servizio in Italia cambia da regione a regione. Il sindacato medici italiani si rivolge alla deputazione regionale affinchè blocchi l’applicazione del decreto legge in Sicilia, mantenendo l’articolazione del servizio di continuità assistenziale così come gestito fino ad oggi.