Siracusa. Più cura per Mazzarrona, cooperativa “adotta” via Cassia

La cooperativa sociale Insieme ha “adottato” un tratto di via Cassia, nel cuore della Mazzarrona. Il Comune di Siracusa ha dato parere favorevole alla richiesta presentata nelle settimane scorse e questa mattina sono cominciati i lavori di diserbo e pulizia dell’area a cura dei volontari della cooperativa, per lo più ex detenuti. “Vogliamo aiutare a contrastare il degrado nelle periferie”, spiega Nando De Paola, socio fondatore di Insieme.
Il progetto prevede non solo la pulizia ma anche la salvaguardia e la valorizzazione dell’area di via Cassia dove insorgono anche spazi per lo sport ed il tempo libero.
I volontari sono tutti per lo più residenti nel quartiere e vogliono offrire il loro contributo per sfatare luoghi comuni sulla Mazzarrona. Si occuperanno ciclicamente di pulizia e diserbo, insieme alla vigilanza antincendio, il tutto a titolo assolutamente gratuito.




Operazione Fao 27, la Guardia Costiera sequestra pescato anche nel siracusano

Anche ad Augusta, Lentini, Carlentini e Ferla controlli e sequestri nell’ambito dell’Operazione FAO 27, effettuata dai Comandi territoriali delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera. Verifiche sulla filiera della pesca, in mare ed a terra, con controlli negli esercizi commerciali, pescherie, ristoranti, mercati rionali e venditori ambulanti.
Cinque i sequestri effettuati, per un totale di circa 75kg di pescato. Contestate violazione delle disposizioni che prevedono sia l’obbligo della tracciabilità che dell’etichettatura o infrazioni alle disposizioni che vietano – come nel caso del novellame – la pesca e la commercializzazione.
Il prodotto ittico sequestrato, non giudicato idoneo al consumo umano da parte dei Servizi veterinari competenti, è poi stato avviato a smaltimento.
Sono state anche sequestrate due reti da pesca ed elevate 9 sanzioni amministrative per un totale di circa 14.000 euro di sanzioni.




Siracusa. Pappagallini e borseggio, spiacevole episodio in Ortigia: “non deve ripetersi”

Non è tutto rose e fiori per il turismo siracusano. In Ortigia sono purtroppo tornati in azione i borseggiatori o, meglio, le borseggiatrici. Arrivano le prime denunce e segnalazioni delle vittime accompagnate dal solenne giuramento di non rimettere mai più piede a Siracusa.
Ieri, splendida domenica di primavera, ad una turista statunitense è stato rubato il portafogli con soldi, carte di credito e passaporto a pochi passi da piazza Duomo. Casi simili – ma a quanto pare non denunciati – sarebbero accaduti ai danni di una coppia di Milano ed a due turisti olandesi.
Gli episodi di borseggio avvengono in ogni città e rientrano in una sorta di “casistica”.. Ma qui particolarmente fastidioso è il modus oeprandi denunciato. La turista americana, peraltro di una certa età, è stata circondata da 3 ragazze con due pappagallini. “L’hanno distratta per poi sottrarle abilmente il tutto dalla borsa”, racconta la guida turistica presente che si è poi rivolta al sindaco di Siracusa affinchè possa assumere i provvedimenti del caso. “Bisogna intervenire per evitare che la città guadagni nomea di luogo pericoloso tra le agenzie di viaggi”, spiega Giacomo, la guida turistica che ha raccolto ieri le lamentele ed i racconti dei turisti “beffati”.
Il tema non è nuovo. Si era riusciti a mettere un argine grazie ad un escamotage relativo al maltrattamento di animali, per le condizioni dei pappagallini. Adesso, però, si è tornati indietro. Anche a dispetto di una ordinanza di un anno fa. “Un episodio spiacevole che non deve più ripetersi nella nostra città. La sicurezza è e deve essere un requisito essenziale affinché i nostri visitatori possano apprezzare a pieno Siracusa e le sue peculiarità”, fa sapere il sindaco, Francesco Italia.

foto: dal web




Siracusa. Centri comunali di raccolta, Forza Italia: “Troppe lacune, ne servono di più”

“Un solarium in meno, ma un centro comunale di raccolta in più”. Il gruppo consiliare di Forza Italia sollecita in tale direzione l’amministrazione comunale. I consiglieri di minoranza hanno effettuato un sopralluogo nel Ccr, a seguito di numerose segnalazioni da parte di cittadini. Federica Boscarino, Alessandro Di Mauro, Giovanni Boscarino e Ferdinando Messina hanno raggiunto il centro comunale di raccolta insieme al coordinatore cittadino Gianmarco Vaccarisi e a Matteo Melfi, riscontrando una serie di criticità su cui pongono l’accento. “È evidente-premettono i consiglieri- che la chiusura del servizio mobile di raccolta nei giorni settimanali produce un sovraffollamento nelle piattaforme di contrada Arenaura e contrada Targia, amplificato da orari scomodi. Infatti i due CCR, secondo quanto indicato nel portale del Comune, sono aperti:dal lunedì al sabato 10:00-13:00/ 15:00-18:00, tipico orario da ufficio che non permette ai lavoratori di conferire e martedì e domenica 10:00-13:00- Non è possibile che i centri siano sprovvisti di bagni, quando la gente attende ore per conferire e, soprattutto, non possono mancare i lavabi e non permettere a chi maneggia la spazzatura di lavarsi almeno le mani”. Altro problema riscontrato, ” una scarsa capacità di raccolta degli sfalci di potatura. Alle 11:00 del mattino molti cittadini, non opportunamente avvisati, dopo essersi recati presso il CCR per conferire gli sfalci, sono dovuti tornare indietro e riportarsi a casa i rifiuti poiché il contenitore di raccolta era già colmo”. La conseguenza sarebbe, secondo Forza Italia, l’aumento delle discariche abusive. La richiesta è “l’immediata apertura dalle 8:00 del mattino dei CCR, la riattivazione delle postazioni mobili di raccolta e l’incremento dei cassoni per gli sfalci di potatura.
Per quanto riguarda i rifiuti abbandonati nelle aree urbane ed extra-urbane, non può questa amministrazione permettere che i cittadini vivano in condizioni igienico-sanitarie simili: ratti in aumento, cattivi odori, rischio infezioni e così via. Non si possono ghettizzare aree come Tivoli, Arenella, Isola e tante altre rendendole discariche a cielo aperto. Che poi la causa siano gli sporcaccioni siracusani, gli sporcaccioni dei paesi limitrofi o una gestione inadeguata del servizio poco importa”.




Il ministro Toninelli in Sicilia: veloce passaggio sulla Siracusa-Catania, attese novità

Torna in Sicilia il ministro Danilo Toninelli. Oggi e domani visita istituzionale con incontri a Catania e a Messina ma si parlerà anche di infrastrutture siracusane. Previsto un sopralluogo nelle gallerie della Siracusa-Catania per i lavori di ammodernamento e sono attese dichiarazioni sul ponte Cassibile, i lavori della Siracusa-Gela e Siracusa-Ragusa.
L’arrivo dell’esponente di governo all’aeroporto di Catania alle 11.30, poi subito trasferimento presso il cantiere Rfi di Catenanuova, in provincia di Enna, per l’avvio dei lavori di costruzione del raddoppio ferroviario della tratta Palermo-Catania.
Alle 14.10 previsto l’arrivo sull’Autostrada A19 Palermo-Catania presso il cantiere del viadotto Morello, in provincia di Enna, in occasione del completamento dei lavori di ripristino strutturale e riqualificazione del viadotto e della riapertura al traffico della carreggiata in direzione Palermo. Poi il rientro verso Catania, in località San Gregorio sulla A18 dir, per visita ai cantieri della Tangenziale di Catania. Successivamente, sopralluogo presso il cantiere della Tangenziale di Catania e trasferimento presso il cantiere delle Gallerie Cozzi Battaglia e San Fratello sull’autostrada Siracusa-Catania, per lavori di ammodernamento gallerie e strumenti tecnologici. Alle 17.10 il ministro Toninelli partecipa al convegno “Aeroporti e aerei per la Sicilia – Nuova strategia e nuovi modelli di sviluppo”.
Alle 18 punto della situazione con Rfi su mobilità ferroviaria, collegamenti con lo Stretto e piano di investimenti per la Sicilia. A seguire, briefing con Anas su cantieri visitati e su altre iniziative attivate da Anas in Sicilia e, ancora, l’incontro con il direttore marittimo di Catania, contrammiraglio Gaetano Martinez, e con il presidente dell’Autorità Portuale di Augusta, Andrea Annunziata.
Domani il ministro delle Infrastrutture si muoverà nel messinese prima di far rientro a Roma.




Ias, si fa avanti il Comune di Priolo: “Abbiamo i soldi, lo gestiamo noi”, pressing su Melilli e Siracusa

“Gestire il depuratore consortile insieme ai Comuni di Melilli e Siracusa”. Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, chiede in gestione l’impianto e invita i colleghi degli altri comuni del territorio ad unirsi alla sua iniziativa. In questo modo il primo cittadino del comune industriale ipotizza di poter risolvere la questione Ias,dopo l’inchiesta della Procura e le prescrizioni dell’autorità giudiziaria, a partire dalla necessità di svolgere gli interventi necessari per ottenere le autorizzazioni che ancora mancano. L’obiettivo è scongiurare il rischio di fermare l’attività di depurazione dell’Ias. “La mia proposta sarà ovviamente valutata da chi di competenza- spiega Gianni- Noi abbiamo le risorse e la volontà di risolvere un problema che altrimenti rischia di avere conseguenze catastrofiche, anche per l’occupazione, non solo riferito ai 62 lavoratori Ias, ma anche a tutti quelli delle aziende che si avvalgono dell’attività del depuratore consortile”. Gianni ribadisce che “il Comune di Priolo ha i soldi che servono. Ovviamente si dovrebbe trattare di un investimento, che recupereremmo con quanto pagherà chi sverserà nell’impianto o facendo un accordo pubblico-privato”. La prossima assemblea dei soci dovrà adesso esprimere il proprio orientamento. “Questo imbarazzo attuale puo’ diventare chiusura, se non superato- prosegue il sindaco di Priolo- La mia proposta deve avere o una conferma o un’alternativa. Il mio Comune utilizza il depuratore per i reflui di Priolo, ma fanno altrettanto anche Melilli e la parte alta di Siracusa. Ho chiesto un incontro con il presidente della Regione, per fare chiarezza su un caos che no è più tollerabile”. Il primo cittadino di Priolo non sembra, ad ogni modo, disposto ad accettare “no”. “Se non si arriverà a capo di nulla- annuncia- come massima autorità sanitaria del mio comune, dovrò assumere provvedimenti radicali. E’ una partita difficile, con interessi di diversa natura, ma “.




Giornate di Primavera: affascinano i tre itinerari del Fai

Grande partecipazione alle Giornate di Primavera del Fai, il Fondo per l’Ambiente Italiano. Ieri e oggi i volontari hanno aperto le porte di luoghi solitamente non visitabili o, comunque, poco conosciuti. Quest’anno, itinerari in diversi luoghi della provincia. Un primo itinerario sulle tracce di Federico II entrando al Convento Regio di San Domenico. Dalle 10.00 alle 17.00 gli apprendisti ciceroni del Corbino, dell’Einaudi”, del Costanzo e del Rizza hanno raccontato ai visitatori le labili tracce rimaste della perduta magnificenza del San Domenico. La facciata barocca della chiesa è rimasta del tutto integra ma gli interni invece sono stati pesantemente rimaneggiati, facendo sì che si cancellasse quasi ogni traccia del passato, con la conseguente dispersione di tutto ciò che vi era contenuto. Tutto “merito” del regio decreto del 7 luglio 1866 a firma di Vittorio Emanuele II con cui viene sancita la soppressione di tutte le corporazioni religiose esistenti sul territorio nazionale, con il conseguente obbligo di incameramento del loro patrimonio mobiliare e immobiliare.
A Sortino, invece,  itinerario tra le antiche mulattiere che si snodano sinuose e lente lungo le pendici del colle Aita. Si arriva così ad un crocevia di storia che abbraccia, in un colpo d’occhio, un arco temporale che supera i tre millenni. “In questi luoghi dalla natura amena e dalla pietra bianca, scolpita dalla fatica dell’uomo, sorgeva l’antico abitato di Sortino, una perla incastonata tra le possenti pietre di Pantalica e il monte, un centro rigoglioso circondato da fiumi, torrenti e boschi, che prosperò fino al 1693, quando fu raso al suolo dal disastroso terremoto che colpì tutto il Val di Noto. Dopo il sisma, la nuova città fu edificata sul pianoro soprastante dove tutt’ora esiste, ma il sito non fu mai completamente abbandonato e sono molti i resti della città medievale che ancora oggi si possono ammirare, inseriti in un contesto paesaggistico di notevole valore”. La Sortino Diruta si trova incastonata tra la Sortino “Nuova” e la riserva Naturale Orientata della Valle dell’Anapo e la sua storia sarà raccontata dagli apprendisti ciceroni del comprensivo Columba di Sortino. Visite sabato e domenica, dalle 10 alle 16.30.
A Lentini, infine, aperte la Chiesa della Fontana o dei Tre Santi; la Grotta Carcere dei Tre Santi; l’ex Cattedrale S. Maria La Cava e S. Alfio; la Chiesa Rupestre del Crocifisso; la Chiesa Rupestre di S. Giuliano e la Chiesa di San Luca. E’ un viaggio nella città medievale e nei luoghi del martirio, illustrato dagli apprendisti ciceroni del Vittorini-Gorgia e del Nervi.
Per partecipare alle giornate di primavera del Fai viene chiesto un contributo minimo di 3 euro.




Siracusa. La “banda” degli ambientalisti ripulisce il Talete: stavolta c’è anche il sindaco

Cresce il fronte dei volontari che , guanti in mano, ripuliscono il litorale siracusano, guidati dal diciottenne Sebastian Colnaghi. Questa mattina la “banda degli ambientalisti” ha ripulito l’area costiera del parcheggio Talete. Erano in trenta, avevano cominciato in due o tre. Hanno raccolto 80 sacchi grandi di spazzatura. Era soprattutto plastica, ma anche reti da pesca e  bottiglie di vetro. “Quella plastica sarebbe finita in mare- spiega soddisfatto Sebastian- La partecipazione è stata significativa. Questa iniziativa inizia a diventare “contagiosa” ed è un bel messaggio di speranza per il futuro”. La settimana scorsa Sebastian e i suoi amici , ma anche le persone che avevano risposto all’appello lanciato attraverso i social network, avevano ripulito lo Sbarcadero Santa Lucia, non solo dalla parte della spiaggetta e della passerella, ma anche in acqua. In quell’occasione perfino dei turisti stranieri, incuriositi dalla scena, avevano dato una mano ai ragazzi. Questa mattina, quasi al termine degli interventi, il sindaco, Francesco Italia, ha raggiunto i volontari, aiutandoli a raccogliere gli ultimi rifiuti rimasti. Appuntamento alla prossima tappa, perchè l’obiettivo è “plastica zero nel mare di Siracusa”.




Siracusa su Rai Uno, rievocazione storica di “Paesi che vai” da Santa Lucia a Caravaggio

“Paesi che Vai” a Siracusa. Su Rai Uno, questa mattina, in onda il servizio realizzato lo scorso dicembre da Livio Leonardi e dalla sua troupe nel capoluogo. Un viaggio tra i luoghi piu’ importanti della storia di Siracusa, con la rievocazione del martirio di Santa Lucia, l’arte di Caravaggio, con il Seppellimento di Santa Lucia a fare da splendida location ad uno degli interventi di Leonardi. Poi La Latomia del Paradiso, i paesaggi, le eccellenze, prima di spostarsi a Modica, per parlare del celebre cioccolato della provincia ragusana. Non sono mancati riferimenti alle catacombe di San Giovanni, con la piu’ antica epigrafe cristiana di Siracusa e la prima testimonianza del culto di Santa Lucia, risalente alla prima metà del quinto secolo, e ovviamente le catacombe di Santa Lucia. Al Sepolcro, la statua opera di Gregorio Tedeschi, che raffigura, in marmo bianco, la martire siracusana. Quei tre giorni in cui la statua trasudò, per proteggere il popolo, poi  il terribile terremoto di Messina,” che fece scatenare un vero e proprio tsunami a Siracusa e la statua di Santa Lucia, in processione, che fece ritirare le acque”. La costa di Siracusa, “universo ancora tutto da scoprire”. Le telecamere di Rai Uno hanno registrato le immagini poi montate e mandate in onda questa mattina lo scorso dicembre, nei giorni delle celebrazioni in onore della Patrona, Santa Lucia. “Paesi che vai” ha fatto tappa anche a Portopalo, “più a sud di Tunisi”, e a Marzamemi.




Siracusa. “Turismo in crescita fino al 2024”: in consiglio comunale dati e proposte

Sembra destinato ad un incremento il turismo a Siracusa. Questo direbbero i dati raccolti dagli operatori del settore degli albergatori, attraverso il Centro Studi istituito, e che saranno presentati ufficialmente domani mattina alle 10,30 in consiglio comunale. Sarà l’occasione per fare il punto della situazione e per lanciare e condividere proposte per la promozione del territorio. Il principale obiettivo rimane quello della destagionalizzazione. Potenzialmente, fino al 2024, il turismo verso Siracusa potrebbe restare in crescita. Basilare rimane, per gli albergatori, un confronto tra le associazioni di categoria e il consiglio comunale.L’argomento è stato sottoposto all’attenzione dell’assise cittadina da un gruppo di consiglieri, primo firmatario Michele Buonomo, che si sono fatti portavoce degli operatori del settore.