Andrea migliora a vista d'occhio: al Cannizzaro ha ricevuto la visita dei dirigenti del Palazzolo

Continua a migliorare Andrea, il giovane portiere avolese che domenica, dopo uno scontro fortuito di gioco allo Scrofani Salustro di Palazzolo, ha perso i sensi. In coma farmacologico fino a martedì, ricoverato al Cannizzaro di Catania, migliora a vista d’occhio.
Ha ricevuto anche la visita dello staff dirigenziale del Palazzolo, compreso il suo “salvatore”, Stefano Frassetto. Da dirigente non iscritto in distinta, Stefano (che alle spalle ha un passato da infermiere, ndr), è stato velocissimo a soccorrere il ragazzo utilizzando delle cannule, che, alla fine, hanno permesso ad Andrea di resistere fino all’arrivo dell’elisoccorso che lo ha trasportato a Catania. “Ho fatto soltanto quello che sapevo fare”, si limita a dire Frassetto.




Siracusa-Floridia: ancora al buio le rotatorie. "Anas, disinteresse totale"

Sono ancora al buio le rotatorie lungo la Statale 124, la Siracusa-Floridia. Problema vecchio che rischia di diventare il primo tormentone del nuovo anno. “Disinteresse assoluto dell’Anas”, accusa il deputato regionale Enzo Vinciullo.
“Da mesi – ricorda – sollecito l’Anas ad allacciare l’impianto elettrico ai contatori, in maniera tale che venga risolto il problema di sicurezza per gli automobilisti. Ma da mesi l’Anas si comporta come un muro di gomma. Di fatto non si è riusciti a far pervenire all’Enel una sorta di password che la abilita ad attivare il servizio”.
Ennesimo paradosso di una burocrazia che tollera e, alle volte avalla, anche l’inaccettabile.




"Una preghiera per Eligia Ardita", a Roma udienza con papa Francesco per la famiglia della sfortunata infermiera

“Un momento di preghiera e ricordo per Eligia e Giulia”. Così Luisa Ardita, sorella della sfortunata infermiera uccisa a gennaio, presenta la particolare giornata romana che vivrà insieme alla mamma, Graziella. Durante l’udienza generale di papa Francesco incontreranno il Santo Padre in piazza San Pietro. Nel pomeriggio, poi, alle 16.40 saranno ospiti di Rai Uno durante La Vita in Diretta. Per parlare ancora del caso giudiziario, con il marito di Eligia reo confesso in carcere, e l’attività della Fondazione nata da poche settimane per difendere donne e bambini da ogni forma di violenza.




Siracusa. Sanità pubblica, quadro poco confortante. "Reparti chiusi, tempi di attesa lunghi. Rispetto per i siracusani"

Un problema di natura personale, la necessità di ricorrere alle strutture sanitarie pubbliche e l’impatto con una realtà fatta di carenze. Il consigliere comunale Cosimo Burti ha preso carta e penna ed ha scritto una lettera aperta indirizzata al primo cittadino. “Dovevo prenotare ad un mio familiare un esame cardiologico presso il reparto di Medicina Nucleare del nostro ospedale. Apprendo che l’esame non è praticabile perché la struttura in oggetto è chiusa per lavori di ristrutturazione e di riallineamento a normative non ben specificate, o forse non ben comprensibile da chi, come il sottoscritto, non è particolarmente addentro a queste problematiche”. Riapertura? “I lavori in corso si protraggono da circa 2 anni”, racconta Burti. “L’alternativa propostami risultava quella di rivolgermi ad una struttura esterna convenzionata parzialmente per la tipologia di esame che avrei dovuto prenotare. La domanda sorge spontanea: in 2 anni quanti esami saranno stati praticati in questa struttura? Ma la cosa diventa sempre più strana nel momento in cui, facendo mente locale e ricercando notizie giornalistiche di quel periodo, appuro che all’atto della chiusura il Direttore Generale dichiarò pubblicamente che i lavori di ristrutturazione si sarebbero protratti per un massimo di 30 giorni. Ho iniziato allora raccogliere informazioni a titolo personale per verificare la veridicità di tante lamentele”.
Ed ecco l’elenco poco confortante presentato al sindaco. “Sei a conoscenza che da circa un anno il reparto di Oculistica non è dotato di un apparecchio per la terapia con laser, costringendo i nostro concittadini, soprattutto i diabetici mi informano, a rivolgersi alla struttura ospedaliera di Avola o a strutture di altre province? Sei a conoscenza che i tempi di attesa, le famose liste, per la colonscopia e gastroscopia sono di semestri e anche oltre? Onestà intellettuale mi impone di rassicurarti che comunque, se si ha disponibilità economica (all’incirca 150 euro, ndr), lo stesso esame si può effettuare in pochi giorni nella stessa struttura e con lo stesso personale. Che gli stessi tempi d’attesa, se non addirittura più lunghi, valgono anche per le Tac, le Risonanze Magnetiche e gli esami Ecografici? E che dire dei reperti istologici che vengono rilasciati a nostri cittadini non prima di 30 giorni? Ancora: che se oggi un paziente decidesse di prenotare una normale visita diabetologica all’ospedale Umberto I° si sentirebbe rispondere che i tempi d’attesa si protrarrebbero al 2017? Una buona notizia comunque te la posso dare: per una visita endocrinologica dovresti attendere solo 6 mesi!”.
E che dire dei viaggi fuori provincia. “Obbligatoriamente se si deve praticare un ciclo di radioterapia per i nostri ammalati oncologici. Infatti la tanto auspicata apertura del reparto, a dispetto dei roboanti annunci di stampa con cui veniamo sommersi periodicamente sin dall’insediamento dell’attuale management, viene smentita dai fatti: la verità è che, a tutt’oggi, la radioterapia non è stata attivata. Eppure all’atto dell’insediamento dell’attuale manager, invitato in consiglio comunale a partecipare ad un incontro sulla problematica del costruendo nuovo ospedale a Siracusa, dopo aver glissato sull’argomento in questione pensò bene a sottolineare che la priorità sarebbe stata riservata a risolvere le carenze dell’attuale struttura di via Testaferrata. Per carità, nessuno si sarebbe aspettato miracoli, ma quantomeno iniziative tese a ridurre il gap che ci separa dalle altre province vicine”.
Per la cosiddetta migrazione passiva dei siracusani ammalati vengono spesi “quasi 70 milioni di euro l’anno”. Burti invita il sindaco a prende in mano la situazione “che col silenzio e la connivenza di settori e ambienti, anche politici, che gravitano nel mondo della sanità locale, si avvita in una spirale di inefficienza che i tuoi concittadini non meritano. E’ passato troppo tempo per non rendersi conto che ci si è incamminati verso una strada di arretratezza che non può non essere portata a conoscenza di chi riveste ruoli atti a porre rimedio alle inadempienze denunciate”.




Siracusa. Eni in fuga dalla Sicilia? Vertice Uiltec con i vertici nazionali e regionali

Mercoledì 16 dicembre i saloni di Open Land a Siracusa ospitano l’attivo territoriale della Uiltec Macro Area Sud Est Sicilia.Saranno presenti il segretario generale della Uiltec, Paolo Pirani, il segretario generale Uil Sicilia, Claudio Barone che discuteranno con i quadri dirigenti della Uiltec del futuro dell’area industriale siracusana, messo in crisi dall’annunciata vendita di Versalis, dalla chiusura della centrale Tifeo di Augusta e dalla mancanza di investimenti.
I lavori saranno aperti da Emanuele Sorrentino, segretario generale della Uiltec Sud Est Sicilia, per poi
lasciare spazio agli interventi dei delegati e dei dirigenti dell’organizzazione, i lavori saranno chiusi
da Paolo Pirani.
La Uiltec elaborerà le proprie proposte, lanciando un forte segnale contro la fuga di Eni dalla
Sicilia, rivendicando lo sviluppo di un territorio a forte vocazione industriale, chiamando in causa i
massimi dirigenti dell’organizzazione




Liberi Consorzi, appena nati e già in difficoltà. A rischio i servizi essenziali delle ex Province

Salta la Conferenza fra la Regione Siciliana e le Autonomie locali convocata per domattina, 11 dicembre alle ore 11.00 , dal Presidente della Regione Rosario Crocetta nella sede della Presidenza della Regione a Palazzo d’Orleans.
In grave difficoltà i Liberi Consorzi Comunali della Sicilia che dal riparto delle risorse finanziarie per l’anno 2015 si attendevano un po’ di ossigeno per far fronte a una parte delle spese correnti e per poter chiudere i Bilanci di previsione di quest’anno.
Un’ulteriore penalizzazione che, oltre a compromettere l’erogazione dei servizi essenziali in carico alle ex Province Regionali come la manutenzione degli istituti scolastici superiori e delle strade provinciali, l’assistenza scolastica agli alunni diversamente abili, la cura e l’apertura delle riserve e delle aree ambientali tutelate, blocca le attività degli enti di area vasta e l’erogazione di tredicesime e stipendi.
Alla Conferenza di domani, oltre agli assessori regionali alle Autonomie locali (Luisa Lantieri), all’Economia ( Alessandro Baccei) e alle Infrastrutture (Giovanni Pistorio) e ai Commissari straordinari dei sei Liberi Consorzi Comunali e delle tre Città metropolitane della Sicilia, erano stati convocati anche il Presidente dell’U.R.P.S (Giovanni Avanti), i Sindaci dei Comuni rappresentati nell’Anci Sicilia, i dirigenti dei Dipartimenti regionali alle Infrastrutture, al Bilancio e Tesoro e alle Autonomie Locali.
Il rinvio pare sia dovuto alla mancata chiusura della trattativa col Governo centrale sui trasferimenti finanziari.
L’emendamento “Salva Sicilia” non è stato ancora inserito nella Legge di Stabilità in discussione in Parlamento e resterebbe un’appendice del ristretto “Patto per il Sud” in cui sarebbero incluse anche le regioni Puglia e Basilicata.




Restauratrice siracusana rimette a nuovo i mosaici della Villa romana di Munts (Spagna)

In Spagna è tra le restauratrici più richieste. Arriva da Siracusa, dove ha restaurato un pò di tutto, anche se il paese iberico l’ha ormai adottata. Lei è Silvia Bottaro. In questi giorni è impegnata nel restauro conservativo degli affreschi e del mosaico della villa romana del Munts di Altafulla, a Tarragona, parte del parco dichiarato patrimonio dell’Umanità Unesco nel 200..
La villa si trova vicino alla grande città romana Tarraco (oggi Tarragona, ndr). “I romani fondarono numerosi paesi che si dedicavano all’agricoltura e all’ozio. Qui, vicino al mare, costruirono questa villa, de Munts, nel secolo I d. C”, racconta Silvia con la passione che la contraddistingue. “Era la casa di Valerius Avitus e sua moglie Faustina”.
Nel 1967, il Museo d’Archeologia di Tarragona s’incarico della tutela della villa di Altafulla, iniziando gli scavi e il mantenimento di buona parte del prezioso materiale trovato e oggi conservato nel museo.
“Da settembre la villa è in fase di restauro. Stiamo restaurando i mosaici e gli affreschi”.
Lavoro affascinante che richiede perizia e pazienza. “Qui in Spagna mi hanno riempita di riconoscimenti. Mi manca quello di casa mia, eppure di lavori ne ho fatti. Mi piacerebbe che la mia città si accorgesse di me, dopo quanto ho fatto”, lo sfogo quasi sottovoce di Silvia, in una veloce pausa tra le tessere di quei preziosi mosaici.




Siracusa. Un avvocato lancia una class action contro Crocetta: "lui al mare, la Sicilia annaspa"

Un tuffo nel mare blu siciliano come risposta alle parole di Roberto Vecchioni. Rischia di trasformarsi in un boomerang la via scelta dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, per “difendere” l’immagine dell’Isola che il cantautore aveva definito di “m…” per via di alcune pessime abitudini dei suoi abitanti.
Vituperato dal popolo social dopo la sua debole risposta in costume dalla spiaggia di Castel di Tusa, Crocetta potrebbe diventare anche oggetto di una class action. A lanciarla – provocatoriamente – è l’avvocato siracusano Nello Teodoro, con un passato in politica negli anni scorsi. Obiettivo, “nominare un amministratore di sostegno per il governatore”.
Teodoro mette a disposizione il suo studio (“gratuitamente”) a chiunque volesse sottoscrivere la class action. “Crocetta ha perduto il lume della ragione e queste sue uscite diffondono un’immagine distorta della Sicilia”, dice intervenendo al telefono su FM Italia. “Se questa è l’immagine della politica siciliana meglio lasciar perdere”, dice. “Il problema non è Vecchioni ma la disoccupazione, gli investimenti fermi, l’economia che zoppica. Non si risolve con un tuffo al mare”.




Etna: torna operativo l'aeroporto di Catania grazie al cambio del vento

Dopo il sabato “nero” con migliaia di viaggiatori costretti a terra o – nel migliore dei casi – dirottati su altri scali, è tornato operativo l’aeroporto di Catania.
La situazione sull’Etna, dopo la straordinaria emissione di cenere che ha costretto a chiudere lo spazio aereo per atterraggi e decolli, “è stazionaria” spiegano dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Ma il cambio di direzione del vento ha consentito l’apertura dell’aeroporto.




Versalis, si spacca il fronte dei sindaci: Priolo e Melilli non parteciperanno alla manifestazione nazionale

I sindaci di Priolo e Melilli non parteciperanno alla manifestazione di sabato a Roma. In piazza i lavoratori Veralis (tra cui quelli dell’impianto di Priolo, ndr) preoccupati dalla cessione della chimica italiana a marchio Eni ad un fondo investimenti straniero.
“Non andrò alla manifestazione di Roma perché ritengo siano altre le strade da intraprendere”, spiega ad esempio il primo cittadino priolese, Rizza, peraltro raggiunto nei giorni scorsi dalla misura cautelare della presentazione alla polizia giudiziaria. Serve, piuttosto, il pieno coinvolgimento della deputazione nazionale e regionale. “Il governo nazionale ed il governo regionale devono imporre alla Versalis quella responsabilità sociale alla quale le aziende del polo petrolchimico, nessuna esclusa, sono chiamate. Tutti gli accordi di programma sulla chimica non sono mai stati rispettati perchè la volontà del governo, sia nazionale che regionale, non è quella di far valere le ragioni delle comunità locali, imponendo, come in questo caso, alla Versalis di non disimpegnarsi”, il pensiero comune dei due sindaci dei centri industriali. “Vogliamo che scendano in campo anche le deputazioni regionali e nazionali e che il ministro si impegni ad intervenire sulla Versalis con tutto il peso di quel 30% di partecipazione pubblica che possiede nell’azienda”, aggiunge il sindaco di Melilli, Cannata.
“La manifestazione di Roma non deve essere un pretesto per fare dire ai sindacati che i sindaci si disimpegnano. Noi, tecnicamente, non abbiamo alcuna competenza in questa vertenza. Siamo certamente al fianco dei lavoratori, ma siamo stanchi di scioperi e manifestazioni che non portano a nulla. Sediamoci tutti attorno ad un tavolo, con il ministro delle Infrastrutture e dello Sviluppo, i deputati nazionali e regionali, i partiti ed i sindacati. Solo allora potremo avere una visione globale della situazione e cominciare, concretamente, a prospettare soluzioni”
La volontà di disimpegnarsi da parte di Eni mette, intanto, a rischio il piano di investimenti studiato da Versalis per Priolo: 1,3 miliardi oggi messi in forte dubbio.