"Meglio un giorno", il libro di Fabio Granata che celebra l'impegno antimafia

Sarà presentato giovedì 29 ottobre alle 18 a Capo d’Orlando, nel salone di Villa Piccoloil libro di Fabio Granata “Meglio un giorno” (edizioni Eclettica). Alla presentazione parteciperanno Nello Musumeci, presidente della Commissione Parlamentare Antimafia dell’Ars, e Daniele Tranchida, docente Università degli Studi di Messina.
Introduce Andrea Pruiti Ciarello, modera Alberto Samonà, entrambi componenti del Consiglio di amministrazione della Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella.
“E’ un libro forgiato dalla passione e dalla rabbia, che ripercorre un passato che parte dall’eredità storica del Ventennio e delle battaglie antimafia del primo dopoguerra per arrivare alla bandiera di Paolo Borsellino, ad Angelo Nicosia, al giornalista Beppe Alfano, passando per Beppe Niccolai. Racconti di battaglie e conflitti contro ogni trattativa, legati insieme da una convinzione di fondo che riesce a far proseguire ogni battaglia, anche la più difficile. Un libro contro la mafia e al tempo stesso, un libro contro perché sottolinea l’impegno antimafia di persone controcorrente, che hanno spesso pagato con la vita la propria rettitudine e la propria fedeltà ad un’etica, presupposto per una vera lotta alla mafia”, spiega Fabio Granata, siracusano, ex parlamentare nazionale e vicepresidente della Commissione parlamentare Antimafia, storico esponente di Msi e An, oggi leader di Green Italia.




Siracusa-Gela, ad un passo dalla chiusura dei cantieri. "Il Cas non paga, aspettiamo fino a fine mese"

Iniziano gli ultimatum per la Siracusa-Gela. Lavori mai fortunati nella loro evoluzione per una infrastruttura sofferta e complicata nella genesi. I lavori attualmente in corso per “allungare” l’autostrada da Rosolini fino a Modica sono a rischio stop. Se il Cas, il Consorzio per le Autostrade Siciliane, non provvede ad emettere i mandati di pagamento entro la fine del mese per l’avanzamento dei lavori, Condotte d’Acqua e Cosedil sono pronte a chiudere i cantieri. “Aspettiamo il 31 ottobre. Se a quella data non verranno onorati gli impegni del Cas attraverso il pagamento di tutte le fatture scadute per un importo complessivo di oltre 15 milioni di euro, non abbiamo altra scelta che sospendere i lavori”, spiegano i costruttori.
Il costo complessivo industriale sostenuto dal Consorzio di imprese sino ad oggi ammonta a circa 40 milioni di euro. “Se il Cas non ottempera – concludono – il rischio della cassa integrazione per i lavoratori e il blocco generalizzato dell’avanzamento è reale. Con le maestranze e i mezzi d’opera andremo a Messina presso la sede del Consorzio Autostrade e non smobiliteremo finché non saranno saldate tutte le pendenze”.




Debutta Archimede, la solar car tutta siracusana: primi chilometri in pista a Pergusa

Debutto in pista per Archimede Solar Car, l’auto solare “low cost” nata dopo cinque anni di sperimentazioni e studi nel laboratorio di Futuro Solare Onlus, lungo via Elorina. Un progetto tutto siracusano che ha visto in Enzo Di Bella il collettore di sogni e “follie” ecosostenibili.
Ha trovato la collaborazione del dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Catania. E adesso il prototipo ad impatto zero è pronto ai macinare i primi chilometri sulla pista dell’autodromo di Pergusa, maltempo permettendo.
Alle 11 la conferenza stampa poi il debutto vero e proprio di Archimede Solar Car. Alla riuscita della ambiziosa e tecnologica sfida hanno contribuito amici e volontari con l’intervento di studenti e laureandi guidati dal professore universitario Rosario Lanzafame, ordinario di Macchine e Sistemi energetici.
Il risultato è una tecnologia solare low cost pronta ad innovare il mercato. Con brevetti depositati ma pronti ad essere ceduti gratuitamente a chi vorrà investire per la produzione di serie sul territorio.
Intanto continua la raccolta fondi via internet, il crowfunding, per perfezionare lo sviluppo della progettazione e l’innovazione sul prototipo pronto a partire per manifestazioni internazionali in Australia, Marocco e Cile.




Siracusa e Floridia: due progetti per far nascere le scuole del futuro, smart & green

Filtrano le prime informazioni sui progetti presentati dai Comuni di Siracusa e Floridia per la costruzione di scuole innovative e tecnologiche. Progetti “promossi” dal Dipartimento regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale e vincitori del bando “Scuole innovative”, promosso dal Miur per favorire la costruzione di istituti scolastici all’avanguardia dal punto di vista architettonico, tecnologico, antisismico e dell’efficienza energetica.
A Siracusa la nuova e moderna costruzione sorgerà nei pressi di viale Scala Greca, in un’area già destinata ad edilizia scolastica. Il progetto di Scuola 3.0 – Smart digital school, importo di 5.607.504 euro – è stato redatto dall’Ufficio Energia del Comune di Siracusa condotto dall’ingegnere Riccardo Messina e dall’architetto Lara Grana, che si sono avvalsi dalla collaborazione di professionisti dello Smart Lab. Il progetto, prevede la realizzazione di una scuola altamente innovativa dal punto di vista archittettonico, completamente alimentata da fonti di energia alternativa e coibentata tenendo conto delle più innovative tecnologie edili. La zona individuata così come previsto dagli indicatori del bando è la zona di viale Scala greca, pressi Pizzuta.
Anche a Floridia si attende l’ok definitivo del Ministero per i 2,4 milioni di euro necessari per costruire un nuovo e moderno istituto comprensivo. La scuola sarà dotata di impianti alimentati da energie rinnovabili (fotovoltaico e solare termico) e di sistemi di building automation per una gestione intelligente dei carichi e per un monitoraggio costante. Nel progetto inseriti anche un impianto di fitodepurazione dell’acqua, un impianto per il riutilizzo dell’acqua piovana per l’irrigazione delle aree verdi e la previsione del reinserimento dell’acqua all’interno degli scarichi dei servizi igienici.
Sarà dotata di aule digitali e laboratori attrezzati e all’avanguardia, un auditorium, una pista running, una piscina, una palestra, orti didattici e una centrale rifiuti.
A livello pedonale, corridoi verdi di accesso alla scuola, rastrelliere per il deposito di biciclette e la realizzazione di un tratto di pista ciclabile. A livello veicolare, l’inserimento di un nuovo scuolabus elettrico completerà la sostenibilità del sistema di trasporto.




"Scuole Innovative": tre progetti siracusani in corsa per istituti all'avanguardia tecnologica ed energetica

Il Dipartimento regionale dell’Istruzione e della Formazione professionale ha pubblicato l’elenco dei progetti vincitori del bando “Scuole innovative”, promosso dal Miur per favorire la costruzione di istituti scolastici all’avanguardia dal punto di vista architettonico, tecnologico, antisismico e dell’efficienza energetica. La dotazione finanziaria assegnata alla Regione dal Ministero ammontava a circa 25 milioni di euro. Tre dei cinque progetti ammessi sono stati presentati da Comuni del siracusano: Lentini, Floridia e Siracusa.
La selezione è avvenuta in base al punteggio ottenuto. “Promossi” anche i progetti presentati da Monreale e Villabate. Non è detto, però, che saranno finanziati: le proposte progettuali ammesse, infatti, saranno oggetto di un successivo concorso con procedura aperta indetto dal Ministero dell’Istruzione e della Ricerca.




Anche due fari siracusani in concessione ai privati: Brucoli e Capo Murro di Porco

Il Faro di Brucoli e il Faro di Capo Murro di Porco possono essere “presi” in gestione da privati. Concessioni da 6 a 50 anni per 11 fari in tutta Italia, di proprietà dello Stato, pronti a diventare anche residenze turistiche. I relativi bandi sono stati pubblicati oggi sulla Gazzetta ufficiale. Possono essere consultati anche su www.agenziademanio e www.difesaservizi.it per la durata di 3 mesi dalla data di pubblicazione fino al 12 gennaio 2016.
Si tratta di beni inseriti nel progetto Valore Paese – FARI e situati in Sicilia, Calabria, Campania, Puglia e Toscana. Per partecipare alla gara, sarà necessario presentare la documentazione amministrativa, la proposta progettuale e l’offerta economica libera. La proposta progettuale dovrà essere coerente con gli indirizzi e le linee guida del progetto Valore Paese – FARI, in particolare i fari potranno accogliere iniziative ed eventi di tipo culturale, sociale, sportivo e per la scoperta del territorio insieme ad attività turistiche, ricettive, ristorative, ricreative, didattiche e promozionali.
Criterio di valutazione sarà l’offerta “economicamente più vantaggiosa”, data dalla proposta progettuale, valutata con punteggio pari al 60%, e dalla proposta economica, a cui può essere assegnato un punteggio massimo pari al 40%.
La valutazione della proposta progettuale terrà conto, invece, di elementi qualitativi quali: soluzioni di recupero del faro, manutenzione, fruibilità pubblica, contributo allo sviluppo locale sostenibile e la possibilità di creare un network tra più strutture, attraverso una rete di servizi e attività condivise.
Nell’ambito della procedure di gara c’è la possibilità di effettuare sopralluoghi presso i fari entro il 16 dicembre 2015.




Sicilia Madre Terra, il progetto che proietta Siracusa sui mercati internazionali

Si chiama “Sicilia Madre Terra” ed è un progetto studiato per mettere in mostra le eccellenze e le potenzialità della Sicilia Orientale, con Siracusa in testa. Si comincia dal turismo. Con la presenza di buyers provenienti da tutto il mondo e di travel blogger che possono raccontare questa realtà. Il primo passo oggi è con l’arrivo dei buyers pronti a conoscere la realtà siciliana partendo da Catania e spostandosi poi lunedì verso Siracusa avviando anche una serie di visite ad aziende del territorio.
Sono 50 in queste ore i buyers in arrivo con una provenienza che spazia lungo le diverse parti del mondo dalla Cina alla Thailandia, dall’Azerbaijan al Kazakishan ma anche Australia, India, Sudafrica, Filippine, Stati Uniti, Canada, Giappone, Israele oltre a diverse provenienze europee a cominciare da Spagna, Francia e Turchia.
L’idea di questo progetto nasce dalla più grande chance del 2015, ossia l’Expo. Un’opportunità da mettere a frutto, un’occasione da non perdere così come hanno deciso di fare le Camere di Commercio di Catania, Caltanissetta, Ragusa, Enna e Siracusa che hanno messo a sistema le proprie eccellenze attraverso il progetto “Sicilia Madre Terra”.
Sono anche previsti incontri B2B con gli operatori dell’agroalimentare provenienti dall’estero, con la produzione olivicola in primo piano e un paio di giornate martedì e mercoledì dedicate alle visite, alla conoscenza del territorio, delle aziende ed al confronto tra buyers e aziende locali.
La diffusione delle potenzialità del territorio siciliano verrà garantita attraverso diverse linee parallele di intervento. I primi beneficiari sono le imprese locali, ma grande attenzione anche per i consumatori italiani e stranieri.
In più è programmata anche un’attività di comunicazione con il coinvolgimento di travel blogger che possa costituire un abbinamento interessante tra le nuove tecnologie e la diffusione di notizie secondo strumenti moderni.
Una seconda fase incentrata soprattutto sulla presenza di buyers del settore agroalimentare che arriveranno in particolare da Francia e Germania, è prevista a Ragusa tra il 27 e il 29 di ottobre.




Siracusa-Gela, "niente fondi": rischio chiusura per il cantiere da Rosolini a Modica

La storia della Siracusa-Gela, l’autostrada che ancora non c’è, è costellata da problemi. E anche quando partono i cantieri dei nuovi lotti, il destino cinico e baro è sempre dietro l’angolo. Succede così che i lavori per la realizzazione dei 20 km da Rosolini a Modica siano già a rischio stop.
Antonio D´Andrea, manager della Società Condotte d´Acqua spa che gestisce l´appalto da 258 milioni di euro, lo ha anche detto pochi giorni fa al ministro Alfano, a Ragusa per la firma del protocollo per prevenire le infiltrazioni mafiose. “Abbiamo anticipato 40 milioni, ne abbiamo fatturato 24 come avanzamento lavori, ce ne hanno dati solo 4”.
Pronti a chiudere – e mandare a casa tra i 4 e i 500 operai – “se non arrivano i soldi”. I soldi sono quelli dei tratti Rosolini-Ispica e Pozzallo-Modica, dove già si lavora a ritmo intenso. “Se non fosse stato per un segno di buona volontà del Cas forse avremmo già chiuso”, si sfoga ancora D’Andrea.
L’assessore regionale ai Trasporti, Giovanni Pizzo, ha assicurato che i fondi ci sono ma una macchina burocratica elefantiaca li ha sin qui bloccati. “Entro la fine del mese sarà disponibile prima una tranche di 13 e poi una da 10 milioni”.
Intanto, però, i cantieri accumulano ritardi sul cronoprogramma. La consegna della Rosolini-Ispica era prevista per fine anno. Difficile arrivare in tempo. In realtà, quei lavori dovevano già concludersi nel 2013, poi lo slittamento di un anno sino all’attuale previsione di 6/7 mesi ulteriori per concluderli.
L’Unione Europea non finanzia più, basita di fronte ad una storia di ritardi e mancate consegne senza paragoni. Per completare l’autostrada che non c’è – o magari semplicemente arrivare a Ragusa – l’ultima “speranza” è il piano Crocetta da 300 milioni di euro: il leasing in costruendo. Coinvolgere i privati, in cambio del pedaggio, per finire una infrastruttura che forse non è più neanche così centrale come quando venne progettata per unire i due poli industriali siciliani di Siracusa e Gela.




Rosolini-Modica, firmato il protocollo antimafia per i lavori del nuovo lotto della Siracusa-Gela

Siglato a Ragusa il Protocollo d’intesa per prevenire le infiltrazioni della mafia nei lavori di realizzazione del lotto Rosolini-Modica della Siracusa-Gela. I prefetti di Ragusa e Siracusa, il Consorzio autostrade siciliane e il raggruppamento temporaneo d’imprese Societa’ italiana per condotte d’acqua Spa – Cosedil Spa, hanno apposto il loro sigillo all’intesa. Presente il ministro dell’Interno, Angelino Alfano.
Prosegue intanto lo studio per il piano finanziario del ‘leasing in costruendo’ annunciato a giugno dal governatore Rosario Crocetta. Si tratta di un progetto da 300 milioni, mercoledì nuovo incontro nella sede del Cas per cercare di avviare il piano. Il cantiere del lotto fino a Modica, intanto, è già avivato 20 chilometri di strade che impegnano 400-500 persone. “Servono i fondi o dovremo chiudere”, fanno però sapere i responsabili del raggruppamento d’imprese aggiudicatario.




Augusta. Nessuno tocchi il Porto Commerciale, "sia sede dell'autorità di sistema"

La sede della seconda autorità di sistema portuale in Sicilia sia Augusta. Si moltiplicano le voci a sostegno dell’hub megarese che rischia di venire penalizzato da Catania o Messina. In attesa della scelta definitia da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sei consiglieri comunali di Siracusa, Priolo, Portopalo, Avola e Sortino. Massimo Milazzo e Fabio Rodante (Siracusa), Giusy Valenti (Priolo), Ornella Burgaretta (Portopalo), Turi Iacono (Avola) e Maria Dolores Caruso (Sortino) spiegano come non possa esserci scelta diversa da Augusta. “Il porto che pesa, quello che conta dal punto di vista strategico ed operativo è il porto megarese, di gran lunga superiore da solo, per migliaia di tonnellate annue di merci trafficate, ai porti di Catania e di Messina nonché ai porti di Palermo, Termini Imerese e Trapani”.
Anche il sindaco di Priolo, Antonello Rizza, ha lanciato un appello alle amministrazioni di Melilli ed Augusta per salvare il porto commerciale di Augusta dalla dequalificazione. Il primo cittadino chiama i colleghi ad una battaglia sinergica. “Dobbiamo coalizzarci per evitare quest’ulteriore scippo ai danni della zona industriale – dice Rizza – il porto commerciale di Augusta è il più grande della Sicilia Orientale ed ha un’importanza primaria per le potenzialità economiche che possiede. Rappresenta, infatti, il primo Ente, per volume d’affari, del Sud Est siciliano. Non possiamo permettere che venga fagocitato da altre realtà a causa di questa scellerata legge di riforma delle Autorità Portuali”.