Grigliata mortale: non ce l'ha fatta il siracusano ustionato a Bagheria

Non ce l’ha fatta Antonio Nesti. Il 65enne siracusano si è spento al Civico di Palermo dopo quattro giorni di agonia. Era rimasto gravemente ustionato mentre cucinava la carne al barbecue.Nesti si trovava nella veranda dell’abitazione del genero, in via Costanza d’Altavilla, quando è stato investito dalle fiamme della brace. Le sue condizioni erano apparse subito gravi, con ustioni nel 70% del corpo.




Rischio Ebola con i flussi migratori? Lo specialista: "Eventualità nulla per Siracusa e Augusta"

Siracusa e Augusta, terre di sbarchi per eccellenza: hanno accolto – e continuano ad accogliere – migliaia di migranti. Stranieri in arrivo da varie zone dell’Africa, nei giorni in cui in Europa è scattato l’allarme Ebola.
E in tanti si erano convinti che il siracusano facesse parte di quelle zone geograficamente più esposte all’importazione del pericoloso virus. A smentire queste voci è il dottore Gaetano Scifo, direttore dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive dell’ospedale Umberto I di Siracusa. “In questo momento – spiega – è importante tranquillizzare i cittadini siracusani, e siciliani più in generale, perché il rischio Ebola è davvero bassissimo. Certo – aggiunge – è giusto che l’autorità sanitaria si muova, come sta facendo, per predisporre un piano in grado di azione, ma è necessario fare chiarezza. Quella dichiarazione intempestiva che additava le terre di sbarchi come zone più a rischio per il contagio è infatti anche stata smentita ufficialmente dall’associazione di infettivologi italiani che hanno precisato come la possibilità che con i flussi migratori giunga a Siracusa o Augusta un malato di Ebola, sintomatico o asintomatico, sfiori lo 0%. E la spiegazione è chiara: i focolai di infezione sono infatti concentrati in Guinea, Sierra Leone e Liberia da dove non si muove nessuno verso la Libia per poi approdare sulle nostre coste. E anche se questo avvenisse, bisogna considerare che l’Ebola ha un periodo di incubazione che va dai 2 ai 21 giorni, in un periodo medio che oscilla tra gli 8 e i 10 giorni. Visti i tempi necessari per giungere in Libia, un ipotetico malato non farebbe insomma in tempo a toccare la sua meta perché morirebbe, è triste dirlo, prima. Certo – conclude Scifo- laddove dovesse registrarsi un caso di Ebola in Libia allora il rischio di contagio aumenterebbe. Ma per il momento non è così e dunque non possiamo che stare tranquilli”.




Siracusa e i miasmi. L'assessore Italia: "Nuovo dispositivo per monitorarli. Pressing anche su Asp per leggere bene i dati"

Il sistema di monitoraggio della qualità dell’aria a Siracusa si dota di uno strumento in più. Un dispositivo che consentirà di controllare in tempo quasi reale e con cadenza quotidiana cosa respirano i siracusani. Tutto direttamente da palazzo Vermexio. Il sistema sarà “inaugurato” la prossima settimana, come anticipa a SiracusaOggi.it l’assessore all’ambiente, Francesco Italia.
“Come amministrazione abbiamo quintuplicato gli sforzi su tematiche ambientali. Adesso siamo in grado di capire cosa respiriamo e quando avvengono gli sforamenti. Ma sulla base di questi dati che metteremo subito in rete, attraverso il sito web del Comune, ci aspettiamo anche risposte da parte di altri soggetti”. L’Azienda Sanitaria Provinciale in primis. Perchè per decifrare cifre e percentuali del sistema di monitoraggio servono conoscenze da chimico. Magari un chimico che possa anche spiegare alla popolazione se una determinata sostanza è pericolosa o meno, se lo è in caso di esposizione acuta o cronica, come eventualmente difendersi.
“Noi non abbiamo possibilità d’intervento. Vediamo lo sforamento ma, a differenza di quanto succede per le pm10 con il blocco del traffico o le targhe alterne, il Comune non può fare nulla”, spiega Italia. “Siamo in pressing costante su Regione e Governo. Dal prossimo anno dovremmo sedere con diritto di parola al tavolo per le Autorizzazione Ambientali. Così potremo capire cosa è necessario fare. Sono dell’idea che dobbiamo prima ridurre e poi eliminare queste puzze. Non siamo contro le industrie, anzi vorremmo anche collaborare perchè il polo industriale possa diventare un avamposto di sostenibilità per tutta Europa”.




Augusta e Siracusa, le somme spese per i migranti fuori dai conti del Patto di Stabilità

I Comuni di Augusta e Siracusa non dovranno rispettare il Patto di Stabilità relativamente alle spese sostenute per l’accoglienza dei migranti. Lo ha stabilito il Governo centrale che ai Comuni siciliani che stanno fronteggiando l’emergenza sbarchi di questi mesi. Inoltre il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, destinato all’accoglienza dei migranti, è stato aumentato di cinquanta milioni di euro. Le somme sono state stanziate dal Governo nazionale nell’ambito del cosiddetto decreto “Stadi”. Le nuove risorse sono destinate all’ampliamento delle strutture per l’accoglienza dei richiedenti asilo. Aumentata da dieci a venti le Commissioni territoriali per il riconoscimento dello status di rifugiato politico.




Siracusa, Lentini e Augusta: temperature da record, fine settimana in spiaggia. Da mercoledì il maltempo

Più estate che autunno, anche nel fine settimana. E’ un weekend di super-caldo in Sicilia, e Siracusa non fa eccezione. Cappotti ancora chiusi in armadio, chi può sceglie ancora il costume per ritagliarsi qualche ora sotto il solleone. Le temperature massime raggiunte, in fondo, invitano: 32°C a Lentini, 30°C a Siracusa, 28°C ad Augusta.
Merito o colpo di quell’anomalia termica che sta regalando al mese di ottobre un primato senza precedenti. Anche domani le previsioni annunciano temperature ben al di sopra della media. E saranno in tanti a raggiungere le località di mare per approfittare del “prolunghino” d’estate. Un caldo che proseguirà ancora fino a martedì 21, prima dell’arrivo dell’uragano Gonzalo che da mercoledì inizierà a sferzare anche la Sicilia facendo crollare le temperature e provocando forte maltempo, venti impetuosi e mareggiate.




Miasmi a Siracusa, interrogazione al Ministro dell'Ambiente. Amoddio

Il fenomeno dei miasmi a Siracusa finisce in Parlamento. La deputata del Pd Sofia Amoddio ha presentato un’interrogazione rivolta al Ministro dell’Ambiente. La Amoddio ha chiesto un intervento urgente “per adottare il piano di risanamento della qualità dell’aria, il piano di monitoraggio regionale e un inventario delle sostanze inquinanti ed insalubri presenti nell’aria”.
La parlamentare democratica ha spiegato come la “situazione a Siracusa e nei Comuni all’interno del Sito di Interesse Nazionale è diventata insopportabile e i cittadini hanno diritto a risposte e fatti certi”. E cita il rapporto di allarme dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’esposto in Procura presentato da un comitato spontaneo di cittadini per ottenere chiarezza sul fenomeno dei cattivi odori e sull’attendibilità dei controlli. “Ma poco o nulla è stato fatto sia a livello nazionale che a quello regionale”, denuncia la Amoddio. “Siamo ancora in attesa degli interventi di bonifica a fronte dei 106 milioni di euro assegnati nell’ultimo accordo di programma e, nel frattempo, i dati forniti dalle centraline dell’Arpa Sicilia e della provincia regionale mostrano degli sforamenti impietosi dei valori di alcune sostanze. Il tempo passa inesorabile e si porta via la salute dei cittadini della nostra provincia”, la dura accusa.
Per la deputata Pd è arrivato il momento che “il Ministro inviti l’avvocatura distrettuale dello Stato di Catania ad esercitare le facoltà ed i diritti connessi alla persona offesa nel procedimento penale certamente avviato dalla Procura della Repubblica di Siracusa a seguito dell’esposto presentato dai cittadini di Siracusa; e ancora, che rivaluti il provvedimento di rigetto della richiesta di partecipazione del Comune di Siracusa al procedimento di riesame dell’AIA dato che Siracusa ha nel proprio territorio, fonti di immissione rilevanti in atmosfera come il pontile carico/scarico di Santa Panagia. Infine, credo sia arrivato il momento di realizzare il sistema di monitoraggio S.I.M.A.G.E. (Sistema Integrato di Monitoraggio Ambientale e Gestione delle Emergenze, ndr), simile a quello presente nell’area industriale di Porto Marghera”.




Il video del tragico incidente sulla Siracusa-Catania: i fotogrammi dello schianto

Immagini sbiadite, riprese dalle telecamere dell’Anas piazzate lungo l’autostrada Siracusa-Catania. In questi fotogrammi si vede arrivare il pesante furgone che di lì a poco, prima dell’ingresso in galleria, piomberà sugli operai a lavoro lungo la corsia di emergenza, trascinando per alcuni metri uno dei mezzi di servizio, provocando tre morti e un ferito grave.
Sono state messe a disposizione dalla polizia stradale e riprese da diversi siti web di informazione.
Clicca qui per il filmato.




Piano anti-ebola, la Regione vara il programma. Ospedali in rete "ma niente allarmismi"

“La Sicilia non rischia più di altre regioni”. L’assessore regionale alla Sanità,  Lucia Borsellino, presenta il piano ribattezzato anti-ebola che domani sarà varato dalla Regione e allontana gli allarmi circolati negli utlimi giorni. Da lunedì corsi ed esercitazioni per formare infermieri e medici del “triage”, quelli cioè che hanno il primo contatto con chi arriva al pronto soccorso. Ma la particolare formaziome sara’ rivolta anche al personale dei reparti di malattie infettive. Saranno i primari di Infettivologia a guidare i corsi. Nel piano della Regione, gli addetti anti-ebola dovranno saper distinguere esattamente i sintomi e usare le attrezzature speciali per le malattie infettive altamente contagiose come l’Ebola. Per gli ospedali siciliani attivata anche l’intesa con il centro di riferimento nazionale di Roma, “Spallanzani”. L’assessore regionale alla Salute Lucia Borsellino lunedì guiderà il vertice con tutti i manager della Sanità siciliana e in primo piano all’incontro ci sarà anche il contrasto all’Ebola. Mario Palermo, dirigente del Servizio di Igiene pubblica della Regione, in questi giorni lavora senza sosta sul piano anti-Ebola della Sicilia: “Stiamo facendo rete con tutti i reparti di Malattie infettive e le strutture sanitarie. Corsi ed esercitazioni riguarderanno tutto il personale che lavora negli ospedali. Soprattutto chi opera al Triage e al front-office. Sono loro il primo filtro”.
 
 




Ebola, "Sicilia potenzialmente esposta al rischio contagio per via degli sbarchi". L'allarme della Società Italiana Malattie Infettive

Ebola adesso fa paura anche in Europa. Una paura preventiva, ripetono i responsabili della sanità nei vari paesi dell’Unione e non solo. Ma è chiaro che si guarda con il giusto interesse all’evoluzione del fenomeno. In questa fase di prevenzione si guarda anche al rischio di “importazione” della malattia, specie in quelle regioni costiere presso cui sbarcano periodicamente clandestini provenienti dai paesi africani.Secondo la Società Italia Malattie Infetttive e Tropicali la Sicilia, per motivi geografici, sembra essere la regione più interessata al potenziale contagio.   “Il lungo tempo di incubazione, fino a 21 giorni, dell’infezione da virus Ebola – rileva la Simit in un comunicato – può comportare la probabilità che un individuo asintomatico proveniente dai Paesi endemici manifesti la malattia al suo arrivo in Europa”. Ma “è anche vero che nelle diverse regioni italiane sono attivi sistemi di sorveglianza e, inoltre, procedure per i casi sospetti possono essere messe in atto in collaborazione con i due Centri di riferimento, quali l’istituto Nazionale di Malattie Infettive Spallanzani di Roma e l’Azienda Ospedaliera Sacco di Milano”. Ad Augusta doppia è la barriera di controllo in occasione di sbarchi. Un primo screening sanitario viene svolto a bordo delle attrezzate navi della Marina Militare e un secondo una volta giunti a terra, secondo i protocolli stabiliti che vedono i sanitari dell’Asp a fianco delle squadre di Medici Senza Frontiere.




Rosario Crocetta su FM ITALIA: "Regionali replay, fatto locale che non influisce sugli equilibri politici". E la Sgarlata…

“E’ un fatto troppo locale perchè il governo regionale possa darvi peso”. Il presidente della regione, Rosario Crocetta, liquida così, in poche battute, il ritorno al voto in 9 sezioni tra Pachino e Rosolini per l’inedito replay della tornata elettorale regionale del 2012. “Certo, mi sarei augurato che vicenda fosse stata risolta diversamente, ad esempio attraverso il riconteggio delle schede”, ha poi aggiunto durante il suo lungo ed esclusivo intervento telefonico su FM ITALIA, durante RadioBlog. “Questa comunque è la sentenza, dura lex sed lex”, la chiosa. “Per gli equilibri politici regionali comunque è una vicenda ininfluente. Io non mi recherò in visita in questi giorni nè a Pachino nè a Rosolini. Non voglio prendere parte all’agone per questo o quel deputato. Chiunque verrà eletto, sarà il benvenuto. Ma basta tirarmi in mezzo anche con dichiarazioni al limite dell’offesa. La mia bontà ha un limite. Da ora in avanti, chi mi calunnia verrà querelato”, avverte nel suo intervento Crocetta.
Il presidente ritorna anche sulla vicenda Sgarlata, il caos alla soprintendenza di Siracusa (tre cambi al vertice in un anno, ndr) e le polemiche sui poteri forti. “Sulle istituzioni pubbliche non devono esserci ombre. Troppi veleni, gruppi che si attaccano. Io credo anzitutto che ci siano responsabilità del passato, perchè non mi spiego altrimenti come le coste siracusane siano state cementificate. Verrò a Siracusa per risolvere la vicenda della soprintendenza. Quanto alla Sgarlata, sul piano politico il suo caso ci ha creato problemi. Ma non entro nel merito se la piscina sia stata realizzata o meno violando norme, ci sono organi competenti per questo”.