Emergenza incendi. Forestali tutti a lavoro, c'è l'ok della Regione

Su proposta dell’assessore Ezechia Paolo Reale, la Regione ha autorizzato il Dipartimento dello Sviluppo Rurale ad adottare misure urgenti per fronteggiare l’emergenza incendi, finalizzate alla prosecuzione dell’attività dell’intero contingente degli addetti alla difesa dei boschi. “Contrariamente a quanto emerso nei giorni scorsi, provocando allarme tra i forestali, non ci sarà alcuna nessuna sospensione del servizio”, spiega Reale.  “Il territorio della Regione Siciliana è stato attraversato e colpito da un numero straordinario di incendi – commenta in una nota  – riconducibili dai primi accertamenti a comportamenti di natura dolosa, ponendo in pericolo la sicurezza e l’incolumità pubblica oltre che il patrimonio naturale e ambientale. L’aumento del 400% dei fenomeni ci ha spinto ad adottare misure straordinarie che portino a fronteggiare il fenomeno senza soluzione di continuità”.
 




Augusta e Mare Nostrum: sulle navi della Marina personale sanitario esperto in problematiche quarantenarie

Dal 21 giugno saranno imbarcati sulle navi della Marina Militare impegnate nell’operazione Mare Nostrum esperti in quarantena del ministero della Salute. Si occuperanno di effettuare le operazioni di controllo sanitario già prima che i migranti arrivino nei porti italiani, spesso Augusta, comando centrale per la Marina in Sicilia.  Si potenzia e rafforza così “il dispositivo di sorveglianza sanitaria nei confronti di potenziali rischi infettivi connessi ai flussi migratori”, si legge nella nota diffusa dalla Marina. Che spiega come questo accordo vuole essere una risposta “efficace all’incremento numerico delle persone da controllare”.  L’operazione – conclude il comunicato ufficiale – “contribuirà ad elevare ancora il livello di tutela dei cittadini residenti nel nostro Paese e quella dei migranti stessi”.
 




Siracusa. Un'officina per i migranti. Un imprenditore: "Vorrei insegnare loro un lavoro, mettetemi nelle condizioni"

Migranti a Siracusa. Sarebbero troppi secondi alcuni. In un’ottica simile se ne è anche occupato il consiglio comunale, con un ordine del giorno ad hoc. Ma non tutti la vedono allo stesso modo. Ad esempio, Stefano Zanghì è un imprenditore siracusano. E’ il titolare di un’azienda specializzata nella lavorazione di infissi e lavori in ferro. Ed ha deciso di mettere a disposizione la sua struttura per impegnare quegli stranieri che volessero imparare un lavoro nei giorni di permanenza a Siracusa. Nel capannone di circa 600 metri quadrati, poco fuori il centro abitato, mostra i vari apparati e apparecchi. “Tutto a norma di sicurezza”, ci spiega con orgoglio. Ci sono troncatrici, fresatrici, punzonatrici, filettatrici e il centro di lavoro. La crisi ha pesantemente colpito il settore. Se prima l’officina lavorava per l’intera giornata adesso sono decisamente blandi i ritmi. Giusto qualche ringhiera, i cancelli, lavorazioni leggere in acciaio, zanzariere. Purtroppo ha anche dovuto a malincuore fare dei licenziamenti.
Alle varie postazioni possono lavorare fino a venti persone contemporaneamente. Oggi sono spente. “Crisi per crisi, mi piacerebbe che queste macchine tornassero a lavorare. Se non per produrre, almeno per insegnare un lavoro a questi disperati che arrivano sulle nostra coste”, il pensiero di Stefano che a capo della sua officina ha un giovane marocchino capace quindi di comunicare in arabo e francese. “Questo è quello che possiamo fare noi. Per realizzare davvero questo progetto abbiamo però bisogno dell’aiuto di qualcuno. Per capire, ad esempio, come fare tutto in termini di legge. E poi almeno un contributo per le spese elettriche. Ho chiesto alle associazioni di categoria, non so se parlare anche con il Comune. Se qualcuno può darmi un indicazione è il benvenuto. Io sono a disposizione”, spiega ancora Stefano.




Sbarcò nel siracusano nel 2008. Oggi è il "re" dello yogurt biologico: la storia di Suleman Diaria

Uno dei migliori giovani imprenditori del 2014 è un immigrato sbarcato nei pressi di Siracusa nel 2008. Si chiama Suleman Diaria, 28 anni, originario del Mali. Dopo lo sbarco un periodo al Cara di Cassibile, poi il foglio di via. Che ha presto cestinato, partendo per Rosarno dove ha zappato la terra, raccolto agrumi. Quindi, da irregolare, l’arrivo a Roma fino all’idea che oggi lo ha trasformato nel “re” dello yogurt biologico. Suleman ha fondato la cooperativa sociale Barikama, dà lavoro a 6 amici e ogni settimana produce 200 litri di yogurt artigianale e biologico nel caseificio del Casale di Martignano, nei pressi della capitale. Ed è finalista del premio MoneyGram Award 2014, categoria imprenditoria giovanile.
Oggi sembrano lontani i giorni della traversata – “diedi 700 dollari allo scafista e partimmo dalla Libia” – e dell’arrivo in Italia, nel siracusano. “Nel 2008 dopo due mesi passati al Cara di Cassibile – ricorda il giovane imprenditore – mi hanno dato un foglio di via. Sono rimasto a Siracusa da clandestino per un mese, con la speranza che un legale mi aiutasse a ottenere il permesso di soggiorno, ma questa persona non ha fatto nulla per me”, il cruccio di quei giorni.  “In futuro vorrei tornare in Mali e avviare lì un’attività. E’ il mio sogno, vorrei dare lavoro a tante altre persone”.
 




Servizio Idrico. Il sindaco di Floridia, Scalorino: "Non sono io che sto mandando a casa i lavoratori Sai 8"

Non ci sta a passare per quello che sta rischiando di mandare a casa i 150 dipendenti di Sai 8. Lui è Orazio Scalorino, sindaco di Floridia. Sin dalla campagna elettorale ha condotto una battaglia per il ritorno all’acqua pubblica contribuendo anche alla stesura del testo di quella che è poi diventata la legge Vinciullo-Di Marco. Insieme ai colleghi di Noto e Lentini ha ribadito la volontà di gestire impianti e servizio in proprio, senza ricorre a sistemi che possano richiamare in causa i privati.
“E se i lavoratori di Sai 8 si trovano in questa situazione le colpe vanno ricercate nel passato. Bisogna, ad esempio, partire dal fallimento della società. E noi sindaci lì non abbiamo responsabilità”, dice Scalorino. Ma i sindaci, compatti, potrebbero salvaguardare gli attuali livelli occupazionali. “E siamo d’accordo. Ma solo a patto che la gestione rimanga pubblica. Mi spiego. Se dalla Regione mi mettono in condizione di fare assunzioni esulando dal patto di stabilità, non ho problemi ad agevolare i lavoratori che oggi rischiano il posto. Ci mettano nelle condizioni e noi lo facciamo. Ma la gestione deve essere diretta. Se vogliono imporci altri privati, io sono contrario. Penso ai danni che Sai 8 ha prodotto a Floridia. Qui ho i miei disoccupati con l’acqua staccata”, dice ancora accalorato il primo cittadino floridiano.
Che ci tiene a ribadire che lui non sta mandando a casa nessuno. “E’ stato sbagliato il sistema del passato. Se siamo a questo punto, la colpa non è del sindaco di Floridia, o di Lentini o Noto. Io mi prendo le mie responsabilità, ma non posso farmi carico dei guasti del passato”.  I lavoratori concordano sul fatto che i sindaci non abbiano colpe per il passato ma invitano Scalorino a prendersi la responsabilità del presente e del futuro.
Il comune di Floridia riprenderà possesso degli impianti il 19 giugno. “Abbiamo personale specializzato in pianta organica, se ne occuperanno loro. Io devo dare risposte alla mia città, seguendo anche l’indicazione unanime del Consiglio Comunale”.




Immigrazione e casi di Tbc. La Marina Militare: "Non tralasciamo informazioni sulla positività, ottimo il lavoro dei sanitari"

Esplode un nuovo caso “contagio” dopo alcune dichiarazioni apparse sulla stampa nazionale in cui si parla di 8 militari della Marina impegnati nell’operazione Mare Nostrum risultati positivi  alla tbc. Una notizia che ha dato nuovo fiato ad allarmi mai realmente sopiti nelle zone dove il fenomeno migratorio ha conosciuto numeri impressionanti, come il siracusano. Da Roma, interviene allora la Marina Militare. “I vertici sanitari della Forza Armata e i Delegati delle Rappresentanze Militari dei Comandi coinvolti nel dispositivo Mare Nostrum hanno potuto constatare la capacità e l’impegno profuso della componente sanitaria impegnata nella gestione dell’Operazione, così come nell’affrontare la problematica dell’amianto negli elicotteri. Inoltre hanno avuto chiarezza della continua attenzione all’evolversi della situazione sanitaria nei confronti del personale militare coinvolto e delle loro famiglie, non tralasciando le informazioni circa i casi di positività al test Mantoux (per la tbc, ndr).I delegati del Co.Ce.R Marina esprimono ammirazione e gratitudine per l’opera umanitaria che i nostri equipaggi, ben lungi dall’essere complici degli scafisti ma con senso dello stato, svolgono quotidianamente nel mediterraneo, nonostante le tante difficoltà logistiche, fisiche ed economiche, per le quali ci aspettiamo la dovuta attenzione da parte del Governo e l’Unione Europea”.
 




Inquinamento a Siracusa, Augusta, Priolo e Melilli. L'On. Amoddio bacchetta il Ministero Ambiente

Il governo deve avviare un’azione legale nei confronti delle aziende che hanno prodotto o trattato sostanze inquinanti rinvenute nelle falde, nel suolo o nell’area marina. La deputata nazionale del Pd, Sofia Amoddio, torna alla carica e punge il ministero dell’Ambiente. “Mi hanno risposto di essersi attivati per acquisire elementi utili per supportare l’azione legale che sarà promossa dall’avvocatura dello Stato nei confronti delle società. Ma non posso ritenermi soddisfatta della risposta”, e la parlamentare spiega il perchè. “La presenza nelle aree pubbliche di Siracusa, Augusta, Priolo, Melilli di elevatissimi livelli di contaminazione del suolo, della falda e dell’area marina è ormai acclarata. Il principio ‘chi inquina paga’ è riconosciuto dalla sentenza della Corte di giustizia europea del 9 marzo 2010 e da un’importante sentenza del TAR di Catania. Il Testo Unico Ambientale consente allo Stato di richiedere alle imprese che hanno prodotto l’inquinamento la riparazione del danno ambientale, se sussiste ed è provato che vi sia un nesso di causalità. Non possiamo più attendere senza avere tempi certi che lo Stato faccia la sua parte.  Sia per l’attuazione dell’accordo di programma, sia per avviare ogni azione per accertare le responsabilità ed imporre la riparazione del danno ambientale”.

(foto: archivio)




Lo Bello in occasione del 22° Anniversario di Capaci: "Confindustria limita le collusioni del sistema imprenditoriale"

Il siracusano Ivan Lo Bello, vicepresidente di Confindustria, ha incontrato questa mattina gli studenti nell’aula bunker dell’Ucciardone di Palermo. Ricorre oggi il 22° anniversario della strage di Capaci. “La mafia è un grande regolatore di mercato ed impedisce la concorrenza leale. Dobbiamo spostare il mercato dalla regolazione mafiosa al mercato libero con le regole imposte dallo Stato”, dice Lo Bello.”In Confindustria abbiamo cercato di limitare le collusioni del sistema imprenditoriale -ha proseguito- e lo abbiamo fatto con regole semplici. Abbiamo mandato via tante imprese non solo perchè colluse ma anche perchè non denunciavano gli estosori al di là della responsabilità penale”. Parole che non mancheranno di riaccendere discussioni a Siracusa legate al caso Igm, impresa vittima del racket, su cui anche il deputato nazionale del Pd, Pippo Zappulla, ha chiesto di far luce.
Ivan Lo Bello parla anche del settore della Formazione professionale. “In Sicilia in questi anni abbiamo avuto una formazione professionale indegna, fatta di ruberie e clientele e non di formazione dei ragazzi. Un sistema universitario in mobilità verso il Nord del Paese. Ora occorre un grande investimento sulla scuola”.




Siracusa. Campogiovani, corsi gratuiti per i giovani con il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile

Sono stati pubblicati i bandi di Campogiovani 2014, le attività estive organizzate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale, in collaborazione con la Marina militare italiana, il Dipartimento dei Vigili del fuoco del Soccorso pubblico e della Difesa civile – Corpo nazionale dei vigili del fuoco – il Comando generale del corpo delle Capitanerie di Porto–Guardia costiera e l’Associazione italiana della Croce rossa.
L’iniziativa Campogiovani, è destinata a ragazzi e ragazze residenti in Italia, di età compresa tra i 14 ed i 22 anni compiuti alla data di compilazione della domanda, che frequentino istituti scolastici superiori o siano iscritti ai primi anni del ciclo universitario. La graduatoria di coloro che potranno prendere parte ai campi estivi si forma in base a criteri di merito scolastico e, in caso di parità, sarà preferito, nell’ordine, chi è più grande di età e chi ha un reddito familiare Isee più basso.
I corsi sono tutti gratuiti e hanno una durata minima settimanale; le attività variano a seconda dell’istituzione presso cui si svolgono.
Ulteriori notizie possono essere reperite anche sulla homepage del www.comune.siracusa.it, nell’area Servizi al cittadino, sezione Informagiovani.




Maxi risarcimento chiesto a Novamusa: 19 milioni. A Siracusa 957 mila euro

Danno erariale, la Novamusa dovrà restituire 957 mila euro al Comune di Siracusa. E’ quanto ha deciso il collegio di primo grado della Corte dei Conti, condannando la società che gestiva la biglietteria di musei e aree archeologiche siciliane al rimborso di 19 milioni di euro. Una somma che sarebbe  frutto degli incassi per le visite nei siti archeologici della Sicilia che però sarebbero sempre rimasti nelle casse della società incaricata di staccare i biglietti  invece di finire a Regione e  Comuni.
Sotto inchiesta, nel parallelo procedimento penale, c’è Gaetano Mercadante, 51 anni, romano, legale rappresentante delle imprese Novamusa Valdemone, Novamusa Val di Mazara e Novamusa Val di Noto. Nel processo contabile viene chiamata a rispondere solo la società e non Mercadante in quanto la Procura ha contestato la colpa grave e non il dolo.