Immigrazione, i numeri dell'Unchr: la Marina Italiana ha soccorso dall'inizio dell'anno 24.546 stranieri

L’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ha reso noti i numeri complessivi che riguardano i migranti soccorsi dalla Marina MIlitare italiana durante l’operazione Mare Nostrum.  Solo quest’anno sono stati salvati 24.546 stranieri. Il diagramma allegato mostra l’andamento dell’ultimo mese, con diversi picchi, l’ultimo registrato giorno 25 quando in poche ore sono stati condotti sulle coste siciliane (Augusta soprattutto) 1.861 migranti in un solo giorno. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite specializzata nella gestione dei rifugiati, nello stesso periodo dello scorso anno i migranti soccorsi furono appena 3.000.




Prima che a Siracusa, le spoglie di Santa Lucia da oggi ad Erchie (Puglia)

Scherzando, anche se con i Santi non andrebbe mai fatto come ben ricorda un antico adagio, si potrebbe dire che il 2014 è l’anno del tour di Santa Lucia. In attesa dell’appuntamento di dicembre, quando le spoglie della martire siracusana torneranno nella sua città a dieci anni di distanza dalla prima e storica visita, la teca con il corpo di Lucia è da oggi ad Erchie. Siamo in Puglia e la cittadina è gemellata con Siracusa proprio nel nome della Patrona.  Le reliquie della santa saranno esposte alla venerazione dei fedeli presso il santuario a lei dedicato, al centro di Erchie. Dieci giorni con numerosi eventi celebrativi. Nel 2009 sempre nella cittadina pugliese vennero esposte  le Reliquie inviate da Siracusa, per concessione dell’Arcivescovo di Siracusa e volere della Deputazione della Cappella di Santa Lucia. Si celebrava così il gemellaggio tra i due centri. Ma oggi Siracusa guarda forse con invidia e un pizzico di fastidio a questa “interposizione” di Erchie nel rapporto con Venezia (dove le spoglie sono custodite) e la stessa Lucia.
Il Comune di Siracusa sarà comunque presente, con l’assessore Silvana Gambuzza. “Sarà un momento particolare e ricco di emozione per Erchie, gemellata con la nostra città nel nome di Lucia”, ha detto. “Saranno 10 giorni di altissima e profonda spiritualità e per noi rappresenta certamente l’anteprima di quanto rivivremo dopo 10 anni, il prossimo 14 dicembre. La mia presenza  consolida il gemellaggio”.




Un siracusano super-tecnologico: Bruno Midolo sperimenta per Sony il 4K Ultra HD domenica a Roma

Lui si chiama Bruno Midolo. Siracusano, una vita dedicata alle riprese ed alla tecnologia applicata alla regia televisiva. Una carriera “premiata” da Sony Europe che gli ha affidato lo sviluppo del progetto 4K Ultra HD. E’ la tecnologia video del futuro, con una pulizia quattro volte superiore all’attuale alta definizione con cui potrebbe presto dialogare, insieme al 3d.
Sarà Bruno Midolo a dirigere le riprese in 4K, un test mondiale in occasione della canonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Appuntamento domenica in piazza San Pietro, Roma. Oltre 5 milioni di fedeli attesi e una platea mondiale infinita tra tv, satelliti e sale cinematografiche.  “Per la prima volta al mondo viene utilizzata questa tecnologia per riprendere un Papa”, racconta Midolo. Che ha già tenuto a battesimo in Italia il 4k. “Il primo test in Italia, ed il terzo in Europa, l’ho fatto in occasione della partita di Champions League tra la Juve e il  Copenaghen, per Sky”.
La canonizzazione dei beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II si annuncia allora come un evento storico, anche a livello mediatico e tecnologico. La cerimonia presieduta da papa Francesco sarà prodotta e trasmessa in tutto il mondo, grazie alla produzione del Centro Televisivo Vaticano con la partnership del gruppo Sky – Sky Italia, BSkyB e Sky Deutschland. Coinvolti anche Sony, DBW Communication, Eutelsat, Globecast, Nexo Digital. È la prima volta che un evento di così grande rilevanza viene prodotto con le tre tecnologie (HD, 3D, 4K Ultra HD) e sarà un modo per valutare l’integrazione dei diversi formati anche per il futuro.
 




"Nessun caso di ebola in Sicilia". Il Ministero della Salute tranquillizza

E’ la psicosi del momento, specchio di vecchie paure che riemergono sotto il peso dell’emergenza migranti. Prima la tubercolosi, ora il virus Ebola. E’ dovuto intervenire persino il Ministero della Salute con tanto di nota ufficiale per smentire con forza le voci circolate in questi giorni. “Non ci sono casi di ebola in Sicilia”, si legge nella nota. Anche i responsabili sanitari siciliani escludono “categoricamente che al momento siano stati riscontrati casi di Ebola”. Già nei giorni scorsi il ministero della Salute tranquillizzava sulla situazione in Italia, dove sono state “rafforzate in via cautelativa le misure di sorveglianza nei punti di ingresso internazionali. In merito a quanto diffuso da organi di informazione sull’epidemia di malattia da virus Ebola, che dopo i primi focolai in Guinea sta interessando alcuni Paesi limitrofi dell’Africa occidentale (Liberia, Sierra Leone, Mali), si precisa che il ministero della Salute italiano fornisce costantemente aggiornamenti sull’evoluzione della situazione attraverso comunicati inviati alle Regioni e ad altre amministrazioni interessate alle problematiche sanitarie relative a viaggi e soggiorni internazionali. Questi comunicati sono consultabili nella sezione del portale del ministero della Salute ‘Eventi epidemici all’estero'”.




"Nessun caso di ebola in Sicilia". Il Ministero della Salute tranquillizza

E’ la psicosi del momento, specchio di vecchie paure che riemergono sotto il peso dell’emergenza migranti. Prima la tubercolosi, ora il virus Ebola. E’ dovuto intervenire persino il Ministero della Salute con tanto di nota ufficiale per smentire con forza le voci circolate in questi giorni. “Non ci sono casi di ebola in Sicilia”, si legge nella nota. Anche i responsabili sanitari siciliani escludono “categoricamente che al momento siano stati riscontrati casi di Ebola”. Già nei giorni scorsi il ministero della Salute tranquillizzava sulla situazione in Italia, dove sono state “rafforzate in via cautelativa le misure di sorveglianza nei punti di ingresso internazionali. In merito a quanto diffuso da organi di informazione sull’epidemia di malattia da virus Ebola, che dopo i primi focolai in Guinea sta interessando alcuni Paesi limitrofi dell’Africa occidentale (Liberia, Sierra Leone, Mali), si precisa che il ministero della Salute italiano fornisce costantemente aggiornamenti sull’evoluzione della situazione attraverso comunicati inviati alle Regioni e ad altre amministrazioni interessate alle problematiche sanitarie relative a viaggi e soggiorni internazionali. Questi comunicati sono consultabili nella sezione del portale del ministero della Salute ‘Eventi epidemici all’estero'”.




Siracusa. Migranti rovistano nella spazzatura: una foto, mille polemiche. "Nessuno fa niente per aiutare"

Questa foto è comparsa in mattina sulla bacheca di un frequentato gruppo di discussione su Facebook. A postarla, l’associazione Italiani in Movimento. Provocatorio il messaggio che accompagna uno scatto che testimonia le difficili condizioni di vita dei migranti: “Siracusani moralisti per l integrazione e l’aiuto dove siete?”. Ed è subito infuriata la polemica all’indirizzo dell’associazione di Giuseppe Giganti. L’accusa più ricorrente è quella di razzismo. In mezzo ci sono altre parole più pesanti. “Ce ne stanno dicendo di tutti i colori”, racconta Giganti a SiracusaOggi.it. “Io volevo solo risvegliare le coscienze dei siracusani, il razzismo non c’entra niente. Tutti passano e vedono quello che succede, ma nessuno fa niente. Ci si volta dall’altra parte. Per i migranti come per i siracusani. Ci sono un padre con due figli che girano nelle traverse di corso Gelone con un carrellino e cercano avanzi nella spazzatura. Ma si può?”, domanda Giganti.
“Noi non vogliamo dare fastidio a nessuno men che meno agli extracomunitari, almeno quelli che rispettano le regole base della convivenza civile. Quelli che alla Borgata si abbassano i pantaloni e fanno i loro bisogni vicino ai cassonetti andrebbero sanzionati”. Ma quello è un altro discorso.
“Abbiamo chiesto aiuto alla Caritas ed al Comune. Risposte poche e fredde. A voi che effetto fa passare e vedere questi uomini che rovistano tra i rifiuti? Io provo una gran pena. E tutti quelli che scrivono di integrazione e accoglienza dove sono?”, insiste Giuseppe Giganti che punta il dito contro “i moralisti” bravi a parlare e meno ad agire in concreto. “E’ come per la storia delle grotte abitate della balza Acradina. Ci sono esseri umani che vivono come nella preistoria. Ma solo noi andiamo concretamente ad aiutarli con coperte, cibo e soldi. Abbiamo anche provveduto a pulire la zona dai tanti rifiuti che si erano accumulati. E c’è chi dice che hanno scelto volontariamente questo stile di vita…”.




Siracusa. Migranti rovistano nella spazzatura: una foto, mille polemiche. "Nessuno fa niente per aiutare"

Questa foto è comparsa in mattina sulla bacheca di un frequentato gruppo di discussione su Facebook. A postarla, l’associazione Italiani in Movimento. Provocatorio il messaggio che accompagna uno scatto che testimonia le difficili condizioni di vita dei migranti: “Siracusani moralisti per l integrazione e l’aiuto dove siete?”. Ed è subito infuriata la polemica all’indirizzo dell’associazione di Giuseppe Giganti. L’accusa più ricorrente è quella di razzismo. In mezzo ci sono altre parole più pesanti. “Ce ne stanno dicendo di tutti i colori”, racconta Giganti a SiracusaOggi.it. “Io volevo solo risvegliare le coscienze dei siracusani, il razzismo non c’entra niente. Tutti passano e vedono quello che succede, ma nessuno fa niente. Ci si volta dall’altra parte. Per i migranti come per i siracusani. Ci sono un padre con due figli che girano nelle traverse di corso Gelone con un carrellino e cercano avanzi nella spazzatura. Ma si può?”, domanda Giganti.
“Noi non vogliamo dare fastidio a nessuno men che meno agli extracomunitari, almeno quelli che rispettano le regole base della convivenza civile. Quelli che alla Borgata si abbassano i pantaloni e fanno i loro bisogni vicino ai cassonetti andrebbero sanzionati”. Ma quello è un altro discorso.
“Abbiamo chiesto aiuto alla Caritas ed al Comune. Risposte poche e fredde. A voi che effetto fa passare e vedere questi uomini che rovistano tra i rifiuti? Io provo una gran pena. E tutti quelli che scrivono di integrazione e accoglienza dove sono?”, insiste Giuseppe Giganti che punta il dito contro “i moralisti” bravi a parlare e meno ad agire in concreto. “E’ come per la storia delle grotte abitate della balza Acradina. Ci sono esseri umani che vivono come nella preistoria. Ma solo noi andiamo concretamente ad aiutarli con coperte, cibo e soldi. Abbiamo anche provveduto a pulire la zona dai tanti rifiuti che si erano accumulati. E c’è chi dice che hanno scelto volontariamente questo stile di vita…”.




Il Comune di Siracusa in udienza da Papa Francesco

Anche il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, all’udienza del Santo Padre di questa mattina. Un incontro riservato ai primi cittaidni delle città capoluogo in rappresentanza degli oltre 8 mila Comuni italiani. L’incontro ha avuto inizio alle 11.30, nella Sala Clementina,  all’interno della seconda loggia del Palazzo Apostolico.
Ad aprire l’udienza l’intervento del cardinale Silvano Piovanelli, arcivescovo emerito di Firenze. A seguire, l’intervento del presidente Anci Piero Fassino e, in conclusione, il discorso di Papa Francesco e la benedizione “Un grande uomo, una grande emozione”, racconta Garozzo da Roma.




Siracusa. Vendere vino per finanziare il restauro dei monumenti. Sgarlata presenta il progetto al Vinitaly

“Gli italiani restaurano l’Italia – la Sicilia” . E’ il progetto che sarà presentato domani al “Vinitaly” di Verona dall’assessore regionale ai Beni Culturali, Mariarita Sgarlata. Nella sala business del padiglione Sicilia, l’esponente della giunta Creocetta parlerà dell’iniziativa, promossa dall’associazione onlus “Amo l’arte, Amo l’Italia”, realizzata in collaborazione con l’assessorato e con il patrocinio dell’istituto regionale Vini e Oli di Sicilia. Si tratta del risultato di una convenzione, siglata lo scorso febbraio, finalizzata al sostegno dei costi per il restauro e il recupero alla fruizione di beni culturali siciliani attraverso il contributo di imprese vitivinicole del territorio. Si tratta, in parole semplici, di abbinare le eccellenze all’arte, per contribuire alla salvaguardia e al restauro del patrimonio storico artistico. In Sicilia, le cantine che aderiranno, destineranno pochi centesimi per ogni bottiglia venduta al progetto. Denaro che sarà utilizzato per finananziare lavori legati alla tutela dei beni culturali.




Il limone Igp di Siracusa protagonista a Vienna

I limoni di Siracusa pronti a stupire i palati degli austriaci. Dopo Berlino e Parigi, il prodotto tipico sarà protagonista di un terzo appuntamento in un Istituto Italiano di Cultura all’estero, quello di Vienna. Il 9 aprile appuntamento con “Wo die Citronen blüh’n”, ovvero “dove fioriscono i limoni. Il programma prevede una degustazione tematica firmata da Corrado Assenza, autentico ed esperto ambasciatore delle materie prime siciliane, e con un percorso sensoriale ad hoc frutto di una ricerca realizzata dal Centro Studi Assaggiatori di Brescia, che farà conoscere e apprezzare le qualità dell’Igp siracusano.
Oltre al prodotto fresco il pubblico avrà la possibilità di apprezzare le qualità dell’olio essenziale della maison Simone Gatto di San Pier Niceto, un puro concentrato di profumi e di virtù salutistiche, di accompagnare le creazioni di Corrado Assenza con i vini delle cantine Avide di Comiso e di chiudere la degustazione con il “Limoncello di Siracusa” della Sicilsapori.