Siracusa. Postazione 118 di Ortigia: “Ore sottratte a Cassibile, Buccheri e Buscemi”

“Ortigia avrà la postazione 118 a discapito di Cassibile, Buccheri e Buscemi”. L’ex presidente della commissione Bilancio dell’Ars, Vincenzo Vinciullo punta l’indice contro la deputata regionale Rossana Cananta, che nei giorni scorsi ha annunciato con soddisfazione la decisione, assunta a Palermo, di garantire il servizio h24 nel centro storico. “Leggendo le carte- tuona Vinciullo- emerge con chiarezza che il servizio sarà destinato a Ortigia ma con delle decurtazioni di ore da Cassibile, fino al 30 maggio 2019 e, durante i mesi estivi, fino al 30 settembre, togliendole alle postazioni di Buccheri e Buscemi, a turno, l’una dopo l’altra. Questo- aggiunge- evidentemente non è affatto un successo e nemmeno un passo avanti”. Ma non si tratterebbe dell’unica notizia “meno positiva di quanto non sembri”. “Anche per Sortino- prosegue Vinciullo- l’entusiasmo manifestato per la presunta garanzia del mantenimento dell’ambulanza risulta eccessivo. Ancora una volta, leggere bene i documenti darebbe la possibilità di interpretare bene quanto viene deciso. L’ambulanza rimarrà a Sortino soltanto perchè la strada Carlentini-Sortino è impercorribile. Nel momento in cui il collegamento viario sarà ripristinato, l’ambulanza lascerà comunque Sortino”. Nel dettaglio “Fontane Bianche perde dal 1 dicembre 2018 al 31 maggio 2019, 12 ore al giorno e quindi la sua operatività passa da h24 a h12, con conseguente penalizzazione della comunità di Cassibile e Fontane Bianche;
Dal 1 giugno 2019 al 30 settembre 2019, questa volta a subire lo scippo sono i Comuni di Buccheri e Buscemi che perdono 12 ore al giorno; Dal 1 ottobre 2019 al 30 novembre 2019 la postazione di Ortigia torna ad essere h12, dal momento che non è stata individuata altra sede a cui sottrarre le ore.Lascia almeno perplessi il fatto che il 6 febbraio 2019 si possa decidere cosa fare a partire dal 1 dicembre 2018”. Vinciullo ironizza. “Credo che sia una delle poche volte nella storia amministrativa della nostra Nazione che si sia pensato di intervenire per dare direttive nel tempo ormai trascorso-Questi deputati, ha concluso Vinciullo, invece di cimentarsi in queste lodi sperticate nei confronti dell’attuale Governo, potrebbero prima provare a leggere quello che è stato scritto e quindi scippato alla nostra provincia” .




Priolo. Il sequestro degli impianti Ias, Pippo Gianni: “Avevo sollevato il problema”

“Una mia lettera dello scorso dicembre metteva in evidenza le carenze strutturali e autorizzative dell’Ias”. Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni interviene così sul sequestro degli impianti del depuratore consortile disposto dalla Procura, che ha fatto altrettanto, nell’ambito dell’operazione “Fly” con gli impianti Sasol e Versalis. “La mia è una battaglia per la salute- spiega il primo cittadino di Priolo- Non è un caso se non ho voluto approvare il Bilancio Ias per via della mancanza della copertura delle vasche. Esiste la possibilità di avviare un’operazione che consentirebbe di garantirne la copertura e di utilizzare un tubo in grado di raccogliere le emissioni, facendole passare attraverso dei filtri e arrivando a ripulire il 95 per cento di ciò che viene canalizzato”. Le carenze strutturali e autorizzative di cui Gianni parla nella lettera dello scorso dicembre sarebbero emerse da una relazione tecnica. La nota fu inviata ai vertici di Ias e dell’Irsap proprietaria dell’impianto. Con quel documento il sindaco chiedeva notizie in merito alle “perplessità rilevate ed agli eventuali procedimenti attivati nell’interesse della salute dei cittadini”.
Il Comune di Priolo è uno dei soci pubblici di Ias. Confindustria ha svelato la volontà degli industriali di chiedere la gestione dell’impianto in cambio degli interventi strutturali richiesti. Il problema relativo alle autorizzazioni, secondo quanto spiegato dal primo cittadino di Priolo, riguarderebbe il mancato rinnovo per gli scarichi industriali e l’autorizzazione all’emissione relativa alla linea fanghi”.




Sortino. Vandali al cimitero, preso di mira anche lo scuolabus: “nessuna emergenza”

Vetri delle porte del cimitero infranti a pietrate, scuolabus danneggiato, un’auto in fiamme nella notte. A leggerli così in fila, uno dopo l’altro, sembra vera emergenza vandali a Sortino. Gli episodi sono, in realtà, avvenuti nel giro dell’ultima settimana e le loro conseguenze fortunatamente sono state limitate. I vetri delle porte sono stati sostituiti, scuolabus regolarmente in marcia. Non ci sta al racconto di una Sortino in emergenza legalità il sindaco, Enzo Parlato. “Questi episodi non sono collegati tra loro e non c’è nessuna emergenza. Semmai c’è da condannare questa recrudescenza di vandalismo becero di cui speriamo di poter presto individuare i responsabili”.




Sanremo Young, tra i finalisti c’è Tecla Insolia: “orgoglio floridiano”

Sui social è già partita la campagna di sostegno per Tecla Insolia. E’ una giovane cantante, in gara questa sera su Rai 1 durante la puntata di Sanremo Young. Tecla ha 15 anni e vive a Piombino ma la famiglia ha solidissime radici siracusane. La mamma è di Solarino, della vicina Floridia il papà.
Per Tecla la ribalta televisiva non è una novità. E’ apparsa anche in Pequenos Gigantes su Canale 5 e nella fiction di Rai 1 “L’Allieva.
L’ex sindaco di Floridia, Orazio Scalorino, è tra i primi fan. “È un onore per tutti noi floridiani, ma è un onore anche per i cugini di Solarino. Insomma orgoglio siciliano. Buona fortuna Tecla. Io tifo per te e ti voto”.




Siracusa. Italia tra i 600 sindaci a Montecitorio, incontro con il premier Conte

Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia tra i 600 primi cittadini che questa mattina hanno partecipato all’incontro su “Lo Stato dei Beni Comuni” con il premier Conte. Ad aprire l’iniziativa, il Presidente della Camera, Roberto Fico. La seduta è stata trasmessa in diretta su Rai Due. Durante il suo intervento, il sindaco di Siracusa ha parlato dell’esperienza di Siracusa degli ultimi anni e della visione dei “beni comuni come strumento di crescita sociale e sviluppo sociale, baluardo contro egoismo e individualismo. Nell’epoca della condivisione-ha detto Italia- ritrovare il valore della partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica significa costruire fiducia e responsabilità sociale.
Beni comuni- ha aggiunto il primo cittadino di Siracusa- per condividere non solo spazi fisici ma soprattutto quel fragile sistema di valori che costruisce la base per ridurre il solco tra cittadini e amministratori tra persone e decisori pubblici”.




Sequestro impianti, Priolo Servizi: “Realizzate iniziative per contenere le emissioni”

Dopo il sequestro di alcuni impianti della zona industriale, la Priolo Servizi, inserita nell’operazione “no Fly”, coordinata dalla Procura della Repubblica, fa alcune puntualizzazioni. In una nota diffusa in mattinata “segnala di aver realizzato negli ultimi anni una serie di iniziative volte all’eliminazione e contenimento delle emissioni odorigene, nell’ambito di un programma di intervento pluriennale attualmente in corso di esecuzione nonché di essere in attesa, già da tempo, delle conclusioni dell’istruttoria da parte degli enti preposti per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA).
Vista la natura del provvedimento richiesto, Priolo Servizi continuerà ad assicurare la piena operatività all’interno dello stabilimento multi societario, garantendo l’erogazione dei servizi nel rispetto delle normative vigenti.
Priolo Servizi, in relazione al decreto di sequestro preventivo dell’impianto di trattamento acque di scarico, emesso il 21 febbraio dalla Procura di Siracusa, pur ritenendo di aver sempre operato nel pieno rispetto dei dettami normativi vigenti ed applicabili, in linea con i principi e le regole societarie a tutela della Salute, Sicurezza e Salvaguardia Ambientale, intende ribadire la propria completa disponibilità a collaborare con le autorità preposte”.




Siracusa. Rinasce il centro diurno per disabili Anfass a un anno dallo “sfratto” dell’ex Provincia

L’Anfass rinasce. L’associazione dei familiari dei disabili ha nuovamente il suo centro diurno. Dopo un anno dallo “sfratto” subito dall’ex Provincia, l’associazione guidata da Nando Peretti ha fatto ripartire le attività, affittando dei nuovi locali, in via Forlanini, con alcuni operatori riassunti dopo i licenziamenti che seguirono l’interruzione di un servizio che per numerosi disabili e per famiglie che se ne prendono cura, era ed è indispensabile.
Lo scorso anno, improvvisamente, lo sfratto e l’obbligo di lasciare entro quel marzo i locali precedentemente assegnati. L’equipe di professionisti si ritrovò con un colpo di spugna senza lavoro, visto che una sede alternativa non era stata individuata. Lettere di licenziamento, dunque, per 7 persone. Il problema era legato alle condizioni finanziarie del Libero Consorzio, che non pagava l’affitto dei locali da due anni. Il debito accumulato era di circa 300.000 euro e i proprietari dell’immobile avevano detto basta. Una pagina triste, l’aveva definita Peretti.
L’ ex Provincia Regionale si era rivolta al Comune di Siracusa chiedendo di individuare una struttura di proprietà dell’amministrazione comunale che potesse essere utilizzata dal centro disabili.
Alla fine l’Anfass ha fatto da sè,riuscendo, a fatica, a recuperare le somme necessarie per utilizzare dei nuovi locali, presi in affitto, nella nuova sede di via Forlanini. Non tutti gli operatori sono stati reimpiegati.




No Fly, il procuratore Scavone: “contributo contro l’inquinamento”

È cominciata poco dopo le 11 la conferenza stampa sull’operazione che ha condotto al sequestro preventivo i quattro stabilimenti industriali. Attesa per le parole del procuratore Fabio Scavone che ha subito sottolineato “una partecipazione corale nelle indagini che sottolinea impegno profuso da tutti. Nessun tono trionfalistico. Il problema è avvertito dal territorio anche per via dei miasmi. Non vogliamo risolvere il problema dell’inquinamento ma dare un contributo facendo fino in fondo il nostro dovere”.
Scavone si è poi soffermato sulle indagini. “Operazioni complesse, ci siamo avvalsi di consulenti che hanno lavorato all’Ilva come Santilli, Filici, Sanna. Hanno individuato i punti nevralgici. Alcuni parametri nelle emissioni di idrocarburi non sarebbero stati rispettati”.
Come nel precedente del 2017, la Procura ha imposto 12 mesi per tutte le migliorie che dovranno essere apportate agli impianti. “Proseguiremo la nostra attività – ha assicurato Scavone – ma non celebriamo un trionfo. Questa è solo una tappa per un territorio che da quasi settant’anni convive con questa situazione”.
Il sostituto Grillo ha voluto ricordare come in passato “si cercasse il responsabile dei miasmi, ma era impossibile arrivarci. E questo perché si guardava solo al picco del fenomeno. I consulenti hanno dimostrato che molte volte si riesce a individuare con alte probabilità i responsabili anche attraverso studi ambientali e incrociando una serie di parametri”. Per quel che riguarda l’inquinamento nel suo complesso, si parte dai dati di incidenza. Una scusa del passato era che non fosse possibile distinguere inquinamento industriale da quello urbano o agricolo. Ora abbiamo dimostrato il contrario. Con modelli matematici – ha proseguito Grillo – è stata ricostruita l’incidenza degli impianti rispetto all’inquinamento”. Ed è emersa una situazione in cui mancano le autorizzazioni ambientali o sono parziali. O casi in cui le autorizzazioni risulterebbero superiori ai limiti di legge. E sarebbe il caso di Versalis. Per i magistrati, particolarmente preoccupante “è la situazione di Ias dove, per via di una interpretazione fantasiosa e creativa, si opera senza Aia. Come nel depuratore Tas di Priolo Servizi. L’impianto di deodorizzazione di Ias non è mai entrato in funzione perché con quelle emissioni non poteva funzionare. I vari cda e la Regione proprietaria dell’impianto hanno operato come se nulla fosse. La Regione non ha prescritto altro che dei limiti per le emissioni di quell’impianto che nemmeno lavorava”.
Quanto alle zone in cui i miasmi sono stati segnalati con frequenza, “su Scala Greca l’inquinamento risente anche del traffico ma in altre zone è solo industriale”, secondo gli inquirenti.
Non è stato effettuato uno screening sulle patologie.
I 19 indagati sono i rappresentanti legali di Versalis e Sasol; e le figure apicali di Ias ovvero il direttore tecnico e l’intero cda.
Gli investigatori hanno seguito le tracce degli idrocarburi non metanici.




No Fly: l’arciprete anti-inquinamento, don Prisutto: “normare gli inquinanti”

Don Palmiro Prisutto è diventato negli anni un simbolo della battaglia ambientalista. Con le sue messe ad Augusta ricorda una volta al mese, ogni mese le morti per tumore, patologia spesso accostata alla presenza di inquinanti nell’ambiente. Dopo l’operazione della Procura di Siracusa, questa la sua reazione.




Versalis e Sasol, le reazioni: “operato rispettando sostenibilità ambientale”

Poche ore dopo i provvedimenti della magistratura siracusana, arrivano le reazioni di Versalis e Sasol. I loro impianti del siracusano sono stati posti sotto sequestro preventivo.
“Versalis conferma di avere ricevuto notifica da parte della Procura di Siracusa di un provvedimento di sequestro preventivo degli impianti della società situati presso lo stabilimento industriale di Priolo. La società, che è in attesa di analizzare le motivazioni del provvedimento, sta fornendo la massima collaborazione all’autorità giudiziaria – recita la nota ufficiale – e confida di poter dimostrare la correttezza del proprio operato in termini di sostenibilità ambientale delle proprie attività”.
Sasol Italy “sta fornendo la sua completa disponibilità a collaborare con le autorità competenti. Lo Stabilimento di Augusta, che opera nel campo della chimica per la detergenza e il personal care, nel rispetto del provvedimento di sequestro, manterrà la piena operatività. In attesa di conoscere e valutare i dettagli del provvedimento ed effettuare ogni opportuna verifica in relazione allo stesso, Sasol Italy, pur ritenendo di avere sempre operato nel rispetto delle prescrizioni normative ed autorizzative, sottolinea di aver già effettuato negli ultimi anni cospicui investimenti per lo Sviluppo Sostenibile, adottando i più moderni presidi ambientali al fine di ridurre quanto più possibile l’impatto della propria attività sull’ambiente”.