Quando i Vigili fanno risparmiare gli automobilisti…

municipaleAlle volte capita che la polizia municipale permetta di fare risparmiare gli automobilisti siracusani, mica solo multe e conciliare. Succede, ad esempio, che i vigili stiano in questi giorni restituendo circa 40 targhe recuperate in varie zone della città dopo che il maltempo dei giorni scorsi le aveva “sradicate” dalle relative auto. Una trentina sono state già consegnate ai legittimi proprietari, ai quali è stato così evitato il versamento di 210 euro alla Motorizzazione civile per le spese di duplicazione.
Merito di una specifica attività disposta dal Comando, che ha consentito agli utenti di tornare in possesso della targhe in tempi brevi e di risparmiare ulteriori disagi. Più di un proprietario, nel ringraziare gli agenti, non ha esitato di manifestare la difficoltà in cui si sarebbe trovato se avesse dovuto affrontare la spesa imprevista.
Quanti avessero perduto targhe del propri veicoli possono verificarne l’eventuale ritrovamento da parte della Polizia municipale telefonando al numero verde 800.632.328 oppure allo 0931.451169.




Comuni a rischio e discarica in contrada "Stallaini", consiglio aperto a Canicattini

Il “no” alla discarica di inerti di contrada “Stallaini”, ma anche le difficoltà che attraversano i Comuni siciliani, vicini al dissesto. Sono i temi al centro della seduta aperta del consiglio comunale di Canicattini, che si è riunito ieri sera. Dopo un primo momento introduttivo, utile per spiegare alla cittadinanza quali sono i meccanismi in atto alla Regione e con quali conseguenze per la comunità locali, domani sera l’assise cittadina tornerà ad affrontare gli argomenti introdotti, per assumere precise posizioni e individuare possibili percorsi per evitare il baratro finanziario degli enti locali. Oltre ai rappresentanti dell’amministrazione di Canicattini, a partire dal sindaco, Paolo Amenta, hanno preso parte alla seduta aperta di ieri anche i primi cittadini di Floridia, Orazio Scalorino, di Solarino, Sebastiano Scorpo, di Sortino, Enzo Buccheri e il vice sindaco di Priolo, Salvatore Campione, con l’assessore Fabio Castrogiovanni e il consigliere Giovanni Parisi. Tra gli esponenti politici, presente il segretario provinciale di Sel, Vincenzo Vitale. Pochi, invece, i cittadini; motivo di rammarico per il presidente del consiglio comunale, Michele Zocco.




Immigrazione, la Prefettura: "Così facciamo fronte all'emergenza"

prefetturaUna serie di puntualizzazioni sulla gestione delle strutture di accoglienza di migranti dislocate nei diversi comuni della provincia di Siracusa. E’ la prefettura a fornirle, con una nota diffusa nel pomeriggio, con la quale si fa chiarezza anche su alcune polemiche divampate nei giorni scorsi. L’ufficio territoriale di Governo spiega, innanzitutto, quali sono le modalità di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, un ambito che – esplicita il comunicato- “rientra nella sfera di competenza dei Comuni, che vi provvedono attraverso i rispettivi servizi sociali.Il collocamento dei minori stranieri non accompagnati nelle strutture attivate da questa Prefettura, in stato di emergenza- prosegue il documento- per l’accoglienza dei migranti adulti (e minori accompagnati) – Centro Umberto I di Siracusa e, da alcuni giorni, Centro Papa Francesco di Priolo Gargallo – è effettuato a cura dell’autorità di pubblica sicurezza, in accordo con la competente autorità giudiziaria minorile”. In altre parole, “la presenza di minori stranieri non accompagnati presso il Centro Umberto I ed ora, in via prioritaria, in quanto più idoneo, presso il Centro Papa Francesco costituisce evidentemente una modalità di accoglienza di carattere assolutamente emergenziale alla quale i Comuni interessati continuano a fare ricorso per il tempo necessario all’individuazione di un’idonea comunità di accoglienza”. Per quanto concerne, invece, le notizie sulle condizioni igienico-sanitarie dell’ “Umberto I”, la prefettura specifica che “dall’inizio dell’emergenza attiviamo ogni possibile misura utile a garantire presso la struttura le migliori condizioni, pur a fronte dell’enorme difficoltà di mantenere standard adeguati in presenza di flussi migratori che determinano spesso condizioni di sovraffollamento tali da non rendere pienamente visibili – soprattutto nei casi di possibili, concomitanti emergenze di natura sanitaria – gli sforzi quotidianamente attuati in tale direzione con la preziosa collaborazione di Emergency, dell’ASP e del Comune di Siracusa”. A questo proposito il ministero dell’Interno ha finanziato la sostituzione “di effetti letterecci e kit igienici, oltre che all’installazione di batterie mobili di bagni e docce”. In merito alle modalità di accreditamento delle strutture di prima accoglienza della città, la prefettura ricorda che “l’Umberto I è stato inizialmente attivato, in stato di emergenza, sulla base di specifici affidamenti temporanei in conformità ai servizi già resi dalla struttura nel contesto dell’emergenza NordAfrica, che si è conclusa alla fine dello scorso febbraio. Recentemente- prosegue la nota dell’ufficio territoriale di Governo – in considerazione del ripetuto utilizzo della struttura, il rapporto con l’ente gestore è stato formalizzato con apposita convenzione. Lo stesso accadrà per il Centro Papa Francesco, operativo dall’8 agosto scorso”. Sulle somme liquidate ai centri di accoglienza, infine, la prefettura spiega di avere accreditato, dall’inizio dell’anno “all’ “Umberto I”, in tempi successivi, importi pari ad oltre la metà di quanto ad oggi fatturato. Gli ulteriori importi dovuti saranno liquidati a valere sui futuri accreditamenti, già richiesti, che saranno assegnati a questa prefettura”.




Prelievo multiorgano sulla migrante siriana morta a Siracusa

operazioneUna storia di dolore che si trasforma in un gesto d’amore e di solidarietà. Questa notte, all’ospedale Umberto I di Siracusa, è stato autorizzato il prelievo multiorgano sulla quarantanovenne siriana sbarcata lo scorso mercoledì lungo le coste siracusane e deceduta per emorragia cerebrale. La donna, infermiera professionale a Damasco, era fuggita dalla guerra assieme al marito e ai loro due figli. “Per le sue gravi condizioni di salute verificate al momento dello sbarco, con evidenti segni di sofferenza cerebrale – sottolinea il coordinatore dell’Ufficio Trapianti dell’Asp di Siracusa Franco Gioia – era stata ricoverata d’urgenza e, dopo due giorni, per l’aggravarsi delle condizioni, era stata trasferita nel reparto di Rianimazione”. Ieri sera, il decesso. Il marito, pur nella sofferenza per la perdita della propria consorte, travalicando i confini anche del proprio credo religioso islamico, ha acconsentito al prelievo di fegato e reni. “Questo – prosegue Gioia – consentirà di restituire la vita ad altre tre persone. Il prelievo è stato eseguito dalle equipe provenienti dall’Ismett di Palermo, dal Policlinico di Catania e dell’ospedale Umberto I di Siracusa. Il fegato e un rene sono andati a Palermo, l’altro rene nel capoluogo etneo.




Siracusa Risorse, Bruno(Cisl):"Pronti a bloccare l'attività della Provincia"

personale siracusa risorseSi è concluso con una “fumata grigia” l’incontro di questa mattina alla Provincia regionale di Siracusa tra i rappresentanti dei lavoratori di “Siracusa Risorse” e il commissario straordinario dell’ente, Alessandro Giacchetti. Al prefetto, i sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil e Ugl avevano chiesto un chiarimento su diversi fronti. I dipendenti della società “in house”, che in mattinata hanno dato vita ad un sit- in davanti il palazzo della Provincia, non hanno percepito ancora lo stipendio di luglio e ci sarebbero analoghe prospettive anche per la mensilità di agosto, che maturerà la prossima settimana. Preoccupanti, però, anche le prospettive occupazionali in vista dello scioglimento delle Province siciliane.Dal confronto con i vertici dell’ente di via Malta e della società, rappresentata dall’amministratore delegato Carmelo Fileti, non sarebbe emersa alcuna garanzia, nemmeno sui tempi di accredito degli stipendi. Ci sarebbe un mandato di pagamento di 370 mila euro in Tesoreria e questo dovrebbe voler dire che entro “tempi brevi”, non quantificati, i 108 lavoratori dovrebbero percepire quantomeno le somme relative alla mensilità di luglio. Insoddisfatti i sindacati. “Le risposte ottenute- commenta Antonio Bruno della segreteria territoriale della Cisl- ci sembrano insufficienti. La fase che si sta affrontando è del tutto nuova rispetto al passato ed è per questo che abbiamo chiesto che venga affrontata diversamente rispetto ai soliti percorsi che fanno riferimento soltanto alla lenta burocrazia siciliana. Non abbiamo raccolto alcun elemento di serenità”. Ragioni per le quali i lavoratori rimangono in stato di agitazione e non escludono di alzare i toni della protesta,arrivando perfino a bloccare tutte le attività della Provincia regionale. Il dialogo, comunque, rimane aperto. Da Giacchetti è partita la proposta di istituire un tavolo tecnico per un confronto continuo, “in linea con i principi di correttezza e trasparenza e in grado di assicurare serenità ai dipendenti di “Siracusa Risorse”.“Va bene – replica Bruno- purchè non si tratti del solito modo per prendere tempo e si indichi, prima della sua istituzione, una tempistica precisa entro cui il tavolo dovrà concludere il proprio lavoro, con obiettivi e risultati concreti”. Intanto, già domani, alcuni lavoratori potrebbero decidere di manifestare il proprio dissenso attraverso gesti eclatanti.

(foto: dipendenti Siracusa Risorse)




Siracusa Risorse, incertezze e trattative

Siracusa, arrivati altri 95 siriani

IMG_0631Non conosce soste il massiccio esodo di profughi siriani verso Siracusa. Sbarchi continui. Questa mattina, poco prima delle 3.00, in 95 sono stati condotti al porto grande da due motovedette della Capitaneria di Porto.
I  migranti,tra cui 28 donne e 46 minori, sono stati soccorsi a circa 90 miglia a sud est di Siracusa. Da bordo è partita una chiamata da telefono satellitare con la richiesta di aiuto. Rintracciata la posizione, sono partite da Pozzallo e da Catania le due unità che hanno successivamente trasbordato i migranti irregolari.
Nel pomeriggio di ieri (leggi qui) erano sbarcati sempre a Siracusa 105 immigrati ed a bordo della loro carretta del mare è stato rinvenuto anche il cadavere di una donna.




Tares, confronto tra l'amministrazione comunale e le organizzazioni di categoria

Primo momento di confronto tra l’amministrazione comunale di Siracusa e i rappresentanti delle organizzazioni di categoria, degli ordini professionali e delle associazioni dei consumatori sulla Tares. Questa mattina il sindaco, Giancarlo Garozzo e l’assessore alla Fiscalità, Santi Pane, con dirigente del settore, Vincenzo Migliore, hanno ricevuto al Salone Borsellino una delegazione di esponenti dei diversi settori, per individuare una soluzione condivisa per l’applicazione delle novità introdotte sulla tassazione sui rifiuti. “Un confronto produttivo- dichiara l’assessore Pane- dal quale sono venute fuori importanti indicazioni,in vista della stesura del regolamento sulla Tares”. Tra le ipotesi emerse, quella di concedere degli sgravi, a seconda della tipologia del contribuente, privato o azienda, ed in questo caso a seconda dell’attività svolta. Il sindaco ha sottolineato l’importanza del metodo di lavoro scelto per assumere decisioni che incidono direttamente sulla vita dei cittadini. “Da parte nostra – garantisce Garozzo – saranno adottati tutti i meccanismi possibili per tentare di ridurre il carico sulle famiglie numerose o meno abbienti”. Un secondo incontro è stato fissato per giovedi della prossima settimana.




Crisi, Sanzaro "bacchetta" la politica: "Basta bugie.Nessun segnale di ripresa"

“Mente chi, in provincia di Siracusa, parla di segnali di ripresa”. Non lascia spazio ai dubbi la dichiarazione del segretario generale dell’Ust Cisl territoriale, Paolo Sanzaro, dopo la riunione convocata con i rappresentanti di categoria del settore industria. “Bastano i numeri del bollettino Siracusa – spiega Sanzaro – per smentire qualsiasi vento di ripresa annunciato dai professionisti della politica. Nella nostra provincia emerge, al contrario, in tutta la sua gravità, una crisi strisciante che ha comunque i propri responsabili”. Il segretario della Cisl ha discusso con i segretari di Femca, Filca e Fim, Sebastiano Tripoli, Paolo Gallo e Gesualdo Getulio della fermata del sito Versalis, che proseguirà fino al 5 novembre prossimo. Al centro della riunione anche il difficile autunno che si prospetta per la zona industriale. “La riconversione del sito Eni rappresenta sicuramente una boccata d’ossigeno reale per l’occupazione di settore – sottolinea Sanzaro– Resta, però, un momento isolato, che dobbiamo essere capaci di inserire in un piano di sviluppo articolato e complessivo. Siamo certi che le perplessità manifestate nel corso dell’incontro avuto in Confindustria sono state comprese da Versalis e che le stesse serviranno a garantire una maggiore qualità per i lavoratori impiegati in questo periodo di fermata”.Il rappresentante sindacale torna sui numeri della crisi. “In tre anni, nel settore edile, abbiamo perso oltre 2700 posti di lavoro e registrato la chiusura di poco più di 500 aziende. Tra i metalmeccanici continuiamo, purtroppo, a viaggiare su cifre alte- continua- sono almeno 2800 quelli coinvolti tra cassa integrazione, mobilità e disoccupazione. Il settore chimico ed energetico trarrà beneficio dalla riconversione di Versalis ma, allo stesso tempo, bisogna agire per sbloccare tutti i progetti presentati che dimostrano, tra l’altro, la strategicità di questo polo industriale”. La Cisl chiede, come ha fatto nei giorni scorsi anche la Cgil, lo sblocco della stasi che riguarda i progetti di alcune tra le principali infrastrutture in programma, dal completamento della “Siracusa-Gela” al raddoppio della “Catania –Ragusa”, passando per la realizzazione del Porto turistico di Siracusa e per il potenziamento della struttura portuale di Augusta. “Nessuno- avverte Sanzaro- tenti di relegare questo territorio ai margini”.




Polo petrolchimico, Marzana chiede al Governo più attenzione

Più attenzione verso le problematiche della zona industriale di Siracusa da parte del Governo. La chiede la deputata siracusana del Movimento 5 stelle, Maria Marzana. Secondo l’esponente del movimento di Beppe Grillo, il petrolchimico della provincia non sarebbe tenuto nella dovuta considerazione. “Non abbiamo certamente problemi meno gravi di Taranto – eppure da Roma non si rileva il dovuto interessamento. Faremo quanto possibile da pungolo- prosegue Marzana- così come, in commissione Cultura, di cui sono componente, metterò in evidenza le potenzialità di Siracusa come possibile capitale europea della Cultura. Abbiamo le carte in regola- conclude la parlamentare- e soprattutto abbiamo bisogno di una svolta per superare la crisi economica in corso, con tutti i mezzi possibili”.