Siracusa. Il parco Robinson non esiste più: smontato pezzo per pezzo

Il parco Robinson di Bosco Minniti in realtà non esiste. Cancellato da colpevole incuria e assenza di controlli ed idee, consegnato ai peggiori istinti di vandali e arraffoni. Mentre la città ancora si interroga su come rilanciare il grande parco (a verde?) e tra incontri pubblici e pubbliche proposte è impegnata in chiacchiere da salotto, il parco sparisce. I suoi confini? Non esistono più. Le recinzioni esterne lato via Madre Teresa di Calcutta sono state rubate integralmente. Adesso l’operazione si sta ripetendo anche nel lato lungo via Bartolomeo Cannizzo. All’interno, rubate tutte le recinzioni attorno a quello che una volta, prima di essere inutilizzato e vandalizzato, doveva essere il tensostatico. Rotto e rubato tutto quello che poteva essere rotto e rubato all’interno. Rimangono marciapiedi, una tribunetta in ferro non troppo a norma, la statua di Archimede, vegetazione al minimo e terra. E le chiacchiere che da anni riempiono il vuoto gestionale di un parco consegnato alla parte peggiore della città senza muovere un dito.




Siracusa. Eduscopio, la classifica delle scuole italiane: Corbino al top in Sicilia

La classifica 2018 delle migliori scuole italiane “premia” per Siracusa il liceo Corbino che si piazza tra i primi cinque istituti siciliani e al primo posto per la provincia aretusea. Ad elaborare i dati è Eduscopio.it, il portale della fondazione Agnelli che dal 2014 si propone di aiutare gli studenti nella scelta del percorso di studi dopo la terza media. Un riferimento per le famiglie e per le stesse scuole, perché basato su dati oggettivi e affidabili: come gli studenti che vengono “mandati” all’università, il numero di esami superati e la media voti ottenuta al primo anno da immatricolati, e ancora la percentuale dei diplomati “occupati” nonché la coerenza tra studi fatti e lavoro svolto.
Tra gli istituti ad indirizzo scientifico, il Corbino precede (nel siracusano) il Majorana di Avola, il Megara di Augusta ed il cugino Einaudi del capoluogo. Buoni i dati evidenziati da Eduscopio che attribuiscono al Corbino, ad esempio, 94 (su 100) come punteggio per il numero di diplomati ogni anno, 80% di studenti inviati all’università che superano lo scoglio del primo anno di corsi universitari




Siracusa. Una evasione mostruosa mette in ginocchio il Comune: 400 milioni mai visti

Prima o poi il nodo doveva venire al pettine, dopo anni in cui non si è voluto vedere il problema. Almeno un decennio di cieca “allegria”, con l’orchestra a suonare mentre il Titanic andava dritto verso l’iceberg. E il Titanic in questione è il Comune di Siracusa, costretto ora a ballare sul filo di un equilibrio di bilancio striminzito per via di tutte quelle entrate purtroppo rivelatesi fittizie, ovvero le tasse.
L’evasione ha raggiunto cifre pazzesche, circa 400 milioni di euro con la tassa sulla spazzatura regina tra quelle più evase. A nulla sono valsi gli allarmi degli ultimi mesi. Adesso si deve correre ai ripari. E l’assessore alla fiscalità locale Nicola Lo Iacono ha individuato il metodo: accordo con la Ifel per l’accesso ad una cinquantina di banche dati per conoscere nel dettaglio la situazione patrimoniale di ogni contribuente per poter “aggredire” con piena conoscenza per riscuotere le somme dovute e mai pagate.
Il peso di questa massiccia, e per anni tollerata, evasione ha come riflesso un equilibrio di bilancio oggi risicatissimo con quanto accaduto nella vicina Catania come preoccupante esempio. Specie dopo i recenti rilievi della Corta dei Conti.




Siracusa. I conti del Comune ed i rilievi della Corte dei Conti: "bilancio in equilibrio"

Arriva ad inizio novembre l’ok della giunta comunale al bilancio di previsione 2018. In ritardo, come ormai purtroppo prassi, ma “in equilibrio”. Lo ha spiegato questa mattina il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, insieme ai suoi assessori riuniti nella sede delle Politiche Sociali.
Lo schema predisposto dall’esecutivo cittadino dovrà adesso passare all’analisi del Consiglio comunale, con il rischio stravolgimento se non addirittura bocciatura, come paventato dal leader dell’opposizione Ezechia Paolo Reale.
Bilancio “ristretto”, che non brilla per investimenti per via di quelle che vengono definite criticità pregresse e relative soprattutto alla alta evasione dei tributi nell’arco degli ultimi 15 anni e interessi su anticipazioni di cassa. Su questi due punti, peraltro, molto critica era stata recentemente anche la Corte dei Conti. Ma l’assessore al Bilancio, Nicola Lo Iacono, si mostra sereno.




Siracusa. Sul Bilancio è scontro politico, Reale: "ad un passo dal dissesto"

Il passaggio in Consiglio comunale dello schema di bilancio preventivo esitato dalla giunta non si preannuncia semplice. L’opposizione – che in assise può contare su di un numero maggiore di consiglieri – attende di ricevere le carte per studiare bene numeri e pieghe del bilancio di previsione. In particolare sotto l’aspetto dei rilievi evidenziati dalla Corte dei Conti con una procedura che, secondo Ezechia Paolo Reale, avrebbe diversi punti di contatto con Catania, Comune recentemente in dissesto proprio sotto la scure della Corte dei Conti.
Ci sarebbe un rischio simile anche per Palazzo Vermexio, secondo il leader di Progetto Siracusa. Che punta l’indice contro l’ultima sindacatura rea – a suo dire – di non aver saputo porre un argine al crescente rischio di rosso continuo in bilancio.




Priolo. Uomo precipita dalle scale in via Volta: in elicottero al Cannizzaro di Catania

Incidente  questa mattina a Priolo. Un uomo  di 70 anni, sarebbe precipitato dalle scale della sua abitazione in via Volta, rovinando violentemente al suolo. Le sue condizioni sarebbero  apparse preoccupanti, tanto da rendere necessario l’intervento dell’elisoccorso, che ha condotto l’anziano all’ospedale Cannizzaro di Catania. Al Pronto Soccorso è sottoposto in questi istanti ai controlli del caso. Sarebbe arrivato nella struttura sanitaria catanese vigile e cosciente.




Siracusa. Uomo armato in ospedale, arrestato: "Giallo" sulle intenzioni

Una pistola calibro 7,65, un caricatore con 7 cartucce, un pugnale con lama di 20 centimetri e uno a scatto con lama di 10 centimetri. Li portava con sè un uomo che si aggirava all’interno dell’ospedale Umberto I, 63 anni, arrestato dalla polizia. Erano le 10 di ieri quando il personale in servizio nella struttura sanitaria notava, nel Reparto di Chirurgia e Nefrologia, l’uomo, che mostrava anche un certo nervosismo quando si sentiva osservato. Allertato un agente, il poliziotto ha proceduto al controllo documentale dell’uomo che, con mossa fulminea, ha tentato la fuga.Inseguimento terminato  al piano terra dell’Ospedale, dove l’uomo p stato bloccato e condotto al posto di polizia. Disposta la perquisizione personale, addosso all’uomo i poliziotti hanno rinvenuto le armi e le munizione. Anche in casa,  armi bianche, ed un fucile ad aria compressa. Le immediate indagini di polizia giudiziaria, esperite dagli uomini delle Volanti, consentivano pure di acclarare che le armi da fuoco erano tutte di proprietà del suocero dell’arrestato e che questi ne aveva la materiale disponibilità in quanto possedeva le chiavi di casa del parente.
Infine, la Polizia di Stato, acquisiva altre armi, legalmente detenute in casa del suocero dell’arrestato, in via precauzionale, e questi veniva denunciato per il reato di omessa custodia.
Proseguono le indagini per accertare i motivi della presenza dell’arrestato all’interno del nosocomio, anche se al momento non sono emersi concreti indizi di una sua effettiva volontà offensiva nei confronti delle persone lì presenti.
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Siracusa. Refezione scolastica al palo, "difficile partire prima di febbraio 2019"

La refezione scolastica non potrà partire prima del nuovo anno. Il tema è stato oggetto di approfondimento in commissione consiliare, con la partecipazione dell’assessore Pierpaolo Coppa. L’ottimismo che traspare dagli uffici si scontrerebbe, però, con la realtà dei fatti. “Senza bilancio approvato non si può dare il via al servizio”, spiega il leader dell’opposizione, Ezechia Paolo Reale. “L’ok allo strumento da parte della giunta è arrivato nei giorni scorsi. Se facciamo in fretta, il Consiglio potrebbe esitarlo favorevolmente tra dicembre e gennaio. Il che significa che, se tutto dovesse andare per il meglio, prima di febbraio 2019 la refezione scolastica non potrà partire”, spiega con attenzione. “Sono mancate programmazione e attenzione negli anni passati, quando al governo cittadino c’era di fatto la stessa squadra di oggi. Dire che il servizio partirà a breve è una menzogna”.
Sul fronte asili nido comunali, intanto, a fine novembre dovrebbero aprire i battenti le prime tre strutture per le quali sono state avviate nei giorni scorsi le procedure di gara. Posti garantiti per 150 bambini. Altri 200 circa dovranno attendere gli sviluppi delle altre gare.

 




Siracusa. Aggredisce poliziotti con un coltello per non far portare il figlio in comunità: arrestato

Minaccia aggravata e resistenza a pubblico ufficiale. Arrestato con questa accusa un siracusano di 47 anni.
Nella tarda mattinata di ieri, i poliziotti hanno raggiunto l’abitazione dell’uomo per eseguire un ordinanza di collocamento in una comunità per minorenni nei confronti del figlio. Alla vista degli operatori di polizia, l’uomo è andato in escandescenza minacciandoli ed aggredendoli con un coltello da cucina, nel tentativo di impedire l’esecuzione del provvedimento. La perizia degli agenti consentiva di immobilizzare l’aggressore e di porlo agli arresti domiciliari.




Port Utility, corruzione milionaria attorno ai lavori al porto commerciale di Augusta

E’ un inquietante quadro di corruzione quello che emerge dall’indagine Port Utility, con appalti milionari attorno al porto commerciale di Augusta nelle mani dei privati sin dalla stessa redazione dei bandi di gara. Un sistema che, come ha avuto modo di sottolineare anche il procuratore aggiunto Fabio Scavone, “inquina pesantemente” il quadro della libera economia locale. C’erano delle mani (“mani preziose” scrivono alcuni degli indagati in colloqui whatsapp finiti agli atti delle indagini) che muovevano i fili che portavano alla nascita ed all’aggiudicazione di gare per svariati milioni di euro. I dubbi ed i sospetti sollevati dal responsabile anticorruzione dell’Autorità Portuale hanno permesso agli investigatori di trovare conferme su conferme a quanto emergeva dalle attività di indagine, condotte anche attraverso intercettazioni ambientali che hanno consegnato ai finanzieri persino una telefonata contenente una sorta di confessione.

Nell’indagine della Guardia di Finanza di Siracusa finiscono quasi dieci anni di appalti finanziati con fondi nazionali e comunitari per un totale di oltre 100 milioni di affari. Le gare pubbliche bandite dall’Aurotirtà Portuale di Augusta dell’epoca sarebbero state “turbate”. I bandi e i disciplinari, infatti, non venivano direttamente predisposti dai funzionari dell’Ente pubblico appaltante, bensì da professionisti titolari di una società di progettazione siracusana. Inoltre in alcune circostanze, alcuni commissari di gara, dopo aver svolto l’incarico di componente della commissione aggiudicatrice, ricevevano – anche con lo schermo di terzi soggetti – incarichi di consulenza dalla società che si era aggiudicata l’appalto. Una sorta di “ricompensa” per l’attività svolta a favore di chi aveva tutto l’interesse ad “indirizzare” le gare.
Questa mattina sono state eseguite sei ordinanze cautelari, una in carcere (Nunzio Miceli, ingegnere) e cinque ai domiciliari (Pietro e Giovanni Magro, Giovanni Sarcià, Venerando Toscano e Antonino Sparatore). Si tratta di 4 professionisti, alcuni soci dello studio di progettazione Tecnass e di 2 funzionari dell’Autorità Portuale di Augusta. L’accusa è di corruzione e turbativa d’asta.
Gli appalti ritenuti “pilotati” rientrano in quelli previsti nella “Scheda Grandi Progetti – Hub porto di Augusta”. Le opere sono finanziate nell’ambito della programmazione 2007/2013 con fondi Pon e ammontano a circa 100 milioni di euro.
Attraverso la meticolosa ricostruzione delle “relazioni” esistenti tra i tre professionisti titolari della società di progettazione e i due funzionari dell’Autorità Portiale addetti alle procedure di evidenza pubblica, è stato ricostruito che i tre privati “ideavano” i bandi e i disciplinari di gara, mentre i Responsabili Unici del Procedimento dell’Autorità Portuale si limitavano, di fatto, alla stampa e alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
L’illecito condizionamento delle procedure sarebbe stato preordinato all’aggiudicazione pilotata dell’appalto a soggetti economici con i quali i titolari dello studio di progettazione avevano già concluso “accordi preventivi”. Gli utili – illeciti – venivano “pagati” attraverso “consulenze” per un volume totale di quasi 8 milioni di euro.
Per la gestione dei contratti di consulenza, i tre professionisti avevano anche creato alcune società di diritto maltese. Queste però sono risultate utilizzate solo per incassare i relativi compensi, come hanno dimostrato anche le rogatorie internazionali richieste dalla Procura di Siracusa.
Quanto ai due funzionari dell’Autorità Portuale, incaricati di gestire le gare di appalto, avrebbero incassato circa 500 mila euro ciascuno a titolo di incentivi per le relative attività d’istituto in realtà, rivelano le indagini, svolte dai tre professionisti titolari dello studio di progettazione.
Nei personal computers in uso ai privati, è stata rinvenuta documentazione di quasi tutte le gare di appalto bandite, nonché diversi atti dell’Autorità Portuale. L’indagine tecnica svolta sui pc ha poi acclarato che lo studio di progettazione aveva stipulato accordi con le imprese che avrebbero vinto gli appalti ancor prima che venisse pubblicato il bando di gara. Inoltre gli stessi indagati, sentiti sul punto, hanno ammesso che gli atti di gara erano stati predisposti da mano privata.
Figura di spicco del complesso sistema corruttivo è – secondo la Procura – l’ingegnere Miceli considerato “regista” del sistema di distribuzione degli appalti. In passato, per una simile indagine, era già stato destinatario di una ordinanza cautelare.
Più sfumate le posizioni degli altri soggetti coinvolti come due ingegneri sospesi dall’attività per 6 mesi e 12 mesi.
Disposto anche il sequestro della somma di circa 1 milione di euro, anche per equivalente. Sequestrata anche la società di progettazione (Tecnass srl).