Scene horror in cimitero a Pachino: ossa spezzate ai morti? Indaga la Procura

Il riserbo è massimo attorno all’indagine della Procura di Siracusa sul cimitero di Pachino. Bocche cucite su di una delicata vicenda, su cui sta cercando di far luce il pm Bono che ha delegato la Mobile di Siracusa per tutti gli accertamenti del caso.
Dalle poche notizie filtrate, un esposto avrebbe avanzato sospetti su di una macabra pratica in atto presso la camera mortuaria del cimitero, dove sarebbero anche state spezzate le ossa ai defunti pur di farli entrare nelle bare. Secondo l’esposto presentato, parrebbe che in diverse circostanze le bare siano state aperte. Il condizionale è d’obbligo, in attesa dei riscontri avviati per capire quanto eventualmente di vero vi sia in quanto denunciato. Nei giorni scorsi sono comunque state disposte ed effettuate alcune riesumazioni con il medico legale Francesco Coco incaricato degli esami sui resti.
Il movimento di polizia e consulenti della Procura non è passato inosservato ed a Pachino la notizia ha fatto in fretta il giro della cittadina.

foto archivio




Siracusa bocciata in Ecosistema Urbano: traffico, aria ed acqua da terz'ultimo posto

Siracusa bocciata in qualità ambientale. Il 25esimo rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente e Ambiente Italia relegata il capoluogo in terz’ultima posizione: 99.o su 104. La classifica, si basa su 17 parametri raggruppati in 5 macroaree (aria, acqua, rifiuti, trasporti, ambiente, energia). I dati sono relativi al 2017.
Polveri sottili ed ozono più del biossido di azoto, perdite idriche e capacità di depurazione le note critiche. Come l’assenza di vere piste ciclabili, l’inesistente offerta di trasporto pubblico, l’eccessivo numero di auto in circolazione.
Ezechia Paolo Reale, leader di Progetto Siracusa, invita a leggere il report come utile indicazione per capire “dove concentrare gli interventi se vogliamo davvero migliorare la qualità della nostra vita: aria pulita, acqua protetta e depurata, trasporti pubblici. I dati ce lo dicono con molta chiarezza. Non limitiamoci a leggerli, ma usiamoli come base di riflessione per l’azione politica ed amministrativa”.




Siracusa. Ognissanti e Defunti, bus navetta per il cimitero attivi da domani

Bus elettrici predisposti e viabilità modificata in occasione delle festività di Ognissanti e dei Defunti. Il sindaco, Francesco Italia conferma quanto anticipato nei giorni scorsi. “Omaggiare i propri defunti -premette il primo cittadino- è un diritto di ogni comunità, un momento di identità e di unione con la storia e gli affetti che ci hanno lasciato. Per favorire il raggiungimento del cimitero comunale sono stati predisposti collegamenti tramite “navetta” da corso Gelone. Quest’anno, inoltre, sarà disponibile per i cittadini con difficoltà motoria una ulteriore navetta interna per raggiungere le differenti aree del cimitero comunale”. Nel dettaglio, a partire da domani, martedì 30 ottobre fino a venerdì 2 novembre, dalle 8 alle 13 e dalle 15 alle 17, il collegamento tra la città ed il centro cittadino sarà assicurato tramite i bus elettrici comunali secondo questo percorso: capolinea davanti la fermata di corso Gelone, adiacenza chiesa del Pantheon; poi su corso Gelone, con fermata davanti la sede dell’Inps; quindi su viale Paolo Orsi fino al Cimitero. Il senso
inverso prevede il passaggio da via Columba, via Elorina, piazzale Marconi e rientra al capolinea. Il servizio di navetta all’interno del Cimitero, ripristinato dopo un periodo di sospensione, è destinato ad anziani e persone con difficoltà di deambulazione. Conseguentemente non sarà possibile l’accesso di mezzi privati all’interno dell’area cimiteriale.
Gli uffici comunali, in questi giorni, hanno predisposto ed intensificato le attività necessarie a rendere quanto più agevole e sicuro l’afflusso verso il Cimitero cittadino.
Per permettere un’ordinata circolazione nell’area attorno al cimitero sono state emesse alcune ordinanze di modifica alla viabilità:
giovedì 1 e venerdì 2 novembre, dalle 7 alle 19, sarà in vigore il senso unico di marcia sulla SS 124, nel tratto interposto tra l’area di intersezione di viale Paolo Orsi e via Ascari con direzione Floridia. Disposto inoltre il divieto di sosta con rimozione coatta sul lato sinistro di marcia, con direzione Floridia, al fine di creare una corsia riservata al transito dei mezzi di soccorso, dei bus elettrici, di taxi e NCC.
I veicoli provenienti da Floridia, giunti in corrispondenza dell’intersezione con via Ascari, avranno l’obbligo di svoltare a sinistra per via Bandini.
I veicoli provenienti dal Cimitero, giunti in corrispondenza dell’intersezione con via Bandini, avranno l’obbligo proseguire dritto o di svoltare a destra per quest’ultima.
Nel piazzale del Cimitero, a ridosso del muro di recinzione, lato ovest dell’ingresso, stazionerà un mezzo per il pronto soccorso.
Sulla “Statale 124”, nel tratto antistante il Cimitero Monumentale Inglese, nella giornata di venerdì 2 novembre, dalle 7 alle 13, sarà in vigore il divieto di sosta con rimozione forzata su entrambi i lati.




Avola. Plesso Coletta chiuso, l'amministrazione: "problema pulizia, colpe della scuola"

Anche quest’oggi porte chiuse al plesso Coletta di Avola. La scuola, che fa parte del comprensivo De Amicis, è al centro di una polemica scoppiata dopo la disinfestazione di nove giorni fà, il malessere accusato da bambini e bidelli e i controlli disposti dall’Asp. Che hanno messo in risalto anche una carenza di pulizia generale che ha costretto a prolungare la chiusura. Questa dovrebbe comunque essere la settimana della riapertura, mentre rimane alta la tensione tra la dirigenza scolastica e il sindaco Luca Cannata. In mezzo, la posizione della Flc Cgil (sindacato della scuola) che ha difeso a spada stratta la dirigente scolastica.
“Mi hanno attaccato, non era il caso. Ho risposto celermente ad una richiesta. Il giovedì hanno scritto per una disinfestazione, l’indomani è stata effettuata. Ma se non fanno aereggiare i locali aprendo le finestra il sabato e la domenica ma solo il lunedì mattina, con le prime pulizie generali, non può essere colpa del sindaco. La scuola, che fa un lavoro meritorio per Avola e da applausi, deve questa volta farsi carico della responsabilità dell’errore”, dice il primo cittadino.
Alle sue parole fanno eco il vicesindaco, Massimo Grande, e l’assessore alla Pubblica Istruzione, Simona Caldararo, che hanno seguito da vicino le attività successive al verificarsi della problematica. “Siamo straniti per le affermazioni altamente offensive ed accusatorie rivolte al sindaco che sollecitamente, su richiesta della dirigente e dei genitori, ha ordinato la disinfestazione dei locali a causa della presenza di zanzare”, dicono i due.
“La stessa ordinanza, che prevedeva la disinfestazione per il venerdì pomeriggio, ordinava anche l’areazione e pulizia dei locali, che compete ovviamente alla scuola, nelle successive giornate di sabato e domenica. Il problema è stato proprio il mancato rispetto, da parte della scuola, dell’ordinanza. Non si comprendono quindi le dichiarazioni del sindacato come se la scuola fosse la vittima di una situazione che, in realtà, ha generato essa stessa. Una inerzia – accusano Caldararo e Grande – che è continuata anche nelle giornate successive. Infatti, dopo la chiusura del plesso, al fine di eseguire gli accertamenti del caso, e’ stata l’amministrazione, considerata l’immobilita’ e l’assordante silenzio della dirigenza scolastica e amministrativa, nonostante fosse stata più volte compulsata, a doversi sostituire ai compiti inerenti la scuola, effettuando sopralluoghi con l’Asp, controlli e pulizia dei locali. Ciò al fine di garantire la salubrità degli stessi, sia per i piccoli fruitori che per tutto il personale ivi operante. Lascia perplessi la sortita di un associazione di categoria, palesemente frutto di una non completa e corretta conoscenza dei fatti realmente accaduti, se non voluta distorsione degli stessi, che improvvidamente alza i toni che sino ad ora si è cercato di mantenere nei canoni della comprensione e collaborazione”.




Siracusa. Piano della Mobilità Sostenibile, il M5S tende la mano al Comune

“Per il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, il M5S è disponibile ad aiutare l’amministrazione comunale per l’attuazione”. Lo sottolineano i consiglieri comunali pentastellati Silvia Russoniello e Roberto Trigilio. “Già in primavera -spiegano i portavoce del Movimento 5 Stelle- la giunta aveva pubblicato il nuovo Piano del Traffico e per non farsi mancare nulla, gli diede addirittura due nomi: Piano Generale del Traffico Urbano e Piano Urbano di Mobilità Sostenibile. In quell’occasione il M5S di Siracusa, tramite una PEC inviata dal suo portavoce Paolo Ficara, avanzò entro i 30 giorni previsti dalla legge, le proprie osservazioni per un Piano che presentava tanti difetti e di Sostenibile aveva soltanto il nome. Come volevasi dimostrare, poi, l’amministrazione comunale non ha mai risposto e a tutt’oggi attendiamo ancora un confronto in merito alle nostre osservazioni”.”D’altronde – proseguono Russoniello e Trigilio -, per rispondere nel merito, bisognerebbe avere qualcosa da dire, ma presumiamo che il sindaco Italia disconosca totalmente l’argomento. Ecco il motivo per cui i consiglieri comunali Russoniello e Trigilio del M5S intendono rinfrescare la memoria al sindaco e all’assessore al ramo per ribadire, con un’interrogazione presentata lo scorso 25 ottobre, che ciò che la giunta spaccia impropriamente per PUMS è talmente pieno zeppo di errori, incongruenze e manchevolezze, da rasentare l’incredibile. Non è stato concepito come Piano Sostenibile, non ne ha le caratteristiche (imposte dall’UE, non dal M5S) ma soprattutto, non ha una visione innovativa. Infatti, non prevede valide soluzioni ecosostenibili a media e lunga scadenza,  relega la mobilità alternativa ai margini, continua a basare il tutto sull’uso quasi esclusivo delle automobili private e dedica al trasporto pubblico locale meramente delle briciole”.”Speriamo – concludono Russoniello e Trigilio – che almeno questa volta l’amministrazione comunale abbia il coraggio di rispondere nella sostanza delle questioni poste dall’interrogazione. Il M5S organizzerà fra non molto un confronto pubblico sul PUMS comunale e su quello che dovrà essere il futuro della nostra città, ma si presume che la sedia riservata al sindaco rimarrà, in mancanza di argomentazioni, vacante, appunto, immobile”.




Riesame: Lele Scieri poteva essere salvato, "i suoi aguzzini se ne disinteressarono"

Il parà siracusano Lele Scieri “fu costretto a salire sulla torre, poteva essere salvato”. E’ uno dei passaggi choc nella ricostruzione di quanto avvenuto nell’agosto del 1999 all’interno della caserma Gamerra di Pisa. E lo si legge nell’ordinanza con cui il Riesame ha respinto il ricorso per la revoca dei domiciliari ad Alessandro Panella, uno dei indagati per la morte del giovane siracusano. Erano suoi commilitoni.
“Il corpo di Emanuele Scieri presentava ferite che i consulenti hanno escluso fossero conseguenza della caduta”, si legge ancora. E ci sono poi le ferite “inspiegabili” secondo i consulenti segno “di un importante evento traumatico di natura contusiva e abrasiva realizzatosi contro un ostacolo fisso avente una superficie ristretta e presumibilmente verde”. Lo riporta il quotidiano La Nazione.
Emanuele venne trovato a terra, privo di vita con lesioni al collo del piede, alla sura e all’avambraccio. Lesioni non compatibili con la caduta. I dettagli trovano ampio spazio sul quotidiano toscano che segue da vicino l’inchiesta della Procura di Pisa. Aveva entrambe le scarpe slacciate, una sola indosso. Aveva il bordo della maglietta arrotolata fino alla base del torace. Secondo il Riesame, questo farebbe ritenere che il giovane parà sia stato prima denudato e percosso, poi ha di nuovo indossato i pantaloni e, senza riuscire a calzare ed allacciare entrambe le scarpe e ad abbassare la maglietta, sia stato costretto a salire sulla torre da cui poi è precipitato. Una fuga dai suoi aguzzini purtroppo rivelatasi vana.
Ma nonostante tutto, “la morte dello Scieri – si legge – poteva essere evitata laddove gli fosse stato prestato immediato soccorso di cui, invece, coloro che avevano preso parte al pestaggio, si disinteressarono”. Sarebbe bastata anche una immediata richiesta di soccorso. Niente di tutto questo. Il corpo venne occultato, in quell’angolo di caserma poco frequentato ed adibito a discarica dove il parà siracusano spirò.

foto Ansa




Avola. Disinfestazione alla Coletta, alta tensione: "adesso il sindaco chieda scusa"

“E’ inaccettabile il tentativo del sindaco di Avola di far ricadere la colpa di quanto accaduto sulla scuola”. A parlare è Michele Accolla, coordinatore dei dirigenti scolastici della Flc Cgil. Il riferimento è a quanto accaduto dopo la disinfestazione alla scuola Coletta e i conseguenti malesseri accusati da alcuni bambini, bidelli ed una maestra alla riapertura dei locali. Il primo cittadino, Luca Cannata, aveva risposto alle accuse del sindacato additando per cattiva gestione della vicenda la dirigenza della scuola. “E’ stato rispettato quanto prescritto dall’ordinanza del sindaco che prescrive due giorni di chiusura per aerazione dei locali e non tre giorni come detto da Cannata nella sua nota stampa”, incalza il sindacalista.
La polemica non è ancora destinata a conoscere una fine, perchè la Flc Cgil torna ad attaccare il sindaco: “ci saremmo aspettati vicinanza, apprensione e solidarietà verso quanti ancora sotto cura dopo le diagnosi dei sanitari dell’ospedale di Avola. Al sindaco Cannata chiediamo una chiara assunzione di responsabilità per l’accaduto e le doverose scuse anche alla dirigente da lui attaccata oltre che alla comunità scolastica tutta”.




Melilli. Archiviato il procedimento, niente brogli alle elezioni. Carta: "mai dubbi"

Il gip del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, ha disposto l’archiviazione della denuncia presentata da Pippo Sorbello e relativa a presunti brogli elettorali commessi nell’ultima tornata di elezioni amministrative a Melilli, nel 2017. Sorbello, candidato sindaco, venne sconfitto per pochi voti dall’attuale primo cittadino Peppe Carta.
L’esposto in Procura avanzava dubbi circa possibili brogli elettorali e voto di scambio consumati in alcune sezioni ed in particolare nella 10, a Villasmundo. È stato aperto un procedimento penale inizialmente contro ignoti con il sindaco Carta e Sorbello parti offese. A seguito di complessa indagine e l’audizione, da parte della Procura, delle persone informate sui fatti, compresi gli scrutatori dei seggi è emersa l’insussistenza delle accuse formulate da Sorbello. Il pm titolare delle indagini ha allora chiesto l’archiviazione, con il gip che ha ritenuto di concordare.
Nessuna sorpresa per il sindaco Carta, da sempre convinto della regolarità delle elezioni amministrative. “Sorbello dovrebbe adesso lealmente accettare la sconfitta e dedicarsi ad una costruttiva opposizione, dando finalmente il buon esempio nella sua vita politica e amministrativa”, le parole di Peppe Carta.




Siracusa. L'odissea dei 123 lavoratori ex Set Impianti: l'accordo c'è, no gli stipendi

E’ ancora un percorso in salita quello dei 123 lavoratori ex Set Impianti. Dopo mesi di proteste e blocchi alle portinerie della zona industriale e l’accordo che era stato faticosamente raggiunto con Synergo per garantire a tutti continuità lavorativa a fronte di commesse in essere con i grandi gruppi industriali che operano nel siracusano, manca ancora qualcosa perchè si sblocchino finalmente stipendi e occupazione. E questo qualcosa è un provvedimento del gip del Tribunale di Catania circa lo sblocco dell’attrezzatura della ex Set Impianti da utilizzare per il ritorno a lavoro dei 123.
Le loro assunzioni a tempo indeterminato sono state completate e trasmesse lo scorso 19 ottobre, con verbale siglato in Confindustria a Siracusa. Le grandi committenti – Isab, Versalis e Sasol – hanno confermato il loro impegno e la voltura dei contratti a Synergo. A complicare il quadro, però, il fallimento della Set Impianti e la necessità di avviare un dialogo con due tribunali (Siracusa e Catania) per poter arrivare ad una giusta conclusione di una delle più complesse vertenze dell’ultimo anno. In settimana, comunque, i sindacati convocheranno il Consorzio Synergo per discutere dello sblocco degli stipendi arretrati e la necessaria ripresa dei lavori.
Intanto, da 5 mesi circa le famiglie dei 123 operai vivono con apprensione l’iter dell’intricata vicenda. Si sono ritrovati in una situazione paradossale: senza stipendio e senza ammortizzatori sociali perchè mai licenziati. “Siamo disperati”, raccontano con la dignità di chi chiede solo di poter tornare a lavorare secondo condizioni ormai stabilite da tempo. “Basta elemosina, facciano quanto hanno promesso e siglato da mesi a questa parte”, lo sfogo a più voci. E c’è chi pensa a rivolgersi al ministro del Lavoro, Luigi Di Maio. Nella sua visita siciliana ieri ha infatti incontrato anche lavoratori del catanese in difficoltà.




Omicidio La Porta, confermate le condanne: 16 anni per il killer

E’ giunto a conclusione il processo a carico dei quattro imputati accusati, in concorso, dell’omicidio dell’operaio floridiano Nicola La Porta, 47 anni, crivellato di piombo nei pressi del cimitero. La Cassazione ha confermato la sentenza della Corte d’Assise di Appello di Catania, che ha inflitto al killer Osvaldo Lopes, successivamente divenuto collaboratore di giustizia, la pena di sedici anni di reclusione; quattordici anni per l’altro collaboratore di giustizia, Salvatore Mollica e alla coppia non pentita – Leonardo Maggiore e Giuseppe Genesio – la pena di dieci anni e otto mesi di reclusione ciascuno.
I carabinieri di Floridia hanno dato esecuzione all’ordine di carcerazione nei confronti dell’avolese Giuseppe Genesio, riconosciuto colpevole di porto abusivo di armi e omicidio doloso in concorso e dovrà scontare in carcere, una pena definitiva e residua di 6 anni e 9 mesi.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Siracusa erano riusciti a smascherare l’autore dell’omicidio e i suoi complici arrestandoli a distanza di due settimane dal delitto. Poco dopo aveva iniziato a collaborare il Mollica che, oltre ad ammettere la propria responsabilità, aveva messo con le spalle al muro Osvaldo Lopes, additandolo come l’esecutore materiale dell’uccisione di Nicola La Porta e specificando il ruolo svolto da Genesio e Maggiore nella fase di preparazione e di esecuzione dell’agguato.

foto: la vittima, Nicola La Porta