Chiesa rupestre del Crocifisso, grazie al Fai "salvato" prezioso affresco

È stato presentato stamattina il restauro appena terminato del prezioso affresco della “Teoria dei Santi” nella Chiesa rupestre del Crocifisso, a pochi passi dal centro abitato di Lentini. L’intervento è stato reso possibile grazie al contributo di 15.000 euro messo a disposizione dal Fai con l’iniziativa “I Luoghi del Cuore”.
La Chiesa del Crocifisso fa parte di un ampio e complesso apparato di insediamenti rupestri, costituito da grotte prevalentemente artificiali, utilizzate nei secoli sia come abitazioni sia come luoghi di culto. Gli affreschi contenuti al suo interno, realizzati tra il XII e il XVII secolo, nonostante la rarità e il notevole valore, sono stati per lungo tempo trascurati e lo stato di cattiva conservazione in cui versavano – tanto più in un ambiente umido come quello della grotta – ha spinto i cittadini, che vedono nella chiesa un luogo dal grande valore identitario, a mobilitarsi per la salvaguardia del bene.
Durante il censimento del 2016, infatti, la Chiesa rupestre di Lentini ha ricevuto 3.831 voti, grazie all’importante attività di raccolta firme e sensibilizzazione del gruppo d’iniziativa civica Lentini nel Cuore. Questo risultato ha permesso alla parrocchia di partecipare al bando Fai.
L’affresco comprende le raffigurazioni di Santa Elisabetta, Mater Domini, San Leonardo, San Giovanni Battista e un Santo Vescovo ed è localizzato sulla parete dell’ambulacro della grotta. L’intervento da poco concluso – curato dalla dottoressa Raffaella D’Amico – ha eliminato i fattori di degrado presenti e ha messo in luce le “giornate” dell’affresco (le fasi progressive di realizzazione del dipinto), le scritte onomastiche dei Santi e particolari pittorici ormai celati, restituendo la leggibilità all’intera opera.
Ora la speranza è che l’intervento realizzato con il contributo “I Luoghi del Cuore” possa fungere da volano per il recupero dell’intero ciclo pittorico presente nella Grotta del Crocifisso e più in generale di tutto il complesso rupestre, attirando l’attenzione anche economica dei portatori di interesse locali e permettendo alla chiesa e ai suoi affreschi di tornare a essere un fiore all’occhiello del territorio, anche sotto il profilo turistico.
Sergio Cilea, capo delegazione Fai di Siracusa, gongola. “La restituzione alla collettività di questo splendido luogo di fede rappresenta il riscatto di una comunità che ha dimostrato come la rinascita di un territorio debba passare attraverso la riscoperta delle proprie radici e della propria storia e testimonia come l’associazionismo e il volontariato rappresentino un’importante risorsa per la società civile. Grazie all’azione dei comitati locali e della Parrocchia e al sostegno del Fai, la Chiesa rupestre del Crocifisso è stata sottratta a probabile ulteriore deperimento se non a distruzione totale: ciò che sembrava impossibile è diventato possibile”.




Siracusa. Fiera dei Morti ai Villini: "Per sempre,impossibile riportarla in Ortigia"

“La Fiera dei Morti collocata ai Villini deve diventare una tradizione, i siracusani si affezioneranno, nel tempo, a questa soluzione, che del resto non ha alternative”. L’assessore alle Attività Produttive, Fabio Moschella difende e spiega la scelta compiuta dall’amministrazione comunale, con la conferma dello spazio utilizzato lo scorso anno, il Foro Siracusano e non più, come in passato, Ortigia. L’epoca in cui la Fiera dei Morti si svolgeva nel piazzale antistante l’ex Palazzo delle Poste (oggi hotel) è definitivamente terminata, secondo quanto spiega Moschella per ragioni innanzitutto “di necessità”. “Motivi di viabilità- spiega l’assessore della giunta Italia- ma anche motivi di competenza sull’area, del Demanio Marittimo. Non è più utilizzabile il Ponte dei Calafatari e l’uscita da Ortigia diventerebbe particolarmente problematica se proprio dovessimo immaginare, non potendo comunque farlo, di ricollocare in quell’area la Fiera dei Morti”. In passato,altri tentativi sono stati compiuti. Uno fra tutti, quello di tenere la fiera del periodo legato alla commemorazione dei defunti in viale dei Comuni. Fu un flop totale. Anche l’anno scorso non sono mancate le polemiche per via dello svolgimento della Fiera dei Morti ai Villini. Il malcontento non era, in quel caso, legato soltanto alla location, ma anche a quanto in vendita. Dal 28 ottobre al 2 novembre, comunque, la Fiera dei Morti si svolgerà nuovamente ai Villini. “Ci sembra, comunque, un’idea buona-argomenta Moschella- Siamo a ridosso dell’area Umbertina, che negli ultimi anni si è riqualificata ed è molto frequentata anche per via dei numerosi locali pubblici che proprio in quella zona sono sorti; è alle porte di Ortigia, garantendo anche la possibilità di proseguire la propria passeggiata verso il centro storico. A un passo si trova anche il parcheggio del Molo Sant’Antonio, che risolve l’eventuale problema di parcheggio”. Dall’anno prossimo, tuttavia, l’idea sarebbe quella di modificare alcuni aspetti della Fiera dei Morti. “Voglio introdurre animazione, musica, artisti- spiega Moschella- Immagino anche qualcosa di mirato per i bambini, vista la ricorrenza, oltre alla promozione dei prodotti tipici del territorio”. Così dovrebbe essere, quindi,la versione 2019 nelle intenzioni espresse. Per quest’anno, invece, 26 espositori, di cui 5 siracusani (uno di Noto). Poi catanesi, senegalesi, bengalesi, tunisini, marocchini e un cinese. Sono 15 le bancarelle non alimentari (giocattoli e abbigliamento), 11 quelle alimentari (dolciumi ed altro).




Nubifragio, stato di calamità: la Regione avvia il procedimento

Per una prima stima dei danni causati dal nubifragio, l’assessorato regionale all’Agricoltura ha disposto l’invio di ispettori. Come spiega l’assessore Edy Bandiera, dovranno predisporre “tutte le attività relative alla valutazione e delimitazione delle aree colpite”. Primo monitoraggio e prime stime dei danni. “Siamo a stretto contatto con i Capi del Genio Civile, anche in relazione all’avvenuto straripamento di fiumi, che hanno altresì arrecato grave nocumento alla viabilità rurale e alle aziende agricole. Continuiamo a vigilare affinchè si possano contenere i danni e dare il pronto e doveroso supporto e sostegno alla popolazione coinvolta – prosegue Bandiera – Ho già dato mandato agli Uffici per predisporre gli atti finalizzati al riconoscimento dello stato di calamità”.




Nubifragio, le immagini dei soccorsi di Vigili del Fuoco e Carabinieri

Sono state continue per gran parte della giornata le operazioni di soccorso lungo le strade della provincia, dopo il nubifragio delle scorse ore. Vigili del Fuoco e Carabinieri impegnati da nord a sud per soccorrere gli automobilisti in difficoltà o sorpresi dall’onda di piena di fiumi e torrenti ingrossati dalle precipitazioni delle ultime ore.
A Lentini, i vigili del fuoco hanno prestato soccorso ad un corriere, rimasto imprigionato (video sopra). Nel video sotto, invece, un intervento dei carabinieri.




Siracusa. L'onda di piena di Ciane ed Anapo invade il porto Grande: detriti

Il porto Grande di Siracusa si è colorato di un insolito marrone. E’ il segno del maltempo che ha flagellato la zona montana, caricando il corso di Ciane ed Anapo anche di detriti, arrivati sino alla foce dopo aver seminato danni lungo il percorso.
Impressionante la sequenza delle immagini. Nella prima foto domina ancora l’azzurro nel mare del porto Grande ma dalla foce dei due fiumi si intravede in lontananza l’arrivo dell’onda di piena. Nella seconda foto, sono evidenti anche i detriti che in prima battuta demarcano la linea dell’onda di piena che invade lo specchio di mare. Nella terza, il risultato finale.
E non è purtroppo finita. L’Anapo resta un osservato speciale dalla Protezione Civile. Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, rassicura. “Tecnici sul posto, situazione sotto controllo”.




Anapo, il fiume osservato speciale: esondato a Sortino, detriti fino a Siracusa

Il violento nubifragio che ha flagellato la provincia di Siracusa nelle ultime ore, ha finito per ingrossare il corso dell’Anapo. E proprio il fiume che da nome ad una bellissima valle è diventato l’osservato speciale delle ultime ore. In territorio di Sortino l’Anapo ha rotto gli argini e con la sua onda di piena ha travolto quanto ha trovato lungo la sua corsa, compreso una strada ed un ponticello. Invase campagne ed agrumeti, abbattuti muretti a secco e causato smottamenti. L’esondazione alle 6.50 di questa mattina.
Sul posto a monitorare costantemente la situazione c’è il sindaco di Sortino, Enzo Parlato, insieme ai tecnici della Protezione Civile comunale. L’Anapo sta ancora trascinando con sè detriti vari, anche di grandi proporzioni, che arrivano a valle, sfociando nel porto Grande di Siracusa. Nel capoluogo sono stati chiusi al transito due tratti stradali: la Taverna-Belfronte e Case Bianche. Attorno alle 11.00 le portate sono finalmente diminuite, facendo tirare un sospiro di sollievo. Ma l’attenzione resta massima.




Maltempo, giornata da allarme rosso: Ferla isolata, danni a Buccheri e Sortino

Sono gravi i danni causati dal maltempo in provincia di Siracusa. Addirittura ingenti a Ferla con la comunità di fatto isolata per via di alcune frane e smottamenti che hanno portato alla chiusura della provinciale 10. Impressionanti le prime immagini, con la sede stradale spostata di diversi centimetri. Il sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa, è pronto a chiedere lo stato di calamità.
Frane e smottamenti anche a Buccheri, dove la sp71 e la sp5 sono quasi impraticabili. Disposti interventi con mezzi del Comune che ha attivato il centro operativo comunale. Il primo cittadino, Alessandro Caiazzo, è sui luoghi. Anche nel centro abitato segnalati danni.
Critica la situazione anche a Sortino dove a destare maggiori preoccupazioni è l’Anapo. In alcuni tratti, il fiume – ingrossato dalle piogge – è esondato invadendo degli agrumeti. L’onda di piena è arrivata sino alle porte di Floridia: l’acqua in pochi minuti ha invaso la vecchia provinciale.
Situazione complessa anche a Francofonte, Lentini e nella zona di Sigonella. In alcune aziende agricole e in case di campagna ci sono persone sui tetti. Alcune sono state già soccorse da due elicotteri dei vigili del fuoco e da uno della marina militare.
In contrada Trigona una persona è stata soccorsa e salvata dall’equipaggio dei vigili del fuoco che l’ha imbragata e sollevata col verricello. In contrada Cuccumella un’azienda agricola ha chiesto soccorso per il personale e il bestiame per l’acqua alta.
Diverse auto sono rimaste sommerse sulla strada statale 194, Catania-Siracusa, in territorio di Lentini, per l’esondazione del fiume San Leonardo dovuta al nubifragio della notte scorsa.




Frane e smottamenti, la vulnerabilità della rete viaria provinciale

Le precipitazioni che hanno battuto nelle ultime ore la zona montana di Siracusa hanno fatto emergere i limiti della viabilità provinciale. Frane e smottamenti lungo le principali vie di comunicazione da Ferla a Sortino a Buccheri sono il segnali si di un evento atmosferico eccezionale ma anche risultato di una manutenzione non sempre puntuale che ha reso forse più fragile e vulnerabile l’importante rete di viabilità secondaria della provincia di Siracusa. I sindaci avevano chiesto già a giugno l’intervento di Siracusa Risorse e spuntano le comunicazioni via pec rimaste purtroppo inevase.
Intere comunità si sono risvegliate isolate di fatto. Alcuni Comuni, come quello di Buccheri, sono dotati di mezzi propri – bobcat – che hanno permesso un primo intervento di messa in sicurezza e ripristino dela normale viabilità. Il rischio di altre frane rimane elevato, però. Specie se dovessero riprendere con una certa intensità le precipitazioni.
A Ferla uno smottamento tipo terremoto ha spaccato in più punti l’asfalto della provinciale 10, ridotto in pezzi e sollevato di diversi centimetri. Impressionanti le foto dei luoghi. E ancora frane e smottamenti.




Ossicodone per potenziare gli effetti della droga: arrestati

Circa 600 pasticche di ossicodone, un potente oppiaceo reperibile in farmacia sequestrate e due persone arrestate. E’ il bilancio di un’attività di intelligence svolta dalla Guardia di Finanza ad Augusta. L’ossicodone , se utilizzato con cocaina ed eroina, ne potenzia a dismisura gli effetti, con danni devastanti per il sistema nervoso.  I due soggetti individuati dalle Fiamme Gialle si erano muniti di pasticche del potente oppiaceo con l’intento di smerciarle. Se le erano procurate in una farmacia di Catania e in parte occultate in casa di uno dei due arrestati.
Un primo intervento è stato portato a termine nelle immediate vicinanze di una farmacia
del capoluogo etneo. I finanzieri, al termine di un serrato pedinamento, hanno fermato per
un controllo un 40enne augustano appena uscito dall’esercizio.
L’uomo teneva in mano una confezione di Ossicodone, di circa 100 pezzi, che aveva
ottenuto grazie alla presentazione di una ricetta riportante il timbro falsificato di un
medico chirurgo. Le indagini hanno poi condotto anche al presunto complice, con precedenti specifici. Nella sua abitazione, all’interno di un’intercapedine ricavata in bagno, rinvenute due buste di plastica con 500 pasticche del farmaco. Le Procure di Catania e Siracusa hanno convalidato gli arresti.




Augusta. Furto di gasolio dalla Esso, ingegnoso piano via mare: un arresto

Ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 41enne augustano Domenico Stelo. Deve rispondere di numerosi furti pluriaggravati di ingenti quantità di gasolio, illecitamente asportati dalle tubature della raffineria Esso di Augusta. Gli episodi si sarebbero consumati tra dicembre 2017 ed febbraio scorso.
La complessa ed articolata attività investigativa condotta dai carabinieri di Augusta, svolta anche mediante la visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza posti a sicurezza dello stabilimento industriale, hanno permesso di acclarare che, in cinque occasioni almeno, l’ arrestato avrebbe adoperato uno studiato e  ingegnoso modus operandi. Approfittando delle ore notturne, quando l’impianto era meno frequentato da operai e impiegati, raggiungeva il pontile dello stabilimento via mare, a bordo di un’ imbarcazione di sua proprietà. Dopo aver assicurato il suo natante al molo, entrava all’interno della raffineria, manometteva i sigilli applicati alla valvola di intercetto della conduttura del gasolio inserendovi una lunga manichetta flessibile, apriva la valvola appena forzata, asportando così il prodotto petrolifero poi convogliato in grandi taniche all’interno della barca.
Il combustibile complessivamente asportato è stato quantificato in 80.000 litri circa.      
Il Gip del Tribunale di Siracusa, a seguito della richiesta avanzata dalla Procura, ha emesso la misura cautelare in carcere. Stelo è stato quindi tradotto presso la casa circondariale di Siracusa “Cavadonna”.