Siracusa. Resta aperto il punto ristoro del Maniace, il Tar accoglie istanza

Il punto ristoro del Maniace, al centro di una lunga querelle estiva, resta aperto. Il Tar di Catania ha accolto l’istanza cautelare con la conseguente sospensione dei provvedimenti impugnati, disponendo al contempo una “verificazione” in camera di consiglio il prossimo 28 marzo 2019. A proporre il ricorso era stata la Senza Confine srl, titolare della concessione per il progetto di riqualificazione della ex piazza d’Armi.
I provvedimenti contestati sono la nota ordinanza della Soprintendenza di Siracusa del 21 agosto 2018, numero 7105 (ripristino delle condizioni dei luoghi, ndr); le risultanze (“ignote alla ricorrente”), concernenti il presunto “…sopralluogo effettuato da tecnici della Soprintendenza in data 20/07/2018…”; il verbale di accertamento di violazione urbanistica reso dal Comune di Siracusa il 24 agosto 2018; l’ordinanza del Comune di Siracusa del 29 agosto 2018 numero 11/2018 e la nota del 27 agosto con cui il Comune di Siracusa, come presunta conseguenza dell’ordine di demolizione, dichiara la “revoca e archiviazione” della Segnalazione Certificata di Agibilità del 24 luglio 2018 numero 0118249 di protocollo, ritenendo espressamente privo di agibilità il manufatto.




Ponte Cassibile: verifiche strutturali, il sindaco di Avola scrive al sindaco di Siracusa

La verifica immediata delle condizioni strutturali del Ponte di Cassibile. Il sindaco di Avola, Luca Cannata ha chiesto al primo cittadino di Siracusa, Francesco Italia di disporle, dopo l’ondata di maltempo che si è abbattuta nei giorni scorsi sulla provincia e che ha condotto all’ipotesi di richiesta di stato di calamità naturale, visti i danni subiti, soprattutto, secondo quanto denunciato, dai balneatori del capoluogo. Il Ponte di Cassibile è un’infrastruttura che, dal punto di vista territoriale, rientra nell’ambito delle competenze del capoluogo, nonostante sia molto più vicino ad Avola, raggiungibile proprio grazie al ponte che dalla frazione di Cassibile conduce al vicino comune della zona sud. Cannata avrebbe inviato a Italia un sms. Comunicazione informale, quindi, a cui potrebbe, tuttavia, seguire nelle prossime ore una richiesta ufficiale. L’attenzione torna, dunque, ad essere puntata sul Ponte di Cassibile. Nei mesi scorsi, subito dopo la tragedia di Genova, lo stesso tentativo era stato fatto dalla deputata regionale Rossana Cannata, che alla Regione aveva chiesto la verifica delle condizioni di sicurezza dell’infrastruttura e le eventuali iniziative da intraprendere circa i lavori di consolidamento strutturale. Il ponte Cassibile doveva essere abbattuto e ricostruito, poi l’intervento della Soprintendenza e il riconoscimento del valore storico del manufatto di epoca fascista. Da lì l’apertura di una complessa procedura con Anas che si è risolta con un nulla di fatto.




Siracusa. Faro del Plemmirio, Stefania Prestigiacomo attacca Demanio e Consorzio

Stefania Prestigiacomo si scaglia contro il Demanio dopo la concessione del Faro di Capo Murro di Porco ad un privato che vorrebbe farne “un hotel a 5 stelle”. Per la parlamentare di Forza Italia “è un nuovo intollerabile oltraggio a Siracusa. Il Demanio, già promotore dello scempio della piazza d’armi del Maniace, anche in questo caso ha operato ignorando lo spirito ed il valore dei luoghi autorizzando un progetto palesemente inattuabile in una zona sottoposta alla massima protezione ambientale e paesaggistica”.
Per l’ex ministro dell’Ambiente, “forse ancora più grave del miope e venale comportamento del Demanio è l’atteggiamento della dirigenza dell’Area Marina Protetta che sta assistendo senza dar segni di vita e di attenzione allo snaturamento del simbolo del Plemmirio. La dirigenza dell’AMP sta dimostrando ancora una volta la propria inadeguatezza, concentrata com’è su improponibili e fantasiose ipotesi di allargamento del Consorzio, mentre le rubano sotto gli occhi il più prezioso gioiello di famiglia, il Faro di Murro di Porco”. Per la parlamentare azzurra non si tratta di posizione aprioristica contraria alla concessione di beni demaniali inutilizzati a privati, “ma ci sono beni e beni, ci sono modelli di utilizzazione diversi, ci sono luoghi che meritano rispetto e tutela”.
Pronta l’interrogazione parlamentare al ministro Costa, a cui Stefania Prestigiacomo chiederà il commissariamento
dell’Area Marina Protetta per “la manifesta incapacità gestionale dell’attuale dirigenza”.




Sanità zona sud. Ospedale riunito: sorride Avola, meno Noto

Rifunzionalizzazione degli ospedali di Avola e Noto come previsto dall’attuale rete sanitaria regionale, con potenziamento dell’organico e delle attrezzature nosocomio riunito. Sono i principali risultati con cui si è concluso l’incontro a Catania tra l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, i sindaci di Avola e Noto, Luca Cannata e Corrado Bonfanti, e la deputazione regionale al completo, insieme all’assessore all’Agricoltura, il siracusano Edy Bandiera.
“Abbiamo fatto il punto della situazione – le parole del sindaco Cannata – esaminando strategie utili per garantire l’efficienza dei presìdi ospedalieri e garantire il diritto alla salute dei cittadini della zona sud della provincia. Un incontro proficuo in cui l’assessore Razza, in sinergia con gli indirizzi che darà all’Asp di Siracusa, si impegna a dare attuazione a quanto previsto nel decreto assessoriale 629 del 2017, procedendo sia alla rifunzionalizzazione dei reparti per acuti ad Avola, e quindi con l’aggiunta di ostetricia, ginecologia e ortopedia, sia all’organizzazione del Presidio territoriale di assistenza guardando al modello del San Luigi di Catania”. Con anche la lungodegenza e la riabilitazione con il Pte (Presidio territoriale di emergenza) e la possibilità di avere reparti in convenzione con le cliniche private a Noto.
“La sanità nella zona sud della provincia di Siracusa non può, nè deve essere una questione di campanile tra Avola e Noto”, il commento del deputato all’Ars, Pippo Gennuso. “Il balletto dei numeri fra Avola e Noto non mi appassiona. Non sono neppure d’accordo di trasferire tutti i reparti presenti al Trigona di Noto al nosocomio di Avola. Si tratterebbe di una spesa inutile che non risolverebbe a monte il problema della sanità nel sud est della Sicilia”. Pippo Gennuso anche nel corso della riunione con l’assessore Razza ha ribadito quanto già aveva espresso almeno un anno fa. “C’è la disponibilità finanziaria per il nuovo ospedale. Una nuova struttura servirebbe per avere una sanità ancor più efficiente e soprattutto una reale razionalizzazione dei costi. L’assessore Razza convochi il sindaco di Siracusa e la presidente del consiglio comunale e li inviti ad individuare l’area per la realizzazione della struttura. Non vorrei sembrare monotono, ma la scelta del sito dovrebbe ricadere nella piana di Cassibile, a pochi chilometri dagli svincoli dell’autostrada Siracusa – Gela. Oggi mi sembra che si guardi all’indietro invece di andare avanti. Fino a quando non ci sarà un ospedale a carattere provinciale, gli attuali nosocomi vanno mantenuti con gli attuali reparti. Smantellare oggi Noto significa dare una mazzata agli utenti di Rosolini, Pachino e Portopalo oltre agli stessi netini. L’alternativa per la zona sud non può essere rappresentata dal solo ospedale di Avola”.




Siracusa. Un sit-in per Riace "modello di integrazione" in piazza Archimede

Il tam tam è partito via social e conta già sull’adesione di decine di associazioni e movimenti, singoli cittadini e rappresentanti delle istituzioni. Siracusa a sostegno di Riace e del suo modello di integrazione: sit-in domani alle 18 in piazza Archimede, accanto alla Prefettura.
Una delegazione siracusana aveva già partecipato alla manifestazione voluta proprio nella cittadina calabrese, per mostrare sostegno e vicinanza al sindaco agli arresti domiciliari. Ora il simbolico momento di pacifica protesta proprio in città. Ma l’opinione pubblica locale è profondamente spaccata. Da una parte l’attivismo e l’impegno di chi crede fortemente nei valori dell’integrazione, dall’altra la stanchezza e qualche primo segnale di intolleranza da parte di chi trova sponda nelle parole dei rappresentanti del governo nazionale.

foto manifestazione a Riace




Siracusa. Formosa, istanza in Procura: presunte omissioni denunciate già a gennaio

La Procura ha deciso di acquisire il servizio trasmesso da Le Iene (Italia 1) ed incentrato sui punti oscuri nei rilievi sull’incidente che costò la vita al 15enne Renzo Formosa. I magistrati vogliono verificare l’eventuale sussistenza di omissioni, incrociando i documenti mostrati e alcune dichiarazioni da parte degli agenti della Municipale intervenuti.
L’avvocato difensore della famiglia Formosa, Gianluca Caruso, depositerà oggi una istanza per comunicare al procuratore aggiunto Fabio Scavone – che segue il caso – come gli stessi fatti venuti alla ribalta con il servizio tv erano già stati oggetto di denuncia il 10 gennaio scorso, nove mesi fa. Ed a quella denuncia erano allegati i documenti integrali poi apparsi in alcuni estratti durante la ricostruzione operata dalla trasmissione Le Iene e da cui si evincerebbero presunte omissioni. In tutti questi mesi, però, non ci sarebbe stato alcun riscontro ad una denuncia presumibilmente all’epoca contro ignoti. Una istanza che vale come pro-memoria, insomma. Intanto lievita in città il malcontento dell’opinione pubblica per quanto accaduto e mostrato dalla trasmissione tv. Nelle prossime ore, sul tavolo del primo cittadino Francesco Italia ci sarà la relazione sull’accaduto del comandante della Municipale, Enzo Miccoli (non in carica all’epoca dei fatti, ndr). Dopo il sindaco incontrerà in forma privata la famiglia dello sfortunato Renzo. Ci sono voluti due anni, ma forse ci si è accorti della gravità di quanto accadde quel maledetto pomeriggio di aprile in via Cannizzo.




Rosolini. Esonda torrente, salvate 33 persone dopo l'appello via social

Brutta avventura nella notte per 33 persone, clienti e dipendenti di un ristorante nella cava di Rosolini rimasti bloccati a causa del fiume di acqua e fango che ha investito la zona a seguito di un nubifragio. L’appello via social: “Aiutateci, siamo in una situazione tragica”, il post Facebook di alcune delle persone intrappolate. Alcune auto erano persino state trascinate via dal fiume d’acqua.
Vigili del fuoco, carabinieri e volontari della Protezione civile si sono prodigati nella notte per soccorre i 33, mentre alcune auto sono state portate via dal fiume di fango. Alle 4 del mattino tutti tratti in salvo e senza conseguenze conseguenze.
“Io, mia moglie e il bambino che porta in grembo abbiamo rischiato di perdere la vita su quella c#zzo di strada della morte Pachino-Rosolini”, si sfoga sempre sui social Corrado, anche lui ritrovatosi prigioniero del fiume di fango. “Decine di macchine incastrate nel fango . E’ vergognoso che le istituzioni se ne strafottono di questo problema. Ringrazio amici e parenti che ho chiamato durante la disperazione e che si sono precipitati ad aiutarci a rischio della loro vita e dei loro mezzi”.




Siracusa. La burrasca da 400mila euro: il conto dei balneatori per la calamità

Ammontano a circa 400mila euro i danni subiti dai balneatori siracusani in occasione della burrasca Medicane. Il mare si è abbattuto sulle coste con una forza mai vista in precedenza, spazzando via solarium pubblici e privati e invadendo sin oltre la linea di costa i lidi di Arenella e Fontane Bianche.
Cna Balneatori ha chiesto al Comune di Siracusa di avanzare alla Regione la richiesta dello stato di calamità ovvero l’accesso a fondi straordinari per poter far fronte ai danni subiti. L’assessore alla Protezione Civile, Giusy Genovesi, ha già detto di voler dare risposte agli operatori in tempi brevi. Questa settimana scattano i controlli congiunti, insieme ai lavori pubblici, per verificare i danni segnalati a seguito degli eventi meteorici eccezionali del 28 settembre scorso. Su quei dati, la giunta comunale valuterà l’opportunità di richiedere lo stato di calamità naturale.
Alle voci critiche che imputano ai balneatori responsabilità per interventi di difesa in ritardo, nonostante l’allerta per Medicane fosse scattata con giorni di anticipo, replica proprio Gianpaolo Miceli di Cna Balneatori. “Quasi tutti hanno adottato misure di sicurezza. Ma un solarium, ad esempio, non lo smonti in due giorni. Se non avessero adottato comportamenti corretti, oggi staremmo parlando di danni ben maggiori”.




Siracusa. Ottobre record per le piogge: in 3 giorni caduti 120.2mm

Ottobre si conferma mese record sul fronte delle precipitazioni. Emblematici gli ultimi tre giorni, segnati da piogge quasi costanti. Secondo la rete regionale di rilevamento Sias, le città di Augusta, Siracusa, Noto, Palazzolo e Pachino sono tra quelle in cui è piovuto di più in Sicilia. I mm di pioggia caduti sono a tre cifre e segnati in rosso sulla mappa dati. Sono 134 ad Augusta, 120.2 per Siracusa, 132.2 a Noto, 118 a Palazzolo e 100.6 a Pachino. E’ caduta più acqua in tre giorni solo nei Comuni della fascia pedemontana Etnea e nella zona di Giardini Naxos. La fascia costiera ionica, ancora una volta, è quella maggiormente battuta dalle precipitazioni. Dalla serata di domani, secondo le previsioni dell’Aeronautica Militare, situazione in miglioramento un pò ovunque.




Siracusa. Crociere fuori stagione, approdi a go-go: Seabourn Encore in banchina

Coda felice della stagione crocieristica per Siracusa. Un ottobre denso di approdi, con alcuni “colpi” come la Celestial di qualche giorno addietro. Oggi ancora un ingresso in porto Grande, nonostante giornate meteorologicamente non delle migliori. Si tratta della Seabourn Encore, una “vecchia” conoscenza per la banchina 3 del porto Grande. A bordo circa 600 turisti. E non sarà l’ultimo approdo. Fino a novembre ancora richieste e prenotazioni con 15 ulteriori approdi certi.