Siracusa. Papa Francesco e il "legame" con Lucia. Scorterà le spoglie della Santa che potrebbero tornare a Siracusa nel 2014?

Vi abbiamo anticipato ieri (leggi qui) il possibile ritorno delle spoglie di Santa Lucia a Siracusa. L’occasione sarebbe fornita dal decennale della prima, storica visita del corpo della martire siracusana nella sua città. Il dialogo con Venezia è aperto e i segnali “sono positivi”. Ma servono le necessarie condizioni: il colonnato della chiesa di Santa Lucia alla Borgata è chiuso per infiltrazioni d’acqua e non può certo ricevere, eventualmente, così Lucia. Ne parla il presidente della Deputazione, Pucci Piccione. Intervenuto su FM Italia, durante RadioBlog con Mimmo Contestabile, ha anche parlato delle coincidenze che legano papa Francesco a Santa Lucia e di quanto forte sia il culto di Lucia a Buenos Aires. Propedeutico ad una visita del Pontefice a Siracusa? Magari insieme alle spoglie di Lucia? Sentite cosa ha detto Piccione.




Aeroporti. Alle 8.30 ha riaperto Fontanarossa (Catania)

L’attività stromboliana dell’Etna concede una tregua, dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia confermano la fine dell’emissione di cenere vulcanica nell’atmosfera per cui riprende la normale attività di pista a Fontanarossa. Aeroporto aperto alle 8.30. Ieri sono stati 46 i voli cancellati in arrivo, 54 quelli in partenza. Dieci i voli dirottati su Palermo, appena 2 su Comiso.




Siracusa. I Commercialisti: "Imu e Tares, caos puro. Nessuna sanzione per ritardi o errori di calcolo dei cittadini"

L’Ordine dei Commercialisti di Siracusa denuncia le gravi violazioni delle norme previste dallo Statuto dei Diritti dei Contribuenti ed invita le amministrazioni comunali, in particolare quella del capoluogo, a considerare che nel caso di oggettive condizioni di incertezza delle norme non si rendono applicabili le sanzioni tributarie e che si deve attivare il contraddittorio con il contribuente prima di avviare qualsiasi attività di accertamento dei tributi in parola. Inoltre, il presidente dei Commercialisti siracusani, Massimo Conigliaro, chiede di ricercare soluzioni per “eliminare in radice il problema, evitando l’invio di migliaia di cartelle o avvisi che ingolferebbero gli uffici comunali prima e le commissioni tributarie dopo, per veder riconoscere il diritto dei cittadini ad un’imposizione razionale e non schizofrenica, in tempi ragionevoli e con modalità degne di un paese civile”. Il problema è il caos Imu-Tares-maggiorazione dello 0,30.  “A pochi giorni dalla scadenza del 16 dicembre, l’incertezza sui pagamenti regna sovrana” (leggi qui per scadenze, calcoli e come pagare) .  Per quel che riguarda l’Imu, “i regolamenti, che dovevano essere pubblicati entro il 9 dicembre scorso, prevedono variazioni di aliquote, esenzioni, riduzioni ed altre peculiarità che è impossibile che vengano recepite per tempo dai software in uso ai commercialisti ed imporrebbero una predisposizione manuale dei calcoli di quanto dovuto. Il versamento della seconda rata Imu 2013 deve essere eseguito sulla base delle delibere di approvazione delle aliquote e dei regolamenti pubblicati sul sito di ciascun Comune alla data del 9 dicembre 2013. In caso di mancata pubblicazione valgono le aliquote e il regolamento per l’anno 2012. Considerando che solo nella provincia di Siracusa ci sono 21 Comuni e non tutti hanno tempestivamente provveduto alla pubblicazione nel proprio sito dei regolamenti è facile immaginare il caos”, prova a spiegare Conigliaro. “Aggiungiamo anche il problema Tares, particolarmente grave a Siracusa. L’ufficio tributi è letteralmente preso d’assedio da parte dei contribuenti spaesati dal comportamento dell’Amministrazione Comunale”.  Il Comune ha reso noto un avviso alla cittadinanza con il quale comunica che l’adempimento del versamento previsto per il 28 febbraio 2014 è anticipato al 16 dicembre 2013 a causa della risoluzione n. 10 del 02 dicembre 2012 del Dipartimento delle Finanze . L’avviso contiene, anche, la modalità di calcolo che il cittadino dovrà fare per determinare l’importo da versare. “In sintesi – dice il presidente dell’Ordine dei Commercialisti – il cittadino deve prendere la cartella Tarsu anno 2012 e rilevare la superficie dell’immobile, moltiplicare la superficie per 0,30 centesimi, visionare il regolamento Tares per controllare se spettano agevolazioni , determinare l’importo, predisporre il modello F24 e assolvere al pagamento. Il Comune  dimentica di informare che è carico dell’Ente impositore predisporre il modello F24 e consegnarlo al Contribuente “. Insomma, per i commercialisti siracusani è vero caos.




Siracusa. Lo Stato impone il pagamento della maggiorazione dello 0,30 entro il 16 dicembre

Lunedì 16 dicembre, giorno nero per i contribuenti siracusani. Entro quella data va, infatti, pagata la terza rata di acconto della Tares, inizialmente prevista per il 31 ottobre e poi posticipata. In più, quasi a sorpresa, bisogna mettere mano al portafoglio anche per la maggiorazione dello 0,30 per metro quadrato (30 centesimi) che i Comuni incassano per conto dello Stato. Si tratta, appunto, della quota di tassazione sui servizi indivisibili che finisce direttamente nelle casse del Fisco.  L’intenzione dell’amministrazione comunale era quella di spostare il pagamento della maggiorazione a fine febbraio. A scompaginare i piani è, però, intervenuta una risoluzione del Dipartimento delle Finanze, la numero 10 del 2 dicembre, che ha “intimato” ai Comuni di incassare entro e non oltre il 16 dicembre. Come, nel caso di Siracusa, preparare ed inviare 70 mila F24 prestampati in pochissimi giorni è un mistero. Tant’è che i contribuenti non saranno avvisati a domicilio del pagamento da effettuare tramite l’arrivo del modello di pagamento. Dotati di buona volontà, dovranno raggiungere gli uffici comunali o produrre in proprio il modello attenendosi alle indicazioni di calcolo che saranno fornite in mattinata da Palazzo Vermexio, che ricorda anche l’esistenza di una scontistica particolare inserita nel regolamento Tares.  Comuni italiani in rotta ancora una volta con il ministero delle Finanze. Partito anche il pressing degli enti locali, Siracusa inclusa, per chiedere – “a rigor di logica” – lo slittamento del pagamento. Nell’attesa, mugugnano i contribuenti siracusani tra pagamenti che si accavallano, informazioni a singhiozzo e l’ennesimo colpo di uno Stato percepito lontano e patrigno.




Siracusa. La protesta dei Forconi "stoppata" dal Viminale. L'affondo di Mariano Ferro

Partecipazione limitata, disagi quasi impercettibili a Siracusa e, in generale, in Sicilia. I Forconi danno vita alla loro annunciata protesta.  Numerosi presidi in tutta Italia ma blande le modalità – rispetto al passato –  anche per via delle limitazioni imposte dal Viminale. Il leader del Movimento dei Forconi, Mariano Ferro, mostra il suo scoramento. Intervento tratto da Radioblog, la trasmissione di FM Italia condotta da Mimmo Contestabile.




Giancarlo Garozzo Sindaco Siracusa a Punto Com su Radio Fm Italia Puntata del 07-12-2013

Il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, illustra idee, progetti e realizzazioni nell’appuntamento quindicinale su radio FM Italia con la giornalista Oriana Vella




Siracusa. Dalla Regione milioni di euro per "ripianare" i debiti di Comuni e Provincia. Per l'Asp, 38 milioni

Una pioggia di milioni di euro. Su Siracusa, su alcuni  Comuni della provincia e nelle casse della (ex) Provincia Regionale. Soldi che stanno per arrivare dalla Regione, dove è stato approvato (tra le polemiche, ndr) il disegno di legge “salvaimprese”, il provvedimento che consentirà di distribuire oltre 950 milioni di euro ad Asp, Comuni e Regione per ripianare i  debiti con i fornitori. Poco meno di un miliardo disponibile attraverso l’accensione di un mutuo trentennale che alla fine costerà ai contribuenti siciliani quasi il doppio della somma finanziata visto che, contando gli interesessi, si arriverà a rimborsare allo Stato quasi due miliardi. Al Comune di Siracusa andranno più di 4,6 milioni di euro: una cifra importante, se si pensa ad esempio che a Palermo è stato assegnato un importo inferiore di oltre il 50%.  A Carlentini  1,4 milioni di euro, e dopo Siracusa e Gela è il Comune “più” finanziato per ripianare debiti. Per Avola 816 mila euro. Stanziamento previsto anche per la Provincia Regionale di Siracusa: sei milioni di euro. Facendo veloci calcoli, la salvaimprese sta per far piovere nel siracusano – tra Comuni e Provincia – qualcosa come dieci milioni di euro.  Somme che dovranno essere utilizzate per pagare fornitori e creditori varii e quindi ripianare le situazioni debitorie. “Le fatture, già emesse al 31 dicembre 2013 verranno pagate in ordine cronologico, pertanto nessuno potrà subire torti né alcuno potrà pensare di scavalcare coloro i quali vantano una maggiore anzianità nell’emissione delle fatture”, assicura il parlamentare regionale di Ncd, Enzo Vinciullo. Che ha però votato contro il provvedimento. “Ma solo perchè non erano stati ancora depositati gli elenchi dei Comuni che avrebbero usufruito del contributi, tuttavia giudico positiva la norma che viene incontro alle richieste del mondo del lavoro e delle imprese”. A queste somme si devono, poi, aggiungere gli oltre 38 milioni di eruo per l’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa. Questo il dettaglio completo:

1) ASP di Siracusa                                      38.418.000,00
2) Provincia Regionale di Siracusa   6.009.236,00
3) Comune di Siracusa                           4.609.232,00
4) Comune di Carlentini                        1.382.000,00
5) Comune di Avola                                816.512,00
6) Comune di Melilli                               410.135,00
7) Comune di Pachino                           283.000,99
8) Comune di Canicattini                     149.000,00
9) Comune di Buccheri                         18.719,00




Siracusa. "Pagate o chiudiamo l'acqua". La curatela fallimentare di Sai 8 si appella agli utenti

A una settimana dalla sentenza che ha dichiarato il fallimento di Sai 8, cosa ne è del servizio idrico integrato a Siracusa? “Deve essere garantito, se necessario con il sostegno economico-finanziario degli enti pubblici territoriali”. Come, eventualmente, i Comuni (o la Regione) – quello di Siracusa in primis – possano “sostenere” il servizio in tempi di bilanci magri e senza alcuna previsione di spesa non è chiaro. Ma questo è comunque il dato più significativo emerso al termine dell’incontro tra i curatori fallimentari di Sai 8  e il Consorzio Ato. Il pareggio di bilancio e la salvaguardia della copertura finanziaria dei costi sono i due fronti su cui la curatela ha deciso di concentrarsi. Saltano i conti, salta il servizio. Non a caso uno dei primi atti pubblici è un appello all’utenza: “pagate le bollette e in caso di morosità, regolarizzate in fretta  per non esporvi a repentini distacchi e ad aggravio di esborsi”. Visto che ci si muove in emergenza – e i creditori bussano alla porta di Sai 8 – la curatela fallimentare specifica che”sarà costretta suo malgrado a staccare immediatamente la fornitura qualora entro il 31 dicembre i soggetti morosi non aderiscano ad un piano di rientro dello scaduto spalmato in non oltre 12 mesi, provvedendo contestualmente al regolare pagamento delle bollette correnti”. Un vero e proprio richiamo al senso di responsabilità dell’utenza, quasi una “extrema ratio” per salvaguardare il servizio, i creditori e i lavoratori della fallita Sai 8.  Ai “responsabili” utenti cittadini ci sarebbe però da spiegare come in quattro anni si siano prodotti 74 milioni di debiti. Non tocca certo ai curatori fallimentari. Però capire che fine abbiano fatto i soldi delle bollette pagate negli anni e cosa ne è stato  degli investimenti e delle migliorie al servizio che erano state garantite potrebbe aiutare a inquadrare meglio una vicenda sin troppo intricata, fin dal suo avvio.E su questo potrebbe far luce un’inchiesta già avviata.




Siracusa. Prezzi al consumo stabili. Si spende più per alimentari, ristorazione e comunicazioni. In calo le spese sanitarie

Prezzi al consumo a Siracusa, l’indice tendenziale generale rimane stabile anche a novembre (1,3%) rispetto allo stesso mese del 2012.   Segno meno per l’indice congiunturale complessivo che perde lo 0,1 % rispetto al mese precedente. Sono le ultime rilevazioni della Commissione “Prezzi al consumo” del Comune di Siracusa, presieduta dall’assessore Maria Grazia Cavarra.  Le divisioni di spesa che registrano una variazione del tasso congiunturale rispetto ad ottobre riguardano i prodotti alimentari e le bevande analcoliche (0,2), i servizi recettivi e di ristorazione (0,3), le bevande alcoliche (0,1), le comunicazioni (0,1), l’abbigliamento e le calzature (0,1). Variazioni di prezzo pressochè nulle per  abitazioni, acqua, energia elettrica, gas e combustibili; mobili, articoli per la casa, istruzione.  In calo, invece, le spese per servizi sanitari (- 0,1), trasporti (-0,9), ricreazione e spettacoli (-0,3), altri beni e servizi (-0.2). Le rilevazioni sono state effettuate secondo le disposizioni e le norme tecniche stabilite dall’Istat e approvate dalla Commissione Comunale di controllo dei prezzi al consumo.

 

 




Canicattini. Precari dei Comuni siciliani, a buon fine la battaglia dell'Anci. Amenta: "Si a proroghe e fondi per 10 anni"

Proroga per i precari dei Comuni e l’assegnazione di fondi specifici da parte della Regione, per i prossimi 10 anni. E’ il risultato che l’Anci Sicilia ha raggiunto ieri, al termine di un vertice con i rappresentanti del governo regionale retto da Rosario Crocetta. Motivo di soddisfazione per il vice presidente Vicario dell’associazione dei comuni siciliani, Paolo Amenta e Salvatore Lo Biundo, vice presidente Anci Sicilia. “Tra mille difficoltà- osservano i due sindaci- la Regione è riuscita ad abbozzare una norma con cui dà ai precari la possibilità di ottenere la proroga dei contratti. Ai Comuni saranno destinati fondi da usare per la stabilizzazione del personale contrattista”. La battaglia dei primi cittadini siciliani non si arresta, però, a questa conquista. “E’ un punto di partenza- puntualizzano Amenta e Lo Biundo- che necessita di ulteriori tappe, a partire dall’approvazione di norme derogatorie a livello nazionale, per eliminare i vincoli che limitano il percorso di stabilizzzione”. In programma l’istituzione, a breve, di un tavolo di lavoro a cui prenderanno parte i rappresentanti dell’Anci, della Regione e dei sindacati. Amenta e Mario Emanuele Alvano, segretario generale dell’Anci Sicilia, intanto, esprimono solidarietà al sindaco di Enna, Paolo Garofalo, che ha avviato uno sciopero della fame con l’obiettivo di garantire un futuro ai precari.