Siracusa. Servizi Informatici del Comune: "Ritirata la gara per salvare i lavoratori"

Una soluzione per il destino occupazionale dei 25 lavoratori della “Top Network” e la garanzia che i servizi informatici del Comune, che la società gestisce, saranno garantiti nonostante la scadenza dell’appalto.E’ l’esito di un’interlocuzione tra il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, l’amministrazione comunale, i dipendenti e la società. L’appalto sarebbe stato in scadenza il 30 settembre prossimo e per i lavoratori non ci sarebbe stata alcuna garanzia di poter salvaguardare il proprio posto una volta subentrata, eventualmente, una nuova ditta. Questo, perchè svolgono un lavoro intellettuale e il Codice degli Appalti garantisce solo la manodopera. “Emersa la questione- spiega la portavoce Silvia Russoniello- abbiamo iniziato a studiare in maniera approfondita la normativa. Insieme a Roberto Trigilio siamo arrivati alla determinazione che serve più tempo per individuare un escamotage, possibile stando alla normativa, che possa salvare i posti di lavoro di chi, in alcuni casi, è dipendente della società da decine di anni”. Al Comune, i 5 stelle hanno proposto una proroga di 20 giorni dell’appalto, preceduta ovviamente dal ritiro della gara, per cui oggi sarebbe stata prevista l’apertura delle buste. Successivamente, gara ponte per arrivare al 31 dicembre, nelle more che si studi un nuovo bando che possa garantire i lavoratori e il servizio. “La soddisfazione è duplice- commenta Russoniello- Innanzitutto da questa vicenda è emerso come, quando esiste una reale volontà politica, dalla collaborazione emergono soluzioni. Il dialogo è stato fondamentale, fra tutte le parti in causa, accanto all’elasticità di poter anche rivedere le proprie posizioni, come ha fatto in questo caso il Comune e come sta facendo la società. La variazione di Bilancio che si è resa necessaria dovrà adesso essere ratificata dal consiglio comunale, probabilmente già nel corso della seduta di domani”.




Siracusa. Alberghiero, c'è la soluzione: no doppi turni. "I dirigenti dialoghino"

Risolto il problema aule mancanti all’istituto Alberghiero. Dopo l’istituzione dei doppi turni e la manifestazione di ieri mattina degli studenti, arriva la buona notizia. Il commissario straordinario della ex Provincia, Carmela Floreno, è riuscita a far dialogare le due dirigenze scolastiche che condividono un “pezzo” di istituto. E con buonsenso è arrivata la risoluzione della problematica che permette di allontanare lo spettro dei doppi turni.
Ma la Floreno “tira” le orecchie ai dirigenti scolastici: “più dialogo, meno problemi”. Nella nostra intervista.




Siracusa. Asili nido comunali, trasporto studenti, refezione: tutte le ultime

Asili nido comunali, oggi il Comune ha pubblicato l’atto di indirizzo con cui si mette in moto il procedimento amministrativo che consentirà la partenza del servizio entro la fine di ottobre. Si va verso la soluzione, quindi, della emergenza lamentata da famiglie e lavoratori.
L’assessore Pierpaolo Coppa assicura che si sta lavorando per evitare il ripetersi situazioni di questo tipo e nella nostra intervista anticipa l’avvio anche del servizio Asacom per gli studenti diversamente abili ed il trasporto gratuito per gli studenti che abitano in zone non servite da Ast.




Siracusa. Rapina violenta in gioielleria, ai domiciliari i presunti autori

Nelle prime ore di questa mattina, agenti della Mobile di Siracusa hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari, emesse dal Gip del Tribunale di Siracusa. Destinatari della misura sono Shajla Tringali (24 anni), Andrea Caniglia (31) e Antonino Mauro (23). Sono accusati della rapina avvenuta il 4 novembre 2016 alla gioielleria Piccione di viale Zecchino.
Una giovane coppia (identificata in Andrea Caniglia e Shaila Tringali) si era recata presso la gioielleria mostrandosi interessata all’acquisto di un anello con diamante. Mentre il gioielliere era distratto dai clienti, due soggetti erano entrati nel negozio armati di una pistola ed a volto travisato. Uno di loro, dopo aver picchiato il gioielliere con calci e pugni ed averlo colpito con il calcio della pistola, aveva puntato l’arma nei confronti della vittima, costringendo a consegnare i gioielli che aveva prelevato dalla cassaforte per mostrarli ai clienti (per un valore pari a circa euro 74.000) nonché il suo stesso telefono cellulare.
Durante la fuga, il titolare della gioielleria era riuscito ad afferrare il cappuccio della felpa indossata da uno dei due, scoprendogli il volto.
Le telecamere del sistema di videosorveglianza hanno immortalato i due soggetti ed uno di essi era stato ritenuto molto somigliante con le fattezze fisiche di Antonino Mauro.
Inoltre le analisi biologiche eseguite sul passamontagna utilizzato per la rapina avevano evidenziato la presenza del dna una traccia minima compatibile con quello del sospettato.
L’attività di indagine, sviluppatasi con intercettazioni ambientali e telefoniche, oltre ad evidenziare un quadro indiziario di responsabilità anche a carico dei due “finti” clienti, ha fatto emergere la paura di Mauro di essere scoperto e la piena confessione di uno degli indagati.




Siracusa. Cerimonia di apertura dell'anno scolastico: "è nuovo cammino"

Inaugurato ufficialmente questa mattina all’Urban Center il nuovo anno scolastico. Una cerimonia alla presenza delle autorità civili, militari e religiose della città. Ed ovviamente delegazioni di studenti e dirigenti scolastici. A fare gli onori di casa, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, insieme all’assessore alle Politiche educative, Pierpaolo Coppa. Assente l’assessore regionale alla Pubblica Istruzione, Lagalla.
Non una festa, c’è consapevolezza dei tanti problemi del mondo scolastico siracusano. La cerimonia vuole segnare l’avvio di un cammino che possa portare, nel medio periodo, ad un miglioramento dei rapporti e della concezione della scuola siracusana. Con comprensivi ed istituti superiori messi nelle condizioni di “parlarsi”.
La cerimonia ha anche voluto mettere in risalto il lavoro svolto negli istituti scolastici di Siracusa sui temi della legalità, dell’educazione ambientale, del contrasto alle forme di bullismo e cyberbullismo, alternanza scuola lavoro e delle buone pratiche educative. Spazio anche alle esperienze formative realizzate dalle scuole e selezionate da una apposita giuria.
Il prefetto, Giuseppe Castaldo, ha presentato una lucida analisi sul momento vissuto dalla scuola siracusana, attraversata da fermenti di varia natura e fenomeni sotto la lente delle forze di polizia.




Siracusa. Sicurezza stradale, il vizio di correre in autostrada: 122 multe

L’alta velocità continua ad essere l’infrazione più diffusa tra gli automobilisti siracusani. Specie lungo la rete autostradale di Rosolini a Catania. Alle volte, limiti superati anche di oltre 60km orari. Una imprudenza che rischia di costar caro, in termini di incidenti e vite umane. Proprio per contrastare l’abitudine, pericolosa quanto sottovalutata, la Polizia Stradale ha dedicato la settimana della Mobilità europea alla campagna congiunta di sicurezza denominata “Edward”.
Pattuglie impegnate per arrivare all’obiettivo di zero incidenti, zero vittime. Il forte contrasto, con la mobilitazione di 65 pattuglie ed oltre 100 agenti, ha permesso di sfiorare il risultato nella settimana: solo 2 micro incidenti autonomi.
La campagna, appena conclusa, mirava a colpire tutti quei comportamenti illeciti che sono giornalmente causa di incidenti stradali, come il superamento dei limiti di velocità, il mancato utilizzo dei dispositivi di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini, il mancato uso del casco protettivo e l’uso di telefoni cellulari alla guida, (principale fonte di distrazione), allo scopo di elevare gli standard di sicurezza stradale lungo le strade di tutta Europa.
Nella provincia di Siracusa, sono state 122 le multe per superamento dei limiti di velocità, 14 per l’uso del cellulare alla guida; particolare attenzione è stata rivolta al mancato utilizzo delle cinture di sicurezza e per tale illecito sono state contestate 98 violazioni.




Siracusa. Legambiente chiama a raccolta i volontari: "puliamo il Robinson"

I volontari di Legambiente in azione al parco Robinson di Bosco Minniti. Sabato Legambiente celebra la 26esima edizione di Puliamo il Mondo, la più grande iniziativa di volontariato ambientale italiana. E quest’anno la “casa” siracusana sarà proprio il grande spazio pubblico di via Madre Teresa di Calcutta.
Appuntamento alle 9, per una veloce illustrazione pratica su come si raccolgono, si separano e si conferiscono correttamente i rifiuti in maniera differenziata. Dalle 9.30 scatta la pulizia del parco.
L’edizione 2018 è caratterizzata dallo slogan “Puliamo il mondo dai pregiudizi”: azioni di cittadinanza attiva, per promuovere la vivibilità e la bellezza dei luoghi ma anche per offrire un’occasione di integrazione e di abbattimento delle barriere culturali e sociali.
Hanno già aderito diverse scuole come il Quintiliano ed il Gargallo, insieme al comprensivo Costanzo. E poi l’Unione degli Studenti, Arciragazzi, Croce Rossa, Accoglierete, Arci, Amnesty International, Cas, Banca Etica, Slow Food. Sostegno logistico di Igm.




Augusta. Avvicendamento al comando tattico di Mare Sicuro

Ieri 24 settembre si è svolta a bordo della fregata Alpino, ormeggiata in porto ad Augusta, la cerimonia di avvicendamento al comando tattico dell’Operazione Mare Sicuro.
Alla presenza del Comandante in Capo della Squadra Navale, ammiraglio di squadra Donato Marzano, il contrammiraglio Angelo Virdis ha ceduto dopo quasi due mesi di attività in mare il comando al contrammiraglio Davide Berna.
L’Operazione Mare Sicuro, avviata il 12 marzo 2015a seguito dell’evolversi della crisi libica, prevede il dispiegamento di un dispositivo aeronavale allo scopo di garantire attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo centrale e nello Stretto di Sicilia, in applicazione della legislazione nazionale e degli accordi internazionali vigenti.
Le unità d’altura incluse nel dispositivo aeronavale operano in un’area di mare di circa 160.000 km quadrati assicurando presenza e sorveglianza, tutela degli interessi nazionali, sicurezza delle attività marittime di interesse nazionale, protezione delle linee di comunicazione e delle navi commerciali in transito, protezione delle fonti energetiche strategiche d’interesse nazionale e la sorveglianza dei possibili movimenti delle formazioni jihadiste, nonché per assicurare la necessaria cornice di sicurezza alle operazioni dei mezzi nazionali in Mediterraneo centrale.Dal 1 gennaio 2018, i compiti della missione sono stati ampliati ed ora comprendono le attività di supporto e di sostegno alla Guardia Costiera e alla Marina Militare libiche rafforzando quanto già in atto da parte della Marina Militare che opera nel Mediterraneo.
La fregata Alpino, attualmente sede del comando dell’Operazione Mare Sicuro, è la quinta nave italiana costruita nell’ambito del programma italo-francese denominato Fregata Europea Multi Missione (FREMM). Per la nostra Marina è prevista la realizzazione di dieci fregate, di cui sei in configurazione polivalente (General Purpose – GP) come il Bergamini e quattro in configurazione antisommergibile (Anti Submarine Warfare – ASW).
Con un equipaggio di 168 tra uomini e donne, 144 metri di lunghezza ed un dislocamento a pieno carico di 6.700 tonnellate, nave Alpino è una fregata polivalente, progettata all’insegna dell’innovazione e della flessibilità, in modo da operare attivamente nella tutela degli interessi nazionali e poter rispondere con successo agli scenari futuri.




Siracusa. Arretramento delle coste, esperti a confronto il 26 settembre

Dalla Germania all’Italia, la Sicilia – e Siracusa – sarà il terzo punto di incontro per il Mopp-Medflood, un progetto di ricerca finanziato dall’Inqua (International Union for Quaternary Research) per il periodo 2016-2020. L’obiettivo è fronteggiare fenomeni legati alle dinamiche costiere: sollevamento del livello del mare, erosione, mareggiate e tsunami.
L’evento, che si terrà mercoledì 26 settembre presso il Consorzio dell’Area marina protetta del Plemmirio, gode del patrocinio e della co-organizzazione dell’Ordine regionale dei geologi di Sicilia: “Si tratta di studi e ricerche ai quali guardiamo con grande attenzione e partecipazione. Sono molto importanti per conoscere e contrastare l’arretramento della costa”, commenta il presidente dell’Ordine, Giuseppe Collura.
Il primo incontro, i cui responsabili sono Giovanni Scicchitano dello Studio Geologi Associati T.S.T. di Misterbianco a Catania e Matteo Vacchi dell’University of Exeter in UK, si è tenuto nel 2016 a Brema, in Germania. Qui sono state condivise finalità e strategie della ricerca. Nel 2017 il gruppo di lavoro si è incontrato a Palau, in Sardegna, per una campagna di rilievi e studi.
Diverse e varie le pubblicazioni scientifiche raccolte in questi anni e che mercoledì verranno presentate assieme ai risultati preliminari dei progetti internazionali di ricerca MOPP-MEDFLOOD e IGCP 639.
In questi giorni vari gruppi di ricerca italiani ed internazionali radunati in Sicilia per l’evento si sono incontrati e confrontati sulle tematiche oggetto dei progetti, “soprattutto – spiega il geologo Marco Andolina – sullo studio delle dinamiche costiere in relazione alle variazioni relative del livello del mare avvenute in epoche geologiche e storiche, nonché alla modellizzazione di scenari futuri di sommersione”.




Bonifiche, l'altra faccia: l'inerzia che blocca lo sviluppo. Appello di Confindustria

Il presidente di Confindustria Siracusa, Diego Bivona, lancia un appello ai sindaci dell’area industriale e quindi compreso quello di Siracusa: “chiedano con forza, d’intesa con i parlamentari, al Governo nazionale la ridefinizione del perimetro della stessa area Sin che appare allargata a dismisura”.
Il tema è noto. Il sito di interesse nazionale ingloba territori di 4 Comuni: Priolo, Augusta, Melilli e Siracusa. Non tutte le aree incluse però sono interessate da fenomeni di inquinamento industriale o da presenza industriale. Un eccesso di zelo del passato che oggi presenta il conto: lo Stato, in 18 anni, ha bonificato solo il 20% dell’area che avrebbe dovuto. Una inerzia che ha pesato anche sulla regolare crescita di quelle zone.
“L’attuale Sito di Interesse Nazionale – dice Bivona – è un’area di 5.814 ettari e comprende non solo l’area industriale (2134 ettari) ma ingloba grandi pezzi di territorio ed a Siracusa si spinge fino a Epipoli, il porto, la fascia costiera fino ai Pantanelli e non si comprende quale criterio è stato seguito per inserirli all’interno dell’attuale Sin. Vorrei ricordare che ciò ha causato negli anni passati il blocco di importanti investimenti anche turistici e la fuga di imprenditori che volevano investire nella provincia di Siracusa”.
I terreni all’interno dell’area Sin di Priolo infatti sono regolamentati da accertamenti e soggetti a vincoli non solo onerosi economicamente ma anche a tempi di svincolo indefiniti, che rendono di fatto difficile l’avvio di nuove attività imprenditoriali.
“Oggi abbiamo un altro rischio: che si perda anche l’occasione dei vantaggi previsti per chi investe nelle aree ZES la cui gestione è affidata alla Autorità di Sistema di Augusta-Catania. Il Governo Regionale sta infatti definendo – continua il Presidente di Confindustria Siracusa – i confini della Zona Economica Speciale che sarà di estensione limitata per disposizione ministeriale e che interesserà parte di aree della Sicilia orientale da Messina fino a Gela. Saranno escluse le aree soggette a vincoli come nella fattispecie le aree SIN”.
Un paradosso. Il porto di Augusta, la cui caratteristica di porto “core” è fondamentale per il riconoscimento della Zes, non genera per il territorio siracusano alcuna ricaduta economica, “a vantaggio di territori delle province di Catania, Messina, Ragusa e Caltanissetta-Gela. La mobilitazione che chiediamo ai rappresentati politici della nostra provincia – conclude Bivona – è finalizzata a salvare la nostra economia, a creare realmente occasioni di investimenti e dunque di crescita, sviluppo e occupazione”.