Il centrodestra siracusano boccia compatto il nuovo capitolo della telenovela gestione rifiuti nel capoluogo. “Eravamo e siamo contrari alla soluzione della gara ponte di 6 mesi fortemente voluta dall’amministrazione Italia, soprattutto perché vi sono palesi criticità quali la mancanza di chiarezza del capitolato riguardo alla esplicitazione dei mezzi necessari per un servizio così importante, all’assenza di indicazioni riguardanti il servizio di raccolta per le utenze non domestiche ma soprattutto perché omette, in gran parte, i servizi da svolgere”, spiegano in una nota congiunta Stefania Prestigiacomo e Bruno Alicata (Forza Italia), Enzo Vinciullo (Siracusa Protagonista), Gianluca Scrofani (Cantiere Siracusa), Giovanni Magro (Udc) e Peppe Napoli (Fratelli d’Italia).
Per gli esponenti del centrodestra, “l’esito di questa gara non garantirà alcun investimento sul territorio, nè migliorerà la percentuale di raccolta differenziata. La scelta di premiare il massimo ribasso piuttosto che la qualità tecnica del progetto e la sua applicazione condizioneranno fortemente il servizio nei prossimi mesi”.
E fanno di conto: un ribasso del 13,86 su 8,5 milioni a base d’asta porta ad un costo servizio del 7,4 milioni di euro. “Di questi circa 5,5 sono relativi al costo del personale secondo la stazione appaltante ed ulteriori 150 mila di rimborso alla ditta uscente per gli investimenti effettuati. Restano quindi 290mila al mese per sei mesi per gli investimenti, per la gestione e i costi di struttura, per le spese generali e, semmai, per l’utile di impresa. Inoltre, a fronte di un servizio già carente reso attualmente con circa 260 unità, il nuovo gestore dovrà gestirlo con sole 244 e quindi con una declinazione in negativo in termini di orari di lavoro e sicurezza dei lavoratori e conseguente inefficienza del servizio”.
Prestigiacomo, Alicata, Vinciullo, Scrofani, Magro e Napoli avanzano poi dubbi sulla ditta vincitrice, la Tekra. “Pretendiamo garanzie sulla sua affidabilità, considerato che il Comune di Acireale nel luglio 2018 si è trovato costretto ad annullare la gara di sette anni per un valore di 50 milioni affidata a Tekra con il sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa e per carenza di requisiti necessari. A Castellamare di Stabia la stessa società deve rispondere di presunte irregolarità nelle certificazioni contributive, per non tralasciare i presunti inadempimenti nei Comuni di Castelfiorentino, Certaldo, Gambassi Terme e Montalone in cui il Tar di Firenze ha disposto la revoca dell’aggiudicazione dell’appalto e la cessazione delle prestazioni. Ad Aversa invece il Comune si è trovato costretto a bloccare l’affidamento dell’appalto di oltre 30 milioni dopo aver scoperto una segnalazione del Comune di Villa Literno all’Anac per l’applicazione di penali nei confronti della ditta Tekra per grave negligenza professionale nello svolgimento del servizio. Tutto questo ci lascia perplessi sull’affidabilità della ditta che si avvia a gestire l’apparato dei rifiuti di una città come quella di Siracusa nei prossimi mesi”.