Siracusa. Di nuovo chiusa la postazione 118 in Ortigia

Nuovamente chiusa da ieri la postazione del 118 in Ortigia- Grida allo scandalo l’ex deputato regionale Enzo Vinciullo. “Vuol dire che la città di Siracusa, con i suoi oltre 120 mila abitanti, ha soltanto 2 ambulanze a disposizione -fa notare Vinciullo- E dire che negli ultimi mesi, di fronte alle mie proteste, tutti si sono impegnati non solo a fare riaprire la postazione del 118 in Ortigia, 24 ore su 24 , così come è stato stabilito dal Parlamento Siciliano nella scorsa Legislatura, ma, addirittura, ad ampliare l’offerta con un’auto medicalizzata, che poi risultò essere un Doblò. Abbiamo anche dovuto ascoltare perfino lodi sperticate nei confronti dell’Assessore regionale della Salute, a cui parecchi esponenti del Centro Destra e del Centro Sinistra hanno riconosciuto il suo impegno per risolvere il problema, come se un fatto normale di amministrazione, quale quello di assicurare la postazione del 118, fosse motivo di lode nei contorni di un Assessore regionale”. Indice puntato contro la politica provinciale, “che ringraziamo per i diritti sottratti”.




Il presidente della Repubblica domenica 23 a Siracusa, omaggio a Bassiouni

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà a Siracusa domenica 23 settembre per partecipare alla cerimonia commemorativa che il Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights dedicherà al suo storico fondatore e presidente, il professor Cherif Bassiouni.
Scomparso lo scorso anno a Chicago all’età di 79 anni, Bassiouni è considerato in tutto il mondo come il padre del moderno diritto penale internazionale, oltre che uno dei principali fautori dell’istituzione della Corte Penale. Insigne giurista, ha diretto l’Istituto di Siracusa per oltre quarant’anni e ha lavorato al servizio delle Nazioni Unite in numerosissime commissioni d’inchiesta internazionali sulle violazioni di massa dei diritti umani. Nominato cittadino onorario di Siracusa nel 1987 è anche stato candidato nel 1999 al premio Nobel per la pace, per l’impegno profuso a supporto della giustizia penale internazionale e per la creazione della corte penale internazionale.
La cerimonia commemorativa di domenica 23 settembre avrà inizio con il messaggio di benvenuto ai rappresentanti delle istituzioni, alle autorità e agli ospiti provenienti da tutto il mondo da parte del Presidente dell’Istituto, Jean-François Thony, attuale Procuratore Generale della Corte d’Appello di Rennes. Seguiranno gli interventi del Presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, del sindaco di Siracusa, Francesco Italia e del Giudice della Corte Penale Internazionale, Rosario Aitala.
Esprimeranno la loro testimonianza per onorare la memoria del celebre giurista anche Giovanni Maria Flick, attuale presidente onorario dell’Istituto e già presidente emerito della Corte Costituzionale e Ministro della Giustizia, Paola Severino, vicepresidente dell’Istituto e già Ministro della Giustizia, la senatrice Emma Bonino, già Ministro degli Affari Esteri e il professor John Vervaele, attuale presidente dell’Associazione Internazionale di Diritto Penale.




Siracusa. Viale Tisia, approvato il progetto: forse salvo il finanziamento

La giunta comunale di Siracusa ha approvato oggi l’ultimo dei progetti di “Rigenerazione urbana” riguardanti il decreto Periferie, completando così il complesso iter progettuale e amministrativo dell’intero parco progetti pensato e voluto dall’amministrazione per dare un nuovo volto alla città.
L’ex soprintendente ad interim Calogero Rizzuto ha emanato nei tempi previsti la pratica di autorizzazione, scongiurando così il rischio della perdita dei finanziamenti dopo l’apertura del governo pentastellato.
I progetti approvati oggi riguardano l’intera area urbana di via Tisia e via Pitia, mentre è in via di aggiudicazione la riqualificazione di via Crispi con i cui risparmi si riuscirà a dare un manto d’asfalto decente anche alla parallela porzione di corso Umberto.
L’amministrazione auspica adesso il mantenimento degli importanti finanziamenti da parte del Governo Nazionale.




Siracusa e la differenziata: sfiorato il 25%. La classifica dei quartieri "virtuosi"

Nonostante giornate difficili sul fronte rifiuti, la raccolta differenziata tiene. Agosto ha fatto registrare un timido +1%, portando l’aggregato cittadino a sfiorare il 25%. A fine settembre, Siracusa dovrebbe toccare il traguardo del 30% di raccolta differenziata.
Le zone più critiche rimangono quelle delle contrade marinare dove la percentuale di differenziata (dato di luglio) non supera il 2,70%. In quelle aree, peraltro, vige il sistema di raccolta di prossimità e non il porta a porta.
Per quel che riguarda la cinta urbana, la circoscrizione AKradina risente ancora della presenza di cassonetti, rimossi nella seconda metà del mese di agosto. Per Grottasanta e Tiche il servizio porta a porta è in fase di attivazione ed interessa ad oggi circa 8.000 utenze su 20.255.
I più “bravi” a differenziare sono i residente del centro storico: con il suo 63,75% Ortigia guida la classifica dei quartieri “virtuosi”, seguita a debita distanza da Belvedere (57,49%) e da Santa Lucia (50,22%). Poco sotto il 50% Cassibile (48,99%) ed Epipoli (48,88%), fatica Neapolis (40,74%) con Akradina (16,71%) e Tiche (10,34) in sofferenza. Grottasanta ancora ferma al palo (4,70%). Male le contrade balneari, anche per noti problemi, che non arrivano neanche al 3% (2,70%).
Un abitante di Siracusa produce in media ogni giorno 1,47kg di rifiuti. Neapolis ed Epipoli sono le due circoscrizioni nelle quali, sulla scorta dei dati, maggiore è la migrazione di rifiuti verso altri quartieri. Ragionamento diverso per Santa Lucia, la Borgata, che evidenzia “un dato apparentemente coerente con un equilibrato sistema di differenziazione porta a porta ma che in realtà risente della presenza di un numero consistente (stimati 5000/6000) abitanti non residenti, per lo più stranieri”. Il virgolettato è contenuto nell’ultimo report sulla differenziata a Siracusa. E da un’indicazione precisa di quello che è il problema per la Borgata. Differenze di lingua, di cultura, residenze ed utenze non dichiarate ed i sacchetti continuano a proliferare sui marciapiedi.




Perchè Siracusa si è ritrovata sotto i rifiuti? Igm aveva avvisato il Comune

Mentre la situazione torna lentamente alla normalità, è il caso di porsi una domanda: perchè Siracusa si è ritrovata con i rifiuti in strada? Questo avvio di settembre è stato il più complesso nella gestione del servizio di igiene urbana per una serie di concause. Dallo straordinario rallentato per l’agitazione dei lavoratori (con turni di raccolta a macchia di leopardo) alla rimozione di ulteriori cassonetti in zona Akradina, con il risultato di un acuimento della cosiddetta migrazione: sacchetti di spazzatura da ogni parte della città, abbandonati nei sempre meno cassonetti superstiti.
E qui c’è l’alibi e la colpa di Igm, la società che gestisce al momento il servizio, in attesa di gara ponte. L’alibi perchè mentre cresce l’impegno di personale per il porta a porta, bisogna distrarne sempre di continuo una parte per le bonifiche delle mini-discariche create da chi non si piega alla differenziata. Il cane che si morde la coda.
La colpa perchè se fossero già stati rimossi tutti i cassonetti forse oggi ci sarebbe un problema in meno. E di questo c’è consapevolezza, ed autocritica, all’interno della stessa società gestore.
Il capoluogo è stato quasi completamente ripulito. Entro domani saranno concluse le operazioni straordinarie di pulizia, incluse Fontane Bianche ed Ognina.
Nonostante tutto, però, la differenziata tiene e – seppur lentamente – cresce. Ad agosto, quando solitamente calano le percentuali, Siracusa ha fatto registrare un ulteriore +1%. Il dato ufficiale Igm recita 22,5% a cui aggiungere i circa 2 punti percentuali del compostaggio domestico. Siracusa sfiora il 25% e vede da vicino il traguardo del 30% a fine settembre.
Pesa, però, come un macigno il dato delle tonnellate di rifiuti abbandonati, i mucchietti di sacchetti che non dovrebbero finire su strada e che invece sono lì e per i quali la responsabilità diretta non è certo di Igm: 800 tonnellate al mese. Un dato monstre che dice bene come una ampia fetta di città non stia partecipando al cambiamento. In pochi giorni verrà completata la distribuzione delle attrezzature per la differenziata nei quartieri Tiche e Grottasanta che lentamente si stanno “votando” al nuovo servizio. Il ritardo sui tempi previsti c’è ed è nell’ordine dei due mesi. E su questo ha pesato, purtroppo, la decisione del Cga di Palermo dello scorso 29 maggio che – nel rispetto pieno del suo dispositivo – ha mandato a scatafascio il percorso che era stato studiato, concordato ed avviato. Già senza simili inghippi, studi recenti parlando di 12 mesi di necessario assestamento per una città medio-piccola che avvia da zero un servizio di differenziata. Per Siracusa ne serviranno quasi 20.
Non tutto il male viene per nuocere, recita l’antico adagio. La “falsa” partenza del capitolato del 2014 ha permesso di evidenziarne alcune pecche. Da correggere. Una prima: una città come Siracusa deve essere considerata per le sue specificità. Un esempio per chiarire: Ortigia è diversa da Grottasanta, pertanto non può valere lo stesso criterio per entrambe le zone, quando si predispone conferimento e raccolta. Non si può, poi, non tenere conto della stagionalità: trattare Fontane Bianche o Arenella allo stesso modo che sia agosto o dicembre è sbagliato. In estate servono più turni di raccolta, perchè aumentano i residenti e arrivano i turisti, meno da settembre in avanti.
Non a caso, in tempi non sospetti (era maggio), in una lettera indirizzata al Settore Ambiente del Comune di Siracusa, Igm preconizzava quanto poi accaduto. Una missiva con cui venivano richiesti correttivi in modo da poter destinare le corrette risorse umane alla risoluzione delle problematiche che sono poi esplose in estate, nelle contrade balneari e nel centro storico di Ortigia: abbandoni di rifiuti, forte presenza di attività food nel cnetro storico, la mancanza di raccolta la domenica, l’assenza di pronto intervento per Ortigia dal venerdì e la necessità di una risposta per i pannoloni.




Assalto a un furgone:sprangate all'autista, rubati 5 mila euro

Rapina ieri sera ai danni dell’autista di un furgone adibito al trasporto merci. L’episodio si è verificato alle 19,30. La vittima è stata aggredita da tre uomini, secondo quanto ricostruito dagli agenti del commissariato di Augusta.Armati di spranga di ferro, gli hanno causato alcune lesioni, fortunatamente lievi. Il botino ammonta a diverse migliaia di euro. In corso la quantificazione esatta. La cifra si aggirerebbe tra i 3000 e i 5600 euro.




La morte di Lele Scieri, mamma Isabella in tv: "ora vogliamo giustizia"

Ospite della trasmissione di Rai Tre “Chi l’ha visto? 11.30”, Isabella Guarino – la mamma di Emanuele Scieri – si è rivolta direttamente agli indagati per la morte del figlio, avvenuta il 16 agosto del 1999 all’interno della caserma Gamerra di Pisa. Per quella storia, a lungo dimenticata e poi riaperta sulla spinta dell’ottimo lavoro della Commissione parlamentare d’inchiesta, c’è un ex commilitone del siracusano Scieri ai domicilia con l’accusa di omicidio. Misura cautelare recentemente confermata dalla magistratura pisana che coordina le indagini.
“Ci aspettiamo che gli indagati dicano cosa è successo quella notte ad Emanuele. Sono fatti inaccettabili per noi, per tutti gli amici, che Emanuele caduto dalla torretta sia rimasto agonizzante e pochi minuti dopo, quando c’era l’appello, nessuno sia andato a cercarlo”, ha detto la mamma in tv. “Dopo tanti anni è impossibile che non riescano a dire la verità, che non provino rimorso. E’ assurdo che Emanuele abbia perso la vita in un luogo dove doveva invece essere protetto. Da queste nuove indagini, finalmente riusciamo a conoscere come sono andate le cose. Dal primo di agosto si sta aprendo una porta per l’affermazione della verità, grazie alla Commissione parlamentare d’inchiesta. Ora vogliamo giustizia”.




Siracusa. Nuova sede per la Municipale in via Algeri: c'è il progetto esecutivo

Il progetto adesso è esecutivo. Nessun dubbio, dunque, sulla decisione di trasferire il comando dei Vigili Urbani dalla sede di via Molo, che non è adeguata e va dismessa, a via Algeri. La polizia municipale avrà sede in una parte della scuola, come presidio di legalità. Le ragioni per cui il Comune , da oltre undici anni, ha stabilito di collocare alla Mazzarrona il Comando dei Vigili Urbani sono molteplici e condivise dalle diverse amministrazioni comunali che dal 2006 si sono succedute alla guida della città. La spesa prevista ammonta a circa 870 mila euro, fondi che dovrebbero essere reperiti nell’ambito delle risorse messe a disposizione dalla presidenza del consiglio dei ministri per la riqualificazione delle periferie. Essendo un progetto già esecutivo, in base a quanto emerso nelle ultime ore, il progetto potrebbe essere “salvato” e dunque finanziato. I locali di via Algeri individuati versano comunque in condizioni precarie. Dall’ultimo sopralluogo effettuato, sarebbero addirittura peggiorate rispetto alle precedenti verifiche. Questo, anche a causa dei numerosi raid vandalici subiti dalla struttura.




Siracusa. Punto ristoro del Maniace, accolta sospensiva: domani riapre

Il Tar di Catania ha accolto la sospensiva dell’ordinanza che imponeva la chiusura del punto ristoro del Maniace, richiesta dal concessionario di piazza d’Armi. Da domattina riapre, allora, il cancello e riprende il servizio ristoro. Il merito della vicenda verrà discusso in udienza collegiale di camera di consiglio l’11 ottobre.
In quella occasione i giudici amministrativi si pronunceranno sulle richieste della Senza Confini srl relative all’annullamento dell’ordinanza del 21 agosto scorso della Soprintendenza; delle risultanze (“ignote alla ricorrente”) del sopralluogo degli ispettori regionali; del verbale di accertamento di violazione urbanistica del Comune di Siracusa del 24 agosto e del provvedimento che aveva revocato l’agibilità.




Donne migranti in rivolta, aggrediti carabinieri al Cenacolo di Solarino: 5 arresti

Trambusto questa mattina al centro di accoglienza per migranti “Cenacolo” di Solarino. La struttura ospita solo donne. Pare che alla base della violenta protesta vi siano ritardi nel pagamento del cosiddetto pocket money. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Floridia e Solarino.
Non è stato semplice riportare l’ordine. Gli stessi militari sono divenuti bersaglio della rabbia delle donne, una ventina, che avevano eretto delle vere e proprie barricate impedendo agli operatori della struttura di entrare ed uscire dalla stessa. Armate di bastoni, hanno minacciato gli stessi carabinieri aggredendoli con morsi, calci e graffi su ordine di cinque di loro poi identificate. Le donne in gravidanza sono state inviate dalle altre migranti a sdraiarsi davanti alle barricate per evitare che i carabinieri le spostassero.
I militari hanno scavalcato il muro di cinta e, nonostante, l’aggressione, sono riusciti a riportare la calma. In 5, tutte originarie della Nigeria e della Costa d’Avorio, sono state arrestate per lesioni e resistenza. Hanno dai 18 ai 35 anni. Sono state accompagnate in carcere a Catania, piazza Lanza.