Prima riunione operativa dedicata al problema traffico a Siracusa. I tecnici comunali e l’assessore alla Mobilità, Giovanni Randazzo, hanno avviato lo studio di misure che possano riportare la normalità nel capoluogo. Spostarsi in città, negli ultimi mesi, è diventato un calvario. Pochi mezzi pubblici, volume di auto spropositato, parcheggi insufficienti, rete viaria non adeguata all’aumento del traffico ed indisciplina alla guida. Servono soluzioni, anche impopolari e coraggiose come sperimentazioni di cambio viabilità da nord a sud (sensi di marcia, corsie preferenziali, etc).
Si parte intanto dai parcheggi. Trovare uno spazio, anche a pagamento, prima di raggiungere Ortigia è impossibile in alta stagione turistica. La prima risposta allo studio dell’amministrazione sarà l’apertura alle auto dell’ampia porzione del posteggio del Molo riservata ai bus. Dalle 18 crolla il numero degli autobus turistici in sosta, quindi si è pensato di “aprire” anche quella sezione alle auto, ricavando circa ulteriori 150 posti auto. Il provvedimento dovrebbe essere pronto a breve.
Da Palazzo Vermexio traspare poi la volontà di recuperare due aree di sosta trascurate per diversi motivi. Una è quella del Von Platen, parcheggio a pagamento aperto ma con poco appeal. Pochissimi lo utilizzano, anche per via delle sue condizioni. Un ingresso da via Padova forse aiuterebbe ad attrarre auto in sosta, considerando come nell’area vi siano ben 5 istituti scolastici.
La seconda area di sosta è quella dei Pantanelli, dove prima stazionava il circo spostato poi in via Algeri proprio perchè quella zona doveva servire come parcheggio. Ma oggi è impensabile: niente illuminazione notturna, difficile capire come posteggiare e quali siano gli stalli e soprattutto come raggiungere poi da lì il centro storico. Quell’area sosta pensata ai Pantanelli ha bisogno di una massiccio maquillage altrimenti rimane un vasto campo recintato dove una volta l’anno arrivano le giostre e punto. Eppure se davvero si vuole alleggerire il traffico in entrata diretto al centro storico, quella area parcheggio tornerebbe utile. A patto di poter contare su collegamenti continui e puntuali con navette (nota attualmente dolente per i noti problemi).
Nella riunione si è discusso anche dell’area alle spalle di Casina Cuti che potrebbe essere aperta e svolgere funzione di parcheggio scambiatore nord-sud: ma anche qui, senza i dovuti collegamenti diventa quasi inutile.
A rallentare queste novità, i fondi che servono per le necessarie operazioni preliminari. Non grandi cifre, ma attualmente purtroppo non disponibili.
Da risolvere assolutamente il nonsense del Talete. Da una parte si debbono allontanare le auto da un ingolfato centro storico, dall’altro si utilizza un parcheggio pubblico in piena Ztl. E l’unico multipiano mai costruito – e chiuso – è a Santa Panagia.
Ma da nord a sud occorre ripensare, ed in fretta, lo stesso sistema di viabilità. Corsie preferenziali, sensi di marcia, accessi e controlli: servono nuove soluzioni sulla rete viaria esistente, prima che Siracusa si fermi.