Siracusa. La vita di Lidia appesa a un filo: probabile nuovo intervento

Sono peggiorate le condizioni della piccola Lidia, nata con una malformazione genetica rarissima e che da qualche settimana si trova ricoverata al St. George Hospital di Londra. Mentre sembrava che stesse meglio e i genitori speravano che la situazione fosse tale da lasciar sperare per il meglio, i medici hanno comunicato alla famiglia esattamente l’opposto. Oggi è una giornata cruciale. Sarà deciso se la piccola dovrà essere nuovamente operata all’intestino. Una notizia che sta tenendo tutti con il fiato sospeso. Giovanni, il padre, parla di un “alto rischio di perderla. E’ troppo debole- racconta- Speriamo non debba essere nuovamente sottoposta ad intervento”. Per la piccola Lidia è in moto da settimane la macchina della solidarietà avviata dallo stesso papà. La malattia che ha colpito Lidia ha un’incidenza di un caso su 20 mila. Della storia di Lidia si è occupata anche la trasmissione televisiva “Le Iene”. La redazione è pronta ad occuparsene ancora. Lidia è nata prematura, alla 34esima settimana. La sua malformazione congenita grave all’intestino è un’atresia duodenale al terzo stadio. Viene nutrita attraverso un sondino nella testa. Se la piccola dovesse essere operata nuovamente, l’intervento presenterebbe un alto rischio. E intanto c’è la vita quotidiana da portare avanti, tra Londra e Weybridge, dove la famiglia si è trasferita (Giovanni, la moglie e la sorellina di Lidia, Gloria, 9 anni). E’ subentrato anche uno sfratto, nel frattempo. Le spese da sostenere, spiega Giovanni, sono altissime. Le donazioni attraverso la raccolta avviata on line sono arrivate a circa 22 mila sterline. Per donare, basta cliccare sul link HELP FOR LIDIA su Facebook.




Siracusa. Appalto pulizie, incontro rinviato la tensione torna alle stelle

Rinviato l’incontro tra sindacati e amministrazione comunale per risolvere la grana appalto pulizie. L’ultima proroga scadrà il 31 agosto ma nei giorni scorsi ci sarebbe stato un tentativo di avvio del nuovo appalto da parte della piemontese Cm Service, con immissione di proprio personale. A denunciare l’episodio sono i sindacati, in particolare Filcams Cgil e Fisascat Cisl. “Hanno trovato però la fiera opposizione delle battagliere lavoratrici siracusane che si sono poste a difesa del loro posto di lavoro, cacciando indietro le truppe piemontesi”, spiega Stefano Gugliotta, segretario Filcams Cigl.
Insieme a Teresa Pintacorona (Fisascat Cisl) è secco nel definire irrispettosa “la scelta unilaterale dell’amministrazione comunale di rinviare la programmata convocazione dei sindacati al 29 agosto, specie alla luce della fissata riunione sull’appalto con una parte dell’opposizione del Consiglio Comunale per lo stesso giorno 27 agosto. Il silenzio assordante dell’amministrazione comunale di Siracusa su questa delicatissima vertenza che interessa la serenità di 37 famiglie non è commentabile”.
Vi sarebbe – secondo i sindacati – una “non velata sudditanza nei confronti della ditta piemontese Cm Service. Rinnoviamo la nostra richiesta di annullare la gara in autotutela. In assenza di notizie certe e rassicuranti, mobiliteremo le lavoratrici ed i lavoratori dell’appalto in una lotta senza quartiere a difesa del loro salario e contro una politica degli appalti del Comune di Siracusa irresponsabile ed antisociale”.




Siracusa. Maniace e punto ristoro, il duro atto d'accusa del centrodestra

La vicenda Maniace diventa il primo scontro politico su cui l’amministrazione comunale deve misurarsi con le forze dell’opposizione (maggioranza in Consiglio comunale, ndr). Forte degli ultimi risultati, il centrodestra siracusano mostra i muscoli e lancia la sua sfida chiedendo, tra l’altro, le dimissioni del sindaco Francesco Italia. “Ha mentito ai cittadini”, spiega Stefania Prestigiacomo insieme a Paolo Ezechia Reale, Enzo Vinciullo, Giovanni Magro, Peppe Napoli e Bruno Alicata. Proprio l’ex ministro dell’Ambiente è la più dura. “C’è un clima pesante in città e questa vicenda diventa esemplificativa. Si vuole chiudere la bocca all’opposizione, negando la sala stampa comunale e l’urban center. Tutto evidenzia un modus operandi preoccupante”. Reale ne ha anche per due assessori, Randazzo e Granata, accusati di ipocrisia politica: da una parte sostengono la squadra di governo cittadino, dall’altra – con i loro movimenti politici di riferimento – prendono le distanze dalle scelte compiute.
Poi l’attacco al punto ristoro realizzato nella ex piazza d’Armi che, per il centrodestra, sarebbe da smantellare. Non solo, alla luce di presunte ulteriori illegalità che sarebbero emerse durante i vari accessi agli atti, la stessa concessione demaniale andrebbe ritirata. “La nostra non è una battaglia strumentale”, rivendica Stefania Prestigiacomo. “Questa vicenda ha purtroppo relegato all’angolo i problemi seri della città, per colpe non certo del centrodestra”. Parziale autocritica guardando al passato e ad alcune attività similari condotte in piazza d’Armi: “i sindaci del passato avrebbero dovuto vigilare di più”.




Siracusa. La controffensiva del sindaco Italia: "centrodestra, memoria corta"

“Io non sono un bugiardo e odio i bugiardi. Se dal centrodestra mi spiegano in cosa avrei mentito sul punto ristoro al Maniace, magari evitiamo di alimentare confusione nell’opinione pubblica…”. E’ contenuta in queste parole la replica del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, all’attacco frontale del centrodestra.
Nel mirino è finito l’incontro pubblico all’Urban Center nel corso del quale i progettisti hanno illustrato la realizzazione in corso d’opera. A quell’incontro partecipò anche il primo cittadino. Il punto contestato è quello relativo all’utilizzo di cemento armato.
“In quell’incontro si è parlato del progetto approvato. E l’uso del cemento era previsto”, taglia corto Italia. “L’opera è regolarmente autorizzata e lo si evince dai rilievi di Soprintendenza e Comune. Altro discorso è quello relativo alle difformità contestate che non sono rappresentante dalla presenza del cemento o meno. Erano previsti degli ancoraggi con zavorre di cemento prefabbricate, i cosiddetti plinti, al loro posto è stata realizzata in loco una base di cemento in opera. Ma in ogni caso – puntualizza il sindaco scandendo bene le parole – la difformità non è un problema del Comune ma del privato”.
Quanto alla validità del titolo urbanistico concesso dal Comune, “al momento siamo di fronte ad opinioni e non ad un pronunciamento di enti competenti. Certo sorprende come nel 2012, quando il Comune di Siracusa era a guida centrodestra, la Commissione avesse autorizzato sulla stessa area una palazzina di due piani su oltre 300 metri quadrati e nessuno aveva mosso obiezioni”. L’opera non venne poi realizzata per scelta dell’allora presidente del Consorzio Amp Plemmirio, Nuccio Romano.
Per chiarezza, la Commissione speciale per Ortigia è composta dall’assessore al centro storico, dal dirigente, un funzionario e da 8 altri professionisti espressi dell’ordine degli architetti, degli ingegneri, del genio civile etc.
“Da un punto di vista politico, io sono felice che l’area oggi sia fruibile e fruita da cittadini entusiasti che poco si curano o seguono la polemica”, dice ancora Francesco Italia. “Si dovrebbe piuttosto raccontare anche che dal 2009 al 2015 il Demanio concesse piazza d’Armi senza bando ad evidenza pubblica ad un privato, sempre lo stesso per tutti quegli anni. Vi realizzava solo nei due mesi estivi, quando era profittevole, attività di bar e discoteca o eventi a pagamento. Ancora, nel 2009 e nel 2011 lo stesso privato ha anche ricevuto contributi pubblici comunali”.
A chi lo accusa di difendere interessi di singoli, Francesco Italia risponde secco. “Io ho interesse a tutelare e difendere la verità. In questa come in tutte le altre vicende. Se, come sembra, ci sono state difformità è giusto che i responsabili siano sottoposti a controlli e si assumano la eventuale responsabilità delle conseguenze”.
Il sindaco si mostra sorpreso dal fatto che una parte importante della politica siracusana da due mesi stia catalizzando ogni sforzo sulla vicenda Maniace. “Ci sono questioni più impellenti e il cittadino è spiazzato perchè non interessato al cemento non cemento in piazza d’Armi”. E per essere ancora più chiaro, sferra un colpo non esattamente di fioretto. “Se questa attenzione fosse stata posta negli anni verso tematiche veramente importanti, di fronte alle quali si è scelto invece un religioso silenzio, forse oggi non sarebbe montato nei cittadini un forte senso di sfiducia verso la politica”.
Non cade, invece, nel vuoto la denuncia pubblica di Stefania Prestigiacomo che ha lamentato come sia stato impedito al centrodestra l’uso della salastampa comunale. “Se è davvero accaduto, mi sembra un fatto grave. Non sono io che dispongo della salastampa ma avvio subito un controllo perchè a tutti deve essere garantito il diritto di esprimere la propria opinione, specie a forze politiche rappresentate in Consiglio comunale. Parlare di regime o altro mi pare francamente eccessivo”.




Siracusa. Villaggio Miano, nottata con possibile carenza idrica

Perdita idrica da una conduttura di viale Epipoli, questa notte sarà necessario l’intervento dei tecnici Siam. Il guasto si è verificato all’altezza del centro commerciale tra il villaggio Miano e la frazione di Belvedere. Per la riparazione, previsto un intervento in nottata con inizio intorno alle 24, così da ridurre al minimo i disagi per i residenti. Nella notte, quindi si potrebbe verificare la carenza idrica in tutta la zona del villaggio Miano. È previsto il ripristino del servizio nelle prime ore della mattinata di domani.




Siracusa. La pineta di via Cannizzo, confine ideale tra interesse e disinteresse

Via Bartolomeo Cannizzo, periferia della periferia. Poco distante dal parco Robinson di Bosco Minniti – in attesa di riqualificazione – anche la pineta che si apre lungo lo stradone si presenta in condizioni oltre la decenza. Rifiuti, cartacce, panchine vandalizzate, giochi per bimbi danneggiati: è un catalogo di inciviltà varia. Ma purtroppo rappresenta pure il confine tra interesse e disinteresse, della collettività e della macchina pubblica. Le immagini comunicano un senso di abbandono e rassegnazione, come se “riprendere” il controllo di pezzi di Siracusa fosse impresa improba.




Guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di droga: tre patenti ritirate

Nel fine settimana appena trascorso, è tornato in strada il camper dell’Asp insieme ai Carabinieri. Controlli nei luoghi più frequentati dai giovani per la prevenzione e la repressione dell’uso delle sostanze stupefacenti e della guida in stato di ebrezza.
Controlli di laboratorio effettuati sul posto, grazie ai medici ed agli infermieri Asp coordinati dal dottore Roberto Cafiso. Oltre 50 persone sottoposte a controllo. Due di loro si erano posti alla guida dopo aver fatto uso di sostanze stupefacenti: oltre ad essere stati segnalati alla prefettura, a loro è stata ritirata la patente di guida. Uno dei controllati è stato inoltre deferito in stato di libertà per aver fornito false generalità, in quanto, per sottrarsi alle gravi conseguenze del controllo, avrebbe fornito i dati del fratello.
Sono state elevate 8 contravvenzioni per il mancato uso delle cinture di sicurezza, guida senza patente e una sanzione amministrativa con ritiro della patente per un giovane siracusano trovato alla guida in stato di ebrezza.




Melilli. Pensionato violento arrestato: danneggiata l'auto della compagna

Un pensionato melillese è stato arrestato dai Carabinieri. Il 64enne, destinatario di una ordinanza cautelare ai domiciliari, si è reso responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia e danneggiamento aggravato.
Era lo scorso 15 agosto quando l’uomo, nonostante le già imposte misure cautelari dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare e del divieto avvicinamento ai luoghi frequentati dalla sua compagna e della propria figlia, si è resto protagonista di un nuovo grave episodio: una violenta aggressione fisica delle vittime con danneggiamento dell’autovettura in loro uso.
I carabinieri di Melilli, a conclusione di una breve ma intesa attività investigativa, hanno chiesto alla Procura della Repubblica di Siracusa l’applicazione di una più afflittiva misura cautelare, ottenendo gli arresti domiciliari.




Siracusa. Santuario della Madonna delle Lacrime, benedizione del cotone

Questa sera al Santuario della Madonna delle lacrime, cerimonia della benedizione del cotone. Al termine della cerimonia delle 19, il rettore padre Aurelio Russo, assistito da vari sacerdoti, darà vita al rito che ricorda il prodigioso evento avvenuto a Siracusa nel 1953, quando il quadretto in gesso di maria pianse lacrime umane. Il cotone benedetto verrà poi distribuito ai fedeli.
Intanto ieri sera, un lembo di fazzoletto che ha asciugato il volto piangente della Madonnina è stato consegnato a Suor Cristina, in concerto a Largo Aretusa, per il 65mo anniversario della Lacrimazione della Madonna a Siracusa.
Oggi alle 21.00, la preghiera “Cantiamo a Maria” omaggio delle Corali alla Madonna delle Lacrime, in collaborazione con il Settore Musica e Canto dell’Ufficio Liturgico Diocesano.
La pedana di legno, che sta accogliendo migliaia di fedeli, preparata per facilitare la preghiera vicino al Quadretto della Madonnina, sarà accessibile fino al termine della processione Aux Flambeaux della sera del lunedì 27. La processione, con la copia del quadretto della parrocchia Madonna delle Lacrime di Solarino, partirà alle 20,30 dalla Cattedrale di Siracusa diretta al Santuario.




Siracusa. Aggredisce nella notte gli anziani genitori, arrestato

Agenti della Polizia di Stato hanno arrestato un 43enne per il reato di maltrattamenti in famiglia. Nei confronti dell’arrestato pendeva un provvedimento di non avvicinamento nei luoghi di dimora ed in quelli frequentati dai propri anziani genitori, rispettivamente di 85 anni (il padre) e di 81 anni (la madre).
Tuttavia l’uomo, intorno all’una di stanotte, entrava nell’abitazione dei due anziani e – per futili motivi- reiterava nei loro confronti atteggiamenti gravemente violenti, spaventandoli.
L’arrivo della Polizia ha messo fine all’aggressione. L’uomo ha sfogato la propria rabbia anche contro gli agenti che lo hanno immobilizzato, tratto in arresto e condotto in carcere.