Siracusa. Piazza d'Armi, Russoniello (M5S): "verifiche sui passaggi comunali"

Sale la temperatura in Consiglio comunale sulla vicenda della riqualificazione di piazza d’Armi. Se chiara sin dal principio è la posizione del centrodestra a guida Forza Italia, a rompere il silenzio è adesso il Movimento 5 Stelle. C’è stato errore o leggerezza da parte degli uffici comunali che hanno seguito, per le loro competenze, i vari passaggi che hanno poi condotto alla nota polemica? A domandarselo tra le righe, chiedendo ovviamente una risposta, è la pentastellata Silvia Russoniello. “Su piazza d’Armi mi aspetto una attenta analisi da parte degli uffici comunali competenti. Gli ultimi risvolti lasciano un senso di amarezza per l’assenza di controlli che pare prendere corpo alla lettura delle note degli ispettori regionali e della Soprintendenza”, il passaggio chiaro.
Non un giudizio estetico o una valutazione negativa in genere (“bene gli investimenti privati sotto guida pubblica e la riqualificazione degli spazi), ma – sottolinea Russoniello – “bisogna essere rigorosi nel verificare sempre il rispetto delle norme. Come lo si pretende dal commerciante che, per avviare una sua piccola attività, spesso viene rimbalzato di ufficio in ufficio anche per un cavillo, così bisogna essere rigorosi anche e soprattutto di fronte a grandi investimenti”. E questo, dice ancora Silvia Russoniello – per evitare la sensazione che “esistano figli e figliastri. Come Movimento 5 Stelle rifuggiamo l’idea che, per fare una qualunque qualcosa a Siracusa, serva per forza un ‘amico’ in Comune. Essere semplicemente onesti e rispettosi delle norme dovrebbe essere più che sufficiente”.




Imbarcazione maltese in difficoltà, soccorsa dalla Guardia Costiera

Motore in panne per una imbarcazione battente bandiera maltese ad 8 miglia dall’imboccatura del porto di Augusta. A soccorrere gli occupanti è stata la Guardia Costiera, con una motovedetta che ha raggiunto il punto in cui si trovava l’imbarcazione in difficoltà, seppur in presenza di condizioni meteo-marine avverse.
L’unità navale della Guardia Costiera ha quindi preso a rimorchio l’imbarcazione, trainandola fino al porto di Augusta. Un’operazione conclusasi nella serata di ieri.




Estate Sicura, primo bilancio dei carabinieri: "grazie anche ai rinforzi"

Il comandante provinciale dei Carabinieri di Siracusa, colonnello Luigi Grasso, ha salutato questa mattina i Carabinieri giunti questa estate nel siracusano come rinforzo per il territorio. L’occasione è stata propizia per un punto della situazione.
Dal primo giugno ad oggi, sono state 174 le persone arrestate, ben 694 quelle denunciate a piede libero. Sul fronte del contrasto agli stupefacenti, 13 i kg di droghe sequestrate insieme ad oltre 400 piante di cannabis. Per il contrasto all’abusivismo commerciale, 30 i servizi ad hoc, con 26 sequestri per un valore di alcune centinaia di migliaia di euro. Il Il comandante Grasso ha ringraziato il personale per il forte impegno.




Si lancia dal balcone di casa, donna di 45 anni in elisoccorso al Cannizzaro

In un momento di sconforto, una donna si è lasciata cadere dal balcone del suo appartamento, al primo piano di uno stabile nei pressi del commissariato. La 45enne non ha riportato fortunatamente gravi conseguenze. Sul posto è subito intervenuta la Polizia ed il 118. Disposto comunque il trasferimento in elicottero al Cannizzaro di Catania. La donna non è comunque in pericolo di vita.




Siracusa, rifiuti: una soluzione, le telecamere mobili fototrappola

E’ purtroppo un dato di fatto che Siracusa non brilli oggi per pulizia. Diverse le concause che hanno condotto allo stato attuale, per nulla in linea con il costo del servizio parametrato dalla Tari che al momento rimane una delle più alte d’Italia. Dal passaggio alla differenziata alla scomparsa dei cassonetti lungo la strada, da uno spazzamento in formula light alla poca presenza di cestini portarifiuti, dall’inciviltà all’evasione della tassa: le responsabilità sono varie. Certo, scaricando tutto genericamente su voci varie si corre il rischio di far passare l’idea “colpa di tutti, colpa di nessuno”. Cosa da evitare perchè, gerarchicamente, ci sono responsabilità a piramide e comunque migliore è il servizio e il controllo, minore l’inciviltà.
E mentre aumentano le foto in redazione inviate da siracusani arrabbiati che parlano di “indecenza”, “situazione vergognosa”, “allarme igienico” da Ortigia alle periferie, c’è da domandarsi perchè il Comune non abbia ancora deciso di dotarsi di telecamere mobili note come “foto-trappola”. Il nome dice tutto. Si lasciano ben occultate in determinate zone (alcuni incroci della Borgata ad esempio) e le foto-trappola scattano foto e girano video inviati subito via wifi o mms per una pronta multa, denuncia o segnalazione in base ai casi. Il vantaggio è che telecamere di questo tipo sono mobili. Possono cioè essere piazzate, a giro, in più punti. Senza la necessità di pali e quant’altro. In più permettono di controllare meglio il territorio urbano. Diversi Comuni si sono già mossi in tal senso. La spesa è limitata, da 250 a 1.000 euro circa per telecamera foto-trappola, in base al modello.
La prossima contestazione pecuniaria all’attuale gestore del servizio di raccolta rifiuti potrebbe allora essere “pagata” con l’acquisto delle telecamere foto-trappola. Che magari potrebbero rivelarsi utili anche per verificare i turni di conferimento e quelli di raccolta del porta a porta.

foto dal web




Siracusa e l'ospedale, quando l'assessore Razza disse, "siete in ritardo"

Era il 17 luglio. L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, rilasciava alle redazioni di FM ITALIA e SiracusaOggi.it una intervista sul ventennale tema del nuovo ospedale di Siracusa. E le sue parole furono chiarissime e ancora oggi, in mese dopo, meritevoli di essere riproposte mentre a Siracusa si riaccende la discussione sul nuovo ospedale. Lo scetticismo regna sovrano e certo non potrebbe essere diversamente visti i risultati zero prodotti in vent’anni almeno. E le parole di Razza valgono come tirata d’orecchie alla classe dirigente che oggi prova a rifarsi una verginità su di un tema che doveva essere affrontato e risolto nei primi anni 2000 al massimo. Vi riproponiamo l’intervista con l’assessore regionale Ruggero Razza.
“Siracusa ha una esigenza enorme e si chiama nuovo ospedale”. Senza giri di parole, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, va diritto al punto. Da anni si assiste ad uno sterile dibattito che non supera i confini provinciali e che, soprattutto, non ha portato da nessuna parte. Le colpe della politica locale sono evidenti. E seppure Razza eviti di puntare indice contro chicchessia, è anche lui chiaro sul punto. “Da anni sono impegnati dalla Regione 140 milioni di euro per il nuovo ospedale di Siracusa. Se dovesse essere necessario, si può anche agire con una disponibilità finanziaria più ampia. Il punto, però, è che il Comune deve individuare il luogo in cui fare l’ospedale. Se non si parte da lì, le risorse messe a disposizione continueranno a rimanere a vita chiuse nei cassetti. Mi auguro che tutti capiscano che si deve fare in fretta, perchè poi passano dai 5 ai 7 anni dalla progettazione alla realizzazione. Più tempo si perde, più ce ne vorrà per costruire il nuovo ospedale di Siracusa”.
Intervenuto al telefono su FM ITALIA ed FM ITALIA TV, l’assessore alla Salute invita quindi il Comune ad accelerare come se tutta la diatriba degli ultimi 3 anni e le votazioni in Consiglio comunale non avessero portato a nulla, visto che il massimo esponente regionale in materia non è a conoscenza della posizione eppure assunta dal civico consesso e poi trasmessa all’Asp per le valutazioni del caso. Ancora una volta, una questione come il nuovo ospedale non travalica i confini della provincia, limite odioso di una visione ristretta di sviluppo ed opportunità che negli 50 anni ha contaminato la classe dirigente siracusana, con poche sparute eccezioni?
Quanto al Muscatello di Augusta, Ruggero Razza conferma l’unità operativa complessa oncologia prevista per dare attuazione alla famosa legge sull’amianto del 2004. “Sono stato incaricato dal presidente Musumeci di organizzare una riunione sul Muscatello con priorità assoluta, per far sì che la nuova unità operativa possa essere attiva non appena la rete ospedaliera sarà approvata”, spiega ricordando il milione di euro investito per l’acquisto della strumentazione.
Seccamente smentite, poi, le voci di un taglio di Radioterapia a Siracusa: “non si tocca”, chiosa l’assessore regionale che anticipa la sua prossima visita a sorpresa, dopo il sopralluogo all’Umberto I: “sarà una struttura sanitaria privata in convenzione”.




Nuovo ospedale, Vinciullo: "il Consiglio comunale farà il suo dovere, ma…"

Di nuovo ospedale a Siracusa si è parlato spesso negli ultimi anni. Tra stalli, liti, passi avanti veri o presunti della struttura sanitaria indispensabile per la città se ne discute ciclicamente. Ma senza che all’orizzonte appaia mai nulla di concreto. E a meno di un prodigio, anche questo nuovo giro di improvvisa attenzione sul nuovo ospdale pare destinato a condurre verso il nulla.
Intanto c’è da registrare la presa di posizione del centrodestra, sponda Vinciullo. Dopo l’appello dell’assessore Fabio Moschella, l’ex deputato regionale – insieme al suo gruppo consiliare – rassicura sul fatto che “il nuovo Consiglio Comunale saprà fare, a differenza del precedente, il proprio dovere. A condizione che la Giunta faccia avere, nei modo, nelle forme e nei tempi previsti dalla legge le indicazioni relative all’area dove costruire il nuovo ospedale”.
Vinciullo torna all’attacco su di un vecchio cavallo di battaglia: la perdita del finanziamento per la realizzazione dell’opera. “Non possiamo fare finta di dimenticare quello che è successo: il finanziamento si perde nel 2016 quando l’assessore regionale del Pd tolse dalla programmazione i finanziamenti per il nuovo ospedale di Siracusa a causa delle responsabilità gravi della giunta Garozzo/Italia e del Consiglio Comunale di Siracusa che, in 5 anni, non riuscì a stabilire l’area dove costruire il nuovo ospedale, cambiando idee e ubicazione in continuazione, passando da un’area fuori dalla città a un’area sottoposta a vincolo ad una assolutamente non idonea a svolgere, tant’è vero che mai è pervenuta l’indicazione all’Asp di Siracusa sulla nuova area”.
Accogliendo la proposta dell’assessore Moschella, Vinciullo lo invita però “ad essere conseguenziale ed a farci sapere dove la nuova amministrazione intende individuare l’area per la costruzione del nuovo ospedale”.




Nuovo ospedale, il sindaco di Palazzolo: "non dimenticatevi di noi"

Anche da Palazzolo Acreide sono interessati alla vicenda della (eventuale) costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. Il sindaco della cittadina montana, Salvo Gallo, ha inviato una nota al sindaco Francesco Italia ed all’attuale presidente del Consiglio comunale facente funzioni, ovvero Boscarino.
“Non vogliamo interferire con la decisione che assumerete”, spiega il primo cittadino di Palazzolo. “Chiedo un incontro per discutere ed evidenziare le esigenze e le ragioni della popolazione di Palazzolo Acreide e dei Comuni della zona montana e collinare che fanno necessario riferimento all’ospedale Umberto I di Siracusa ed a maggior ragione faranno riferimento al nuovo nosocomio previsto nel capoluogo”, scrive Gallo.
Da Palazzolo ricordano le esigenze di protezione civile in caso di calamità che potrebbero colpire i Comuni dell’entroterra con accesso viario dal versante ovest di Siracusa. “Argomento che interessa circa 65.000 persone. Motivo per cui il nuovo ospedale venga ubicato in un’area facilmente raggiungibile e collegata ad un articolato sistema viario”.




Punto ristoro al Maniace, la Soprintendenza: "via gli abusi". Le reazioni

Dopo la relazione degli ispettori regionali, arriva il provvedimento della Soprintendenza di Siracusa. Calogero Rizzuto, subentrato alla Panvini, ha inviato una nota alla società appaltante, al Comune, alla Procura ed alla Regione. E’ relativa all’esecuzione dei lavori per la realizzazione del punto ristoro di Piazza d’Armi, al centro di mille polemiche, e ordina “la reintegrazione delle opere abusivamente eseguite previa presentazione di un progetto da sottoporre all’approvazione dello scrivente entro il termine di 60 giorni dalla ricezione del presente provvedimento”. La risposta del privato che si è aggiudicato il bando ed ha curato i lavori per la riapertura di piazza d’Armi sarà, con ogni probabilità, affidata ad un ricorso.
“L’intervento della Soprintendenza per sanzionare le irregolarità del progetto del Maniace e imporre la rimozione delle opere abusive, segna una prima vittoria per chi ha chiesto rispetto per il nostro patrimonio storico e artistico”, commenta la parlamentare siracusana Stefania Prestigiacomo. “Da due mesi sosteniamo che quella specie di astronave metallica che ingombra il piazzale è abusiva, oltre che esteticamente insostenibile. Da due mesi chiediamo al Comune in primo luogo di agire per far cessare un abuso, una situazione di illegalità, un oltraggio a Ortigia. Il Comune fino ad oggi è stato sordo, per fortuna dalla Soprintendenza è giunto l’auspicato ravvedimento operoso. Confidiamo sia il primo passo verso una rimozione totale e definitiva del manufatto e verso il ripristino della legalità e della bellezza nella piazza”.
Sempre dalle fila del centrodestra, ancora più duri sono Enzo Vinciullo e Salvo Castagnino. “Il sindaco Italia si deve dimettere. All’Urban Center, supportato da tecnici, aveva sostenuto che tutto fosse in regola e che i lavori fossero stati realizzati nel rispetto del progetto approvato dalla Sovrintendenza e dal Genio Civile. La Sovrintendenza di Siracusa, anche a seguito dei risultati dell’ispezione dell’Assessorato regionale, è intervenuta sostenendo esattamente il contrario di ciò che era stato detto in quella conferenza stampa, riconoscendo la validità delle nostre dichiarazioni e ordinando la reintegrazione delle opere abusivamente eseguite. Il sindaco di Siracusa e la sua giunta non possono assumere posizioni così decise e determinate se non sono certi di ciò che dicono e di cui parlano. Un errore grossolano e insopportabile da accettare. L’amministrazione comunale di Siracusa non solo non è intervenuta per fermare gli abusi ma, addirittura, li ha difesi”.




Siracusa. Nuovo ospedale, il Consiglio comunale può fare la storia

Si ritorna a parlare di nuovo ospedale di Siracusa. E’ l’assessore con delega alla Salute, Fabio Moschella, a puntare il tema con un invito alle forze politiche in Consiglio comunale: “al di là dei rapporti di forza, l’assise può definire, nel più breve tempo, la procedura di individuazione dell’area da destinare al nuovo ospedale. Una prova di maturità che può lasciare una traccia significativa nella storia cittadina recente”. Parole di buon senso che però si scontrano con un gioco di forze in Consiglio non certo favorevole all’amministrazione.
L?assessore regionale alla salute, Ruggero Razza, come già fatto intervenendo in diretta su FM ITALIA, ha confermato anche a Moschella il finanziamento per la realizzazione del nuovo ospedale. “Impegno legato alla riprogrammazione dei fondi infrastrutture ex art. 20, il programma straordinario degli investimenti pubblici destinati alla sanità. La Sicilia ha una dotazione di seicento milioni di euro circa, a Siracusa ne saranno destinati centoventi più le eventuali somme legate all’aggiornamento dei costi progettuali. Dall’assessore Razza dunque la conferma dell’impegno assunto nell’ottobre dello scorso anno dall’ex ministro della salute Lorenzin relativamente all’accantonamento dei fondi”.
Che Siracusa sia una delle città italiane con maggiore necessità di ammodernare il proprio patrimonio strutturale e tecnologico del Servizio Sanitario Nazionale è un fatto. Ma sin qui deboli sono state le risposte della classe dirigente locale. “A breve si concluderà la procedura per la selezione del conferimento dell’incarico di direttore generale dell’azienda sanitaria provinciale. Con la deliberazione del Consiglio comunale e con la nuova direzione Asp mi auguro si creino i presupposti per fare uscire la nostra città da una condizione di arretratezza strutturale e tecnologica che penalizza utenti e operatori e che rende costantemente precario il diritto ad un bene primario come la salute”, la considerazione di Moschella.
L’assessore con delega alla salute ha riproposto a Palermo il caso del 118 in Ortigia. Anche se il problema 118 a Siracusa non è solo Ortigia. Servono due nuove ambulanze altrimenti vietato accusare malori. Nonostante il gran lavoro degli operatori, i mezzi sono fatiscenti e rischiano di vanificare le capacità di quanti chiamati ad intervenire.