Siracusa. Riqualificata la banchina, quando si riqualifica la Marina?

Passeggiando per la Marina capita di vivere una strana doppia sensazione. C’è la banchina riqualificata che, piaccia o non piaccia nel suo stile, è pulita ed ordinata nella sua pietra bianca livellata, le panchine e la sua illuminazione.
Poi c’è l’altra Marina. Quella delle basole sconnesse e delle buche. Proprio sotto la banchina tirata a lucido. E poi ancora il viale alberato, con le radici che hanno creato più di un dislivello.
Iniziata a diventare evidente la necessità di un intervento di restyling. Si era pensato di asfaltare il vialone proprio sotto la banchina, in tutta la sua lunghezza. L’area è di proprietà demaniale ma, con la disponibilità della Società Consortile Porto di Siracusa, si era trovato un accordo di massima. Che poi non si è però concretizzato a dispetto di qualche dichiarazione datata giugno 2015.
Per dovere di cronaca va ricordato che la zona attorno la fontana degli schiavi è stata recentemente ripavimentata dal Comune. Ma è chiaro che vale come gesto di buona volontà e poco altro per una passeggiata decisamente più lunga e ormai “ad ostacoli” per siracusani e turisti.




Qualità della vita, per Italia Oggi penultimo posto per Siracusa

La 18.a indagine di Italia Oggi sulla qualità della vita relega Siracusa al penultimo posto, 109 su 110 capoluoghi di provincia. Solo Crotone fa peggio. Lo scorso anno era 104.o il capoluogo aretuseo. Nelle ultime dieci posizioni ben cinque centri siciliani. Napoli precede Siracusa in posizione 108.
Lo studio statistico prende in considerazione 9 dimensioni di analisi e 21 sottodimensioni oltre ad un elevato numero di indicatori di base. Tra le voci: affari e lavoro, tasso di disoccupazione, imprese registrate, giornate di sforamento di pm 10 etc. Non in tutte le sottoclassifiche Siracusa è relegata in fondo, c’è anche qualche segnale positivo. Ma il dato aggregato relega Siracusa in penultima posizione.




Salva ex Provincia, emendamento approvato: 15 milioni per Siracusa, lunedì in aula

E’ arrivato l’atteso voto favorevole all’emendamento che stanzia 23,9 milioni di euro a favore delle ex Province Regionali in difficoltà. A Siracusa andranno circa 15 milioni di euro. Soddisfatto Enzo Vinciullo, presidente della Commissione Bilancio dell’Ars e autore dell’emendamento.
“Già lunedì pomeriggio sarà in discussione per l’approvazione in Ars. Con una votazione favorevole e spedita venerdì potrebbe esserci anche la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e quindi provvedere con la liquidazione prima della chiusura della tesoreria regionale”.




Siracusa Risorse, dopo il clamore arrivano 1.000 euro. I sindacati: "Ma non è quella la via"

Scattano le misure di “emergenza” per Siracusa Risorse. L’innalzamento del livello di tensione deciso questa mattina per le difficoltà emerse nell’iter per il varo della manovra di assestamento della Regione hanno spinto i sindacati FIlcams, Uiltcus e Fisascat a chiedere al commissario del Libero Consorzio, Arnone, di dare attuazione all’accordo già sottoscritto con Siracusa Risorse.
Alla società interamente partecipata dall’ex Provincia andrebbe destinato – oltre al pagamento dello stipendio già versato – ogni possibile risparmio a titolo di acconto, “anche alla luce delle difficoltà che potrebbero sorgere nella malaugurata ipotesi, che l’Ars non faccia in tempo a varare la manovra di assestamento che consentirebbe al Libero Consorzio Comunale di riceve i 15 milioni di euro che potrebbero consentire il pagamento di tutte le spettanze arretrate”, spiegano Filcams (Gugliotta), Uiltcus (Floridia) e Fisascat (Pinlacorona).
Il commissario Arnone ha deciso allora di convocare con la massima urgenza l’Ad di Siracusa Risorse, Fileti, per vagliare tutti i possibili risparmi e pagamenti non impellenti e garantire ai lavoratori di Siracusa Risorse il pagamento di almeno 1.000 euro ciascuno.
I sindacati rivendicano il successo dell’azione. “Ci sono momenti in cui paga di più la stretta azione sindacale rispetto al clamore fine a se stesso”, dicono all’unisono. “Il risultato che portiamo al lavoratori di Siracusa Risorse non è la panacea di tutti i mali, ma di fronte alla inettitudine di una classe politica è un risultato pratico per famiglie dei lavoratori della società in house oramai alla disperazione”. All’appello continua però a mancare il senso di responsabilità della politica regionale.

foto archivio




Siracusa. "Salva" Libero Consorzio rinviato in Commissione Bilancio. Vinciullo: "Colpa del Pd"

Il pacchetto di misure soprannominato salva Libero Consorzio di Siracusa rimane ancora in bilinco. Oltre 18 milioni di euro da destinare in via emergenziale alla ex Provincia Regionale aretusea, schiacciata da debiti e tagli, che vede da vicino lo spettro del default. A Palermo, in Commissione Bilancio, si aspettava ieri il voto favorevole all’emendamento da presentare poi in aula per una rapida approvazione entro il 13 dicembre, data di chiusura della tesoreria regionale.
Ma al momento del voto in Commissione, il deputato Alloro (Pd) ha detto no, invitando a ridiscutere l’intero pacchetto per le province in difficoltà (Ragusa, Enna e Siracusa). Si ricomincia questa mattina. “E spero che possa finalmente essere il giorno buono”, confida il presidente della Commissionem, Enzo Vinciullo. Fortemente contrariato dall’atteggiamento del parlamentare di centrosinistra, lancia chiaro il suo messaggio: “non pensino di poter orientare la finanziaria verso altre province”.




Siracusa. Resa dei conti tra consiglieri: Alberto Palestro si scaglia contro Simona Princiotta

Dalle aule di tribunale ai post su Facebook e viceversa, rimbalza e si riaccende lo scontro tra consiglieri comunali, in particolare Alberto Palestro e Simona Princiotta. Che tra i due non corra non buon sangue è cosa ormai universalmente risaputa. Non sono bastate un paio di querele e controquerele per calmare gli animi.
Dopo il servizio de Le Iene la tensione tra i due ha raggiunto livelli da alto voltaggio. “Chissà perchè la consigliera Simona Princiotta (…) mi ha sempre considerato un personaggio importante, visto che non ha mai perso l’occasione di citarmi in ogni sua dichiarata e pubblicizzata scoperta di tutti i presunti mali della pubblica amministrazione”, scrive Palestro sul popolare social network. “Evidentemente mi considera un forte ostacolo al suo folle progetto politico che, unitamente ad altri personaggi malefici, sta cercando di condurre in porto, nascondendo tutte le malefattew di ogni genere che nella sua vita ha commesso”, accusa il consigliere Alberto Palestro. “Lei è furba – insiste – e sa benissimo che io le so molte delle sue malefatte, forse non sa che le posso provare tutte, che le proverò agli organi competenti ed a tutta la cittadinanza”.
La Princiotta – che Palestro apostrofa come “falsa paladina della legalità” – non si scompone. E alla lettura della pubblica accusa via Facebook reagisce prima con un sorriso. “Si perchè a me questi post intimidatori fanno solo sorridere”. Poi pesa le parole per la replica. “Caro consigliere Alberto Palestro lei è un poliziotto dunque non capisco perché tutte queste cose che sa sulla sottoscritta non le ha dette alla magistratura ma le usa adesso per minacciarmi ed intimorirmi”. Epilogo in Procura: “chiederò che Palestro venga ascoltato, così potrà raccontare di quali gravi reati mi sono macchiata e spiegherà anche come mai le vengono in mente giusto adesso”. E quindi la stoccata. “L’unica cosa che deve spiegare ai cittadini è il suo tenore di vita, visto che ammette di avere una moglie casalinga e due figli semidisoccupati”.
Punto su cui, però, Alberto Palestro non ammette ombre. “La mia famiglia è onestissima. Due figli di 35 e 31 anni che stanno cercando di costruirsi un futuro da soli. Moglie casalinga. In base a come sarei stato dipinto, secondo le mie influenze, avrei dovuto sistemare tutti in uno dei tanti carrozzoni politici”. Poi la previsione, rivolta alla Princiotta: “il male le ritornerà indietro come un boomerang. Attraverso la giustizia”.




Siracusa. Incentivi per chi adotta un cane, verso la proroga. E si guarda ad un canile sanitario

Via libera all’atto di indirizzo che impegna l’Amministrazione a prorogare per tutto il 2017 il progetto “Adotta un amico a 4 zampe”. Si tratta di una serie di incentivi a scadenza a favore di quei cittadini che adottano un cane ospitato presso una struttura convenzionata con il Comune. Nello specifico: 250 euro per un cane di età superiore a 3 mesi; 400 euro per un cane di età superiore ad 1 anno; 500 euro per un cane di età superiore a 3 anni.
Ad illustrare il provvedimento è stato Alberto Palestro. “Le modifiche sono dovute alle modeste richieste di adozione che risultano pervenute presso gli uffici comunali, circa 12 per tutto il semestre, a fronte delle 100 che l’amministrazione comunale aveva deliberato con relativa copertura finanziaria. Evidentemente il messaggio non è pervenuto alla cittadinanza o qualcosa nel Regolamento non ha funzionato. Speriamo che con queste modifiche i cittadini possano beneficiare maggiormente degli incentivi economici e che possa anche aumentare il numero di cani adottati”.
Approvato anche l’atto di indirizzo che invita l’amministrazione a farsi soggetto promotore per la realizzazione di un canile sanitario per la gestione e la prevenzione del randagismo.
Primi firmatari Fabio Rodante, Salvo Sorbello e Massimo Milazzo, relatore in aula. Hanno anche chiesto al comandante della Polizia municipale “di dare chiare indicazioni agli agenti sulle risposte da fornire ai cittadini quando denunciano il ritrovamento di cucciolate abbandonate, quando segnalano il ritrovamento di cani incidentati, debilitati o randagi vaganti, obblighi peraltro previsti dalla legge”. I consiglieri chiedono infine la costituzione di una squadra di accalappiacani che, dopo uno specifico corso e dotati di mezzi e strumenti idonei alla cattura dei cani randagi, si dedichi a questo lavoro a tempo pieno, per consentire all’Ausl di mantenere l’impegno assunto con il Comune di sterilizzare i cani randagi nelle aziende agricole e di allevamento.
L’assessore all’Ambiente, Pierpaolo Coppa ha spiegato che per il canile sanitario “serve anche la volontà e la disponibilità economica delle altre amministrazioni comunali. Attualmente le posizioni sono divergenti”. Quanto al servizio di cattura cani “in atto è affidato all’associazione Snoopy il cui personale risulta qualificato come tecnico accalappiatore dopo avere partecipato ad uno specifico corso di formazione”, mentre la sterilizzazione dei cani “per i randagi viene assicurata dall’Asp, per quelli di proprietà dei privati esiste già un progetto che è stato riproposto per l’anno in corso”.
Ultimo dato quello sulla reimmissione dei cani sul territorio una volta sterilizzati che “Nel periodo 2009-2015 sono stati 1078, a cui vanno aggiunti 320 gatti”.




La Marina Militare: "Maiorca, grazie per il lustro e prestigio dato alla marineria"

Anche la Marina Militare si stringe alla famiglia Maiorca ed esprime “sentimenti di profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia del senatore Enzo Maiorca, medaglia d’oro al valor di Marina, che si è spento questa mattina all’età di 85 anni. Più volte recordman di immersione e figura di spicco nello sport subacqueo internazionale, al termine dell’attività agonistica si era dedicato alla salvaguardia dell’ambiente marino diffondendo i valori della sua cultura, contribuendo ad accrescere il prestigio e lustro della marineria italiana in tutto il mondo”.




Siracusa. Nel nome del "Presidentissimo": uno slargo per Pippo Imbesi. La richiesta

Uno slargo di Siracusa dedicato a Pippo Imbesi. La richiesta parte dal coordinatore provinciale di Forza Italia, Edy Bandiera. “Imbesi è stato un uomo che con passione ed entusiasmo, con importanti sforzi economici, portò nel lontano 1989 il Siracusa Calcio in serie C1, evento storico per la nostra città. Il presidentissimo, scomparso nel gennaio scorso, è stato esempio di generosità e di dedizione, amato dagli sportivi, dalla gente della strada e per questo motivo merita di essere degnamente ricordato dalle istituzioni siracusane, alle quali chiediamo di provvedere in tempi celeri”.
Già nel mese di febbraio il consiglio di circoscrizione si era attivato per l’intitolazione a Imbesi dello slargo alla fine di via Piave, poco distante dallo stadio. “Ma da allora tutto tace, mentre in altre situazioni l’amministrazione comunale ha agito con rapidità”, insiste Bandiera.




Siracusa. Ex Provincia Regionale, numeri da profondo rosso: perchè non proclamare il dissesto?

I numeri sono contro il Libero Consorzio siracusano. E’ gravato da circa 9 milioni di euro di mutuo all’anno, “fino al 2044” spiega il deputato regionale Enzo Vinciullo. E poi ci sono i costi ordinari di gestione pari a 1,7 milioni al mese senza considerare investimenti o altro.
Di fronte ad una situazione simile, con risorse ormai insufficienti a garantire l’ordinario (e gli stipendi), diventa difficile capire perchè il default – unica soluzione che appare logica – faccia così paura.
Con il dissesto i lavoratori sarebbero comunque tutelati e subentrerebbe il Ministero degli Interni nella “ricostruzione” dell’ente siracusano. A meno che non ci sia qualcosa da nascondere, il default sembra l’unica soluzione plausibile all’agonia a cui sono costretti dipendenti della ex Provincia e lavoratori di Siracusa Risorse.
Il commissario straordinario Arnone prenda il coraggio a due mani e prenda atto dell’irreversibilità della crisi. A dicembre chiuderà la tesoreria regionale, immaginare una pioggia di milioni di euro per Siracusa (almeno 18) in poche settimane è pura utopia. Basta guardare cosa è successo nelle scorse settimane: Palermo ha destinato 4 milioni a Enna e solo 750.000 euro a Siracusa. E poi, comunque, tra tre mesi di nuovo punto e a capo?
In queste condizioni non si possono aspettare le elezioni di febbraio 2017 (se la data verrà confermata) per “scaricare” la responsabilità della scelta sulla politica. In fondo, la Regione Puglia ha dichiarato lo stato di dissesto tempo addietro ed oggi è ente modello, specie per la programmazione e l’uso delle risorse comunitarie.