Siracusa e la sua voglia di "ecosostenibilità": al green village due progetti europei

In occasione dei Mondiali di Canoa Polo 2016, all’interno del “Green Village della Sostenibilità” all’Antico Mercato di Ortigia, sono stati presentati due progetti europei che vedono il Comune impegnato come partner: “Intherwaste” ed “Urbanwaste”.
I primi due progetti rientrano nelle attività di sensibilizzazione collegate al mondiale in corso di svolgimento e sono integrati su tre assessorati, quelli alle Politiche sportive, all’Ambiente e all’Innovazione, in quanto “ecoevento” manifestazione cioè che si prefigge di veicolare, oltre che i valori sportivi, anche i temi legati alla sostenibilità e all’economia circolare.
“UrbanWaste mira ad integrare gli studi sul metabolismo urbano ed in particolare sull’impatto del turismo nella produzione di rifiuti all’interno delle città, al fine di sviluppare strategie innovative per la gestione dei rifiuti”: lo dichiarano i tre assessori interessati, Francesco Italia, Pietro Coppa e Valeria Troia che aggiungono: “a Siracusa si intende promuovere una politica di gestione dei rifiuti urbani secondo i flussi di materia delle attività economiche, implementando il sistema di raccolta porta a porta per materiali riciclabili con l’introduzione di un sistema di tariffazione puntuale”.
Un’analisi multidisciplinare verrà effettuata nelle undici aree urbane e peri-urbane turistiche tra i partner del progetto: le città costiere di Nizza, Lisbona, Copenhagen, Kavala, Santander e Siracusa, le città insulari di Nicosia e Ponta Delgada, le aree peri-urbane della contea di Dubrovnik e di Tenerife, e una città di grande valenza turistica e culturale come Firenze..
Intherwaste è invece un progetto finanziato dal Programma di Cooperazione “Interreg Europe” di cui il Comune è partner. Obiettivo del progetto è il miglioramento delle politiche locali, regionali e nazionali sulla gestione dei rifiuti in 5 “Città Patrimonio Unesco”: Porto, Cordoba, Cracovia, Tallinn e Siracusa.
“Le aree urbane – proseguono i tre amministratori- sono i luoghi in cui diventa indispensabile un’accurata gestione delle strategie sostenibili in materia di rifiuti, efficienza energetica, mobilità. Il progetto contribuirà inoltre al raggiungimento dell’obiettivo specifico del programma Interreg Europe per il miglioramento delle politiche regionali di sviluppo e l’aumento delle performance ambientali con i coinvolgimento diretto dei dipartimenti regionali”.
Il progetto avrà una durata di 5 anni, durante i quali verranno individuate e condivise “best practices” e politiche interregionali, mentre un capitolo sarà riservato alla formazione del personale della pubblica amministrazione per sviluppare politiche regionali di riduzione dei rifiuti nei territori partner.
“Siracusa- concludono Italia, Coppa e Troia- porrà l’attenzione sulle aree turistiche del Mercato di Ortigia e del Porto, per migliorare la gestione dei rifiuti e coinvolgere i portatori di interesse in una strategia condivisa di miglioramento continuo”.




La protesta oltreconfine di Scuderi, "se ignorato potrei occupare pacificamente l'ambasciata"

La protesta pacifica di Alberto Scuderi sbarca oltreconfine. Da qualche giorno a Bruxelles, il dipendente del Libero Consorzio di Siracusa ha protocollato in ambasciata una lettera aperta per spiegare i motivi dello sciopero della fame prima e del viaggio in autostop fin sotto le istituzioni europee adesso. Si tratta della stessa lettera che avrebbe voluto consegnare al Presidente della Repubblica, Mattarella, ed al presidente della Regione, Crocetta. Regione che ha un ufficio di rappresentanza proprio a Bruxelles ed a cui, in copia, Scuderi ha inviato la lettere.
“Nei giorni scorsi, sia a Siracusa che a Roma ho protestato pacificamente, in sciopero della fame; adesso ho raggiunto Bruxelles per tentare d’incontrare qualche eurodeputato, meglio se italiano”, racconta via mail Scuderi. E’ l’unico suo mezzo di comunicazione. Niente cellulare, primo doloroso taglio a causa della difficile situazione economica con la ex Provincia Regionale che non è più in grado di erogare con regolarità gli stipendi, bloccati da tre mesi.
Scuderi è pronto a tornare in strada e riprendere la sua protesta pacifica anche a Bruxelles “se le istituzioni italiane e la politica in genere continuerà ad ignorarmi”. Una protesta che si limiterebbe al suo italiano a Bruxelles e quindi al cortile dell’ambasciata.
“Alcuni colleghi mi hanno inviato una lunga lista di titoli di articoli di quotidiani pubblicati in questi ultimi sei mesi, cui far tesoro al fine di ampliare le conoscenze sul caso Siracusa che si trascina oramai da troppo tempo, senza risposte e senza intervento. In ballo ci sono persone e non numeri”, racconta ancora Alberto Scuderi.




Augusta. In partenza la nave carica di spazzatura siciliana: 5.000 tonnellate verso la Bulgaria

Lascerà domattina il porto di Augusta la nave container che trasporterà la spazzatura siciliana in Bulgaria. Dalla discarica lentinese di contrada Volpe sono arrivati nei giorni scorsi i container che nelle scorse ore sono stati caricati a bordo dell’imbarcazione, la Blue Star 1.
Una volta arrivati a Varna, le circa 5 mila tonnellate di rifiuti solidi urbani siciliani saranno bruciate.
Non si conosce il costo esatto dell’operazione, che gode dello sta bene della Regione. Inevitabilmente finirà per pesare sui conti, già difficili, dei Comuni.




Terremoto ad Amatrice: di Canicattini Bagni uno dei feriti, è Tony Di Giacomo

Se l’è cavata con una frattura alla gamba. Ma quegli interminabili secondi del terremoto che distrugge Amatrice tutto intorno a lui saranno difficili da dimenticare. Tony Di Giacomo ha 28 anni ed è di Canicattini Bagni. Da alcuni anni lavora come fornaio in un panificio della cittadina in provincia di Rieti.
Quando la terra ha iniziato a tremare era lì, a lavoro. Ore 3.36: l’inferno. Tony prova a scappare, a mettersi in salvo. Non ci riesce perchè i detriti e le macerie gli bloccano una gamba, fratturandola. Il suo collega finisce sotto un pesante armadio. Intorno urla, polvere e poi un irreale silenzio.
Soltanto alle 7 i primi soccorsi. Il giovane siracusano ha avuto un solo pensiero: avvisare subito casa. “Ho visto la morte con gli occhi”, racconta alla moglie ed alla madre. Poche parole, soprattutto le più importanti: “sto bene, sto bene”.
Ha una gamba ingessata ma se l’è cavata. Passerà la notte in casa di un amico, in un altro paese. Lontano da quel che resta di Amatrice. Ma appena possibile tornerà a casa, nella sua Canicattini. E questa volta sarà per restare.




Siracusa. Bandiera: "Dieci anni almeno per il nuovo ospedale. E l'Umberto I resta obsoleto?"

“Ci vorranno almeno dieci anni per vedere realizzato il nuovo ospedale di Siracusa”. La previsione, peraltro “ottimistica”, è del commissario provinciale di Forza Italia, Edy Bandiera. Che evita di entrare nella polemica sul finanziamento – definita “stucchevole ed estiva” – e invita a spostare attenzioni fattive su due passaggi. Il primo è l’individuazione dell’area su cui costruire l’attesa e necessaria struttura sanitaria: “nel piano regolatore l’indicazione è chiara”, spiega lapalissiano. Il secondo, invece, riguarda l’attuale Umberto I, il nosocomio del capoluogo, a più voci definito ormai strutturalmente inadeguato strutturalmente.
In particolare, su questo passaggio, Edy Bandiera sollecita interventi e investimenti per modernizzare reparti e attrezzature, “considerando che ci vorranno dieci anni per vedere realizzato il nuovo ospedale”. Un periodo nell’arco del quale, “senza la dovuta programmazione rischiamo di assistere ad un ulteriore aggravamento delle condizioni strutturali di un nosocomio nato negli anni 50 e ormai ampiamente superato”.
Il commissario provinciale di Forza Italia non nasconde la sua amarezza per quella che definisce “l’occasione persa da Siracusa”. Il riferimento è al progetto di finanza presentato negli anni 90 e che prevedeva la cessione dell’attuale Umberto I e del Cinque Piaghe alla ditta Pizzarotti (la stessa che ha realizzato l’autostrada Siracusa-Catania, ndr) che in cambio avrebbe costruito un nuovo ospedale. Un’operazione che – secondo alcuni – avrebbe però anche comportato la privatizzazione di alcuni servizi sanitari. “Molte città italiane hanno sfruttato quel sistema per modernizzare la propria offerta sanitaria pubblica. Siracusa ha perso quel treno che non può tornare. Ormai gli immobili, complice la crisi, hanno perso valore ed appeal. E invece di ritrovarci con un ospedale nuovo già realizzato siamo ancora qui a parlare di dove anche solo immaginare di costruirlo”.




Siracusa. La città invisibile: traversa Caderini e le Saline tra l'immondizia

Sopralluogo in traversa Caderini per il consigliere della circoscrizione Napoli,  Giulio Romano, è mani nei capelli per la drammatica situazione igienica. “Una indecenza urbana”, dice il consigliere dopo le decine di segnalazioni dei residenti. I rifiuti tracimano dai cassonetti, li circondano e spesso finiscono nei vicini terreni della pre-riserva.  “Il rischio incendi, peraltro, è  costante”, ricorda Romano. Che chiede un segnale di presenza all’amministrazione “per porre rimedio a questa situazione”, triste spettacolo per i tanti turisti che la percorrono e “pericolo igienico sanitario” per i residenti.




Siracusa. On. Sorbello: "Fondi statali per il nuovo ospedale solo se si fa in fretta"

“Il finanziamento per il nuovo ospedale di Siracusa non è perduto”. Un altro deputato regionale entra nella intricata vicenda ed è Pippo Sorbello. Trattandosi di fondi statali e non europei, sarebbero semplicemente accantonati in attesa di passi concreti. “Primo fra tutti l’individuazione dell’area su cui costruirlo. L’unica cosa che non va realmente persa è  il tempo”.
Ma il finanziamento non sarebbe comunque automatico senza “una attenta interlocuzione che deve partire da Siracusa, coinvolgere Palermo e  la Regione per un pressing ad una sol voce sul governo centrale di Roma: così l’opera può ricevere fondi statali in breve tempo”. Il deputato regionale Pippo Sorbello non ha dubbi in proposito, nonostante l’allarmismo delle ultime ore.



Nell'anniversario della scomparsa di Lele Scieri, sopralluogo alla Gamerra di Pisa: "resistenze ma anche elementi per la verità"

A diciassette anni dalla tragica scomparsa di Emanuele Scieri, il parà trovato morto ai piedi della torre di asciugatura dei paracadute all’interno della Caserma Gamerra di Pisa, la Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte del militare siracusano, presieduta dall’On. Sofia Amoddio (Pd), compirà venerdì 12 agosto e sabato 13 agosto un accurato sopralluogo all’interno della caserma per osservare i luoghi del tragico avvenimento all’indomani delle deposizioni fatte dai militari ascoltati dalla Commissione nel corso delle audizioni che si sono succedute a partire dal mese di aprile 2016.
Oggetto della missione è quello di acquisire utili informazioni relative all’evento e commemorare la scomparsa di Emanuele. La delegazione della Commissione, guidata dal Presidente Sofia Amoddio, sarà formata dai deputati Fusilli, Zappulla e dalla deputata Palma.,
“Dal mese di aprile 2016, incessantemente, abbiamo audito oltre 20 ex paracadutisti della Folgore, incontrando alcune resistenze, ma venendo anche a conoscenza di molti elementi interessanti che vanno riscontrati con un sopralluogo dei luoghi”. Lo dichiara Sofia Amoddio (PD) Presidente della Commissione d’inchiesta sulla morte di Scieri. “La missione coincide con l’anniversario della morte di Emanuele Scieri e per questo motivo abbiamo intenzione di deporre sui luoghi una corona di fiori per commemorarne la scomparsa”.




La morte di Tony Drago, una nuova perizia per nuovi dubbi: corpo spostato?

La perizia dei legali della famiglia di Tony Drago solleva ulteriori dubbi sulla tragica fine del giovane militare siracusano, trovato senza vita due anni fa all’interno della caserma Lanceri di Montebello a Roma.
Si era detto suicidio, ma le ultime indagini e le mosse della Procura di Roma lasciano spazio anche all’ipotesi di un possibile omicidio o comunque di episodi di violenza e nonnismo che potrebbero essere alla base di quanto accaduto.
La perizia è stata illustrata nel corso della puntata di Chi l’ha visto?, in onda ieri su Rai Tre, dall’avvocato Dario Riccioli. “Abbiamo riprodotto la caduta con l’aiuto di un tuffatore professionista e abbiamo dimostrato che da quell’altezza è impossibile raggiungere la distanza dove è stato rinvenuto il corpo di Tony Drago ma bensì una inferiore. La perizia – insiste Riccioli – dimostra anche che la posizione di quiete del corpo” non sarebbe compatibile con quel tipo di caduta. “La sensazione è che il corpo sia stato messo lì in quella posizione ma che non sia precipitato”, aggiunge Riccioli. Un nuovo mistero si afficia allora sul caso: chi è perchè avrebbe spostato il corpo di Tony Drago?




Siracusa. Libero Consorzio, i numeri di una crisi paurosa. "Solo Roma può salvarlo"

La situazione economica in cui versa il Libero Consorzio Comunale di Siracusa è “gravissima, ai limiti del dissesto, la peggiore fra tutti gli ex enti locali”. Aggettivi ed espressioni emerse durante l’audizione in Commissione Bilancio del commissario Lutri, presenti gli assessori regionali Lanteri e Baccei. La ex Provincia di Siracusa è gravata da un mutuo di circa 8,5 milioni di euro fino al 2044. “Una cifra enorme – commenta il presidente della Commissione, Enzio Vinciullo – che non ha pari né in termini percentuali né in valore assoluto con le altre 8 ex Province siciliane. È stato chiesto al Governo regionale uno sforzo per aumentare le risorse per le ex Province e per quella di Siracusa in particolare, ma l’unico provvedimento che l’assessore Baccei è disponibile a discutere subito è quello da me già annunciato, relativo ai 9 milioni di euro che potranno essere, con emendamento, trasformati da investimenti in spese correnti”.
Solo attraverso una concertazione con il Governo nazionale si potrà cercare di risolvere questa situazione difficilissima. Unica nota positiva dell’incontro: oggi pomeriggio è stato sbloccato il 30% dei 19.600.000 euro messi a disposizione delle ex Province che, a causa di litigi e incomprensioni fra le varie province, erano rimasti bloccati. “Sbloccati esattamente 5.800.000 euro e di questi, orientativamente, 500.000 euro andranno alla ex Provincia di Siracusa. La prossima settimana il Comitato dei legali rappresentanti delle ex Province si riunirà e in quella sede si procederà a distribuire i rimanenti 13.800.000 euro che al momento sono ancora nelle casse della Regione. Nello stesso tempo – ha concluso l’on. Vinciullo – continueremo a insistere con il Governo nazionale per spostare la data di presentazione del bilancio dal 31 luglio al 31 ottobre”.
Lo spettro del default è dietro l’angolo. Il Commissario Lutri avrebbe già voluto dichiararlo. I sindacati frenano. “La crisi economica non è dovuta a una cattiva gestione amministrativa dell’ente ma al taglio delle risorse da parte del governo nazionale e questo non può essere elemento di default per gli enti locali”, insiste il segretario della Funzioe Pubblica Cgil, Franco Nardi. “Visto che si tratta di una crisi indotta, abbiamo chiesto che intervenga la Regione, con finanziamenti straordinari, in attesa che si arrivi alla definizione e alla riorganizzazione dei nuovi enti, ovvero i Liberi Consorzi dei Comuni, come previsto da legge 15, previste per ottobre. E’ indispensabile evitare il dissesto, considerando tutti i servizi che l’ente eroga. La Regione accompagni l’ente fino a fine anno con investimenti straordinari”.