E gli asili di Siracusa riaccendono lo scontro tra Crocetta e i renziani

L’indagine della Procura di Siracusa sugli asili nido e l’avviso recapitato a Giovanni Cafeo riaprono la contesa tra renziani e Crocetta. Il governatore della Regione ricorda all’ansa come si oppose due volte all’ingresso in giunta regionale dell’ex capo di gabinetto del sindaco di Siracusa.”Se non avessi tenuto la barra dritta questo governo sarebbe caduto da tempo. Mi opposi in modo durissimo. La prima volta durante la formazione del governo bis: in quell’occasione fu Davide Faraone a farmi il nome di Cafeo per bilanciare la presenza in giunta di un altro siracusano, ma siccome sapevo dei legami di parentela che aveva con la famiglia Foti, puntai i piedi e alla fine decisi di nominare Maria Rita Sgarlata. Cafeo mi fu riproposto per la seconda volta durante le trattative per il terzo governo, questa volta a farmi il suo nome fu Giancarlo Garozzo, delegato da Faraone alle trattative. Non cedetti e nominai il giovane Gerratana”, che durò poche settimane.
La replica di Garozzo non si fa attendere. “Davvero penoso il presidente di una grande regione come la Sicilia costretto a raccontare bugie per darsi la credibilità persa con gli atti compiuti in questi anni. Nè io né l’onorevole Faraone abbiamo mai proposto Giovanni Cafeo per un posto di assessore regionale. È un’affermazione palesemente falsa, ma siamo ormai da tempo abituati a vedere un presidente, che dovrebbe rappresentare una delle più grandi regioni italiane, strumentalizzare indagini che non lo riguardano, né direttamente né indirettamente, per vestire i panni del moralizzatore. Dell’imbroglio il presidente Crocetta ha fatto una virtù e un’arma politica, ma è una strategia di corto respiro perché il suo fallimento è sotto gli occhi di tutti, a partire dai siciliani che piangono le conseguenze del suo governo. Vero è che Crocetta è un rottamatore. Ma, purtroppo per noi, della Sicilia e non della vecchia politica”.




Un siracusano alla guida dell'Accademia Albertina di Torino: riconfermato Bitonti

Il siracusano Salvo Bitonti è stato riconfermato direttore dell’Accademia Albertina di Torino, per il triennio 2016/19. Bitonti dal 2001 è docente titolare di Regia e Storia del Cinema all’Accademia Albertina di Torino, regista teatrale con una lunga carriera nei palcoscenici italiani e già direttore artistico del Sicilian Film Fest di Miami fino al 2011.
A Salvo Bitonti si deve il rilancio dell’Accademia Albertina in questi ultimi due anni e mezzo, a livello nazionale e internazionale in tandem con la presidenza di Fiorenzo Alfieri. All’attivo la Direzione riconfermata può vantare numerose mostre di grande livello artistico e afflusso di pubblico nella Pinacoteca Albertina, insieme all’organizzazione del Primo Festival internazionale delle Scuole d’Arte e Design FISAD, che si è svolto a Luglio del 2015 a Torino.
Fra i tanti progetti della direzione per i prossimi tre anni, si annoverano la nuova edizione del Festival internazionale delle Scuole d’arte che si svolgerà a Torino nel Giugno del 2018, importanti collaborazioni con prestigiosi enti della città di Torino come il Teatro Regio, Il Castello di Rivoli, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e molti altri, nonché con organismi internazionali, come la Fondazione Leo Matiz di Città del Messico, la mostra “Abilitart “nel prossimo Settembre per le Paralimpiadi di Rio De Janeiro e la Triennale di Istanbul a cui l’Accademia parteciperà ufficialmente alla 7° edizione, nell’Ottobre di quest’anno.




Siracusa e il ritorno dell'Annunciazione a Palazzolo: "incredulo"

Appena annunciata, la mostra che segna il ritorno temporaneo dell’Annunciazione di Antonello da Messina a Palazzolo divide. Il vicesindaco di Siracusa, Francesco Italia non nasconde la sua incredulità. “In questi anni, abbiamo sempre lavorato sull’idea vincente di un’area vasta dell’intero sud est, quale unico polo culturale attrattivo e rinnovo la mia stima per l’ottimo lavoro svolto in questa direzione dall’amministrazione comunale di Palazzolo Acreide, con il suo Sindaco e il suo assessore alla cultura. Proprio per tali ragioni non posso che esprimere forti perplessità rispetto ad un progetto che appare culturalmente superato”.
Spostare di 40 km un’opera del valore e della fragilità del capolavoro di Antonello è davvero indispensabile? Da questa domanda scattano le preoccupazioni di Italia. “Mi chiedo quali precauzioni e, quindi, quali costi di trasporto e assicurazione saranno affrontati dalla regione in virtù di questo progetto. Con le stesse somme, non sarebbe stato più efficace e funzionale progettare una mostra diffusa con un biglietto unico in collaborazione tra i musei di Palazzolo e Siracusa immaginando anche un servizio di trasporto dedicato e funzionale al progetto? Quale sarà l’impatto del trasferimento a Palazzolo sull’opera e sulle visite, nel pieno della stagione turistica per la galleria Bellomo spogliata del suo pezzo di punta?”, domande indirizzate all’assessore regionale Vermiglio, “giunto finalmente nella nostra provincia dopo le inqualificabili condizioni in cui ha lasciato i siti regionali fino a tutto maggio. Avesse voluto mostrare un segno tangibile della sua presenza – prosegue Italia – avrebbe potuto rivelarci la sua strategia per dare una svolta alla fallimentare gestione beni culturali regionali o per assicurare la più ampia fruizione di un patrimonio di cui, evidentemente, non solo ignora le potenzialità, ma che sembra gestire sulla base di logiche appartenenti a un passato che vorremmo dimenticare”.




Siracusa. Lite per il parcheggio al Sacro Cuore, un denunciato per il colpo esploso

C’è un denunciato per l’incredibile episodio avvenuto lo scorso fine settimana, durante la fiera del Sacro Cuore. Per banali motivi, pare un parcheggio, un uomo ha esploso un colpo da arma da fuoco, ferendo di striscio il suo “rivale”. Una cavalleria rusticana in pieno centro su cui hanno dato subito indagato gli uomini della Mobile. Che sono riusciti a ricostruire l’episodio ed identificare il responsabile: un 39enne già conosciuto alle forze di Polizia, adesso denunciato per il reato di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco e lesioni aggravate nei confronti di altra persona a seguito di una discussione tra i due avvenuta per futili motivi.




Caos rifiuti regionale, soffre anche il siracusano : riaprono le discariche, termovalorizzatori nel futuro?

Riaprono le discariche chiuse per scadenza della proroga che era stata emanata una settimana fa circa. Anche gli autocompattatori che hanno raccolto i rifiuti in provincia di Siracusa possono così smettere di girare a vuoto con il loro carico maleodorante. Il ministro dell’Ambiente, Gianluca Galletti, ha firmato l’ordinanza predisposta dalla Regione sulla gestione del sistema rifiuti. Per l’assessore regionale Contraffatto si va verso la normalizzazione del sistema. Ma non rassicura i sindaci dei Comuni del siracusano, da Augusta al capoluogo.
E mentre si riaffacciano nella discussione politica i termovalorizzatori – nei piani, uno dovrebbe essere realizzato tra Augusta e Priolo – spaventa il nuovo sciopero nazionale dei netturbini, proclamato per il 15 giugno.
Il sistema rifiuti in Sicilia è in emergenza. Durissimo il commento del Movimento 5 Stelle. “Crocetta non è riuscito in quattro anni a sviluppare alcun percorso virtuoso nel settore dei rifiuti, l’abuso di ordinanze senza programmazione ci vede obbligati al passaggio autorizzativo col ministero, quindi tutto era prevedibile e questa emergenza sembra studiata a tavolino. L’accordo col Ministero è poco meno di un commissariamento ed è l’emblema del fallimento della politica regionale”.
Non solo, per i pentastellati “in attesa degli accordi per la spedizione dei rifiuti fuori dal territorio regionale, i rifiuti dei comuni siciliani viaggeranno per tutta la Sicilia per il semplice fatto che Crocetta e la Contrafatto hanno tenuto la testa sotto la sabbia per tutti questi mesi. Si sapeva che saremmo giunti a questo punto, la cubatura delle discariche non spunta per magia, la situazione è ben nota da almeno 6 mesi. Questa volta speriamo che il ministero voglia controllare seriamente le condizioni”.
Mentre la paura dei sindaci, anche del siracusano, è che ci si possa trovare al centro dell’ennesimo caos, in un settore al limite dell’emergenza sanitaria con autocompattatori sempre più in difficoltà nel comprendere dove abbancare i loro rifiuti. E una raccolta a singhiozzo lungo le strade, dove i rifiuti rimangono a marcire sotto il sole di giugno.
Il sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro, ha informato prontamente i cittadini attraverso facebook: “non si potrà procedere all’ulteriore svuotamento dei cassonetti stradali. Si richiede la massima collaborazione limitando il conferimento dei rifiuti”.




Siracusa. Resort alla Pillirina, tira e molla tra Comune e Regione. Partita aperta

Il resort che Elemata voleva realizzare alla Pillirina torna questione di attualità. Nelle settimane scorse, dagli uffici regionali dell’Urbanistica hanno inviato al Comune di Siracusa una comunicazione con cui – in sintesi – si adombrava la possibilità di nominare un commissario ad acta se da palazzo Vermexio non fosse stata rimessa in moto la procedura amministrativa sul piano di lottizzazione presentato dalla società del marchese svizzero De Gresy. Un altro colpo dopo la bocciatura regionale della cosiddetta variante della bellezza, l’atto votato dal Consiglio Comunale nel 2011 che “bloccava” l’area e il relativo progetto di megaresort.
Dopo una iniziale sorpresa per la nuova presa di posizione degli uffici regionali, il Comune di Siracusa è pronto alla replica. Un articolato faldone corredato da pareri e riferimenti normativi che sta per essere inviato a Palermo. Il principio è semplice: variante della bellezza o meno, non si può portare in Consiglio un piano di lottizzazione su di un’area su cui insiste il vincolo del piano paesaggistico e che è stata inserita dalla stessa Regione tra le riserve terrestri.
In effetti sulla vicenda Palermo pare muoversi senza un coordinamento tra uffici. Da una parte, Beni Culturali e Ambiente hanno seguito negli anni la linea dell’inedificabilità mentre l’Urbanistica sembra andare verso un’altra direzione.
Sarà, intanto, il Tar a decidere sul ricorso presentato da palazzo Vermexio contro la bocciatura della variante della bellezza. “Ma Siracusa non ha chiesto la sospensiva e la riserva non è stata ancora formalmente istituita, manca la perimetrazione”, obiettano proprio dagli uffici regionali dell’Urbanistica.

(nella foto alcuni dei terreni su cui il resort dovrebbe sorgere)




Siracusa. Si è spento nella notte l'ex Sovrintendente Inda, Fernando Balestra

Si è spento nella notte Fernando Balestra. L’ex Sovrintendente della Fondazione Inda ha accusato un malore, una probabile ischemia.
Entrò a far parte del consiglio di amministrazione della istituzione culturale siracusana nell’ottobre del 2004. Dall’aprile 2005 al dicembre 2012 fu Sovrintendente. Era attualmente direttore del festival di teatro classico “Le ferie di Augusto” a Bene Vagienna.

Lo ricorda l’ex sindaco, Roberto Visentin. L’ex presidente della Fondazione Inda esprime “profondo dispiacere per l’improvvisa e prematura scomparsa di Fernando Balestra. Ho avuto modo di conoscerlo ed apprezzarlo per il suo lavoro di soprintendente-commenta Visentin- e ricordo l’entusiasmo e la passione con cui svolgeva il suoruolo. Entusiasmo e passione che hanno determinato grandi successi delle stagioni teatrali, tra cui ricordo solo quella del 2009, quando andarono in scena Edipo a Colono con Giorgio Albertazzi e Medea con Elisabetta Pozzi.Siracusa ed i Siracusani gli devono molto e sono sicuro che lo ricorderanno sempre conaffetto, oltre che per il suo lavoro anche per il suo tratto umano sincero”.
Anche un altro sindaco e presidente Inda ricorda commosso Balestra. E’ Titti Bufardeci. “Sono anche io molto addolorato per la prematura scomparsa di Fernando Balestra. Ricordo quando, in seguito alle improvvise dimissioni dell’allora Sovrintendente Angela Spocci, lo chiamammo da consigliere del Cda a svolgere le funzioni di Soprintendente, ruolo che poi ha ricoperto per tanti anni brillantemente. Ci aiutò a mettere in scena, n condizioni difficilissime, una stagione di grande successo. E’ stato un protagonista importante del ritorno della centralità di Siracusa nelle rappresentazioni classiche dell’Inda. Fu preziosissimo per me e per il consiglio di amministrazione di allora nel far sì che finisse la stagione dei teatri stabili che, a mo’ di compagnie di giro, venivano a rappresentare le loro produzioni a Siracusa . Da allora, infatti, si riavviò e si potenziò la centralità di Siracusa nella produzione degli spettacoli. L’allestimento, le scenografie, i costumi, la fonica, le luci, la scelta del cast, delle regie e degli attori e ogni singolo momento della rappresentazione tornarono pienamente a Siracusa e furono anni di enorme successo di pubblico e di critica con incassi che da allora consentono all’Inda di essere l’ unico Istituto teatrale in Italia e, probabilmente non solo, a vivere innanzitutto dell’incasso al botteghino. Lo ricordo sicuramente un personaggio originale, per molti versi stravagante, ma era certamente un uomo di solida cultura e di grande amore per il teatro. Sicuramente è stato un uomo che ha amato Siracusa”.




Solarino nella morsa del racket? Aumentano i controlli, "ma gli imprenditori denuncino"

Più controlli, più sicurezza a Solarino. La risposta delel forze dell’ordine non si fa attendere dopo gli ultimi atti intimidatori che hanno segnato una ripresa dell’attività malavitosa, legata probabilmente al racket delle estorsioni.
Il riacutizzarsi dell’inquietante fenomeno ha creato inquietudine nella tranquillità comunità solarinese. Mentre serpeggia vera e propria preoccupazione nel mondo della piccola impresa, già costretta a misurarsi con una crisi profonda e vessata da un contesto socio-economico estremamente difficile.
Del caso Solarino si occuperà prontamente anche il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, con l’adozione di tutte le contromisure del caso per contrastare una escalation criminale che ha fatto suonare più di un allarme.
Il presidente di Cna Siracusa, Antonino Finocchiaro, rilancia l’appello “a non abbassare la guardia: le istituzioni nella loro azione di controllo, nella repressione di fenomeni intimidatori e gli imprenditori nel denunciare i malfattori”.
Per la Cna provincia, denunciare senza esitazione è “la vera ed unica strada per permettere al nostro territorio di liberarsi da questa tassa invisibile che frena lo sviluppo e gli investimenti”. Chiaro riferimento al “pizzo”.
Denunciare e pretendere sostegno dalle istituzioni: questo il dovere delle imprese. “Diamo ampio sostegno agli imprenditori vessati e vediamo negli sportelli legalità istituiti presso la Camera di Commercio e presso le associazioni di categoria la strada giusta per garantire il rispetto delle regole e la libera attività d’impresa”.




Comuni Siciliani, l'Anci lancia l'allarme: "trasferimenti regionali ridotti, spettro dissesto per molti"

Da Anci Sicilia l’ennesimo allarme. Scatta al termine della conferenza Regione-Autonomie Locali. Per i Comuni che vedono lo spettro del dissesto avvicinarsi nessuna buona nuova. Annunciata da palazzo dei Normanni una ulteriore riduzione del 70% dei trasferimenti ai Comuni e questo perchè Palermo non ha ricevuto ad oggi i 500 milioni di euro da parte dello Stato.
“Speravamo oggi in un piccolo passo avanti – afferma il vicepresidente Anci Sicilia, Paolo Amenta – e invece siamo peggio di prima, con lo spettro dell’approvazione dei Bilanci con l’incertezza delle somme da trasferire agli Enti Locali”. In più l’impossibilità di procedere alle previste stabilizzazioni, le ex Province “senza più un euro per pagar gli stipendi e senza sicurezze per il futuro”.
Unica speranza, “la promessa che oggi ci è stata fatta di trasferimento del 60% della prima trimestralità e l’impegno a sostenere con il Governo nazionale, e quindi direttamente con il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, la necessità di prorogare i termini per l’approvazione dei Bilanci di previsione, che ricordo sono già scaduti ad aprile”.




Siracusa. Emergenza sbarchi, Zappulla (Pd) scrive ad Alfano: "provincia esposta, più risorse e sicurezza"

“I dati parlano già da soli: la Sicilia è la regione italiana che ha accolto il numero più alto di immigranti nel 2015. E la provincia di Siracusa, sempre relativamente al 2015, è la provincia della Sicilia che ha registrato il maggior numero di sbarchi (69) con 22.846 immigrati accolti”. Numeri forniti dal deputato nazionale del Pd, Pippo Zappulla che – nei giorni in cui si presenta in tutta la sua drammaticità l’emergenza dell’esodo in atto dalla Libia – rilancia la denuncia di AccogliRete (“sistema al collasso a livello locale”, ndr) e scrive al ministro Alfano. “Ho chiesto più risorse, più strutture, più sicurezza per la provincia di Siracusa”, spiega Zappulla. “Specie adesso, quando è ragionevole ipotizzare una crescita enorme di sbarchi e di presenze. Ho inoltre invitato Alfano a farsi promotore di un coordinamento con la Regione Siciliana per definire finalmente una cabina di regia che consenta l’accoglienza adeguata dei minori non accompagnati”.