Siracusa. Migranti rovistano nella spazzatura: una foto, mille polemiche. "Nessuno fa niente per aiutare"

Questa foto è comparsa in mattina sulla bacheca di un frequentato gruppo di discussione su Facebook. A postarla, l’associazione Italiani in Movimento. Provocatorio il messaggio che accompagna uno scatto che testimonia le difficili condizioni di vita dei migranti: “Siracusani moralisti per l integrazione e l’aiuto dove siete?”. Ed è subito infuriata la polemica all’indirizzo dell’associazione di Giuseppe Giganti. L’accusa più ricorrente è quella di razzismo. In mezzo ci sono altre parole più pesanti. “Ce ne stanno dicendo di tutti i colori”, racconta Giganti a SiracusaOggi.it. “Io volevo solo risvegliare le coscienze dei siracusani, il razzismo non c’entra niente. Tutti passano e vedono quello che succede, ma nessuno fa niente. Ci si volta dall’altra parte. Per i migranti come per i siracusani. Ci sono un padre con due figli che girano nelle traverse di corso Gelone con un carrellino e cercano avanzi nella spazzatura. Ma si può?”, domanda Giganti.
“Noi non vogliamo dare fastidio a nessuno men che meno agli extracomunitari, almeno quelli che rispettano le regole base della convivenza civile. Quelli che alla Borgata si abbassano i pantaloni e fanno i loro bisogni vicino ai cassonetti andrebbero sanzionati”. Ma quello è un altro discorso.
“Abbiamo chiesto aiuto alla Caritas ed al Comune. Risposte poche e fredde. A voi che effetto fa passare e vedere questi uomini che rovistano tra i rifiuti? Io provo una gran pena. E tutti quelli che scrivono di integrazione e accoglienza dove sono?”, insiste Giuseppe Giganti che punta il dito contro “i moralisti” bravi a parlare e meno ad agire in concreto. “E’ come per la storia delle grotte abitate della balza Acradina. Ci sono esseri umani che vivono come nella preistoria. Ma solo noi andiamo concretamente ad aiutarli con coperte, cibo e soldi. Abbiamo anche provveduto a pulire la zona dai tanti rifiuti che si erano accumulati. E c’è chi dice che hanno scelto volontariamente questo stile di vita…”.




Il Comune di Siracusa in udienza da Papa Francesco

Anche il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, all’udienza del Santo Padre di questa mattina. Un incontro riservato ai primi cittaidni delle città capoluogo in rappresentanza degli oltre 8 mila Comuni italiani. L’incontro ha avuto inizio alle 11.30, nella Sala Clementina,  all’interno della seconda loggia del Palazzo Apostolico.
Ad aprire l’udienza l’intervento del cardinale Silvano Piovanelli, arcivescovo emerito di Firenze. A seguire, l’intervento del presidente Anci Piero Fassino e, in conclusione, il discorso di Papa Francesco e la benedizione “Un grande uomo, una grande emozione”, racconta Garozzo da Roma.




Siracusa. Vendere vino per finanziare il restauro dei monumenti. Sgarlata presenta il progetto al Vinitaly

“Gli italiani restaurano l’Italia – la Sicilia” . E’ il progetto che sarà presentato domani al “Vinitaly” di Verona dall’assessore regionale ai Beni Culturali, Mariarita Sgarlata. Nella sala business del padiglione Sicilia, l’esponente della giunta Creocetta parlerà dell’iniziativa, promossa dall’associazione onlus “Amo l’arte, Amo l’Italia”, realizzata in collaborazione con l’assessorato e con il patrocinio dell’istituto regionale Vini e Oli di Sicilia. Si tratta del risultato di una convenzione, siglata lo scorso febbraio, finalizzata al sostegno dei costi per il restauro e il recupero alla fruizione di beni culturali siciliani attraverso il contributo di imprese vitivinicole del territorio. Si tratta, in parole semplici, di abbinare le eccellenze all’arte, per contribuire alla salvaguardia e al restauro del patrimonio storico artistico. In Sicilia, le cantine che aderiranno, destineranno pochi centesimi per ogni bottiglia venduta al progetto. Denaro che sarà utilizzato per finananziare lavori legati alla tutela dei beni culturali.




Il limone Igp di Siracusa protagonista a Vienna

I limoni di Siracusa pronti a stupire i palati degli austriaci. Dopo Berlino e Parigi, il prodotto tipico sarà protagonista di un terzo appuntamento in un Istituto Italiano di Cultura all’estero, quello di Vienna. Il 9 aprile appuntamento con “Wo die Citronen blüh’n”, ovvero “dove fioriscono i limoni. Il programma prevede una degustazione tematica firmata da Corrado Assenza, autentico ed esperto ambasciatore delle materie prime siciliane, e con un percorso sensoriale ad hoc frutto di una ricerca realizzata dal Centro Studi Assaggiatori di Brescia, che farà conoscere e apprezzare le qualità dell’Igp siracusano.
Oltre al prodotto fresco il pubblico avrà la possibilità di apprezzare le qualità dell’olio essenziale della maison Simone Gatto di San Pier Niceto, un puro concentrato di profumi e di virtù salutistiche, di accompagnare le creazioni di Corrado Assenza con i vini delle cantine Avide di Comiso e di chiudere la degustazione con il “Limoncello di Siracusa” della Sicilsapori.




Gestione servizio idrico, contromossa dei sindaci: costituiamo la società con l'Ato 8

Come fosse un gioco di strategia, a mossa corrisponde una contromossa. E così se la curatela fallimentare di Sai 8 aveva fatto segnare un punto  a suo vantaggio nella battaglia per la gestione del servizio idrico, oggi è arrivata la risposta della parte pubblica. Alla decisione dei curatori di mettere all’asta per la cessione un ramo di azienda (dipendenti, banca dati, mezzi) i sindaci e il commissario del Consorzio Ato hanno risposto rilanciando la creazione di una società uninominale sotto l’egida del consorzio stesso per gestire così in house il servizio. Questa mattina a Catania, nella sede della Regione, i primi cittadini di  Augusta, Buccheri, Floridia, Lentini, Noto, Pachino, Portopalo, Priolo, Siracusa e Solarino hanno di fatto dato l’ok al commissario straordinario: si crei la società. I Comuni contribuiranno alla nascita della nuova realtà con un contributo proporzionale di 1,50 euro per abitante. Soldi che dovrebbero poi rientrare non appena la Regione stanzierà il contributo per lo start-up. Non si può rimanere in attesa dei tempi della politica, il rischio è quello di ritrovarsi con una gestione ancora privata. Ecco perchè Buceti ha spinto per l’accelerazione vincendo le ultime perplessità dei Comuni. Unica preoccupazione viene dalla situazione politica della Regione. Se con il rimpasto Marino dovesse uscire dalla squadra di governo, il tema del ritorno all’acqua pubblica potrebbe non essere più centrale nell’agenda. “C’è urgenza, il 26 maggio scade la curatela e il servizio non può restare senza gestore. La gestione pubblica unitaria sarà garantita dall’Ato 8”, spiega senza sosta Buceti.
(foto: una precedente riunione)




L'ex comandante dei Carabinieri di Siracusa alla guida di una missione in Palestina

Fino al 2011 è stato al comando provinciale di Siracusa dei Carabinieri, oggi il colonnello Massimo Mennitti guida la nuova missione dei militari dell’Arma in Palestina. A Gerico il primo contatto con la nuova realtà operativa.  Il colonnello Mennitti ha trascorso cinque anni a Siracusa, poi il trasferimento al Comando Generale  con l’incarico di Capo Ufficio Piani e Polizia Militare. Adesso questa nuovo incarico in Palestina.




Sciopero dell'autotrasporto, in Sicilia torna la paura del blocco

Si ferma l’autotrasporto siciliano. Dalla mezzanotte del 24 marzo fino alla stessa ora del 28 scioperano tutte le sigle sindacali di categoria. “La mancata erogazione delle risorse relative all’Ecobonus 2010/2011 impone un’azione di protesta ferma e decisa. Aias, Fai Sicilia, Assotransport, Aitras e Assiotrat, in maniera univoca, hanno disposto la conferma del fermo dei servizi di autotrasporto in Sicilia”. Le associazioni chiedono al premier Matteo Renzi e al ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, l’immediata erogazione delle risorse riferite al contributo per le autostrade del mare oltre alla riapertura del tavolo tecnico Stato-Regione Sicilia.
 




Siracusa. Qualità dell'aria e inquinanti: Verdi e Green Italia chiamano la Commissione Europea per l'Ambiente

I Verdi e Green Italia, all’indomani del tavolo prefettizio sull’ambiente tenutosi a Priolo, hanno presentato oggi il loro esposto. In attesa di una risposta da Janez Potocnik, il commissario per l’ambiente, i due coordinatori nazionali Angelo Bonelli e Fabio Granata hanno illustrato i dati e quelle che giudicano violazioni delle direttive europee sulla qualità dell’aria nei siti di Priolo, Milazzo e Gela.  In queste tre aree la rete di monitoraggio della regione Sicilia gestita dall’Arpa “monitora solo il benzene”, sottolineano. Esiste un’altra rete denominata Sirvianet la cui accessibilità via web non sempre è possibile e che pubblica dati derivanti dalle reti di monitoraggio delle province e dei comuni successivamente validati dall’Arpa. “Da valutazioni effettuate, la rete di monitoraggio della qualità dell’aria non risulta conforme alle disposizioni di legge regolate dal Dlgs 155/10 e dalla direttiva europea sulla qualità dell’aria”, la denuncia di Verdi e Green Italia. “In particolare, le due stazioni Arpa denominate Megara e Sasol non rispondono ai requisiti di legge in quanto non monitorano gli inquinanti previsti (SO2, CO, NO2, O3, Pm10,Pm2,5 e i valori obiettivo per nichel, cadmio, arsenico e benzopirene) cosi come disciplinati dalla direttiva europea del 2004/107/CE. Situazione  analoga per altre realtà territoriali ad alto rischio ambientale e classificate come Milazzo e Gela”. Bonelli e Granata denunciano poi come il valore medio annuo del benzene relativo al 2013 non è riportato nel sito di Arpa Sicilia. Il limite di legge è 5 nanogrammi per metro cubo. “Nella stazione Megara di Siracusa si riscontrano gravi superamenti del limite, su base giornaliera: ad esempio il 4 e 5 gennaio 2014 il benzene ha raggiunto il valore di 111,5 nanogrammi/ metro cubo. Per quanto concerne la stazione Sasol per il 2014 non sono pubblicati dati”.
Si possono consultare i dari della rete Sirvianet “ma anche qui ci sono carenze rispetto ai requisiti di legge. Non sono, ad esempio, disponibili i dati di inquinanti come CO, delle PM2,5 e degli Ipa con un monitoraggio incompleto di NO2 e SO2”.
E siccome “l’assenza di dati e di una pubblica informazione sugli stessi crea un’ombra preoccupante in materia di contaminazione delle falde , dei terreni , delle acque,dell’aria e di quale può essere il livello di contaminazione delle matrici biologiche e della catena alimentare gli scriventi chiedono alla commissione europea per l’ambiente di verificare se l’Italia, in relazione alla regione Sicilia ed in particolare per i tre siti di Siracusa, Milazzo e Gela ha violato le direttive in materia di qualità dell’aria e della convenzione di Aarhus”.
Alla commissione europea per l’ambiente, Angelo Bonelli e Fabio Granata scrivono anche della loro preoccupazione circa la precisa osservanza “all’interno degli impianti produttivi ricadenti nel polo petrolchimico”, delle misure “idonee ad evitare la dispersione incontrollata di fumi, polveri e inquinanti nocivi alla salute dei lavoratori e della popolazione limitrofa”.
Poi Verdi e Green Italia sottolineano il caso di falde inquinate da idrocarburi a Priolo, l’assenza di piano di bonifica e risanamento ambientale o comunque il loro avvio e l’eccesso di mortalità tra la popolazione di Priolo, Melilli e Siracusa sui numeri dello studio dell’Iss “Sentieri” (1995-2000 e 2001-2005).




E Matteo Renzi twitta "arrivato a Siracusa"

Tra un impegno e l’altro, il presidente del Consiglio Matteo Renzi non rinuncia al piacere di un tweet. Così annuncia a tutti i followers  di essere arrivato a Siracusa, dove oggi è atteso da una serie di incontri. Lo ha fatto ieri sera, attorno le 23.00, di ritorno da Tunisi.
Il programma della visita del premier si apre alle 9.00, alla scuola Raiti. Proprio nei giorni scorsi ha pubblicato il piano per l’edilizia scolastica e non è quindi un caso che anche a Siracusa Renzi abbia deciso di iniziare la sua visita proprio da un istituto scolastico. Alle 10.15 il premier incontra i sindaci della provincia a Palazzo Vermexio e, a seguire, gli imprenditori. Alle 12.30 visita al parco archeologico della Neapolis quindi la partenza.




Siracusa, il tuo futuro prossimo si coniuga mercoledì

Progetti di area vasta e servizio idrico integrato. Il destino di Siracusa, inteso come sviluppo economico e futuro occupazionale, si “gioca” a Catania. Due appuntamenti, due momenti che potrebbero segnare in maniera netta le prossime dinamiche locali. Una cosa è chiara, la logica del campanile (dietro cui Siracusa si è sempre nascosta) non funziona più. Bisogna aprirsi e fare rete, sul serio. Con i centri della provincia (vicenda acqua) e con le vicine Catania e Ragusa (area vasta) che con i loro aeroporti e i loro servizi rischiano di stritolare a tenaglia una provincia lenta suo malgrado. Tutto in un giorno, mercoledì 26 febbraio.
Domani a Catania verrà firmato dai sindaci di Siracusa, Ragusa e – ovviamente – Catania il protocollo d’intesa sui cosiddetti “Progetti di area vasta”. Il Sud Est siciliano si “federa” con un accordo da cui scaturiranno finanziamenti europei da usare per potenziare la rete infrastrutturale, attraverso il ministero per la Coesione territoriale. Si è voluto attendere l’arrivo del presidente Napolitano per sottolineare l’importanza del percorso che il Sud Est siciliano intende intraprendere. “Siamo le prime province italiane a sperimentare una sinergia virtuosa che può portare significativi finanziamenti”, spiega il sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo. Che dopo l’incontro con il capo dello Stato, sempre a Catania, nella sede dell’ex Eas incontrerà i colleghi della provincia aretusea e il commissario dell’Ato idrico Buceti per decidere il da farsi sulla gestione idrica dopo il fallimento di Sai 8 e le difficoltà della curatela. Ormai chiaro il percorso: costituire due società di mini ambito (zona nord, zona sud) con il coinvolgimento dei Comuni che hanno consegnato gli impianti a Sai 8 a suo tempo. Gli altri continuerebbero così come fanno adesso, in attesa di una apposita legge regionale. Le due nuove società di mini ambito (Siracusa e Priolo hanno già avviato un percorso comune, Noto dovrebbe chiamare a raccolta la zona sud) assorbiranno quasi totalmente l’attuale personale di Sai 8. Che attraverso i sindacati ha già fatto sapere di essere contrario a ipotesi “spezzatino” tra Comuni. I lavoratori di Sai 8 vedrebbero di buon occhio anche una nuova soluzione privata (Caltacqua, ndr) ma sul punto è stato chiaro il commissario Buceti (“come il mio assessore, anche io sono per l’acqua pubblica”). Questa la situazione, è lecito ora attendersi un passo avanti deciso dopo troppi passaggi sin qui interlocutori.