Altri dodici mesi da mettere in archivio. Cinquantadue settimane di fatti, storie e volti. Cosa ricordare? Per Siracusa, il 2013 è certamente stato un anno profondamente segnato dal fenomeno dell’immigrazione clandestina, una vera e propria emergenza affrontata come solo il grande cuore della gente del Sud sa fare. Non a caso, l’immagine simbolo del 2013 è quella relativa alla catena umana dei bagnanti di Pachino. Mese di agosto, sono in spiaggia a godere di una tipica giornata estiva. All’orizzonte un barcone di migranti che finisce per arenarsi a pochi metri dalla battigia. I migranti non sanno nuotare. Ed ecco allora scattare la catena umana di solidarietà che ha fatto commuovere anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che si è spinto sino a commentare: “questa è l’Italia migliore”.
Altra immagine da ricordare come altamente siginificativa per il 2013 è quella che vede l’allora comandante della Capitaneria di Porto di Siracusa, Luca Sancilio, con in braccio una bimba siriana nata pochi giorni prima durante un viaggio della speranza verso le coste siciliane. E’ il 22 ottobre.
Ma quali sono i “personaggi siracusani dell’anno”? Ne abbiamo selezionato quattro, con una menzione particolare per un concittadino illustre che non c’è più, Tonino Accolla. Noto doppiatore, ha “dato” una voce italiana a Eddie Murphie ma soprattutto ad Homer Simpson. Eccoli in foto.
Accanto Tonino Accolla, “nomination” per Ermanno Adorno. Ha riportato d’attualità il dibattito sulla realizzazione del servizio di radioterapia a Siracusa. E forse ha anche qualche merito se finalmente sono arrivate garanzie e carte firmate. La sua protesta, civile e composta, carica di dignità ha attirato consensi e smosso coscienze. Più e meglio di anni di politica. Cinque giorni di sciopero della fame all’Umberto I gli valgono la riconoscenza di tanti.
Subito a destra, Mariano Ferro. Avolese, leader siciliano del Movimento dei Forconi. Ha dato voce al disagio di una fetta della popolazione, prendendo le distanze dalle proteste violente e urlate. Chi lo apprezza, chi lo contesta. Ma è un altro personaggio carismatico che ha saputo, bene o male, concentrare attorno a se attenzioni nazionali.
Tocca poi a Christian Napolitano, simbolo della realizzazione attraverso lo sport. Anni di sacrifici in vasca, con la calottina dell’Ortigia in testa. Poi, forse quando quasi non ci pensava più, la consacrazione. La chiamata in Nazionale a 31 anni, un Mondiale giocato da protagonista e il passaggio al Brescia, sette con cui disputa anche la Champions League.
Chiudiamo in bellezza con Stefania Vincenzi. Finalista all’ultima edizione di Miss Italia, è diventata per tutti la “ragazza della Concordia”. Una storia, la sua, che parla al cuore. Nel 2013 è riuscita ad onorare quella promessa fatta per gioco alla mamma – morta a gennaio 2012 nel naufragio della nave da crociera – arrivando alla finale del concorso. Pochi giorni prima della finale tv su La 7 erano stati rinvenuti i resti della madre nelle operazioni di rotazione della nave.