Vìola gli arresti domiciliari, arrestato 39enne di Floridia

Un 39enne è stato arrestato dai Carabinieri di Floridia, in esecuzione di un provvedimento di aggravamento della misura cautelare emesso dalla Corte d’Appello di Catania, per essere stato trovato fuori dalla propria abitazione senza autorizzazione. L’uomo era stato ristretto in casa perché gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia.
I militari hanno segnalato la violazione all’Autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento di aggravamento a seguito del quale il 39enne è stato associato presso la Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa.




Operazione Asmundo, le intercettazioni: “Nun cia ficimu a fare acchianare a Sorbello”

Nell prossime ore si terrà l’interrogatorio di garanzia delle 12 persone arrestate dai Carabinieri al termine dell’operazione Asmundo. Dovranno rispondere, tra l’altro, di associazione mafiosa, estorsioni, minacce e voto di scambio politico-elettorale.
Per dieci di loro è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Si tratta di Salvatore Arrabito, 34 anni, di Augusta; Antonello Costanzo Zammataro, 50 anni, di Melilli; Vincenzo Formica, 42 anni, di Melilli; Alfio Alberto Ira, 57 anni, di Carlentini; Andrea Mendola, 39 anni, di Melilli; Nunzio Giuseppe Montagno Bozzone, 58 anni, di Melilli; Antonino Puglia, 58 anni, di Agira; Salvatore Rasizzi, 37 anni, di Priolo Gargallo; Arturo Tomasello, 42 anni, di Lentini; Antonino Montagno Bozzone, 34 anni, di Melilli. Sono stati posti invece ai domiciliari Giuseppe Puglia, 39 anni, di Melilli, e Giuseppe Sorbello, 64 anni, di Melilli.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, ai vertici del sodalizio criminale – attivo in particolare a Villasmundo – vi erano Giuseppe Nunzio Montagno Bozzone (nel 2013 condannato per associazione mafiosa e ritenuto affiliato al clan Nardo), Vincenzo Formica e Antonello Costanzo Zammataro (condannato nel 2018 per associazione mafiosa).
Le indagini condotte dai Carabinieri hanno portato alla luce l’accordo che l’ex assessore regionale ed ex sindaco di Melilli, Pippo Sorbello, avrebbe siglato con il sodalizio mafioso. Denaro e favori per ottenere una “spinta” decisiva nella corsa per la sindacatura all’appuntamento con le urne del 2022. In particolare – spiegano gli investigatori – Sorbello si sarebbe impegnato a favorire la scarcerazione del figlio di Montagno Bozzone, Antonino, detenuto a Caltagirone, non solo mettendo a disposizione i propri avvocati ma anche prospettando l’appoggio di un magistrato non meglio identificato.
In una intercettazione telefonica del 25 aprile 2022, due familiari di Montagno Bozzone parlano del denaro che avrebbero ricevuto da Sorbello. “Con quello là, con Pippo Sorbello per i voti, gli aveva detto la settimana scorsa che gli dava qualcosa di soldi e non si è fatto vedere proprio… ora stamattina si sono incontrati, essendo che ieri è venuto. E ora stamattina gli ha dato 500 euro”.
Ma già alcune conversazioni avvenute a maggio – ed ascoltate dagli investigatori – lasciano intendere l’esistenza di un’attività a sostegno della candidatura di Sorbello. Anche, ad esempio, intervenendo nei confronti di quanti lo criticavano, persino sui social. Lo stesso giorno delle elezioni, Giuseppe Montagno Bozzone – annotano gli investigatori – transita per le vie di Villasmundo, verosimilmente per controllare l’andamento delle votazione ed invitare alcuni elettori a recarsi al seggio.
In quelle ore, da quanto emerge nell’ordinanza, Sorbello chiama Montagno Bozzone e chiede un incontro per capire come vanno le cose: “Tu fatti nu giru drocu, vidi come è u fatto”. Il suo interlocutore lo rassicura.
Le elezioni, però, vedono la sconfitta di Pippo Sorbello che non va oltre il 24,7% dei consensi. L’ex assessore inizia a non rispondere alle chiamate del gruppo di Montagno Bozzone. Lui stesso, Montagno Bozzone, rimane deluso dal risultato e, in una conversazione del 17 giugno, si sfoga: “con i voti, diciamo, scritti, proprio scritti, con questi numeri saliva Pippo, non quello, come mai è stato eletto Carta”, dice in dialetto al suo interlocutore. “Nun cia ficimu a fare acchianare a Pippo Sorbello…se acchianava iddu, per dire, qualche cosa cangiava”.




Consiglio aperto sul Porto, Siracusa pronta a decidere? “Elementi utili sulla possibile adesione all’Autorità di Sistema Portuale”

“Un confronto ampio, aperto, preciso su uno dei temi principali per lo sviluppo della nostra città”.

Così il presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Di Mauro descrive la seduta aperta di ieri dedicata alla vicenda legata alla possibilità di inserimento di Siracusa nell’Autorità di Sistema Portuale con Catania, Augusta (e Pozzallo).

Il Presidente dell’AdSP , Francesco Di Sarcina ha illustrato quelle che ritiene possano essere le ricadute positive di un ingresso di Siracusa, con i suoi porti, ribadendo che questo vorrebbe dire entrare a far parte di una struttura complessa, articolata e coordinata da un ente statale, non locale, con logiche nazionali e internazionali. Occasione di crescita fondamentale, insomma, anche in termini di possibilità di accesso a finanziamenti che possano consentire al territorio investimenti di rilievo.

Le previsioni potrebbero, dunque, parlare, di un futuro in cui la parte di Santa Panagia continuerebbe ad occuparsi  di prodotti petroliferi, in sinergia con altri terminali  sotto la regia commerciale dell’Autorità ad Augusta, mentre il Porto Grande sarebbe dedicato all’aspetto turistico, con le crociere da gestire in maniera tale da non danneggiare il territorio.

Al consiglio comunale aperto hanno preso parte i rappresentanti delle autorità competenti in materia, gli operatori portuali, i deputati nazionali e regionali Luca Cannata, Tiziano Spada, Carlo Gilistro, Carlo Auteri.

“Il consiglio comunale ha raccolto gli elementi che ci serviranno per assumere le relative decisioni- spiega Di Mauro. Certamente lo scenario attuale, con Siracusa priva possibilità sulla carta di avere voce in capitolo sulel scelte complessive dell’Autorità cambierebbe con la modifica di questo aspetto.

Sedute aperte sui grandi temi della città saranno, sotto la mia gestione, la norma, perché danno davvero la possibilità  di entrare nel cuore delle questioni, con tutti gli aspetti e tutte le voci in campo”




Futuro del porto di Siracusa, PD “Mancano i soldi, non si può perdere altro tempo”

Il futuro del porto di Siracusa si è discusso ieri nella seduta del consiglio comunale. All’assemblea erano presenti deputati nazionali e regionali, segretari provinciali di diversi partiti, rappresentanti di varie organizzazioni produttive, titolari di agenzie marittime e i cittadini interessati all’argomento.
Nello specifico si è parlato dei tre porti: porto grande, porto piccolo, porto di Santa Panagia. Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Siracusa allora evidenzia: “un porto che funziona e che è luogo di continui arrivo e partenza di navi costituisce un motore per lo sviluppo socioeconomico della città che ha la fortuna di averlo e l’intelligenza di saperlo fare funzionare. – continua – Allora la domanda che deve porsi la politica è quella se oggi i porti di Siracusa funzionano. La risposta è sotto gli occhi di tutti: mancano i soldi per dragare i fondali e per rendere agibile la banchina destinata all’approdo delle grandi navi; mancano i soldi per elettrificare le banchine; mancano i soldi per costruire una moderna stazione porto ove i passeggeri possano comodamente espletare le operazioni di imbarco e sbarco; mancano i soldi per costruire i parcheggi ancillari ad una stazione porto; mancano i soldi per le opere di manutenzione necessaria del porto di Santa Panagia, che potrebbe essere costretto a chiudere con inimmaginabili ripercussioni sulle attività a supporto delle grandi petroliere che accostano al vicino pontile di carico e scarico di prodotti petroliferi”, sottolinea il Pd.
Il Partito Democratico con il sen. Antonio Nicita, l’on. Tiziano Spada ed il gruppo consiliare composto da Massimo Milazzo, Sara Zappulla, Angelo Greco, non ha nessun dubbio sul fatto che il futuro dei porti di Siracusa passa dall’ingresso nell’Autorità di Sistema Portuale.
“Non si può perdere ulteriore tempo anche perché il pericolo è quello di essere tagliati fuori dalle rotte delle navi delle grandi compagnie di navigazione che potranno scegliere di fare scalo nei porti, già inseriti nell’Autorità di Sistema Portuale di Sicilia Orientale, di Catania e di Pozzallo perché lì troveranno infrastrutture e servizi migliori e più funzionali”, conclude il Partito Democratico.




Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale, Gilistro (M5S) “Porterebbe grandi benefici”

“Dal 2020 il Movimento 5 Stelle spinge perchè Siracusa entri nel sistema che regola e e pianifica lo sviluppo della portualità. Nell’ottobre del 2021 presentammo un emendamento che però si scontrò sul no ideologico della Regione, allora presieduta da Musumeci”. Sono le parole del deputato regionale Carlo Gilistro (M5S), che ha partecipato alla seduta aperta di Consiglio comunale dedicata al tema dell’adesione di Siracusa all’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale.
“Che il porto di Siracusa sia ancora oggi fuori dal perimetro di competenza dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia Orientale è un anacronismo intollerabile. Una bizzarria decisionale che sin qui è costata in termini di occasioni ed investimenti di sviluppo perduti, con una crescita avvenuta slegata, non organica e incapace in questo quadro di affrontare e tenere la prova del confronto internazionale. Serve unità politica, da Siracusa a Palermo e Roma, per chiudere felicemente questo percorso che abbiamo indicato come necessario già negli anni scorsi. Entrare nella governance dell’autorità portuale, con un rappresentante che possa incidere sulle scelte portuali del territorio, darà quella svolta necessaria per la competitività del proto Grande in termini di crocierismo internazionale e per la piena operatività del porto rifugio di Santa Panagia. Non dimentichiamo che l’AdSP regola le politiche di sviluppo dei porti contando su adeguate risorse proprie, quindi significherebbe cura e sviluppo. Quelle somme che prima andavano alla Regione, poi, potranno rimanere in loco. Sarebbe assurdo privarci di un vantaggio indiscutibile per paura di non si capisce cosa. La competenza e la professionalità del presidente dell’AdSP, Francesco Di Sarcina, è indiscutibile. Non sarà un salto nel buio, bensì un salto in avanti”, ha sottolineato in aula Carlo Gilistro.
“L’inserimento nell’Autorità di Sistema renderebbe possibile anche la definizione di una strategia integrata di sviluppo a medio e lungo termine con la previsione di adeguati interventi infrastrutturali, un modello di marketing congiunto, snellimento delle relative procedure burocratiche ed amministrative”, evidenzia il deputato regionale.
“Dobbiamo iniziare a pensare che Catania più Augusta, più Pozzallo e più Siracusa possono diventare insieme, e non una contro l’altra, una influente realtà portuale del Mediterraneo con benefici a cascata, in questo caso si, per i singoli territori in cui operano”, conclude Gilistro.




Siracusa nell’Autorità Portuale? Cannata (FdI): “Si, poi le eventuali modifiche alla governance”

La sollecitazione è chiara: “Siracusa deve subito chiedere l’ingresso nell’Autorità di Sistema Portuale per non perdere opportunità e investimenti importanti”.

Questo il deputato nazionale di Fratelli d’Italia, Luca Cannata ha detto ieri al sindaco, Francesco Italia ed al consiglio comunale durante la seduta aperta dedicata proprio al tema Porto.

“La domanda che mi sono posto e che rivolgo quindi alla città è la seguente- premette Cannata- Perché Siracusa non fa parte dell’Autorità di Sistema e resta fuori dagli investimenti che stanno, invece, vedendo crescere Augusta, Catania e Pozzallo? “.

Il parlamentare di maggioranza entra più nel dettaglio. “Entrando a far parte di un sistema integrato- aggiunge- Siracusa vedrebbe un grande sviluppo del Porto, sia per la parte turistica e crocieristica, sia integrandosi con il Rifugio Panagia che serve la zona industriale. Rinunciare a potenziare tutto questo sarebbe insensato e si tradurrebbe nella rinuncia ad accedere e gestire risorse che di certo oggi non abbiamo e non avremmo senza un cambiamento di questo tipo”.

Le remore espresse dal sindaco Francesco Italia riguardano, come spiegato nei giorni scorsi, il “peso” che Siracusa avrebbe in seno all’Autorità. La richiesta sembra quella di una legislazione che dia alla città voce in capitolo sulle scelte, per tutti i territori, non solo per il capoluogo.

“L’attuale legislazione vigente- argomenta Cannata- nel caso di adesione di Siracusa prevede la possibilità per i rappresentanti della città di avere un ruolo nella governance per tutto quello che riguarda il Comune di Siracusa, trattandosi di capoluogo. Non succede, dunque,  nel caso di Pozzallo. Credo che l’aspetto positivo di un passaggio di questo tipo sia stato molto sottovalutato fino ad oggi. Abbiamo perso investimenti e possibilità che ci vedrebbero adesso in un’altra posizoine”.

A questo il parlamentare di Fratelli d’Italia fa seguire un appello ancora più chiaro.

“Non si perda tempo: capitalizziamo subito risorse che ci sfuggirebbero altrimenti. La città chieda l’adesione”.

Un’idea condivisa tanto dal presidente della Regione, Renato Schifani quanto dall’Assessore alle Infrastrutture Aricò-

Dal punto di vista tecnico potrebbe essere il consiglio comunale ad avanzare tale richiesta, che andrebbe al vaglio dei Ministeri delle Infrastrutture e delle Politiche del Mare. Ultimo adempimento toccherebbe alla Conferenza Unificata, a cui spetterà l’approvazione dell’adesione.

Sulla possibilità di dare un maggiore peso a Siracusa nella governarce, invece, il parlamentare di maggioranza mostra apertura.

“Entro la fine dell’anno- ricorda- è prevista una Riforma dei Porti a livello nazionale. In tale ambito- ipotizza- potremmo anche inserire eventuali modifiche che possano eventualmente incidere anche per Siracusa”




Oltre un etto di cocaina in “viaggio” su un’auto: 67enne bloccato allo svincolo di Noto

Nascondeva in un involucro più di un etto di cocaina.

Gli agenti del commissariato di Noto hanno arrestato Recuperato l’involucro, la polizia ha accertato che al suo interno erano contenuti 102 grammi di cocaina.

Dopo le formalità di legge, il sessantasettenne è stato arrestato e posto ai domiciliari.




SkatePark di Fontane Bianche, inaugurazione con imprevisto: incidente per un giovane

Un giorno di festa, i sorrisi, le foto, la felicità dei ragazzi pronti, con i loro skate, ad utilizzare il nuovo Skate Park di Fontane Bianche, realizzato sulla terrazza del Parcheggio di via dei Lidi, la cosiddetta Plaza, progetto  finanziato attraverso il Bando di Democrazia Partecipata.
Alla soddisfazione si è però aggiunto un elemento di amarezza: il primo giro in skate, infatti, è stato anche il preludio del primo piccolo incidente. Una caduta, la caviglia dolorante. Niente di particolarmente serio, ma di certo una giornata che, almeno per il malcapitato, non è finita nel migliore dei modi.
Per soccorrere il giovane è stato necessario richiedere l’intervento del 118. Un’attesa meno breve del previsto, visto che i soccorsi sarebbero arrivati dalla postazione di Buccheri.
Tornando allo Skate Park, all’inaugurazione, nella tarda mattinata di oggi, hanno preso parte il sindaco, Francesco Italia, l’assessore Giuseppe Gibilisco, gli skater e i residenti.
Alcune settimane addietro i ragazzi di “Siracuskate crew” hanno avviato una raccolta fondi online per attrezzare in maniera più completa lo Skateplaza, ricorrendo a GoFunMe. Nonostante sia mancata una struttura adeguata, Fontane Bianche è sempre stata un luogo scelto dagli skater, anche internazionale.




Cocaina addosso e hashish in casa, arrestato 23enne

Detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

Di questo dovrà rispondere un giovane di 23 anni, arrestato dagli agenti delle Volanti nel corso di un servizio di controllo del territorio, condotto nell’ambito della quotidiana azione degli uffici operativi della Questura e dei singoli commissariati della provincia, per il contrasto al consumo ed alla vendita di droga.

Gli agenti hanno notato, nei pressi del Ronco II di viale Tica, la presenza del giovane. Insospettiti dal suo atteggiamento, hanno sottoposto il 23enne a perquisizione, rinvenendo 125 grammi di cocaina pura.

Estendendo la perquisizione alla sua abitazione, i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato  un grammo di hashish e 0,5 grammi di cocaina, oltre a materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente.

 




“Efficienti e operative”, le lodi del Prefetto Moscarella alle forze dell’ordine siracusane

“Desidero esprimere il mio più vivo apprezzamento per il brillante risultato conseguito dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri”. Comincia così la nota del prefetto di Siracusa, Rafaela Moscarella, poche ore dopo l’operazione Asmundo che ha portato all’arresto di 12 persone, ritenute organiche al clan Nardo.
“Si tratta della seconda operazione, nel giro di pochi mesi, condotta dai Carabinieri di Siracusa per contrastare l’azione dei sodalizi mafiosi che, in questa provincia, si declina soprattutto attraverso reati in materia di stupefacenti, armi e munizioni illegalmente detenuti nonché attraverso pericolose infiltrazioni nel sistema dell’economia legale”, ricorda il prefetto.
Ma – spiega l’alto funzionario governativo – questi risultati sono solo la punta dell’iceberg di un’azione quotidiana e costante “svolta da tutte le Forze di polizia, a tutela della sicurezza dei cittadini e delle potenzialità di sviluppo del territorio aretuseo”. E meritano quindi giusta citazione i risultati ottenuti nelle ultime settimane dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa e lo sforzo ad “alto impatto” condotto da mesi dalla Questura di Siracusa.
“Sono segnali importanti che restituiscono la misura dell’impegno speso per il ripristino della legalità e testimoniano l’efficienza e la straordinaria capacità operativa e d’intervento delle Forze di polizia, cui va il mio più sentito ringraziamento”, dice convintamente il prefetto Moscarella.