Siracusa, siglata intesa con Ragusa. I due Comuni insieme per progetti di inclusione sociale. Il favore del Ministero
Le amministrazioni comunali di Siracusa e di Ragusa insieme per sviluppare progetti “comuni” di integrazione sociale. L’idea nasce considerando la particolarità dei due territori – divenuti nuove frontiere dell’immigrazione – studiate le possibilità offerte dalle cosiddette azioni dirette che possono essere finanziate dai Ministeri senza dover partecipare a bandi specifici. Una vera semplificazione che premia l’unione e la condivisione di obiettivi da parte di due territori come Siracusa e Ragusa. Il dicastero a cui si guarda è quello della Kyenge che, informalmente, avrebbe fatto sapere di gradire l’intesa. Che dovrebbe premiare progetti – su cui vige per ora il riserbo – mirati ad una promozione ed ad una integrazione sociale piene. Non solo migranti, perchè si guarda con nuova attenzione anche alle fasce deboli rimaste ai margini della vita sociale. Nella città iblea oggi è stato firmato il protocollo d’intesa tra le amministrazioni. Per Siracusa sono intervenuti il vicesindaco, Francesco Italia, e l’assessore alle pari opportunità, Silvana Gambuzza. Per il Comune di Ragusa hanno firmato il vicesindaco, Massimo Iannucci, e l’assessore ai servizi sociali, Flavio Brafa. Delegato dal Ministero dell’Integrazione era Paolo Patanè. Il protocollo parte ora per Roma, accompagnato da una lettera di presentazione che meglio illustra l’intesa con cui si uniscono “volontà politica e sforzi nell’individuazione di obiettivi, strumenti, percorsi, azioni e risorse condivise atte a concretizzare gli obiettivi prefissati senza per questo rinunciare alla piena autonomia politica ed amministrativa nella gestione delle tematiche nei rispettivi territori”. Impegno comune di Siracusa e Ragusa è quello di “costituire un tavolo di consultazione composto egualmente ed equamente da rappresentanti delle due amministrazioni con il coinvolgimento di esperti per l’individuazione di obiettivi e percorsi condivisibili e sostenibili, di avviare la consultazione di organismi regionali e nazionali deputati a promuovere e sostenere le scelte politiche delle due amministrazioni”.