Storie di immigrazione, volti e facce di un esodo che approda a Siracusa. Se ne occupano i media nazionali, già colpiti dalla straordinaria solidarietà della macchina dell’accoglienza siciliana. Il capoluogo aretuseo è in prima linea ma lamenta l’abbandono di Europa e Governo. A metà agosto, il sindaco Giancarlo Garozzo ha inviato una lettera al premier Enrico Letta ed al ministro Alfano. Nessuna risposta ufficiale ma nei giorni scorsi il primo cittadino ha ricevuto una telefonata dagli uffici governativi. All’altro capo del telefono, un sottosegretario. Oggetto della conversazione, l’organizzazione di una visita romana del sindaco di Siracusa per dare risposte all’emergenza che la città vive ormai da settimane. A metà mese previsto l’incontro. “Mi auguro che sia chiaro a tutti che questo che noi fronteggiamo con grande dignità è un problema europeo e non può gravare solo sui comuni”, ha detto Garozzo intervenuto su FM Italia durante RadioBlog. Circa la possibilità di tornare con qualche risultato concreto da Roma – uomini e fondi – il sindaco si dichiara moderatamente ottimista. “Si comincia a muovere qualcosa”, afferma.
“Si pensi anche ai siracusani in difficoltà”, lamenta qualcuno. Da questo punto di vista, nessun rischio per il bilancio, già striminzito, dell’assessorato politiche sociali, almeno secondo quanto spiega Garozzo. Alle prese anche con i sospetti – che accompagnano i migranti in arrivo – di malattie ed eventuali possibilità di contagio. “Sino ad ora non c’è altro che sospetti, nessun malato. Comunque ho chiesto al ministro Alfano, e lo chiederò ancora a Roma, un ospedale da campo per migliorare i controlli sin da quando i migranti mettono piede sul territorio italiano”.