A rischio, dal primo ottobre, i servizi sociali finanziati, in provincia di Siracusa, attraverso la legge 328. La Regione non avrebbe fornito alle amministrazioni comunali del distretto socio sanitario 48 le linee guida per programmare l’assistenza nell’anno in corso e, fatto ancora più grave, non avrebbe trasferito ai Comuni le somme relative all’anno precedente. Tradotto in alti termini, significa che mancano i fondi necessari per svolgere l’attività. Ieri pomeriggio, i rappresentanti delle cooperative sociali hanno incontrato l’assessore comunale alle Politiche sociali di Siracusa, Liddo Schiavo, chiedendo un intervento incisivo da parte di palazzo Vermexio, per scongiurare l’interruzione dei servizi erogati. “La situazione è drammatica- spiega il presidente di Confcooperative Siracusa, Salvo Leone- Le cooperative hanno responsabilmente anticipato le somme fino ad oggi, ma non si può più pretendere che si porti avanti un percorso privo di copertura finanziaria e adesso perfino di prospettive”. Per assicurare i servizi fino alla fine dell’anno occorrono circa 300 mila euro, che il Comune starebbe tentando di recuperare, inserendo la somma nel nuovo Bilancio di previsione. Un’impresa che sarebbe, però, piuttosto difficoltosa, anche in considerazione delle criticità rilevate dall’assessorato al Bilancio per la chiusura dell’esercizio in corso. “Siamo preoccupati quanto i rappresentanti delle associazioni di categoria- ammette Schiavo- Se la Regione non ci accredita le somme già rendicontate sarà impossibile assicurare i servizi sociali basilari. Le ripercussioni sarebbero serie e ai danni delle fasce più fragili, dagli anziani ai diversamente abili E’ una corsa contro il tempo e faremo il possibile per ottenere riscontri concreti da parte dell’assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche sociali”. L’argomento dovrebbe essere affrontato venerdi mattina, in occasione della visita in città dell’assessore regionale Ester Bonafede. L’esponente della giunta Crocetta incontrerà il prefetto e i rappresentanti delle istituzioni locali per individuare soluzioni all’emergenza sbarchi e soprattutto all’accoglienza dei minori non accompagnati. “Sarà anche l’occasione- conclude Schiavo- per chiedere notizie certe sui fondi della 328. Avendo un quadro chiaro della situazione potremmo anche riuscire a individuare soluzioni alternative. Non accettiamo, però – conclude l’assessore – giri di parole che confondono solo le idee”.