Sit-in di solidarietà per il popolo palestinese, Merlino (M5S) “Contro ogni azione violenta”

“La partecipazione è importante, qualunque sia la piazza. L’opinione pubblica deve ritrovare anche a Siracusa la capacità di farsi ascoltare. Eccoci allora sotto l’unica bandiera della pace, contro ogni azione violenta e di aggressione. Come la comunità internazionale ha più volte sottolineato, è il momento di ragionare di soluzioni organiche e durature che possano allontanare l’idea di risoluzione con le armi o con azioni terroristiche: due popoli, due Stati”. Sono le parole di Cristina Merlino, referente del gruppo territoriale M5S, che ha preso parte al sit-in organizzato da ANPI in largo XXV Luglio in segno di solidarietà verso il popolo palestinese.
La referente del gruppo territoriale, Cristina Merlino, alcuni attivisti ed il deputato regionale Carlo Gilistro, hanno partecipato al momento pubblico di riflessione sulla necessità di arrivare a un cessate il fuoco in Medio Oriente.




Anomalie meteo, febbraio mese più ‘regolare’ per le precipitazioni

Condizioni meteo meno anomale nel mese di febbraio in Sicilia. Un miglioramento dovuto alle piogge, rispetto ai mesi precedenti segnati da scarse precipitazioni. Le perturbazioni atlantiche hanno percorso latitudini più basse dando vita a circolazioni depressionarie significative per la Sicilia.
Il numero medio di giorni piovosi, secondo i dati SIAS, è stato prossimo a 7, rispetto a un valore normale pari a 8, variabile tra gli 11 giorni piovosi rilevati da stazioni montane del Messinese e i 3 giorni di alcuni città del settore sud-orientale, come Catania, Noto e Ispica.
Numerosi, nel mese di febbraio, i fenomeni temporaleschi, anche se hanno prevalso piogge di intensità limitata, permettendo ai suoli di assorbire la maggior parte della pioggia caduta.
Per l’agricoltura il mese di febbraio, rispetto a quello precedente, ha consentito un sollievo per colture arboree e per quei seminativi che non avevano subito un danno eccessivo dalla siccità, mentre per altri settori, come pascoli e foraggere, i benefici avranno bisogno di più tempo.
Resta un deficit medio regionale molto elevato, di circa 250 mm che da settembre mancano all’appello, che attende di essere colmato per poter ricostituire anche le riserve idriche.




La giunta regionale approva il finanziamento, altri 100 milioni per costruire l’ospedale

Approvato il finanziamento aggiuntivo per il nuovo ospedale di Siracusa: cento milioni di euro per consentirne la realizzazione. Via libera in giunta regionale al provvedimento, su proposta dell’assessore ala Salute, Giovanna Volo. Le somme sono fondi residui ex art. 20 della legge 67/88 e si aggiungono ai duecento milioni già disponibili . La delibera di oggi segue l’annuncio che il presidente della Regione aveva fatto nei giorni scorsi in prefettura a Siracusa.
«Stiamo mantenendo l’impegno con la comunità aretusea», evidenzia Schifani. «Nonostante la lievitazione del 70% dei costi rispetto a quanto originariamente previsto – prosegue il governatore siciliano – la Regione non ha accantonato il progetto, perché vuole dotare Siracusa di un’infrastruttura sanitaria necessaria a garantire servizi adeguati a tutto il territorio, soprattutto in un’area ad alta densità industriale».
Il dg del dipartimento per la pianificazione strategica, Salvatore Iacolino, parla di deciso passo avanti
“I 100 milioni di euro che serviranno all’attuazione del lotto funzionale, pari a 300 milioni di euro, sono stati recuperati (ex art 20 della 67/88) fra le risorse ancora disponibili per l’amministrazione regionale. Seguirà il naturale percorso tecnico-amministrativo, che prevede la sottoscrizione del conseguente accordo di programma, e il progetto definitivo, che ha già acquisito tutti i pareri e nullaosta in sede di conferenza dei servizi, potrà essere approvato in linea amministrativa. Con la redazione del progetto esecutivo, da predisporre a cura dei progettisti in 60 giorni, si procederà all’individuazione degli operatori economici privati che realizzeranno il nuovo complesso ospedaliero».
È stato infatti già realizzato il progetto definitivo che, in seguito all’adeguamento alle nuove normative antisismiche, ha evidenziato un fabbisogno finanziario aggiuntivo di 147 milioni, portando la dotazione complessiva necessaria alla realizzazione dell’opera a 347 milioni.
Per l’ulteriore copertura della parte restante, 47 milioni, le soluzioni ipotizzate sono tre: il ribasso d’asta, con la riduzione dei costi; un progetto di finanza per i servizi di supporto alle attività assistenziali (parcheggi, mense, lavanderie, servizi commerciali, ristorazione); risorse proprie dell’Azienda sanitaria. In esito alla delibera di giunta, si potrà procedere alla gara per l’affidamento della progettazione esecutiva e dei lavori.




Operazione Asmundo, Carta: “Pressioni mafiose? Melilli ha mostrato di saper scegliere”

Si trova ai domiciliari Pippo Sorbello, nel 2022 candidato sindaco di Melilli e principale oppositore del poi rieletto Giuseppe Carta. L’attuale primo cittadino raccolse il 75% dei consensi e nella sola frazione di Villasmundo addirittura oltre il 90% dei consensi. Proprio attorno alla frazione melillese ruotano le indagini dei Carabinieri che hanno portato all’operazione Asmundo, con blitz all’alba. Dodici persone arrestate per mafia, tra loro anche l’ex assessore regionale Sorbello.
“Apprendo dalla stampa che nelle elezioni del 2022 ci sarebbe stata una struttura criminale attiva contro di me. L’ampia percentuale con cui però i melillesi mi hanno scelto significa che questa popolazione di cui mi onoro di essere sindaco è sana e non cede a pressioni”, commenta Giuseppe Carta su FMITALIA.
“Mi fa un effetto strana commentare notizie di questo tipo. Se quanto leggo verrà confermato – prosegue – significherebbe che c’era qualcuno pronto a muoversi con metodi illegali e questo mi inquieta e mi preoccupa. tutti abbiamo una famiglia, dei figli. Vi confido che ci sono le condizioni anche per avere un pizzico di paura. Quello che sento di dire è che io mi affido anche questa volta alla magistratura”, prosegue il sindaco di Melilli.
Quella del 2022 fu una campagna elettorale particolarmente accesa, cruda. “I melillesi hanno saputo salvaguardarsi, senza dare possibilità a nessuno di viziare il risultato elettorale che è espressione della volontà dei miei concittadini di stare dalla parte buona”.
La voce di Giuseppe Carta piega verso l’emozione quando parla della sua famiglia. “Devo ringraziarla perchè in quei momenti importanti mi è stata vicina, senza credere alle illazioni. Supportandomi sempre. Con coscienza, ho tenuto duro perchè la verità emerge sempre. Il 97% con cui Villasmundo mi ha premiato vuol dire che i melillesi hanno saputo distinguersi, senza piegarsi a queste presunte pressioni e accordi di cui si parla nelle indagini”. Carta di ferma, interrotto da un nuovo singhiozzo che tradisce il suo sentimento. “Scopro cose contro di me che, da una parte, mi fanno stare male; ma dall’altra capisco anche quante cose importanti abbiamo fatto”.
Viene naturale chiedersi se a Melilli vi fossero stati sospetti, sentori prima del blitz. “Vivo a Melilli, i fatti
contestati girano attorno a Villasmundo e in una zona piuttosto periferica di un territorio molto esteso”, psiega il sindaco Carta. “No, non avevo sentore”.
Ai domiciliari, come detto, si trova il suo principale oppositore, Pippo Sorbello. “Non mi va di parlare di un avversario politico”, taglia corto. “In campagna elettorale ho detto quello che pensavo, ho fatto vedere video di persone con cui andava in giro. La cosa importante è che lo Stato c’è, esiste e noi dobbiamo stare dalla sua parte, dalla parte della legalità. Per il resto, saranno i giudici a valutare. A tutti dico, state sereni. Melilli è protetta dalle forze dell’ordine”.




Voto di scambio elettorale politico/mafioso, ai domiciliari Pippo Sorbello

Tra i dodici arrestati nell’operazione Asmundo c’è anche l’ex deputato regionale e già sindaco di Melilli, Pippo Sorbello. Si trova ai domiciliari, con l’accusa di voto di scambio elettorale politico/mafioso. Nei prossimi giorni, l’interrogatorio di garanzia durante il quale potrà chiarire la sua posizione. Candidato sindaco alle elezioni amministrative del 2022, a Melilli, secondo le accuse avrebbe accettato la promessa di ottenere voti in cambio di denaro e dell’impegno ad operarsi per agevolare la scarcerazione del figlio di un affiliato. A quell’appuntamento elettorale, Sorbello è stato nettamente poi surclassato dal sindaco eletto, Giuseppe Carta, oggi anche deputato regionale (Mpa).
Scambio elettorale politico/mafioso, estorsioni, detenzione di armi e stupefacenti, introduzione in carcere di dispositivi telefonici, sono solo alcuni dei capi di imputazione contestati agli indagati.




“Asmundo”, scatta all’alba l’operazione antimafia dei Carabinieri

Alle prime luci dell’alba è scattata l’operazione antimafia “Asmundo”. Circa cento i Carabinieri in campo per eseguire un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 12 persone (10 in carcere e 2 agli arresti domiciliari) emessa dal G.I.P. del Tribunale di Catania. Colpito il clan mafioso dei Nardo, operante nell’area nord della provincia aretusea e ritenuta costola della famiglia di cosa nostra catanese “Santapaola Ercolano”.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Siracusa, al termine di una complessa attività di indagine iniziata nel mese di dicembre 2021, hanno fatto emergere un quadro indiziario piuttosto chiaro a carico dei 12 l. Secondo gli investigatori, avvalendosi della forza di intimidazione derivante dal vincolo associativo e dalla condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva, sarebbero riusciti ad acquisire, in modo diretto e indiretto, la gestione o comunque il controllo di numerose attività economiche e imprenditoriali, prevalentemente nel settore agro-pastorale, nell’area nord della provincia siracusana.
Scambio elettorale politico/mafioso, estorsioni, detenzione di armi e stupefacenti, introduzione in carcere di dispositivi telefonici, sono solo alcuni dei capi di imputazione contestati agli indagati che, anche dopo la recente operazione “Agorà”, si sono velocemente riorganizzati. L’operatività del clan è ripresa con il solito modus operandi, minacciando, anche dall’interno degli istituti di pena – utilizzando illecitamente telefonini – chi si fosse rivolto alle forze dell’ordine, per denunciare un’estorsione o una minaccia subita, occultando armi ad alto potenziale offensivo, smerciando stupefacenti del tipo cocaina e marijuana – addirittura gestendo una florida piantagione composta da ben 731 piante.
Le armi, due fucili e una pistola, e lo stupefacente, circa 11 kg tra marijuana e cocaina, sono stati sequestrati dai Carabinieri durante la fase investigativa.
L’attività di indagine, condotta con metodologia tradizionale e supportata da innovative strumentazioni tecniche, ha consentito di delineare l’organigramma, ruoli e mansioni dell’associazione mafiosa del clan “Nardo”, ricostruire plurimi episodi di estorsione commessi dagli associati che, mediante minaccia e avvalendosi della forza di intimidazione, avrebbero costretto diversi imprenditori agricoli o esercenti commerciali a fornire somme di denaro o generi alimentari senza corrispettivo, pagare un servizio di “guardiania” per i propri terreni agricoli, sui quali sarebbero stati anche obbligati a tollerare il pascolo di capi di bestiame riconducibili agli associati, subire il “cavallo di ritorno” per la restituzione di escavatori ed altri mezzi oggetto di furto.
Di particolare rilevanza è infine il reato di scambio elettorale politico /mafioso contestato anche ad un candidato sindaco delle scorse elezioni amministrative del 2022 che avrebbe accettato la promessa di ottenere voti in cambio di denaro e dell’impegno ad operarsi per agevolare la scarcerazione del figlio di un affiliato.




Operazione Asmundo, gli investigatori “Clan Nardo, particolarmente attivo a Melilli”

Il ten. col. Raffaele Ruocco, comandante del Reparto operativo dei Carabinieri di Siracusa, commenta l’operazione antimafia “Asmundo”, che ha portato all’arresto di 12 persone. Scambio elettorale politico/mafioso, estorsioni, detenzione di armi e stupefacenti, introduzione in carcere di dispositivi telefonici, sono solo alcuni dei capi di imputazione contestati agli indagati.




Cura ricostituente per gli ospedali siracusani, 7 nuovi medici in servizio

I primi 7 medici entrano in servizio nell’Area di Emergenza-Urgenza dell’Asp di Siracusa, con incarichi libero professionali. Sono stati tra i primi a rispondere ai bandi aperti pubblicati su disposizione del commissario straordinario Alessandro Caltagirone per fronteggiare la grave carenza di medici che è stata riscontrata soprattutto nei servizi di Emergenza Urgenza ospedalieri e in tutti i Servizi dell’Area medica. Questa mattina la firma dei contratti.
Quattro medici sono in possesso di attestati BLSD e PBLSD (salva vita) e tre medici specializzandi fanno dunque parte del primo gruppo di assunzioni e affidamento di incarichi deliberati la scorsa settimana, formato da 4 dirigenti medici assunti a tempo indeterminato, 2 a tempo determinato e 9 libero professionali, di cui 3 specializzandi.
Seguiranno nei prossimi giorni le altre immissioni in servizio mentre sono in corso le attività delle commissioni a seguito dell’ammissione di 12 candidati in possesso dei requisiti al concorso per 16 posti a tempo indeterminato per dirigenti medici di Pronto soccorso.
“La firma dei contratti di oggi – ha detto il commissario straordinario Caltagirone ai nuovi assunti – rappresenta per noi un primo grande successo e sono grato a quanti di voi medici giovani e meno giovani, avete risposto all’appello per contribuire a dare alla popolazione siracusana risposte sempre più adeguate ai bisogni di salute e alle aspettative del territorio. Ringrazio, quindi, i nuovi medici che si accingono ad entrare in servizio, ricordando loro che al centro del sistema sanitario c’è l’utente nei confronti del quale il nostro spirito deve essere improntato alla massima professionalità e soprattutto umanità con disponibilità, dedizione e amorevole cura”.
Intanto oggi sono state completate le convocazioni di tutti i dirigenti medici che hanno presentato le istanze nella prima settimana mentre avrà inizio da domani l’attività delle Commissioni che si dovrebbe concludere il 14 marzo per formulare le graduatorie dei professionisti a tempo determinato che hanno presentato le domande dalla seconda settimana in poi e quelle per graduatorie e colloqui per gli incarichi libero professionali, che saranno impiegati secondo il fabbisogno aziendale.




Morto il 27enne ferito nello scontro sulla Siracusa-Catania. Donati gli organi

Non ce l’ha fatta il 27enne rimasto gravemente ferito nel grave incidente avvenuto sulla Siracusa-Catania nella notte tra sabato e domenica scorsi. Ricoverato in prognosi riservata al San Marco di Catania, è morto dopo tre giorni di agonia. Troppo gravi le ferite riportate nella tragica carambola che ha coinvolto 4 mezzi con 5 feriti. La famiglia ha acconsentito alla donazione di organi.
Leonardo Carpita, questo il suo nome, catanese, secondo la ricostruzione si trovava in auto con la sua ragazza quando – poco prima dell’ultima galleria in direzione Catania – è rimasto coinvolto nello scontro e nella carambola con gli altri mezzi. Le indagini sono affidate alla Polizia Stradale.




Fondi per il nuovo ospedale, Scerra (M5S) “100 mln? Non c’è nulla da festeggiare, siamo in ritardo”

“Nuovo ospedale di Siracusa, nessun festeggiamento: accumulato ritardo e mancano 47 milioni”. Intervine così il deputato Filippo Scerra (M5S), a margine dell’attività parlamentare, dopo l’approvazione del finanziamento aggiuntivo per il nuovo ospedale di Siracusa, con i 100 milioni per consentire la realizzazione della struttura.
“Relativamente al Nuovo Ospedale non mi sento di fare manifestazioni di giubilo per quanto deliberato stamane in giunta regionale. E non lo farò fino a quando l’opera non sarà realizzata. Il provvedimento odierno arriva con mesi di ritardo e non finanzia integralmente l’opera. Quindi nessun festeggiamento. Già a novembre scorso avevo chiesto l’indicazione di un percorso certo e definito sulle fonti di finanziamento. Adesso, a marzo 2024, quasi quattro mesi dopo, la Regione Siciliana partorisce finalmente questo documento. La nostra richiesta era quindi corretta già allora ed i nostri dubbi sul fatto che il finanziamento non sarebbe poi rientrato nell’ Accordo di Coesione assolutamente fondati. Forse mancava la volontà, forse bisognava avvicinare il nuovo ospedale di Siracusa alle elezioni europee. Ma queste vecchie tattiche ormai non conquistano nessuno e voglio pensare che nessuno abbia intenzione di speculare sulla sanità a fine elettorali. Lo spettacolo offerto dal centrodestra sulla spartizione dei manager provinciali delle Aziende Sanitarie è già stato particolarmente triste”, aggiunge Scerra.
“Nel 2020 il M5S ha sostenuto in maniera convinta l’emendamento che ha permesso l’adozione del metodo commissariale, e delle relative semplificazioni, per la costruzione del nuovo presidio ospedaliero. Ed è stata la prima svolta decisiva. Non l’unica – ricorda Scerra – perché nel corso del 2021 abbiamo seguito la procedura del nucleo investimenti del Ministero che ha portato poco dopo allo stanziamento di 200 milioni di euro, già disponibili per l’opera”.
Il parlamentare siracusano, nel corso dell’ultimo anno, ha sollecitato con più interrogazioni tutti quegli atti e provvedimenti governativi necessari per mettere in sicurezza l’avvio della costruzione. Un pressing condotto anche a Palermo, dove si è recato a novembre chiedendo anche in quella sede l’indicazione nero su bianco di un percorso di finanziamento che mettesse l’infrastruttura sanitaria al riparo da ogni possibile sorpresa, dopo le fibrillazioni sulla proroga del metodo commissariale prima e sull’indicazione del nuovo commissario straordinario, poi.
“E’ stato indicato un cronoprogramma preciso, su cui vigileremo con la solita attenzione. La mia preoccupazione rimane quella di evitare che si possa ipotizzare di costruire ‘a rate’ il nuovo ospedale di Siracusa, dividendolo in più lotti e affidando il completamento alla speranza di finanziamenti futuri. Non dimentichiamo che mancano all’appello ancora 47 milioni di euro. Non vorrei che l’ottimismo del governo, secondo cui basteranno i ribassi d’asta, si infrangesse nel momento più delicato dell’intera vicenda proprio contro la realtà”.