Protocollo di Intesa tra il Comune di Siracusa e l’Associazione Guide Turistiche “Valorizziamo il territorio”

“Un protocollo d’intesa che miri allo sviluppo della collaborazione finalizzata alla condivisione di un accordo rivolto alla valorizzazione delle risorse del patrimonio storico, culturale e paesaggistico delle realtà territoriali”. È l’accordo tra Giunta e Associazione guide turistiche, che prevede una collaborazione gratuita per due anni, prorogabile dal Dirigente del Settore “Cultura e Turismo”, con l’obiettivo di collaborare nell’attività di apertura e gestione dei siti culturali, in carenza di personale comunale, incrementando l’interesse verso gli stessi siti e divulgarne la storia.
“Il Comune di Siracusa – si legge nel verbale di deliberazione della giunta comunale – ha tra le proprie finalità istituzionali la valorizzazione del territorio siracusano e del patrimonio culturale della città di Siracusa, quale città d’arte e di cultura.”
L’obiettivo del Comune è, quindi, quello di “perseguire l’obiettivo di incrementare, sul proprio territorio, iniziative in ambito naturalistico, storico, turistico, culturale ed enogastronomico che possano coinvolgere un vasto pubblico anche sotto forma di eventi ricreativi e propriamente socializzanti”.
Una collaborazione che il Comune di Siracusa con l’Associazione Guide Turistiche prosegue, dopo il raggiungimento di ottimi risultati in termini di partecipazione e di soddisfacimento delle aspettative da parte della collettività siracusana.
Un protocollo d’intesa che delude l’opposizione, come il gruppo consiliare del Partito Democratico, che sottolinea “l’amarezza per una città che potrebbe aspirare a molto, che avrebbe storia, strumenti e panorama culturale per fare ed essere tanto ma che non riesce a spiccare il volo”. Anche il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Paolo Cavallaro, si accoda al disappunto, “Siracusa merita di essere inserita in circuiti culturali di alto livello e in tale contesto il protocollo rischia di ostacolare progetti più ambiziosi e certamente più redditizi per le casse comunali, in cui anche le guide certamente potranno giocare un ruolo importante”.




Vademecum dell’accoglienza turistica, l’assessore Granata “Uno strumento di cui fare tesoro”

“Si tratta di un contributo di elaborazione, studio e approfondimento, offerto da un’associazione meritevole. È una proposta che si contraddistingue per il suo contenuto originale. A differenza di tanti che si limitano solo a dire dei no rispetto a soluzioni che spesso non hanno neanche letto, ci sono delle associazioni e degli imprenditori del settore turistico che investono in studio e ricerca. Nel dossier che “Per la città che vorrei” ha realizzato sono riportate le luci e le ombre del settore turistico a Siracusa e, dunque, è un lavoro di cui fare tesoro”. Sono la parole dell’assessore alla Cultura e al Turismo, Fabio Granata, che ha partecipato alla tavola rotonda tenuta in Comune, per la presentazione del Vedemecum dell’accoglienza turistica messo a punto dall’associazione “Per le città che vorrei”.
Il vademecum è l’elaborazione organica di un convegno tenuto l’1 e il 2 febbraio scorsi dal titolo “Siracusa, un museo dei Mediterraneo tra passato e presente”, i cui contenuti sono stati riassunti in alcune linee guida su come rendere la città a misura di turista. La conclusione è che una buona accoglienza non è solo un dovere per gli enti e gli operatori che si occupano di turismo ma deve coinvolgere tutti. Ciascun siracusano deve sentirsi parte di una “comunità ospitante” affinché il visitatore si senta “cittadino temporaneo” di Siracusa.
Hanno partecipato alla tavola rotonda Sergio Pillitteri, presidente dell’associazione organizzatrice, Antonio Risuglia e gli archeologi Maria Musumeci e Lorenzo Guzzardi. Sono intervenuti anche due degli autori della ricerca: Gloria Siniscalchi e Alessandro Tringali.




Capitale italiana della cultura 2024 e 2025. Un incontro con le città finaliste, presente anche Siracusa

Condividere e mettere a sistema informazioni e strumenti per la costruzione di nuove strategie di sviluppo del territorio su base culturale. Questo l’obiettivo di “Cantiere Città. Opportunità e networking”, due giornate di studio e confronto in programma oggi 29 febbraio e domani 1 marzo a Roma, con l’obiettivo di condividere e mettere a sistema informazioni e strumenti per la costruzione di nuove strategie di sviluppo del territorio su base culturale
“Cantiere Città” è il percorso di consolidamento delle capacità progettuali delle città finaliste al titolo di Capitale italiana della cultura promosso dal Ministero della Cultura – Servizio VI del Segretariato generale e Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali – e dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.
All’appuntamento hanno partecipato i rappresentanti delle città presenti alla prima e alla seconda edizione di Cantiere Città: Ascoli Piceno, Chioggia, Grosseto, Mesagne, Sestri Levante, Siracusa (rappresentata dal funzionario del settore Cultura, Nunzio Marino), l’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, Vicenza e Pesaro Capitale italiana della cultura 2024 per la prima edizione; Aosta, Assisi, Asti, Monte Sant’Angelo, Orvieto, Pescina, Roccasecca, Spoleto e Agrigento, futura Capitale italiana della cultura 2025, per la seconda edizione. Un’occasione di networking per avviare nuove sinergie e collaborazioni, anche in un’ottica di sviluppo di progetti comuni, e una preziosa opportunità di confronto con esperti e operatori del settore su una delle sfide centrali per il nostro Paese: porre la cultura al centro di una visione di crescita comune.
Nella Sala Emeroteca del Ministero della Cultura, la giornata è iniziata con i saluti istituzionali di Francesca Saccone, dirigente del Servizio VI – Eventi, mostre e manifestazioni del Segretariato generale del Ministero della Cultura, di Alessandra Franzone, dirigente del Servizio I – Ufficio studi della Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della Cultura, e di Alessandra Vittorini, Direttore della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, a cui segue un’introduzione ai lavori affidata a Francesca Neri, responsabile dell’Area Progetti d’innovazione e complessi della stessa Fondazione.
Al racconto delle nuove opportunità che si aprono con le più recenti iniziative legislative e con le programmazioni europee e nazionali per il sistema culturale è dedicato il focus della prima giornata. Quattro gli esperti chiamati a confrontarsi con i rappresentanti delle città coinvolte: Anna Misiani, esperta di politiche culturali e di programmazione, e Giulia Fiaccarini, responsabile Sviluppo e Progetti internazionali di Melting Pro, sul quadro nazionale ed europeo dei finanziamenti per lo sviluppo territoriale su base culturale; Fabrizio Pedroni, responsabile dell’Area Digital education & training della Fondazione, su formazione e competenze digitali di chi opera nel sistema culturale; Franco Broccardi, membro della Commissione Economia della Cultura presso il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, sulle opportunità offerte dalla legge sul Made in Italy.
A Paola Dubini dell’Università “Luigi Bocconi” di Milano, a conclusione della giornata, è stata affidata la presentazione dei due volumi che tracciano l’esperienza della seconda edizione di Cantiere Città e propongono strumenti per la progettazione culturale e del volume “Capitale italiana della cultura. Esperienze e racconti”, che raccoglie gli interventi della Tavola rotonda organizzata dal Ministero della Cultura (Servizio VI del Segretariato generale) in collaborazione con la Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali nell’ambito della 40ª Assemblea annuale dell’ANCI.
Il programma della seconda giornata, che si terrà nella sede della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, prevede il confronto tra i partecipanti su tre tavoli tematici di lavoro dedicati ad alcuni dei temi-chiave nell’ambito della progettazione culturale locale: i festival, le residenze artistiche, i progetti che si basano su reti territoriali. I tecnici e gli amministratori delle città coinvolte nelle due edizioni di Cantiere Città si confronteranno su esperienze e competenze per la realizzazione delle tre tipologie di progetti, con l’obiettivo di arrivare a delineare delle raccomandazioni per chi voglia organizzazione un festival o una residenza artistica, ovvero stringere nuove alleanze con un progetto di rete territoriale. Si parlerà della giusta scala delle iniziative in rapporto alla dimensione del territorio, del coinvolgimento dei residenti e della sostenibilità nel tempo delle progettualità. I tavoli saranno coordinati da Rita Orlando della Fondazione Matera Basilicata, da Oliviero Ponte di Pino, co-fondatore dell’Associazione Culturale TrovaFestival, e da Francesca Neri, della Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali.




Protocollo Comune e Associazione guide turistiche, Cavallaro (Fdl) “Si pensi a un progetto di alto livello”

“Dopo la seduta itinerante della Seconda Commissione consiliare, che aveva visto l’Assessore Granata presentare i nuovi contenitori culturali d’Ortigia, mi sembrava si fosse instaurato un clima di positiva collaborazione per la crescita dei servizi cittadini in ambito culturale. Invece, in grande silenzio la Giunta ha deliberato un protocollo d’intesa gratuito per due anni, prorogabile, con l’Associazione guide turistiche, con il compito di collaborare nell’attività di apertura e gestione dei siti culturali, in carenza di personale comunale.” Sono le parole di Paolo Cavallaro (Fdl) sul protocollo del Comune con l’Associazione guide turistiche.
“Non entro in modo approfondito nel merito del protocollo che appare carente sotto diversi profili, in quanto non specifica in quali giorni e orari avverrà l’apertura e chiusura dei siti, come anche la frequenza e la durata delle visite, non precisa la garanzia offerta dall’associazione in ordine alla capacità economica necessaria a rifondere gli eventuali danni cagionati dai visitatori, non indica la convenienza economica del Comune in considerazione del mancato sbigliettamento. – continua il consigliere comunale di Fratelli d’Italia – Ritengo, comunque, assurdo che una città come Siracusa, invece di pensare ad un progetto culturale di alto livello per la valorizzazione e promozione dei siti culturali, anche attraverso la formula del Partenariato speciale pubblico privato utilizzata già per la Galleria Montevergini, si attardi in provvedimenti di corto respiro che si muovono sul binario dell’estemporaneità piuttosto che su quello della programmazione pluriennale sia in materia di eventi che di servizi culturali.
Nella stessa giornata della delibera di Giunta, il sesto senso mi invitava a chiedere alla Commissione l’audizione dell’assessore e del dirigente alla cultura al fine di discutere della gestione e valorizzazione di alcuni siti culturali, pensando in tal modo di continuare il ragionamento iniziato in occasione della seduta di commissione itinerante.
A questo punto invito l’Amministrazione a non sottoscrivere il protocollo e ad attendere le proposte della Commissione Cultura al fine di valutare modifiche e persino l’eventuale revoca della deliberazione. – sottolinea Cavallaro – Sono sinceramente lieto della voglia delle guide di spendersi a titolo gratuito, confermando l’amore per la città e per il proprio lavoro, ma Siracusa merita di essere inserita in circuiti culturali di alto livello e in tale contesto il protocollo rischia di ostacolare progetti più ambiziosi e certamente più redditizi per le casse comunali, in cui anche le guide certamente potranno giocare un ruolo importante”, conclude.




Collaborazione Comune e Associazione guide turistiche, PD “Siracusa potrebbe aspirare a livelli più alti”

“Apprendiamo dalla stampa, con enorme disappunto e profonda delusione, di una collaborazione tra il Comune e l’Associazione provinciale guide turistiche per l’apertura di siti di interesse culturale, tra cui dovrebbero esserci il Museo del Mare, il Museo del Cinema, Villa Reimann e le Latomie dei Cappuccini”, sono le parole del gruppo consiliare del Partito Democratico di Siracusa dopo la collaborazione tra il Comune e l’Associazione provinciale guide turistiche.
“Lo abbiamo appreso dalla stampa nonostante il tema della gestione dei beni fosse già emerso in seno alla commissione competente con l’Assessore Granata e sebbene la necessità di affrontare con criterio una discussione sia tuttora impellente. – sottolinea – Avremmo dovuto e voluto parlare della fruizione dei beni e della loro gestione, della cornice cittadina, del paradigma culturale a cui si aspira, della progettazione di eventi e della loro organizzazione e diffusione, del legame profondo che deve essere rafforzato tra i cittadini e i siti di interesse. Invece, ci ritroviamo a leggere di una decisione non condivisa che insegue e non programma, che tampona e non organizza, dando mandato ad una associazione di volontariato di aprire su richiesta i luoghi del Comune. – si legge nella nota del PD – Non mettiamo in dubbio la competenza e la buona fede delle tante guide turistiche componenti l’associazione in questione, mettiamo tuttavia in discussione la prospettiva culturale della città e il metodo di partecipazione alle decisioni che è stato adottato.
Siamo certi che quanto prima ci sarà modo nelle sedi opportune di affrontare il tema e di allargare il focus, come siamo sicuri di trovare tante e tanti siracusani interessati a dibattere sull’argomento, a vivere e frequentare i siti e a partecipare attivamente alla costruzione di una cornice culturale cittadina.
Resta l’amarezza per una città che potrebbe aspirare a molto, che avrebbe storia, strumenti e panorama culturale per fare ed essere tanto ma che non riesce a spiccare il volo” conclude il gruppo consiliare del PD.




Controlli del territorio di Avola della Polizia di Stato, una multa

Servizio di controllo del territorio di Avola degli Agenti del Commissariato, insieme ai militari dell’Arma. Nelle sere del 26, 27 e 28 febbraio, con la presenza del camper della Polizia di Stato, gli agenti hanno svolto un’attività di controllo nelle zone sensibili della città e delle periferie.
Sono stati effettuati posti di controllo nelle principali arterie cittadine e periferiche che hanno consentito, nelle sole ore serali e notturne, l’identificazione di 88 persone e il controllo di 44 veicoli. Sei sono stati i soggetti sottoposti a obblighi controllati.
Nel contesto operativo è stata elevata una sanzione amministrativa.




“Food for profit”, la proiezione di Connessione Studenti

Venerdì 8 alle 19, Connessione Studenti, con Lega Anti Vivisezione, all’ex convento dei carmelitani di Siracusa, propone la proiezione di “Food for profit”.
Un docufilm che racconta “come miliardi di fondi pubblici europei sostengono gli orrori degli allevamenti intensivi in tutta l’Unione europea. Maltrattamenti sugli animali, ma anche inquinamento e sfruttamento del lavoro sono le caratteristiche intrinseche di questo sistema produttivo perpetuato per l’interesse di politici e lobby dell’agroalimentare. L’associazione ambientalista Lav spiega che scegliere cosa mangiare diventa una scelta politica quanto come votare alle prossimi elezioni europee”, si legge in una nota di Connessione Studenti.




Come San Tommaso, si crede a quel che si vede. Pizzicotti in maggioranza sui fondi per l’ospedale

Non è bastata la venuta a Siracusa del presidente della Regione e la sua dichiarazione sulla disponibilità di ulteriori 100 milioni di euro per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. Come insegna San Tommaso, si crede solo a quello che si vede e così – non senza sorpresa – è stato un pezzo importante della maggioranza, il deputato autonomista Giuseppe Carta, a chiedere di mostrare il documento che attestasse nero su bianco la disponibilità dei fondi nazionali ex art 20. “Responsabilità da rappresentante del territorio”, spiega lui.
La mossa però ha fatto sobbalzare dalla sedia gli alleati, con Forza Italia prima e Fratelli d’Italia poi a replicare e “blindare” l’annuncio del presidente Schifani. Un effetto, di certo, le parole di Carta l’hanno provocato e va riconosciuto: un’accelerazione nell’approvazione in giunta dell’accordo relativo alle somme per l’ospedale di Siracusa. Previsto per la prossima settimana – anche il governatore aveva fornito questa tempistica – il tema sarà invece il primo all’ordine del giorno della riunione di giunta regionale in programma il primo marzo. Nella convocazione si legge “proposta di accordo di programma integrativo del II stralcio di 100 milioni di euro per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa”.
Forza Italia e FdI gongolano per il risultato ottenuto ma l’alleato pesante, il Mpa, non abbandona Carta e riconosce ai suoi approfondimenti sui documenti sin qui prodotti dal governo regionale in merito al nuovo ospedale di Siracusa, il valore di pungolo con rilievi non indifferenti che – per l’appunto – hanno in qualche misura “costretto” il governo regionale ad accelerare sui fondi extra per il nuovo ospedale di Siracusa.
Mancherebbero all’appello ancora 47 milioni. Di quelli, però, nessuno o quasi pare crucciarsi. La Regione confida sui ribassi d’asta e, durante la visita a Siracusa del presidente, apre ad eventuali risorse di Palermo (e anche qui, pronto a partire il balletto del dove si trovano) qualora dovesse essere necessario, “Ma non saranno dieci o venti milioni a far saltare la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa”, ripete il governatore e con lui la maggioranza che lo sostiene, più o meno compatta.

Qui tutte le altre notizie sul tema:

Forza Italia, parla Pellegrino

Carta e i suoi approfondimenti per i fondi nuovo ospedale

FdI, venerdì in giunta l’accordo per i fondi per l’ospedale di Siracusa




Nuovo ospedale, Pellegrino (FI) risponde a Carta (Mpa) “Schifani chiaro su fondi disponibili”

Dopo le parole di Giuseppe Carta, deputato regionale in quota Mpa e presidente della commissione Ars Territorio e Ambiente, in merito alla richiesta di notizie certe sui 100 milioni extra annunciati dal governatore regionale per la costruzione del nuovo ospedale a Siracusa, arrivano le parole di Stefano Pellegrino, presidente dei deputati di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana.
“Spiace notare che il collega Carta, solitamente molto attento e bilanciato nell’uso delle parole nella sua attività parlamentare, questa volta sia in corso in uno scivolone.
Il presidente Schifani è stato molto chiaro e preciso nel dettagliare come il Governo regionale intende reperire le risorse per il nuovo ospedale di Siracusa, ed ha illustrato la possibilità di accesso ai fondi residui della pianificazione nazionale per 100 milioni di euro in aggiunta ai 200 milioni di euro già finanziati con lo specifico accordo di programma.
Ha anche detto che per la parte mancante di circa 47 milioni di euro è plausibile l’utilizzo di risorse di Fondo Sanitario Regionale nonché l’eventuale ricorso a forme di Project financing per alcuni dei servizi accessori, non di area sanitaria, della nuova struttura ospedaliera.
Mi auguro che soprattutto i colleghi della maggioranza si astengono da ulteriori inutili polemiche come quelle portate avanti da alcuni rappresentanti dell’opposizione, e invece si uniscano allo sforzo comune per risolvere il problema è portarlo definitivamente a soluzione, perché è questo ciò che i cittadini di Siracusa e di tutta la Sicilia sud orientale ci chiedono”, conclude Pellegrino.




In giunta l’accordo per i fondi extra per l’ospedale di Siracusa. Carta: “Utili i miei approfondimenti”

Non si fa attendere la replica del deputato regionale Giuseppe Carta (Mpa), dopo le parole del forzista Pellegrino. “Per rispondere a quanti mi hanno tacciato di sobillare sterili polemiche, mi preme evidenziare che le preoccupazioni sollevate a mezzo di interrogazione parlamentare circa l’effettività delle risorse annunciate dal Presidente della regione per la copertura degli extracosti per la realizzazione dell’ospedale di Siracusa, nascono da un’attenta valutazione dei documenti prodotti dal governo su tale tematica”, ribadisce l’esponente autonomista.
“Vorrei far presente, in proposito, a quanti probabilmente non hanno ritenuto utile fare tali approfondimenti, che il Documento Unico di Programmazione degli Investimenti Sanitari in Sicilia (DUPISS), reso noto con delibera di Giunta di governo n. 185/2023, riporta testualmente che ‘A seguito della sottoscrizione del superiore Accordo (relativo ai 200 milioni per la realizzazione dell’Ospedale di Siracusa, ndr), le risorse disponibili ex art.20 della legge n. 67/1988 (come incrementate dagli interventi normativi nel frattempo intervenuti) ammontano a 1.045.219.923,85 di euro a carico dello Stato’. Tali risorse, sempre secondo quanto riportato dal DUPISS, sono integralmente impegnate per la realizzazione di opere di edilizia sanitaria riferite alla Città metropolitana di Palermo e dunque inutilizzabili per altri interventi”.
Carta prosegue rivendicando l’utilità degli approfondimenti condotti, perchè “hanno permesso di individuare risorse che non risultavano menzionate nel citato documento per complessivi 155 milioni di euro, frutto di assegnazioni disposte con DM 20 luglio 2022 e dunque anteriore al DUPISS, eppure in queste non menzionate”. Non solo, “ho ritenuto, attraverso la presentazione di un’apposita interpellanza, di sollecitare il Presidente della regione a revisionare ufficialmente i documenti concernenti la precisa individuazione delle risorse per le finalità descritte e infatti, a tal proposito, già venerdì prossimo, mi risulta che il Presidente abbia convocato la Giunta per aggiungere i 100 milioni alla realizzazione dell’opera e dare mandato per la stipula dell’ulteriore Accordo di programma con il Ministero della Salute che certamente metterà al riparo il prosieguo dell’esecuzione”.