Come San Tommaso, si crede a quel che si vede. Pizzicotti in maggioranza sui fondi per l’ospedale

Non è bastata la venuta a Siracusa del presidente della Regione e la sua dichiarazione sulla disponibilità di ulteriori 100 milioni di euro per la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa. Come insegna San Tommaso, si crede solo a quello che si vede e così – non senza sorpresa – è stato un pezzo importante della maggioranza, il deputato autonomista Giuseppe Carta, a chiedere di mostrare il documento che attestasse nero su bianco la disponibilità dei fondi nazionali ex art 20. “Responsabilità da rappresentante del territorio”, spiega lui.
La mossa però ha fatto sobbalzare dalla sedia gli alleati, con Forza Italia prima e Fratelli d’Italia poi a replicare e “blindare” l’annuncio del presidente Schifani. Un effetto, di certo, le parole di Carta l’hanno provocato e va riconosciuto: un’accelerazione nell’approvazione in giunta dell’accordo relativo alle somme per l’ospedale di Siracusa. Previsto per la prossima settimana – anche il governatore aveva fornito questa tempistica – il tema sarà invece il primo all’ordine del giorno della riunione di giunta regionale in programma il primo marzo. Nella convocazione si legge “proposta di accordo di programma integrativo del II stralcio di 100 milioni di euro per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa”.
Forza Italia e FdI gongolano per il risultato ottenuto ma l’alleato pesante, il Mpa, non abbandona Carta e riconosce ai suoi approfondimenti sui documenti sin qui prodotti dal governo regionale in merito al nuovo ospedale di Siracusa, il valore di pungolo con rilievi non indifferenti che – per l’appunto – hanno in qualche misura “costretto” il governo regionale ad accelerare sui fondi extra per il nuovo ospedale di Siracusa.
Mancherebbero all’appello ancora 47 milioni. Di quelli, però, nessuno o quasi pare crucciarsi. La Regione confida sui ribassi d’asta e, durante la visita a Siracusa del presidente, apre ad eventuali risorse di Palermo (e anche qui, pronto a partire il balletto del dove si trovano) qualora dovesse essere necessario, “Ma non saranno dieci o venti milioni a far saltare la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa”, ripete il governatore e con lui la maggioranza che lo sostiene, più o meno compatta.

Qui tutte le altre notizie sul tema:

Forza Italia, parla Pellegrino

Carta e i suoi approfondimenti per i fondi nuovo ospedale

FdI, venerdì in giunta l’accordo per i fondi per l’ospedale di Siracusa




Nuovo ospedale, Pellegrino (FI) risponde a Carta (Mpa) “Schifani chiaro su fondi disponibili”

Dopo le parole di Giuseppe Carta, deputato regionale in quota Mpa e presidente della commissione Ars Territorio e Ambiente, in merito alla richiesta di notizie certe sui 100 milioni extra annunciati dal governatore regionale per la costruzione del nuovo ospedale a Siracusa, arrivano le parole di Stefano Pellegrino, presidente dei deputati di Forza Italia all’Assemblea Regionale Siciliana.
“Spiace notare che il collega Carta, solitamente molto attento e bilanciato nell’uso delle parole nella sua attività parlamentare, questa volta sia in corso in uno scivolone.
Il presidente Schifani è stato molto chiaro e preciso nel dettagliare come il Governo regionale intende reperire le risorse per il nuovo ospedale di Siracusa, ed ha illustrato la possibilità di accesso ai fondi residui della pianificazione nazionale per 100 milioni di euro in aggiunta ai 200 milioni di euro già finanziati con lo specifico accordo di programma.
Ha anche detto che per la parte mancante di circa 47 milioni di euro è plausibile l’utilizzo di risorse di Fondo Sanitario Regionale nonché l’eventuale ricorso a forme di Project financing per alcuni dei servizi accessori, non di area sanitaria, della nuova struttura ospedaliera.
Mi auguro che soprattutto i colleghi della maggioranza si astengono da ulteriori inutili polemiche come quelle portate avanti da alcuni rappresentanti dell’opposizione, e invece si uniscano allo sforzo comune per risolvere il problema è portarlo definitivamente a soluzione, perché è questo ciò che i cittadini di Siracusa e di tutta la Sicilia sud orientale ci chiedono”, conclude Pellegrino.




In giunta l’accordo per i fondi extra per l’ospedale di Siracusa. Carta: “Utili i miei approfondimenti”

Non si fa attendere la replica del deputato regionale Giuseppe Carta (Mpa), dopo le parole del forzista Pellegrino. “Per rispondere a quanti mi hanno tacciato di sobillare sterili polemiche, mi preme evidenziare che le preoccupazioni sollevate a mezzo di interrogazione parlamentare circa l’effettività delle risorse annunciate dal Presidente della regione per la copertura degli extracosti per la realizzazione dell’ospedale di Siracusa, nascono da un’attenta valutazione dei documenti prodotti dal governo su tale tematica”, ribadisce l’esponente autonomista.
“Vorrei far presente, in proposito, a quanti probabilmente non hanno ritenuto utile fare tali approfondimenti, che il Documento Unico di Programmazione degli Investimenti Sanitari in Sicilia (DUPISS), reso noto con delibera di Giunta di governo n. 185/2023, riporta testualmente che ‘A seguito della sottoscrizione del superiore Accordo (relativo ai 200 milioni per la realizzazione dell’Ospedale di Siracusa, ndr), le risorse disponibili ex art.20 della legge n. 67/1988 (come incrementate dagli interventi normativi nel frattempo intervenuti) ammontano a 1.045.219.923,85 di euro a carico dello Stato’. Tali risorse, sempre secondo quanto riportato dal DUPISS, sono integralmente impegnate per la realizzazione di opere di edilizia sanitaria riferite alla Città metropolitana di Palermo e dunque inutilizzabili per altri interventi”.
Carta prosegue rivendicando l’utilità degli approfondimenti condotti, perchè “hanno permesso di individuare risorse che non risultavano menzionate nel citato documento per complessivi 155 milioni di euro, frutto di assegnazioni disposte con DM 20 luglio 2022 e dunque anteriore al DUPISS, eppure in queste non menzionate”. Non solo, “ho ritenuto, attraverso la presentazione di un’apposita interpellanza, di sollecitare il Presidente della regione a revisionare ufficialmente i documenti concernenti la precisa individuazione delle risorse per le finalità descritte e infatti, a tal proposito, già venerdì prossimo, mi risulta che il Presidente abbia convocato la Giunta per aggiungere i 100 milioni alla realizzazione dell’opera e dare mandato per la stipula dell’ulteriore Accordo di programma con il Ministero della Salute che certamente metterà al riparo il prosieguo dell’esecuzione”.




Nuovo ospedale, Cannata e Auteri (FdI) “In Giunta regionale il II stralcio per i 100 milioni di euro”

(cs) “Venerdì 1 marzo alle 12 la Giunta regionale ha posto al primo punto dell’Ordine del Giorno la proposta di accordo di programma integrativo del II stralcio di 100 milioni di euro per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa. Come abbiamo detto nei giorni scorsi e annunciato dal presidente della Regione Renato Schifani lo scorso lunedì, si dà seguito con un atto concreto che spegnerà definitivamente ogni perplessità”. A dichiararlo i deputati di Fratelli d’Italia alla Camera, Luca Cannata, e all’Ars, Carlo Auteri. Dopo lo stanziamento da 200 milioni di euro risalente al Governo Musumeci (decreto 616/22 firmato dall’assessore Ruggero Razza), si passerà al secondo stralcio relativo al programma straordinario di interventi ex art. 20 della legge 67/1988, che affronta la necessità di ammodernare il patrimonio strutturale e tecnologico del Servizio Sanitario Nazionale. “Ciò conferma l’intesa tra Governo nazionale del presidente Meloni e il Governo regionale – concludono i due parlamentari – La nomina ormai ufficiale del commissario Monteforte Specchi diventa così un ulteriore tassello per dare a Siracusa un ospedale di II livello all’avanguardia e la buona sanità che merita”.




Addio a padre Panzica, il sacerdote dei poveri che fece della Mazzarrona una “comunità”

In una gremita chiesa di San Corrado Confalonieri, alla Mazzarrona, l’ultimo saluto a padre Antonio Panzica. Per il sacerdote che aveva incarnato lo spirito di resilienza e riscatto della periferia, c’era tutta la sua comunità seduta tra i banchi della parrocchia che ha visto nascere e crescere. Le famiglie, i giovani, le istituzioni che – a corrente alternata – hanno raccolto e seguito i richiami del sacerdote che per 42 anni di servizio è stato sempre dalla parte degli ultimi, in una delle zone da sempre considerate più sensibili al disagio.
Il gonfalone della città di Siracusa è esposto sotto l’altare, insieme al vessillo della Caritas. Sui banchi, è stato lasciato un foglio stampato: “La misura di una vita ben spesa non sta in quanto è durata ma in quanto si è donato”.
A celebrare il triste officio, l’arcivescovo Francesco Lomanto. L’alto prelato, nella sua omelia, si è soffermato sul valore dell’esempio di padre Panzica. “In un quartiere periferico ed a rischio in cui può succedere di tutto e di più, la presenza della Chiesa è necessaria e deve essere delicata. Accoglienza, incontro, praticando sempre lo stile francescano dell’evangelizzazione. Amorevole ascolto per chiunque, senza giudicare e senza guardare nessuno dall’alto in basso”, ha detto Lomanto con riferimento al servizio condotto da padre Antonio Panzica.
“La roccia su cui siamo aggrappati”, racconta al microfono una donna, con la voce rotta dai singhiozzi. Ricorda “il sorriso accogliente, il cuore immenso” del sacerdote scomparso lunedì che “fino all’ultimo si è speso per i giovani del quartiere e per i poveri”. Poi una riflessione cristiana sulla morte, con la lettura di una poesia scritta dallo stesso sacerdote: “Quel giorno, Dio Amore mi stringerà nel suo cuore ed io sarò felice”. Un animo gentile quello di padre Panzica, al tempo stesso però battagliero. “Non voglio ritirarmi o andare in pensione, voglio morire da combattente”, aveva confidato ad un confratello. E le sue battaglie sono da quarant’anni la storia della Mazzarrona, la storia della periferia dimenticata che tenta di rialzare la testa, combattendo dove gli altri si sono arresi.
Adesso riposerà nella chiesa dei padri Cappuccini. Con la speranza, ripetuta nelle parole e letta negli sguardi dei suoi parrocchiani, che un giorno possa riposare nella “sua” Mazzarrona, in quella chiesa che ha fatto comunità partendo da pareti di latta ed un container.




Manganellate a Pisa e Firenze, M5S aderisce alla manifestazione degli studenti

Il Movimento 5 Stelle di Siracusa aderisce alla manifestazione degli studenti dopo quanto accaduto a Pisa e Firenze.
“Contro i manganelli, serve un sussulto di dignità sociale e politica”, sono le parole di Cristina Merlino, referente del gruppo territoriale M5S Siracusa. “Sono scene che ci hanno indignato come cittadini, come genitori, come studenti italiani. Saremo presenti alla manifestazione, senza simboli di partito, dalla parte degli studenti ma non contro le forze dell’ordine. Una violenza che non appartiene alla forze di Polizia che ogni giorno svolgono con profonda attenzione e rispetto il loro delicato incarico. Le responsabilità vanno cercate ad altri livelli perchè scelte intollerabili sembrano quasi giustificare il ricorso alla violenza. Siano invece monito costante le parole del presidente Mattarella che ha subito condannato l’accaduto, parlando di fallimento”, sottolinea Merlino.
Alla manifestazione degli studenti parteciperà anche il deputato regionale Carlo Gilistro (M5S), insieme ad un gruppo di attivisti.
Il Movimento 5 Stelle di Siracusa aderisce e parteciperà anche al sit-in di sabato 2 marzo, in largo XXV Luglio, “Due popoli, due Stati” promosso da Anpi in segno di solidarietà al popolo palestinese.




Manganellate a Pisa e Firenze, manifestazione di solidarietà degli studenti siracusani

Studenti in piazza anche a Siracusa in segno di solidarietà per le comunità studentesche di Pisa e Firenze dopo gli episodi registrati nel corso dei cortei pro-Palestina, con cariche e manganellate sui manifestanti.
La manifestazione si svolgerà il primo marzo a partire dalla 10:30 al Campo Scuola Pippo Di Natale. Un’idea nata da alcuni studenti dell’istituto Fermi e che in pochissimo tempo avrebbe registrato l’adesione degli studenti di tutte le scuole superiori del capoluogo e delle associazioni del territorio.
In un documento/appello che circola in queste ore in città si fa riferimento ai “fatti emersi nei giorni scorsi, che parlano di una risposta spropositata delle forze dell’ordine a manifestazioni che chiedevano il cessate il fuoco a Gaza”.
Gli studenti siracusani chiederanno la garanzia del diritto alla libera espressione e alla manifestazione pacifica e la tutela della sicurezza fisica delle studentesse e degli studenti . “Inaccettabile che ad una richiesta di pace si risponda con la violenza, che è un fallimento”.
Nel documento degli studenti siracusani si parla di una richiesta chiara: cessazione immediata della violenza nei confronti di chi manifesta pacificamente, sostegno agli studenti che hanno subito violenze, incluso l’accesso a supporto legale e psicologico, integrazione del codice identificativo nelle divise e delle bodycam a garanzia di un livello base di trasparenza.
La scelta dell’1 Marzo come data per la manifestazione non è casuale, coincide, infatti, con la Giornata Mondiale contro ogni tipo di Discriminazione.
Il corteo si snoderà dal Campo Scuola Pippo Di Natale al Largo XXV Luglio, per la successiva consegna al Prefetto, Raffaella Moscarella del documento scritto dai giovani studenti siracusani.




Ostello per braccianti stranieri: approvato il regolamento, oggi l’inaugurazione a Cassibile

Approvazione in extremis per il nuovo regolamento dell’Ostello per migranti di Cassibile, che sarà inaugurato, per la stagione 2024, oggi pomeriggio, nonostante la defezione del ministro Matteo Piantedosi, che avrebbe dovuto partecipare alla cerimonia salvo disdire nella tarda mattinata di ieri. Il taglio del nastro ci sarà ugualmente e in contrada Palazzo si darà il via ufficiale all’apertura dell’ostello dopo gli interventi di ampliamento, che consentiranno alla struttura di ospitare dal primo marzo fino a 220 braccianti stagionali, che potranno contare su nuovi servizi.

Il regolamento è stato approvato ieri pomeriggio dal consiglio comunale di Siracusa. Prevede, tra le altre previsioni, il rientro degli ospiti braccianti stagionali stranieri entro le 22:30, vieta l’uso di alcolici e droghe all’interno, impone un volume dei televisori e dei dispositivi tale da non disturbare la quiete, nonché il silenzio notturno, la pulizia e l’ordine all’interno delle 34 unità abitative prefabbricate.
Ci sarà un servizio di portierato e di guardiania notturna. Gli ospiti, tutti con regolare permesso di soggiorno e contratto di lavoro, verseranno un contributo di 30 euro la settimana fino al termine della permanenza, sulla cui durata il Comune potrà esprimere le proprie valutazioni. Tecnicamente il regolamento prevede che nell’Ostello possano essere ospitati “i lavoratori che non abbiano abitazione stabile a Siracusa”. Il regolamento sarà tradotto in più lingue. Viene meno il diritto alla permanenza nelle unità abitative dell’ostello in caso di problemi con la giustizia. Fuori i violenti/ molesti, chi si rende responsabile di usi immorali di quanto a disposizione o del loro stesso alloggio. Fuori anche se si ospita qualcuno, inclusi amici e parenti. Il gestore, individuato secondo un avviso esplorativo pubblicato a metà mese con il successivo affidamento diretto,  assicurare la presenza di un mediatore linguistico/culturale e di personale che si occupi ciclicamente della riscossione del contributo dovuto da ciascun ospite per i servizi ricevuti. Il taglio del nastro è previsto per le 14:30, alla presenza del Prefetto, Raffaella Moscarella, del sindaco, Francesco Italia, dei rappresentanti della Regione Siciliana e delle autorità civili e militari del territorio. Entrando nei dettagli tecnici, a prendere nuovamente il via, ma con presupposti parzialmente differenti rispetto al passato è il progetto “ACCA – Azioni di contrasto al caporalato” , finanziato nell’ambito del Pon Legalità dal Ministero dell’Interno con un importo pari ad oltre 1 milione 600 mila euro. Il numero della unità abitative è stato raddoppiato. Nelle precedenti stagioni non vi era, inoltre, il servizio di portierato e guardiania notturna, poi ritenuto indispensabile. Realizzate, inoltre, un’area mensa attrezzata ed un locale lavanderia. Dopo la sperimentazione condotta, torna, infine, lo Sportello Salute, allestito in collaborazione con l’Asp di Siracusa, l’azienda sanitaria provinciale.




Aumento costi per l’utilizzo dei siti antichi, Granata “Rischia di diventare un danno clamoroso”

“La Regione riveda le scelte sui canoni di concessione dei luoghi antichi di spettacolo. Non si pregiudichino le attività culturali e la nostra autonomia sulla valorizzazione del Patrimonio. Avere scelto di recepire un decreto del ministero della Cultura rischia di intaccare la nostra preziosa esclusiva sulla governance dei beni culturali e di pregiudicare la vitalità artistica dei preziosi luoghi antichi di spettacolo.” Sono le parole dell’assessore alla Cultura Fabio Granata, anche presidente dell’Associazione Articolo 9, sui nuovi costi di concessione dei siti culturali per attività di spettacolo.
“L’organizzazione di un evento di livello nei nostri siti non deve essere visto solo come un’opportunità di “profitto diretto”, attraverso il canone, da parte della amministrazione regionale ma come un supporto fondamentale a creare indotto sul tessuto economico delle nostre città, dai trasporti alla ricettività, dalla ristorazione al commercio, attraverso i grandi eventi ospitati. Paradossale poi non recepire proprio quella parte del decreto che, opportunamente, non equipara le istituzioni culturali partecipate dallo Stato e dalla Regione all’impresa privata. – continua Granata – E così, dopo aver pregiudicato a Siracusa la realizzazione di eventi musicali di grande livello, si rischia adesso di mettere in discussione anche la stagione delle gloriose Rappresentazioni classiche al Teatro greco, a 110 anni dalla loro nascita.
Dopo tanti sforzi in difesa della autonomia regionale sui beni culturali e sui parchi, mi sembra infatti gravissimo e paradossale registrare incertezze anche sugli spettacoli della Fondazione Inda, avendo già visto tramontare le più belle e importanti stagioni di musica d’autore mai viste in Sicilia.
Il danno economico e d’immagine rischia di diventare clamoroso, – sottolinea – come ha denunciato Francesco Italia sia come sindaco di Siracusa che come presidente dell’Inda, con la soddisfazione, immagino, di chi ha fatto di tutto per ostacolare ogni utilizzazione del Teatro (con la favola di danni inesistenti alle “sacre pietre”) e trovando in questa azione una sponda incomprensibile da parte della Regione Siciliana.
I parchi autonomi sono nati in Sicilia per essere luoghi di grande cultura e non scenario di piccole rivendicazioni di competenze o di lotta politica. Fermiamoci tutti fin quando siamo in tempo e rivediamo alcune decisioni penalizzanti sulla vita culturale, turistica e sociale della Sicilia e di Siracusa”, conclude l’assessore alla Cultura.




Gianni Boscarino (FI), “Siracusa città accogliente, bene regolamento ostello migranti”

Il regolamento che disciplina l’attività dell’ostello per i migranti stagionali di Cassibile “esce” dalla seconda commissione consiliare. Il presidente, Gianni Boscarino (FI), ne saluta con favore l’approvazione in Consiglio comunale.
“Siracusa è una città accogliente – dice Boscarino – e la frazione di Cassibile nel periodo primaverile è tappa intermedia nei circuiti di migrazione circolare dei lavoratori stagionali provenienti da altri contesti per partecipare alla raccolta delle primizie locali, fino ad inizio estate. Al fine di garantire un alloggio dignitoso ed eliminare insediamenti abitativi spontanei ed informali, il Comune di Siracusa in collaborazione con la Prefettura e la Regione siciliana, ha realizzato nel 2020, all’interno di un’area che è nella propria disponibilità, l’ostello per i lavoratori stagionali che mette a disposizione circa 220 posti letto dislocati all’interno di 34 posti prefabbricati, con servizi igienici, servizi di portierato, guardanìa notturna e uno sportello salute in collaborazione con Asp”.
Il regolamento elaborato coprirà un arco di tempo di 120 giorni, trascorsi i quali la stessa seconda commissione penserà a svilupparne un altro per per il resto dell’anno. Boscarino sottolinea come “interventi realizzati a sostegno dei lavoratori stagionali accolti nell’ostello costituiscano un’importante pratica di prevenzione e contrasto al caporalato in agricoltura, il cui modello può essere replicato in altri contesti. Bisogna definire un processo organico che abbia un impatto di breve, medio e lungo termine, trasformando progressivamente gli interventi da misure emergenziali a iniziative di integrazione strutturate”.