Scaldabiberon e termometro digitale in prestito. “A sostegno dei neogenitori in difficoltà”

Un progetto della Caritas dedicato ai neogenitori in difficoltà economiche. La Fillea Cgil di Siracusa ha sposato il progetto. L’associazione guidata da Padre Marco Tarascio ha attivato un portale attraverso cui mamme e papà possono fare richiesta di avere in comodato d’uso quanto necessario per la prima fase della vita dei loro bambini, come lo scaldabiberon, lo sterilizzatore e il termometro digitale. Il materiale avuto in prestito, dopo la crescita del piccolo, andrà restituito in modo da poterlo prestare ad altre famiglie in difficoltà.
“Non appena abbiamo saputo di questo progetto – spiega Eleonora Barbagallo, segreteria provinciale della Filllea – abbiamo deciso di contribuire (donando quanto necessario seguendo le indicazioni della Caritas) e questo non solo perché coinvolti dal punto di vista umano, ma anche perché in linea con i principi fondamentali della Cgil, ovvero essere sempre dalla parte dei meno fortunati”.




Poliziotti sfiancati dalle chat di lavoro h24,il sindacato:”Diritto alla disconnessione o pagateci”

“Poliziotti reperibili H24 attraverso le chat di lavoro dei vari uffici,vita familiare costantemente invasa, ma al contempo limitazioni imposte sull’utilizzo dei social”.
La denuncia è della segreteria nazionale ADP, sindacato di categoria e riguarda anche la Questura di Siracusa ma più in generale il “comportamento degli Uffici di Polizia nei confronti dei dipendenti”.
La sigla sindacale scrive al Capo della Polizia e all’Ufficio Relazioni Sindacali e avanza precise richieste a fronte di un disagio rilevato tra i dipendenti.”Se il codice di comportamento dei dipendenti è diventato circolare sottoscritta dal Capo della Polizia- commenta Massimo Boscarino,segretario generale regionale Autonomi di Polizia Sicilia- esigiamo che lo stesso codice di comportamento valga, con regole chiare ed univoche, anche per gli uffici.  Si preveda allora- conclude l’esponente sindacale-  un’indennità contrattuale che ristori i dipendenti che utilizzano i mezzi propri (ad es. i telefoni cellulari) per le esigenze del datore di lavoro”.
Nota polemica,poi,nei confronti delle “sigle maggiormente rappresentative- che secondo Boscarino- anziché operare a difesa dei colleghi, si occupano di altro”.
Il segretario nazionale Gaspare Maiorana entra ancor più nello specifico. “Accettiamo l’idea che sui social non possiamo postare nulla che vada in contrasto con il ruolo che rivestiamo. Allo stesso modo, però,chiediamo tutele. Se su Whatsapp o Telegram siamo sempre raggiungibili con richieste e input dagli uffici,come se non avessimo diritto al riposo,allora si preveda il pagamento di un’indennità.Altrimenti si riconosca ai dipendenti il diritto alla disconnessione ed al tempo da dedicare alla propria vita privata e familiare senza continue sollecitazioni dagli uffici,a qualsiasi ora del giorno e della notte”. Un’analoga protesta aveva riguardato già anche gli operatori della scuola.



Evade per raggiungere casa di un uomo, arrestata una 27enne

Una donna di 27 anni è stata arrestata dai Carabinieri di Noto in esecuzione di un provvedimento di aggravamento della misura cautelare, emesso dal Tribunale di Palermo.
Nei giorni scorsi si è allontanata dalla sua abitazione, dove era sottoposta agli arresti domiciliari per furto, e non vi ha fatto più ritorno.
E’ stata rintracciata dai Carabinieri a Rosolini, presso l’abitazione di un 37enne. Dopo le formalità di rito, è stata associata alla Casa Circondariale “Piazza Lanza” di Catania, mentre il 37enne è stato denunciato all’Autorità giudiziaria per aver agevolato l’evasione.




Barbara Fronterrè aderisce ad Azione. Mizzi “È il nostro candidato sindaco a Pachino”

Barbara Fronterrè è il candidato sindaco di Azione per le prossime elezioni comunali di Pachino. La decisione è stata ufficialmente confermata dalla stessa candidata, dal commissario di “Azione”, Massimo Mizzi, e dall’intero direttivo che hanno espresso piena fiducia nella capacità di Barbara Fronterrè di guidare la comunità pachinese.
“Sono onorata di ricevere la fiducia di Azione. Accetto di candidarmi perché ho al mio fianco una rete di forze sane e attive, di buona politica e di cittadini liberi. Gente con esperienza, idee chiare ed una forte motivazione. Una squadra di cui farà parte il laboratorio civico “Pachino Crede”, il movimento “Free Pachino” e tutti coloro che vorranno assieme a noi trasformare la città. A tal proposito lancio un appello alle forze progressiste, in particolare al Partito Democratico, con cui è già stato avviato un dialogo; ai cittadini e ai movimenti che al di la delle differenze vogliano insieme a noi ricostruire la città e valorizzare i suoi punti di forza”. Sono le parole di Barbara Fronterrè, nota per il suo impegno civico e politico e per la sua dedizione alla crescita e al benessere di Pachino, che ha aderito ad Azione, abbracciando il progetto costruito dal gruppo a Pachino e accettando con umiltà e determinazione l’importante responsabilità di candidarsi alla guida della città.
“Barbara Fronterrè incarna l’energia, la determinazione e la passione necessarie per guidare Pachino verso un futuro migliore – ha affermato Mizzi – sono certo che assieme a lei, e con tutti i gruppi politici con cui abbiamo aperto una fattiva interlocuzione, affronteremo le sfide che ci attendono per restituire dignità alla nostra comunità”.
“La candidatura di Barbara Fronterrè – ha dichiarato Pippo Incatasciato, coordinatore provinciale di Azione – segna un importante passo avanti per Pachino, per Azione e per il nostro partecipato comitato locale, che ha profuso tanta dedizione nella strutturazione del progetto, aprendolo alla città, decidendo con i suoi componenti di metterci la faccia. Con un forte impegno per la trasparenza, l’integrità e la partecipazione democratica, siamo pronti a lavorare fianco a fianco con i pachinesi”




La morte di Maddalena, il gip respinge il patteggiamento: niente attenuanti generiche

Il gip del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, ha respinto la richiesta di patteggiamento per la morte di Maddalena Galeano. La giovane perse la vita in seguito ad un tragico incidente stradale avvenuto un anno fà in via Monti, a Siracusa. Una tragedia che colpì profondamente l’opinione pubblica siracusana. Alla guida dell’auto che colpì lo scooter della studentessa c’era una donna. La difesa dell’imputata aveva proposto un patteggiamento a due anni, dieci mesi e venti giorni, con l’approvazione del pm.
I legali della famiglia di Maddy si sono però opposti, non ritenendo congrua la condanna alla gravità dei fatti. Hanno, in particolare, contestato la condotta della donna al volante, facendo rilevare come – da perizia – procedesse in rotatoria ed in centro urbano ad una velocità di 85kmh, ben oltre il limite consentito. Gli avvocati della famiglia Galeano hanno anche ricordato il presunto uso del telefonino alla guida, chiedendo quindi al gip di non concedere le attenuanti generiche.
Una richiesta che è stata accolta, per cui l’offerta di patteggiamento andrà ricalibrata. “Non cerchiamo visibilità o vendetta”, hanno spiegato i legali dei familiari della sfortunata Maddalena al termine dell’udienza. “Una vicenda così dolorosa non deve però essere inutile. Serve un monito che spinga ogni persona che si mette alla guida ad assumersi pienamente ogni responsabilità. Eccessi come l’alta velocità o l’uso del telefonino non devono portare ancora a tragedie di questa portata”




Accordo di Coesione, “spariti” i fondi: che ne sarà del nuovo ospedale di Siracusa?

Ad accendere la miccia è Giancarlo Garozzo, componente dell’esecutivo regionale di Italia Viva ed ex sindaco di Siracusa. “La Regione sembra avere definanziato la costruzione del nuovo ospedale di Siracusa e nessuno ha ancora aperto bocca nel territorio su un possibile scippo di questa portata”. Nel programma approvato dalla giunta regionale con 6,5 miliardi di fondi Fsc non si trova, in effetti, nessun riferimento all’ospedale nuovo del capoluogo aretuseo che attende ulteriori 148 milioni di euro, oltre ai 200 già disponibili.
“L’aspetto intollerabile è la cancellazione dei progetti di realizzazione dei nuovi ospedali di Siracusa, Carini e Gela. Significherebbe che, al contrario di quanto assicurato dallo stesso governatore durante una visita proprio in città, non solo l’intera somma necessaria non era stata recuperata, ma nemmeno i 100 milioni di cui si parlava saranno attinti da questo imponente strumento finanziario”. Una frase che vale come un interrogativo: dove sono i soldi per l’ospedale di Siracusa?
Dalla maggioranza, arrivano le rassicurazioni del deputato regionale Gennuso (FI). “I fondi per il nuovo ospedale di Siracusa ci sono e la sua realizzazione non è in alcun modo messa in discussione, state sereni”, scrive su i suoi canali social.
Il parlamentare Luca Cannata (FdI), dopo aver parlato con l’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Aricò e alla Sanità Giovanna Volo, assicura che “la Regione metterà gli altri fondi necessari per avviare la gara e il presidente Schifani ha già dimostrato sensibilità e preso un impegno in tal senso. In ogni caso stiamo seguendo con attenzione tutte le procedure e ricordo che con un mio Odg approvato dal Governo Meloni di intesa con il Ministro Fitto è prevista ogni iniziativa necessaria, d’intesa con la Regione Siciliana, per indicare nel cosiddetto Accordo per la coesione, tra gli obiettivi di sviluppo da perseguire, la completa realizzazione del polo ospedaliero di Siracusa”. Anche di questo si è parlato durante l’incontro con il commissario Asp Alessandro Caltagirone, con cui si è fatto il punto non ravvisando alcun pericolo per la realizzazione di un’infrastruttura tanto importante e si è discusso del potenziamento dell’offerta sanitaria a Siracusa. “Sto seguendo la vicenda e nei prossimi giorni parlerò anche con il commissario straordinario Guido Monteforte Specchi che seguirà l’iter per la realizzazione. Il nuovo ospedale di Siracusa e il potenziamento dei servizi sanitari è una priorità per il Governo nazionale, per il Governo regionale e soprattutto per l’intera provincia”.
Dall’opposizione, il parlamentare Filippo Scerra evidenzia però le criticità della storia. “Ci avevano assicurato che i 148 milioni di extracosti necessari per la realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa sarebbero stati trovati nell’Accordo di Coesione. Adesso invece sembrano proprio spariti dal piano proposto dalla giunta regionale. Se così fosse realmente, ci troveremmo davanti ad una presa in giro bella e buona”. Lo dice il deputato Filippo Scerra del Movimento 5 Stelle, commentando la recente approvazione della proposta di programmazione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027 previste per la Sicilia.
“Quando nei mesi scorsi è emerso il problema delle somme extra necessarie, oltre ai 200 milioni di euro già disponibili, mi sono recato personalmente in Assemblea Regionale Siciliana. Il timore allora era che si perdesse tempo e invece adesso scopriamo che i fondi per l’ospedale di Siracusa non ci sarebbero neanche nell’Accordo di Coesione. Allora c’è un problema ed è un problema enorme al di là di rassicurazioni di facciata. I soldi per gli investimenti in Sicilia continuano a sparire, nel nome di quella boutade che è il Ponte sullo Stretto”, prosegue Scerra. “E’ evidente che il governo regionale non sa farsi valere a Roma dove la maggioranza di centrodestra non appare interessata a tutelare gli interessi della Sicilia e della provincia di Siracusa. Alla luce dell’inerzia dei Governi regionale e nazionale – conclude Scerra – la pressione politica del M5S affinchè sia tutelata la nostra sanità sarà ancora più forte e decisa”.




Bambini e dipendenza da smartphone, lo psicoterapeuta: “Giusto normarne l’uso”

“Condivido il ddl presentato dal deputato regionale Carlo Gilistro per regolamentare l’uso del telefonino da parte di giovani e giovanissimi”. Lo dice senza tentennamento lo psicoterapeuta Roberto Cafiso. L’ex direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’Asp di Siracusa è oggi componente del Tavolo di lavoro tecnico sulla salute mentale istituito dal Ministero della Salute.
“Ormai sappiamo anche dalle immagini restituite da tac e risonanze che il telefono crea dipendenza, assimilabile a quella prodotta dalle sostanze stupefacenti. Al punto che è stato necessario clonare una nuova terminologia per la sindrome che ne consegue: nomofobia. Deriva dall’espressione inglese no mobile phone, e indica quello stress emotivo derivante dal non essere collegati su social, chat e servizi digitali in genere e che produce ansia, panico, insostenibilità della privazione del collegamento”, racconta alla redazione di SiracusaOggi.it, Roberto Cafiso.
“I genitori sono ancora il fattore discriminante”, aggiunge lo psicoterapeuta. “Non devono dimenticare di avere lo la capacità di incidere sul tempo che i figli dedicano al cellulare. Se illimitato, i fenomeni di dipendenza sono facilmente innescabili. Però attenzione, il problema è diffuso: ho avuto in cura una coppia di ventenni che pure seduti a cena parlavano tra di loro solo via chat…”, rivela Cafiso lasciando intendere quanto sia diffuso il rischio dipendenza con le controindicazioni annesse.
Anche il Tavolo ministeriale ha in calendario un panel dedicato alla dipendenza da dispostivi tecnologici. Ieri il deputato regionale cinquestelle Carlo Gilistro, peraltro noto pediatra siracusano, ha presentato il suo progetto di legge. Ha come obiettivo quello di limitare, e in alcuni casi di vietare, l’uso di smartphone e tablet a bambini e adolescenti e questo per contrastare i fenomeni sempre più diffusi di disturbi mentali e comportamentali collegabili all’eccessivo utilizzo degli apparecchi elettronici.
Il divieto è per i bambini sotto i 3 anni, per gli altri il testo limita a un certo numero di ore l’utilizzo degli apparati elettronici.
“Questa proposta serve a normare un fenomeno che colpisce le famiglie, la scuola e la sanità”, ha detto Gilistro. “Il prezzo che stiamo pagando è davvero salato. Quasi la totalità dei ragazzi che va a scuola ha un disagio epocale, di tipo psicologico che sfocia in disturbi come attacchi di panico, di ansia e di angoscia. Lo Stato di New York sta denunciando i grandi social network, In Inghilterra è vietato l’uso nelle scuole. Da pediatra di trincea, in questi ultimi anni sto assistendo a una escalation di disturbi mentali che colpiscono la fascia di età da 5 a 18 anni. Di recente una mia paziente di 9 ha avuto un attacco isterico, l’abbiamo dovuta sedare: stava 6 ore al telefono, non vuole più tornare a scuola, non accetta la visita della psicoterapeuta. La madre è disperata, la bimba perderà l’anno, non accetta nulla”.




Verso il ritorno del corpo di Santa Lucia a Siracusa, la Deputazione vola a Venezia

Rinnovando un accordo con il Patriarcato di Venezia, a dicembre di quest’anno – durante i festeggiamenti per Santa Lucia – le spoglie mortali della patrona di Siracusa torneranno nella sua città natale. Tanta l’attesa tra i fedeli e i devoti, dieci anni dopo l’ultima volta. L’accordo tra la Diocesi siracusana e il Patriarcato lagunare prevede infatti che ogni decade si rinnovi questo appuntamento particolare ed emozionante. Non sono ancora noti i dettagli per questo nuovo viaggio del corpo della martire siracusana da Venezia alla Sicilia e per quanto tempo rimarrà a Siracusa.

Anche per iniziare a lavorare sui dettagli, la Deputazione della Cappella di Santa Lucia ha raggiunto nelle ore scorse la chiesa dei Santi Lucia e Geremia a Venezia. A guidare la delegazione siracusana, il presidente Pucci Piccione, accompagnato dal parroco della Cattedrale, mons. Salvatore Marino, il segretario Francesca Patti, il tesoriere Salvatore Sparatore, Elena Artale e il maestro di cappella Alessandro Zanghì. Ad accoglierli è stato il parroco don Gianmatteo Caputo.




Il cerchio di luce attorno alla Luna al Duomo. L’autore “Lo sguardo di Santa Lucia su Siracusa”

“Lunedì 19 febbraio Siracusa è stata testimone della formazione di un meraviglioso cerchio di luce attorno alla Luna che è rimasto visibile durante le prime ore della sera. Il fenomeno, appartenente alla categoria dei fenomeni di ottica atmosferica, prende il nome di Alone 22° o più semplicemente Alone Lunare (esiste anche l’analogo solare, ma meno raro). E’ un cerchio di luce avente al centro la Luna ed un raggio di 22°. Si forma grazie alla presenza di piccoli cristalli di ghiaccio negli strati alti dell’atmosfera che rifrangono la luce deviandone il percorso e separandone le componenti cromatica con un meccanismo non troppo dissimile da quello alla base della formazione dei arcobaleni.” Sono le parole di Dario Giannobile, autore dello scatto, che ha visto Siracusa come protagonista della formazione di un cerchio di luce attorno alla Luna.
“Il cerchio, con al centro la Luna, appariva come un grande occhio che osservava la città dal cielo. Quale migliore occasione di questa per catturarne l’immagine al centro di Piazza Duomo. Uno scatto complesso da realizzare, inseguito e desiderato dall’autore da moltissimo tempo”.
“Ma perché proprio Piazza Duomo?” – continua Giannobile – Il duomo è il centro della religiosità della città votata al culto di Santa Lucia. A sua volta il culto di Santa Lucia immedesima il culto della luce e della vista per via della tradizione religiosa legata proprio agli occhi della Santa. Per questo motivo l’occhio sopra il duomo rappresenta perfettamente la metafora dello sguardo di Lucia che osserva e protegge la sua amata città.”




Inferno di via Elorina, Imbrò e Buccheri “No allo sciacallaggio politico”

“Giocare a confondere ruoli e competenze, anche di fronte ad una emergenza, rischia solo di confondere la popolazione. Pertanto, ai consiglieri del Pd ricordiamo che senza un dato certo fornito da Arpa, unico ente titolato per le analisi ambientali, il Comune di Siracusa non può diramare comunicati specifici o indicare alla popolazione comportamenti da seguire. Palazzo Vermexio, già nelle prime fasi del violento incendio dello scorso venerdì, ha attivato la sua struttura operativa (il Coc) con a supporto i volontari antincendio della Protezione Civile, messi a disposizione dei Vigili del Fuoco che coordinano gli interventi sul campo. Per maggiore chiarezza, senza espressa richiesta dei Vigili del Fuoco, la Protezione Civile Comunale non può autonomamente inviare sue squadre o operatori sui luoghi delle emergenze.
Già a partire dalle 15 di venerdì scorso, e per le successive 9 ore, le associazioni di P.C. appositamente allertate dal funzionario e dal dirigente del settore comunale, erano infatti sui luoghi accanto ai Vigili del Fuoco.
La Polizia Municipale, nel frattempo, ha chiuso al traffico via Elorina, Columba ed Ermocrate limitando così le presenze umane nell’area del grande incendio, assicurando al contempo rapidità di soccorso per la messa in sicurezza di attività commerciali e abitazioni, sempre d’intesa con i Vigili del Fuoco. Quanto all’aspetto delle comunicazioni alla popolazione, è interesse di tutti che queste avvengano nella maniera più celere possibile ma soprattutto veicolando informazioni certe, senza farsi guidare da premura che ingenererebbe panico ingiustificato. Per questo scopo, gli uffici della Protezione Civile stanno predisponendo un potenziamento del servizio di messaggistica istantanea rivolto ai cittadini, in adeguato coordinamento con gli altri enti e nel rispetto delle loro competenze.
Superfluo ricordare che per fare opposizione non si debba per forza rischiare lo sciacallaggio politico, soprattutto su temi così importanti per tutta la città.
In ultimo, volevamo ricordare che questa amministrazione ha finanziato l’acquisto di attrezzature per le associazioni di protezione civile nell’ultimo biennio con uno stanziamento di 50.000 euro; ha stilato ed aggiornato il piano di protezione civile e ha realizzato l’ostello di
Cassibile per una capienza di 220 posti quale struttura a disposizione per fini di protezione civile.” Sono le parole di Sergio Imbrò, capo gruppo “NOI PER LA CITTÀ”, e di Andrea Buccheri, capo gruppo “FRANCESCO ITALIA SINDACO”, sull’incendio di via Elorina e le modalità di comunicazione dell’Amministrazione alla comunità siracusana.