Giornata Mondiale della Radio, anche FMITALIA per la celebrazione nazionale

Anche FMITALIA festeggia il “World Radio Day”, la Giornata Mondiale della Radio proclamata dall’UNESCO che ricorre il 13 febbraio di ogni anno. Potente mezzo di comunicazione, la radio ha accorciato le distanze e contribuito alla modernizzazione della società. Ancora oggi, rimane uno dei media dal maggiore appeal e presente – anche se in nuove e rinnovate forme – in tutte le case.
​Per celebrare la Giornata Mondiale della Radio, anche FMITALIA aderisce all’evento organizzato da Radiospeaker.it, che ha chiamato a raccolta i più grandi protagonisti delle radio nazionali italiane per dare vita alla più grande radio community d’Italia. Artisti, speaker, editori, direttori e professionisti del settore radiofonico si alternano in un flusso continuo di formazione, informazione, intrattenimento e celebrazione che coinvolgerà le principali radio italiane e, tra loro, anche FMITALIA.
L’evento si terrà a Milano, nella location del Talent Garden Calabiana, e verrà trasmesso in diretta streaming in contemporanea su tutti i canali social di Radiospeaker.it, dalle ore 10:00 alle ore 18:00




Caro energia, in provincia di Siracusa le bollette elettriche più salate di Sicilia

Secondo l’osservatorio di Facile.it nel 2023 le famiglie residenti in provincia di Siracusa con un contratto di fornitura nel mercato tutelato hanno speso in media circa 883 euro per la bolletta della luce e 473 euro per quella del gas, rispettivamente il 34% e il 27% in meno rispetto all’anno precedente. La provincia di Siracusa è quella dove si è speso di meno per il gas, nonostante la bolletta dell’energia elettrica sia stata la più pesante della regione.
A livello regionale la spesa media 2023 per l’energia elettrica è stata pari a 825 euro (il secondo conto più salato d’Italia), ma guardando ai consumi a livello locale emerge che si è speso di più nelle province di Siracusa (883 euro), Trapani (868 euro), Ragusa (865 euro) e Palermo (864 euro), chiudono la graduatoria Messina (730 euro) ed Enna (690 euro).
Per la bolletta del gas, invece, a livello regionale la spesa media è stata pari a 598 euro, il dato più basso rilevato a livello nazionale; analizzando i dati provinciali, le aree dove si è pagato di più sono state quelle di Caltanissetta (782 euro) ed Enna (760 euro); ultime nella classifica regionale Messina (567 euro), Trapani (556 euro) e Siracusa (473 euro).




I dubbi sulle dimissioni di Valeria Told, PD: “Una notizia improvvisa”

Il gruppo consiliare del Partito Democratico, con Massimo Milazzo, Sara Zappulla e Angelo Greco, ha voluto esprimere i propri dubbi in merito alle dimissioni di Valeria Told da sovrintendente dell’INDA.
“Apprendiamo da un suo post pubblicato su Facebook che Valeria Told ha rassegnato le dimissioni da sovrintendente dell’INDA a causa di un problema legato ad un “aspetto formale” legato al suo contratto con l’Istituto.
Dopo l’ottimo lavoro svolto  dalla ormai ex sovrintendente, ci chiediamo cosa sia successo in seno al C.d.A. dell’Inda e quali siano gli aspetti legati alla mancata prosecuzione del rapporto contrattuale con un personaggio del valore di Valeria Told.
La città e le centinaia di migliaia di persone che da ogni angolo del mondo vengono al teatro greco per assistere alle rappresentazioni classiche hanno diritto di sapere cosa è successo da chi rappresenta l’INDA ossia dal sindaco di Siracusa e non meritano di apprendere una notizia così importante da uno scarno post su un social network.
Annunciamo, quindi, la presentazione di una interpellanza urgente al sindaco Italia, in qualità di Presidente del C.d.A. dell’INDA, al fine di fare chiarezza e di spiegare a tutti cosa sia successo e quali siano le motivazioni che hanno portato alla rottura con la sovrintendente Told.
La rottura del rapporto, così improvvisa e peraltro a pochi mesi dall’inizio del prossimo ciclo di rappresentazioni classiche, costituisce un fatto molto grave che getta ombre importanti sulla situazione interna al C.d.A. e che lascia in aria tanti interrogativi e dubbi che il Presidente del C.d.A. deve chiarire al più presto con estrema trasparenza.”




Depuratore consortile di Priolo, Schifani detta le priorità. “Attenti a richieste imprese”

A margine della visita all’impianto della 3Sun, la fabbrica di pannelli fotovoltaici di ultima generazione alla zona industriale di Catania, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha fatto il punto sulla situazione del depuratore consortile che serve l’are industriale di Priolo e al centro di una delicata vicenda giudiziaria, sfociata in un sequestro con l’accusa di disastro ambientale e severe prescrizioni.
Dopo aver ricordato di aver ricevuto da poco il decreto di nomina a commissario, ha spiegato di aver indicato un subcommissario “che seguirà la vicenda da vicino”. A breve, ha annunciato, “mi recherò personalmente a Siracusa per insediare il tavolo tecnico e chiederò a chi ne farà parte la massima professionalità e il massimo impegno”.
Chiare le priorità: “Faremo innanzitutto dei tiraggi per verificare l’entità dei lavori di riparazione a cui seguiranno le necessarie valutazioni. Sappiamo che alcune aziende hanno deciso di procedere in proprio, ma saremo sensibili a tutte le richieste delle imprese che volessero continuare ad allacciarsi all’impianto”.




Valeria Told lascia la Fondazione Inda, si dimette la sovrintendente

Valeria Told lascia la Fondazione Inda di Siracusa. A dare l’annuncio è proprio la (ex) sovrintendente, con un post sui social. “Con malinconia vi devo annunciare la mia partenza. Non siamo riusciti a risolvere un aspetto formale legato al mio contratto con il Consiglio di Amministrazione. Nonostante ciò, guardo indietro con gratitudine per un percorso ricco di esperienze significative. Desidero ringraziare ciascuno di voi – colleghi, artisti e appassionati – per il sostegno e la passione che rendono Inda un luogo speciale”.
La sua esperienza con il teatro classico dura meno di un anno. Ad aprile del 2023 la nomina, da parte del Ministero della Cultura. Adesso, non senza sorpresa, l’addio. “Lascio con l’entusiasmo i semi per le future stagioni: le edizioni 2024, 2025 e 2026 si prospettano favolose, con titoli e registi che porteranno sul palco la magia e anche lo spirito innovativo che vi ho promesso. Sarete voi ad applaudire e a godere delle prossime stagioni che ho avuto l’onore di programmare. Ci vediamo presto, sicuramente all’inaugurazione di questa stagione a maggio”.
Non sbatte la porta Valeria Told. E pesa ogni singola parola. Ma i margini per provare a cucire le distanze tra lei e il cda sembrano ristretti. Nonostante qualche tentativo in corso.
Alla base delle dimissioni, motivi ed impegni familiar-lavorativi che, secondo alcune indiscrezioni, avrebbero portato la sovrintendente a lavorare nei prossimi mesi più in smart working che in presenza a Siracusa, come invece il cda avrebbe preferito. Ecco spiegato quindi dove sarebbe “l’aspetto formale” legato a vicende contrattuali.
La Fondazione Inda prende atto delle dimissioni con una nota arrivata poco prima delle 19. “Il consiglio d’amministrazione della Fondazione Inda per assicurare senza soluzione di continuità le funzioni di sovrintendente e garantire lo svolgimento della stagione teatrale 2024, ha affidato l’interim al Consigliere delegato Marina Valensise. Come previsto dallo Statuto della Fondazione Inda, il Cda provvederà a formulare un nuovo avviso pubblico per individuare la terna da proporre al ministro della Cultura in vista della nomina del nuovo sovrintendente”.




Porto Grande e porto rifugio nell’Autorità Portuale Sicilia Orientale, si riaccende dibattito

Da alcuni giorni la politica siracusana ha ripreso a dibattere sul possibile ingresso dei porti del capoluogo (porto Grande e porto rifugio) nella governance dell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale. L’Adsp oggi ha sede ad Augusta-Catania ed ha recentemente “inglobato” anche il porto di Pozzallo.
L’ultimo vero tentativo per l’ingresso di Siracusa nell’Autorità di sistema risale al 2021, con un emendamento presentato dall’allora parlamentare Paolo Ficara (M5S). Il “no” della Regione – il cui parere è vincolante – portò alla bocciatura dell’iniziativa che pure contava sul favore degli operatori portuali siracusani.
Dopo anni di silenzio, il Pd ha rilanciato il tema con il capogruppo Massimo Milazzo. Raccogliendo consensi tra le varie forze politiche, inclusi anche i parlamentari Filippo Scerra (M5S) e Luca Cannata (FdI). La sensazione è che questa volta vi sia una sensibilità diversa, anche da parte della Regione, verso la richiesta che dovrebbe partire però con un consenso largo già nel territorio.
Il gruppo Consiliare Insieme (Scimonelli, Rabbito, Vaccaro) ha chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale in seduta aperta – e quindi alal presenza delle deputazioni regionale e nazionale – per discutere dell’adesione di Siracusa all’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale.
“Il Porto di Siracusa riveste un ruolo cruciale nell’assetto turistico e commerciale non solo della città, ma dell’intero bacino del Mediterraneo. La sua posizione strategica lo rende un punto di riferimento fondamentale per lo sviluppo economico e per la promozione del turismo nella regione”, dice il consigliere Scimonelli, presentando la richiesta. “L’adesione all’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale rappresenterebbe un passo significativo verso una gestione integrata e ottimale delle risorse portuali, consentendo una maggiore sinergia tra le diverse realtà portuali della regione e una migliore valorizzazione delle potenzialità del nostro porto”, aggiunge.
Intanto, nei giorni scorsi, gli operatori portuali siracusani si sono incontrati per una prima analisi della situazione attuale e di cosa cambierebbe con una eventuale adesione di Siracusa all’Autorità di Sistema portuale della Sicilia Orientale. Per far sì che Porto Grande e porto rifugio Santa Panagia “entrino” nell’Adsp serve un decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sollecitata con un atto parlamentare (emendamento a primo provvedimento utile). Serve il parere della Conferenza unificata dove la Regione Siciliana può far valere la sua eventuale contrarietà, come avvenuto nel 2021.
Il tema è capire però quale ruolo Siracusa può avere nelle decisioni dell’Autorità, una volta che i suoi porti passerebbero sotto la gestione dell’Adsp. La preoccupazione è sempre quella: divenire vassalli di scelte assunte altrove, Catania nel dettaglio. Per evitarlo, utile sarebbe avere un proprio rappresentante nel Comitato di gestione. Ma non è così scontato e servirebbe un’apposita modifica legislativa perchè, con le regole odierne,
siedono nel Comitato di Gestione un componente designato dalla Regione; un componente designato dal sindaco di ciascuna delle città metropolitane il cui territorio è incluso, anche parzialmente, nel sistema portuale; un componente designato dal sindaco di ciascuno dei comuni ex sede di autorità portuale inclusi nell’AdSP; un rappresentante dell’autorità marittima, con diritto  di voto  nelle materie di competenza. Insomma, manca il riferimento ai comuni capoluogo che non siano Città metropolitane.




Autorità di Sistema Portuale Sicilia Orientale: cosa fà, Presidente e Comitato di Gestione

In Italia sono oggi 15 le Autorità di Sistema Portuale, create con il decreto legislativo 169 del 2016. La norma ha riordinato il sistema di governance, prevedendo che i 58 porti di rilievo nazionali finiscano coordinati da 15 enti cui viene affidato un ruolo strategico di indirizzo, programmazione e coordinamento del sistema dei porti della propria area. L’Autorità di Sistema Portuale ha, tra gli scopi istituzionali, la gestione e l’organizzazione di beni e servizi nel rispettivo ambito portuale.
L’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale è nata “aggregando” i porti di Augusta e Catania. Di recente, anche il porto di Pozzallo è entrato a far parte dell’Adsp. Presidente dell’Autorità Sicilia Orientale è l’ingegnere Francesco Di Sarcina, già segretario dell’Adsp di La Spezia, nominato a marzo del 2022. Il presidente viene nominato dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, d’intesa con il presidente della regione interessata. E proprio le Regioni – oltre all’iniziativa parlamentare – possono chiedere l’inserimento nelle Autorità di Sistema di ulteriori porti di rilevanza regionale. Come avvenuto per Pozzallo e come potrebbe avvenire per il porto Grande e il porto rifugio Santa Panagia di Siracusa.
L’Adsp ha funzioni di indirizzo, programmazione, coordinamento, regolazione, promozione e controllo delle operazioni e dei servizi portuali, delle attività concessorie e delle altre attività commerciali ed industriali esercitate nei porti e nelle circoscrizioni territoriali. Si occupa di manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni nell’ambito portuale, ivi compresa quella per il mantenimento dei fondali. Delicate le funzioni di affidamento e controllo delle attività dirette alla fornitura a titolo oneroso agli utenti portuali di servizi di interesse generale, non coincidenti né strettamente connessi alle operazioni portuali. Promuove forme di raccordo con i sistemi logistici retroportuali e interportuali e amministra in via esclusiva delle aree e dei beni del demanio marittimo ricompresi nella propria circoscrizione.
Importante il ruolo del Comitato di Gestione. Anzitutto, adotta il Piano Regolatore di Sistema Portuale insieme al il piano operativo triennale per le strategie di sviluppo delle attività portuali e logistiche. Approva gli strumenti finanziari, predispone il regolamento di amministrazione e contabilità dell’AdSP e la relazione annuale sull’attività dell’AdSP da inviare al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Delibera inoltre, su proposta del Presidente, in ordine alle autorizzazioni ed alle concessioni di durata superiore a quattro anni, determinando l’ammontare dei relativi canoni. Si occupa, ovviamente, del personale. Il Comitato di gestione si riunisce di norma ogni due mesi e, comunque, su convocazione del Presidente e ogni qualvolta lo richieda un terzo dei componenti. Le sue attività sono centrali quindi per le linee strategiche e di programmazione dell’attività dell’Adsp. Per quel che riguarda i porti di Augusta, Catania e Pozzallo fanno parte del Comitato di Gestione: Antonio Ranieri (Comandante Direzione Marittima Catania), Domenico Santisi (Capitaneria di Porto di Augusta), Giuseppe Galizia (Città Metropolitana di Catania), Dario Niciforo (Comune di Augusta), Roberto Meloni (Regione Siciliana).
Alcuni degli ultimi provvedimenti assunti dall’AdSp della Sicilia Orientale hanno “diviso” le attività tra Augusta e Catania: i container sono stati indirizzati sullo scalo megarese (dove sono stati avviati anche i lavori per ampliamento banchine), mentre per il porto di Catania si punta di più sull’attività crocieristica. Non sono tutte rose e fiori: c’è la recente grana “offerta anomala” nel bando per la “pulizia e il disinquinamento degli specchi acquei portuali e delle relative linee di battigia” dei porti di Catania e Augusta”. L’appalto è stato aggiudicato a un raggruppamento d’imprese ma per il Tar di Catania è tutto da rifare. Il ribasso del 41% per giudici amministrati è troppo alto e rappresenta un’anomalia. Sullo sfondo, il project financing da 25 anni per la gestione di tutti i servizi dei porti di Catania e Augusta e per la costruzione della nuova stazione marittima.




Chiusa l’autostrada Siracusa-Catania, viabilità alternativa fino a giovedì

Chiuso da oggi e fino a giovedì 15 febbraio un tratto dell’autostrada Siracusa-Catania dalle 9:30 alle 16:30.
In corso, infatti, un’attività di formazione dei Vigili del Fuoco all’interno delle gallerie. Sarà, pertanto, chiusa l’intera carreggiata in direzione Catania, nel dettaglio dal km 25+142 al km 0+000.
Analoga chiusura è in programma per questa attività dal 19 al 22 febbraio.
La viabilità alternativa è, come sempre, la strada statale 114, nel tratto tra i bivio per Augusta ed il ponte sul Fiume Simeto. La società che gestisce l’Aeroporto di Catania invita, pertanto, a prevedere, nei propri spostamenti, tempi di percorrenza più lunghi rispetto a quelli consueti.




Inciviltà urbana, la denuncia: “Mia figlia sedicenne accerchiata e minacciata in moto”

A firmare la denuncia è un papà. Lo chiameremo Marco per ragioni di privacy e tutelare la minore protagonista suo malgrado dell’ennesima storia di inciviltà dilagante. “Sono molto arrabbiato”, ripete in continuazione. Una rabbia che sa di impotenza e preoccupazione. Marco vive con la sua famiglia a Siracusa. Ha una figlia di 16 anni. “Ieri sera – racconta – stava tornando a casa con il scooterino, insieme altri tre compagni di scuola. Erano le 23 e con i loro tre motorini sono stati avvicinati e affiancati da due scooter con 4 ragazzi a bordo, ovviamente senza casco”. Qui Marco si ferma un istante. E quello che aggiunge subito dopo, lascia senza parole. “Hanno cercato di farli cadere, prendendoli a calci. Li hanno insultati e minacciati. Parole irripetibili. Per fortuna non sono caduti e si sono rifugiati in un condominio. Erano terrorizzati”.
E’ successo tutto alla Pizzuta, zona residenziale e con servizi non l’ultima periferia. Gli adolescenti, rintanati nel condominio dove hanno trovato rifugio, non sono voluti tornare in strada con i loro scooterini 50. Hanno chiamato i loro genitori, chiedendo aiuto e una sorta di “scorta” per tornare a casa.
Purtroppo episodi di bullismo al limite della delinquenza (confine sempre più labile) stanno diventando sempre più frequenti. E giovani, se non giovanissimi, sono gli autori, convinti di potersi muovere nella massima impunità. Da diverse settimane, per contrastare l’andazzo, la Questura di Siracusa ha disposto dei presidi nei parcheggi di alcune attività divenute luogo di ritrovo per i teenager. Presenze discrete, anche interforze, per la sicurezza dei ragazzi e la tranquillità dei genitori. Questi servizi continuano ad essere programmati ma contro l’inciviltà serve il contributo di famiglie ed istituzioni.




Casa vacanze inesistente, denunciata una donna di 48 anni

Una 48enne di Portopalo di Capo Passero è stata denunciata dalla Polizia giudiziaria per truffa. Infatti, quattro turisti, credendo di prenotare una casa vacanze nel territorio di Pachino, hanno pagato 2000 euro per bloccare un appartamento inesistente.
Si raccomanda a tutti gli utenti di utilizzare ogni precauzione necessaria verificando la veridicità delle case vacanze a disposizione dei turisti prima di effettuare i pagamenti.