Rosario, dove sei? Si è allontanato da Siracusa, scatta piano ricerca persone scomparse

E’ stato attivato in tarda mattina il piano di ricerca persone scomparse per ritrovare Rosario. L’uomo si è allontanato ieri dalla comunità di cui era ospite, senza farvi ritorno. “Siamo preoccupati, non era mai successo che mancasse per così tante ore”, raccontano i responsabili della struttura che hanno allertato prontamente i Carabinieri e diffuso un appello sui social, corredato da foto.
Al momento dell’allontanamento, Rosario indossava un giubbotto beige, pantaloni scuri, scarpe blu e un marsupio nero. “Vi preghiamo di avvisare il Comando dei Carabinieri qualora lo incontraste. Potrebbe essere in difficoltà”, spiegano ancora dalla comunità. Chiunque avesse notizie è pregato di contattare il numero per le emergenze 112.
Come prevedono i protocolli, dopo oltre 14 ore trascorse senza che l’uomo sia stato ritrovato, viene attivato dalla Prefettura il piano di ricerche, come richiesto dai Carabinieri. La Prefettura potrebbe disporre il coinvolgimento delle altre forze dell’ordine, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile allargando il raggio delle operazioni sul campo.




Polizia in strada, vita dura per i parcheggiatori abusivi

Giro di vite contro parcheggiatori abusivi e illegalità diffusa. Intensificati i controlli della Polizia di Stato, in sinergia con la Polizia Municipale, nel centro storico di Siracusa in particolare verso il fenomeno dei parcheggiatori abusivi.
Le forze dell’ordine, dopo aver effettuato, nei giorni scorsi, minuziosi servizi di osservazione e documentando le attività illegali commesse dai parcheggiatori abusivi, hanno messo in campo un’azione repressiva che si è concretizzata con l’identificazione, la denuncia e le relative sanzioni emesse a carico di diverse persone sorprese in azione.
L’operazione odierna si inserisce nell’impegno operativo che la Questura di Siracusa sta  proseguendo per contrastare l’aggravamento di fenomeni di microcriminalità che preoccupano i cittadini.




Idrogeno verde, impianto da 10MW in Sicilia con il cuore siracusano del Gruppo Eneron

Il Gruppo Eneron, con a capo il siracusano Luigi Martines, compie un nuovo e decisivo step lungo quel virtuoso percorso intrapreso da tempo. Con le controllate Onda Più ed Energit – capillarmente presenti in Sicilia e Sardegna – il gruppo si conferma una prosumer company, ossia un’organizzazione capace di intervenire tecnologicamente sui consumi energetici dei singoli utenti per generare energia sul territorio, affrancarsi dalla rete e incentivare una nuova cultura del consumo improntata ad efficienza e piena sostenibilità e basata sul risparmio e sull’economia circolare.
Ha infatti iniziato a muovere i primi passi il nuovo progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di idrogeno verde da 10 MW che sorgerà nella zona industriale di Belpasso, in provincia di Catania. La messa in esercizio è stimata tra la fine del prossimo anno e i primi mesi del 2026. L’impianto avrà una capacità di produzione di circa 850 tonnellate /anno di idrogeno (stima prudenziale effettuata sull’utilizzo del 60% del tempo di lavorazione effettivamente disponibile).
Tecnologia all’avanguardia per quanto riguarda i diversi “moduli” che comporranno l’impianto che richiederà materialmente per il loro completo assemblaggio tra 4 e 6 mesi di lavoro – a valle della conclusone completa del complesso iter autorizzativo – con l’impiego in fase di costruzione di una cinquantina di unità lavorative (tra diretti e indotto). Il progetto richiederà un investimento complessivo di circa 14 milioni di euro.
Oltre all’idrogeno verde dall’impianto “uscirà” nelle fasi di produzione anche ossigeno, che ha già un proprio mercato di riferimento ben consolidato con diverse applicazioni a cominciare da quella in ambito sanitario. La scelta finale del sito all’interno della zona industriale di Belpasso, maturata a conclusione di un’intesa attività di scouting, è stata determinata dal riscontro dell’esistenza di ogni idonea caratteristica a cominciare dalla disponibilità di adeguate risorse idriche e dalla presenza di importanti attività industriali energivore che, potrebbero ricevere l’idrogeno verde prodotto direttamente e senza ulteriori lavorazioni grazie a pipeline dedicate. L’altra attuale modalità di distribuzione all’utente finale è invece tramite autobotti (in forma liquida). “Lo scenario della produzione di idrogeno verde è connotato già oggi da una forte capacità attrattiva dell’Italia che dispone di una capillare e diffusa rete di distribuzione del gas che in una fase successiva potrà essere anche utilizzata per portare l’idrogeno verde sino all’utente finale – ha commentato l’ing. Luigi Martines, CEO del Gruppo Eneron –. A ciò si aggiunga che il nostro Paese punta entro il 2030 a investire 10 miliardi di euro per l’installazione di 5 GW e che analoga straordinaria attenzione la riscontriamo già oggi anche nella Regione Siciliana che intende realizzare una filiera dell’idrogeno verde e a fare della Sicilia un hub del Mediterraneo. Il Gruppo Eneron, forte anche delle specifiche professionalità e competenze delle quali dispone, in questo scenario si pone come soggetto sviluppatore e programmatore sino alla completa costruzione dell’impianto”.




Pali di fondazione da 10 e 20 metri per “tenere” via lido Sacramento a rischio frana

Ci vorrà ancora un mese e mezzo di lavori prima della riapertura di via lido Sacramento, nel tratto chiuso dopo il medicane del 2021. La strada – che poggia sulla falesia – è “scivolata” in tre punti verso il mare. Un movimento su cui influiscono le mareggiate e la regimentazione delle acque di falda.
Il primo intervento è stato avviato dal Comune di Siracusa, attingendo a circa 450mila euro di Protezione Civile, in attesa del via libera – e del decreto di finanziamento – per il progetto presentato al commissario per il dissesto idrogeologico e che prevede la realizzazione di una parete di rinforzo, con massi di volume adeguato ad assicurare, da una parte, la tenuta della scogliera e, dall’altra, cercare di depotenziare i marosi al momento dell’impatto.
I primi 78 pali di fondazione sono stati completati e avranno il compito di “sostenere” la strada. Saranno ora collegati da una trave si cui verranno realizzati fori per il drenaggio delle acque di falda. La tabella dei lavori in corso prevede poi uno scavo sulla sede stradale di 2 metri per 2 per andare a “svuotare” il sottofondo stradale del materiale di risulta utilizzato e posare del pietrisco che agevolerebbe tenuta e drenaggio, spiegano dal cantiere. Un guardrail a ridosso della scogliera chiuderà il tratto consolidato.

A seguire costantemente i lavori, l’assessore Enzo Pantano. “Stiamo mettendo in sicurezza i due tratti critici di via lido Sacramento. Ci siamo resi conto che anche un terzo pezzo della strada sta evidenziando segnali critici, dovremo valutare il da farsi. Se il decreto di finanziamento regionale arriverà a cantiere ancora aperto, i lavori proseguiranno anche consolidando il terzo tratto. Altrimenti dovremo valutare se fare ancora ricorso, ma solo in quel tratto finale, a provvedimenti restrittivi del traffico”, spiega Pantano.
La riapertura di via lido Sacramento non pare comunque in discussione. I primi due cedimenti vengono messi in sicurezza con il sistema dei pali di fondazione. Quelli predisposti per il secondo tratto ceduto presentano diametro ancora maggiore e altezza di oltre 20 metri.




Medico 118 e poliziotto aggrediti da familiari paziente, condanna dell’Asp di Siracusa

Il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa, Salvatore Lucio Ficarra, condanna l’aggressione subita da operatori del 118 e della Polizia di Siracusa da parte dei familiari di un paziente precedentemente soccorso.
“Purtroppo continuiamo ad assistere ad episodi di inaudita violenza nei confronti del personale sanitario al quale oggi si aggiunge anche un operatore dell’ordine pubblico nell’esercizio del proprio dovere, mentre garantiscono senza risparmio di impegno e di fatica assistenza a quanti la richiedono. Confido nell’operato dell’autorità giudiziaria, affinché tali episodi messi in atto per fortuna da una sparuta minoranza di cittadini, siano puniti con condanne esemplari. La tutela dei nostri operatori contro ogni forma di violenza sia fisica che verbale rimane tra le priorità delle azioni di questa Azienda”.




Aggredito medico del 118, pugni e schiaffi in ospedale. Dieci giorni di prognosi

Il medico in servizio sull’unica ambulanza 118 medicalizzata di Siracusa è stato aggredito dopo un intervento di soccorso. E’ successo ieri, nel tardo pomeriggio. Raggiunto da pugni e schiaffi da parte dei familiari di un uomo precedentemente soccorso, ha riportato una prognosi di dieci giorni. Non sono chiari i motivi dell’aggressione, avvenuta all’arrivo dell’ambulanza al Pronto Soccorso dell’Umberto I di Siracusa.
Il 118 era stato chiamato per un intervento urgente in via Giarre. Secondo quanto avrebbe riferito il medico, dopo l’aggressione, il clima era già teso in quel momento. La persona soccorsa, intanto, a causa della gravità delle sue condizioni è stata immediatamente trasferita dall’ospedale di Siracusa al Cannizzaro di Catania.
Per cercare di riportare la calma, sono intervenuti anche un poliziotto e la guardia giurata in servizio al Pronto Soccorso. L’agente di polizia, nella colluttazione, ha riportato una prognosi di 5 giorni. I responsabili dell’aggressione verranno denunciati.




Scerra cita il mojito di Salvini, curioso scontro politico sul…cocktail

Curioso fuoriprogramma alla Camera dei Deputati, con il botta e risposta tra il parlamentare siracusano Filippo Scerra (M5S) ed il vicepresidente Giorgio Mulè. Tutta colpa del… mojito, il cocktail “entrato” in politica nel 2019 con le foto delle vacanze dell’allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
Durante l’esame della relazione sulla partecipazione dell’Italia all’Unione Europea, Scerra ha parlato dell’annosa vicenda delle concessioni dei balneari pungendo il governo sull’assenza di indicazioni, tranne la comunicazione di Salvini circa prezzi abbassati. “Il ministro Salvini, forse in preda ai suoi mojito, ha abbassato i prezzi, ma i prezzi li ha abbassati delle concessioni, non sono stati abbassati i prezzi pagati dai cittadini italiani e questa è una vergogna”, l’attacco di Filippo Scerra. “Le coste italiane – ha ribadito il parlamentare – non appartengono a nessuna lobby, non appartengono a questo Governo ma appartengono agli italiani, che meritano di avere servizi più efficienti e prezzi più bassi”.
Ma il riferimento al mojito non è piaciuto a Mulè, presidente dell’Assemblea. Per questo ha ripreso Scerra: “Evitiamo di fare inutili richiami a cosa beve e a cosa non beve uno, può essere offensivo”. Per nulla d’accordo il parlamentare siracusano: “non è offensivo assolutamente”. Ma “se è offensivo lo decido io, per me è offensivo”, ha tagliato corto Mulè. “Io non l’ho ritenuto offensivo”, la chiosa Scerra prima del “decido io cos’è offensivo” di Mulè che chiude lo scambio di battute.
Prima della polemica sul mojito, Filippo Scerra si era soffermato sul caso di Ilaria Salis, da undici mesi detenuta in Ungheria e condotta in catene in tribunale.




Viale Cadorna, ancora un incidente: moto contro auto, ferito un centauro

Viale Luigi Cadorna si conferma purtroppo teatro di incidenti stradali, anche gravi. Questa mattina l’ultimo, poco prima delle 8 del mattino. Nel tratto in direzione piazza Euripide, all’altezza di uno dei tanti incroci, si sono scontrate una moto di grossa cilindrata ed un’auto. I rilievi sono affidati alla Polizia Municipale che dovrà ricostruire la dinamica del sinistro. L’uomo alla guida della moto è stato sbalzato di alcuni metri. I primi soccorsi sono stati prestati da alcuni passanti, poi l’arrivo dell’ambulanza del 118 e la corsa in ospedale. Secondo diverse testimonianze, l’uomo era dolorante ma cosciente.
Il tratto di strada dove è avvenuto l’incidente è stato momentaneamente chiuso al traffico per consentire le operazioni di rilievo e permettere ai Vigili del Fuoco di liberare la moto, rimasta incastrata sotto l’automobile con cui è avvenuto il sinistro.




Forza Italia, domenica il congresso provinciale. Gennuso: “Pronti a nuove sfide”

Domenica 4 febbraio alle 10 a Siracusa si chiude la stagione congressuale siciliana di Forza Italia. Appuntamento provinciale all’Open Land di viale Epipoli per il Congresso provinciale degli azzurri. Si tratta del primo momento assembleare dopo la scomparsa del leader e fondatore, Silvio Berlusconi, nonché il primo dopo 12 anni, anche se allora il partito di riferimento era il Popolo delle Libertà. “Si ristabilisce finalmente – dichiara il deputato regionale Riccardo Gennuso – quel collegamento diretto tra il movimento politico e i tantissimi tesserati, militanti e simpatizzanti del nostro territorio che era da troppo tempo atteso e auspicato.”
Il Congresso porterà all’elezione del Coordinatore e del Coordinamento provinciali nonché dei delegati al Congresso nazionale che si svolgerà a Roma il 23 e 24 febbraio. “Ci attendono tante sfide nei prossimi mesi – prosegue Gennuso – e saremo come sempre impegnati in numerose iniziative a supporto dei nostri territori e delle loro esigenze”.
Per il parlamentare regionale “le scadenze elettorali della prima metà dell’anno, con le Europee, le amministrative di Pachino e quasi sicuramente quelle per ripristinare una guida politica del Libero Consorzio, saranno un banco di prova, di grandissima importanza, per stabilire un quadro politico provinciale che si assumerà le responsabilità delle scelte strategiche per i prossimi anni.”
Sottolineando l’ottimo risultato del tesseramento, che registra in provincia di Siracusa circa 1.000 iscritti a Forza Italia, Gennuso afferma che “stiamo avvicinando al Movimento le migliori espressioni della nostra comunità, donne e uomini impegnati nelle amministrazioni locali, professionisti, artigiani, commercianti e lavoratori dipendenti, pubblici e privati, studenti. Tutti disposti a donare il proprio tempo, appassionati della politica ed entusiasti del nostro progetto di rilancio, che anche grazie al Governo regionale guidato da Renato Schifani sta dando alla Sicilia una nuova positiva svolta”.
Al Congresso sarà candidato come Coordinatore provinciale Corrado Bonfanti, attuale commissario, già sindaco di Noto per due mandati. Per Bonfanti “la più bella espressione della politica è la condivisione delle idee e delle scelte attraverso il coinvolgimento di tutti; la più bella ma, allo stesso tempo, la più impegnativa e dispendiosa e quindi la più gratificante e lungimirante. Una prassi e dei principi che stanno fondando il lavoro svolto nel nostro territorio, prima di tutto dal nostro rappresentante all’ARS Riccardo Gennuso e dai nostri vertici regionali e nazionali”.
Bonfanti sottolinea anche lo spirito unitario che anima il Congresso, con “la lista unitaria #SIAMOFUTURO che incarna i valori di chi c’è stato e di chi c’è, una rappresentazione plastica dell’unione di donne e uomini che rimanendo ancorati ai principi fondanti del 1994, interpretano la contemporaneità con un pensiero nuovo e innovativo, disposti ad assumersi responsabilità e impegni, per il bene di tutta la comunità.”




Siccità, verso la richiesta di stato di calamità: 2023 da emergenza anche in provincia

L’emergenza siccità in Sicilia preoccupa e potrebbe condurre la Regione a richiedere lo stato di calamità naturale.
L’assessore regionale all’Agricoltura,  Luca Sammartino ha chiarito  che “i volumi d’acqua negli invasi siciliani sono sotto il livello di guardia” e che  “Gennaio è il quinto mese consecutivo che fa registrare precipitazioni inferiori alla norma del periodo, con un deficit di circa 200 millilitri di acqua”.
Per la provincia di Siracusa, il Servizio Informativo  Agrometeorologico Siciliano (Sias) mette in evidenza che “gli eventi associati alla tempesta subtropicale Helios di febbraio hanno prodotto uno degli eventi quantitativamente più significativi della storia meteorologica della zona sud orientale dell’isola, in particolare se si osserva la vastità dell’area interessata tra le province di Siracusa, Ragusa e porzioni delle province di Catania ed Enna”.
Sammartino parla di una “fotografia complessiva preoccupante, in cui si passa da zone colpite da fenomeni di siccità estrema ad aree interessate da fenomeni di siccità severa. Una situazione che sta danneggiando l’attività di agricoltori e allevatori, “già gravati dalle conseguenze dei fenomeni atmosferici anomali che hanno colpito l’isola per tutto il 2023. L’allevamento è il settore più colpito per l’assenza di foraggio verde”.
La richiesta di stato di calamità naturale potrebbe essere richiesta, dunque, a breve dal presidente della Regione, Renato Schifani, per “dare un segnale concreto al comparto agricolo in difficoltà”.
Parlando in numeri, il Servizio Sias ha calcolato nel 2023 totali di precipitazione con un bilancio “negativo ma ricadente all’interno della normale variabilità delle piogge caratteristiche del nostro clima”. Da un lato sembrerebbe  esserci spazio per una certa serenità,dunque, visto un “valore medio registrato dalla rete SIAS di 588 mm, mentre la media ragguagliata è di 575 mm, valori superiori, tanto per fare un esempio, a diversi degli anni recenti, come il 2017, il 2020 e lo stesso 2022. Rispetto al valore normale delle serie SIAS 2002-2022-spiegano gli esperti –  pari a 750 mm, si tratta di un deficit di circa il 22%, certamente significativo ma non eccezionale, se si considera peraltro che il ciclo climatico successivo alla siccità del 2002 ha visto precipitazioni nettamente superiori a quelle dei trentenni di riferimento precedenti, quando la norma climatica per la Sicilia risultò di poco superiore ai 600 mm”.
C’è però anche un elemento di “forti anomalie di grande rilevanza”.
Maggio non era mai stato così piovoso dal 1921; la stazione SIAS Aidone ha registrato nel mese di maggio il 42% delle piogge dell’intero 2023, in un mese in cui mediamente si registra solo il 3% delle piogge annuali; anche giugno è stato più piovoso della media e inevitabilmente anche gli accumuli del bimestre maggio-giugno superano abbondantemente ogni casistica registrata in passato.
Il  mese di ottobre mai nel passato  era stato, invece, così povero di piogge, con solo il 7% di precipitazioni cadute rispetto a quelle attese in base alla norma del periodo. Il secondo semestre dell’anno allo stesso modo ha superato, in quanto a scarsità degli accumuli, il record precedente del 1977, anno in cui le conseguenze della siccità furono particolarmente gravi.
Il 2022, pur con accumuli complessivamente inferiori, vide una più consueta alternanza tra periodi con surplus e periodi con deficit; il 2023 ha visto invece i periodi con surplus concentrati nel primo semestre dell’anno, che ha totalizzato il 75% delle piogge annuali totali.
“Che solo il 25% delle piogge totali sia stato registrato nel secondo semestre risulta anomalo-fa presente Sias-  anche perché risulta in genere più piovoso del primo semestre, totalizzando di norma circa il 55% del totale annuale.
Riassumendo, spesso è piovuto troppo quando sarebbe stato meglio non piovesse, in altri periodi non è piovuto quando le piogge sarebbero state utili.
Senza dubbio “i danni, alle produzioni cerealicole, foraggere e viticole nella tarda primavera, così come quelli legati alla siccità su altre colture nella seconda parte dell’anno, hanno interessato una parte significativa del territorio regionale con diffuse riduzioni delle rese, aggravate dalle anomalie termiche”.