Prevenzione incendi, intesa trasversale Pd-FdI: “maggioranza superficiale”

“Prevenzione degli incendi a Siracusa, segnaliamo la scarsa attenzione della maggioranza che sostiene l’amministrazione del sindaco Italia”. Così il Pd dopo la bocciatura, in quarta commissione consiliare, dell’atto di indirizzo presentato dal consigliere Angelo Greco. Il provvedimento proponeva di anticipare la scerbatura delle strade e dei terreni pubblici al mese di marzo, con cadenza periodica, e attivare la predisposizione di vie tagliafuoco in tutte le aree di valenza ambientale paesaggistica e archeologica. Riferimento anche all’aggiornamento costante del Catasto dei terreni incendiati ed al ricorso a vigilanza preventiva mirata erano altri punti dell’atto di indirizzo concluso con la richiesta di più attrezzature per la Protezione Civile in funzione anti-incendio.
“Con nostro profondo rammarico, dopo un consiglio comunale che aveva affrontato preliminarmente il problema e svariate riunioni di commissione, prendiamo atto della superficialità della maggioranza che, anche in questa occasione, si dimostra più interessata a far emergere di avere i numeri e contrastare le proposte dell’opposizione, piuttosto che risolvere i problemi che attanagliano Siracusa”, il commento del gruppo consiliare del Pd di Siracusa.
Con un insolito asse politico, il Pd ringrazia poi il consigliere di Fdi Paolo Cavallaro insieme a Marino e Borbone, “per aver accolto, seppur da posizioni politiche differenti, la nostra proposta”. L’atto d’indirizzo sarà riproposto in Consiglio comunale.
“L’atto di indirizzo del Partito Democratico, presentato in quarta commissione, ha trovato il nostro sostengo nell’interesse della collettività, condividendo la sensibilità per un tema che è stato tragedia per tanti cittadini e imprese che ancora si leccano le ferite”, commenta il consigliere comunale Cavallaro. “Con la stagione estiva alle porte i cittadini chiedono garanzie, l’amministrazione deve assumersi le proprie responsabilità”, conclude il consigliere di FdI.




Arma clandestina e droga in auto, arrestato 27enne di Siracusa

Un uomo di 27 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Siracusa per detenzione abusiva di arma clandestina. Durante un’attività di controllo, è stato fermato alla guida della sua autovettura. Sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di una pistola calibro 7,65 con matricola abrasa avvolta in un canovaccio, con 13 cartucce  e circa 3 grammi di hashish, nascosti nei pantaloni.
L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato associato alla Casa Circondariale “Cavadonna” di Siracusa, come disposto dall’Autorità giudiziaria e segnalato alla Prefettura, per assunzione di sostanze stupefacenti.




Discarica abusiva a cielo aperto, denunciato un uomo di 54 anni

Un uomo di 54 anni è stato denunciato dai Carabinieri di Palazzolo Acreide per violazione delle norme ambientali. Grazie a una serie di controlli mirati, anche con il supporto di un elicottero, è stata individuata una discarica in un’area aperta, nella periferia della città.
Il sopralluogo delle forze dell’ordine ha permesso di riscontrare la presenza di rifiuti di risulta e di accertare che il terreno, di proprietà del 54enne, è sottoposto a vincolo paesaggistico e boschivo.
L’area è stata sequestrata e l’uomo è stato denunciato all’Autorità giudiziaria, alla quale dovrà rispondere di attività di gestione di rifiuti non autorizzata, come previsto dal Codice dell’Ambiente.




Integrativo provinciale, intesa Sonatrach-sindacato. Uiltec: “Grande soddisfazione”

“Un accordo importante che fornisce risposte alla popolazione aziendale in maniera trasversale”. Esprime soddisfazione Uiltec Sicilia e Area Vasta per l’accordo sull’integrativo aziendale firmato dalla Sonatrach Italia e la struttura sindacale aziendale.
Oltre agli aumenti economici che forniscono risposte al potere d’acquisto, vengono riconosciute ai lavoratori importanti risposte sui temi del welfare e del benessere aziendale. Un passo avanti anche in tema di diritti dei lavoratori, con il riconoscimento di permessi retribuiti, aggiuntivi rispetto al contratto nazionale, per rispondere alle esigenze che riguardano i lavoratori sui temi della salute, della genitorialità e della assistenza ai familiari anziani. Un accordo che sarà in grado di migliorare le performance e la competitività aziendale. Un modello di relazioni industriali che diventa riferimento sia per il territorio siracusano, sia per il settore della raffinazione.
“Un buon viatico – ha detto il Segretario Generale della Uiltec Sicilia, Andrea Bottaro – per la costruzione dello sviluppo futuro dell’area industriale e che supporta gli investimenti che l’azienda sta compiendo sul versante della riduzione dell’impatto ambientale.”




EuroCup, Ortigia contro lo Spandau 04 Berlin allo Bocconi Sport Center di Milano

Il Circolo Canottieri Ortigia contro i tedeschi dello Spandau 04 Berlin all’Aquamore Bocconi Sport Center di Milano. Sarà una grande sfida di pallanuoto e una prestigiosa competizione europea, in occasione delle Eight Finals di LEN Euro Cup. Il Circolo Canottieri Ortigia vista l’impossibilità , fino al 30 aprile 2024,  di usufruire dell’impianto scoperto della Cittadella dello Sport di Siracusa , ha scelto di disputare la partita di ritorno, il 23 marzo 2024 alle ore 18 , contro lo Spandau 04 Berlin (andata a Berlino l’8 marzo), a Milano.
Una gara evento che andrà oltre lo sport, diventando un’occasione per dare alla pallanuoto italiana, nell’anno olimpico, maggiore visibilità e per avvicinare un pubblico ampio ed internazionale. La scelta, inoltre, è legata alla volontà di unire valori come sport e solidarietà, grazie al sostegno in favore di Dynamo Camp, charity partner dell’Ortigia da quasi un decennio. Per volontà del Circolo Canottieri Ortigia 1928 e per trasparenza, Dynamo Camp ETS gestirà direttamente il ticketing sulla propria piattaforma MyDynamo, ricevendo così direttamente l’intero valore dei ticket di ingresso a titolo di raccolta fondi in favore di Dynamo Camp.
“Siamo entusiasti – spiega Roberta Marotta, presidente del C.C. Ortigia 1928 – di poter organizzare questo incontro a Milano, nella cornice di Aquamore Bocconi Sport Center. L’Ortigia è un club che storicamente rispetta e promuove valori sani, puntando ai giovani e impegnandosi attivamente nel sociale. Sarà un’occasione per coinvolgere i tanti tifosi biancoverdi che vivono a Milano e che ci seguono sempre con grande affetto sui nostri canali, e tanti bambini che partecipano ai progetti di Dynamo. Avranno la possibilità di assistere live ad una partita fondamentale per il club e partecipare attivamente ad una grande festa di pallanuoto e solidarietà”.
Esprime grande soddisfazione anche l’Aquamore Bocconi Sport Center. “Bocconi Sport – afferma Riccardo Santolamazza, Director of Sport Operation Bocconi Sport Team – è onorata di ospitare all’interno dei propri spazi il Circolo Canottieri Ortigia, universalmente riconosciuta come squadra d’élite nel panorama pallanuotistico italiano. Sarà un’occasione unica per integrare le communities di due realtà importanti, che condividono e diffondono valori di eccellenza nei relativi contesti di riferimento”.
Marcello Gallo, membro del Board di Fondazione Dynamo Camp ETS, si dice molto contento per l’iniziativa e la scelta dell’Ortigia di devolvere l’incasso a Dynamo Camp: “Siamo particolarmente felici che il Circolo Canottieri Ortigia abbia deciso ancora una volta di indirizzare a Dynamo Camp la sua generosità e per di più in occasione di un evento sportivo così importante. Dal 2015 l’Ortigia di pallanuoto contribuisce a far conoscere e sostiene la nostra Fondazione che opera a beneficio di bambini con patologie gravi e croniche con programmi gratuiti di Terapia Ricreativa. Grazie, Circolo Canottieri Ortigia!”.




Icaro 2024, su il sipario. Torna il progetto della Polizia Stradale dedicato alle scuole

Prosegue senza sosta l’impegno della Polizia Stradale per la sensibilizzazione dei giovani ai temi della sicurezza stradali.
Il Dirigente Antonio Capodicasa è determinato, insieme ai suoi uomini e ai partner che da anni accompagnano l’attività rivolta in particolar modo agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado della provincia di Siracusa.
Torna così, domani e dopodomani, il Progetto Icaro- Edizione 2024, dedicato agli studenti  scuole superiori. Si tratta della 24esima edizione:
“Se già dovevamo fare i conti con le morti sulla strada-spiega il comandante Capodicasa-  in tempo di ristrettezze, a maggior ragione, oggi, che il traffico veicolare è tornato a pieno ritmo. Anche i più recenti accadimenti, che hanno visto coinvolti soprattutto giovani vittime innocenti, non fanno altro che sottolineare quanto ancora si debba fare per raggiungere una consapevolezza individuale e collettiva sul rispetto della vita umana sulle nostre strade.E’ in questa ottica che, anno dopo anno, si dà corso con rinnovato entusiasmo, al Progetto
Icaro – giunto alla 24° edizione – iniziativa che la Polizia Stradale e l’Ufficio Scolastico
Provinciale di Siracusa continuano a portare avanti non solo per combattere la guida in condizioni alterate da alcol e droghe, ma anche contro comportamenti scorretti alla guida, capaci di falcidiare vite umane.
Domani a Multisala Planet Vasquez, il primo appuntamento, con inizio alle 9:00, con la
messa in scena della pièce teatrale “17 minuti”, uno spettacolo che impegnerà la compagnia di
Canicattini “Il Sipario”.
Scritta e diretta da Riccardo Leonelli, la rappresentazione è rivolta agli studenti delle 4° e 5°
classi degli Istituti Superiori; “17 minuti” pone in primo piano quattro ragazzi coi loro sogni a
metà strada fra l’entusiasmo e il disincanto verso un futuro che sembra non avere speranze da offrire. Il vuoto di valori incarnato da un adulto immaturo e vanesio lascia un cimitero di esempi negativi, mentre sullo sfondo si staglia il tentativo di un Ispettore di Polizia di tracciare una strada giusta per i giovani: quella della responsabilità e della consapevolezza. Anche quest’anno FMITALIA e SiracusaOggi.it sono media partner dell’iniziativa. Sul palco, domani e dopodomani, la giornalista Oriana Vella.




Industria, Legambiente rivela: “Gip ha sollevato caso incostituzionalità del salva Isab”

Il gip del Tribunale di Siracusa ha sollevato la questione di legittimità costituzionale di una delle norme del cosiddetto decreto “salva Isab”. Il passaggio in questione è quello che, in caso di sequestro preventivo da parte dell’autorità giudiziaria di stabilimenti industriali dichiarati di interesse strategico nazionale o di impianti o infrastrutture necessari ad assicurarne la continuità produttiva (il depuratore Ias, appunto), consente al giudice di autorizzare la prosecuzione dell’attività se sono state adottate misure di bilanciamento tra le esigenze dell’attività produttiva e dell’occupazione e la tutela della sicurezza sul luogo di lavoro, della salute e dell’ambiente.
A renderlo noto è Legambiente che si sofferma sulle considerazione del giudice, secondo cui il provvedimento in questione avrebbe operato solo un apparente bilanciamento fra beni costituzionali in potenziale conflitto, consentendo una compressione eccessiva e illegittima del diritto alla salute e all’ambiente in favore del diritto alla libera iniziativa economica privata. “Questo accade perché il decreto interministeriale del 12 settembre 23, sostanzialmente sostituisce le prescrizioni più rilevanti delle autorizzazioni vigenti, consentendo l’immissione di reflui connotati da percentuali di inquinanti di gran lunga superiori ai limiti di legge”, fa notare l’associazione ambientalista.
Critica anche la lettura circa la previsione di una misurazione della media dei valori su base mensile anziché giornaliera, perchè consentirebbe alle aziende – secondo quanto sostenuto da Legambiente – di effettuare scarichi di reflui potenzialmente caratterizzati da picchi giornalieri di inquinanti illimitati. “Incredibilmente per i parametri Idrocarburi Totali, Fenoli e Solventi Organici Aromatici il DPCM prescrive il rispetto di indefiniti valori limite massici annuali. La determinazione puntuale di tali limiti massici, espressi come quantità di inquinante emessa nell’arco di un anno, viene rimandata ai provvedimenti di riesame delle AIA di tutti i Grandi Utenti e lasciando nel vago chi, come e quando dovrebbe regolamentare e con quali limiti emissivi il lungo periodo transitorio finché non si giungerà alla conclusione delle procedure di riesame”.
Leggendo l’ordinanza del Gip, Legambiente trae la conclusione che ad essere “sotto accusa” sia l’intero impianto normativo messo in piedi in seguito al sequestro preventivo, per evitare la chiusura del depuratore – su cui sono noti i rilievi mossi dalla Procura di Siracusa – e garantire la continuità produttiva del polo petrolchimico di Siracusa.
Per il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, “ancora una volta in Italia si costringe la magistratura ad intervenire su problemi lasciati insoluti per anni dalle altre istituzioni e dalla politica nazionale e locale. La continuità produttiva non deve più, in nessun caso, mettere in pericolo la salute dei cittadini né provocare danni ambientali. I territori e le comunità locali che hanno pagato un così alto prezzo alla industrializzazione del nostro paese meritano la massima attenzione e una coerente politica industriale che punti al risanamento e all’innovazione produttiva”.
Legambiente accusa poi la Regione – proprietaria dell’impianto – di inerzia “più assoluta”, nonostante il decreto del Ministero delle imprese dello scorso settembre attribuisca a Palermo la fondamentale funzione di coordinamento per realizzare le indispensabili opere di adeguamento dell’impianto e risolvere le questioni ambientali.
“Nell’assenza di una seria azione di risanamento tecnico e gestionale dell’impianto di depurazione e, più in generale, di una rigenerazione industriale e occupazionale dell’area, il depuratore IAS pare inevitabilmente destinato ad essere fortemente ridimensionato o addirittura a chiudere”, la previsione di Legambiente. Con buona pace delle bonifiche e delle riconversioni. “E invece questa deve diventare una priorità del governo regionale, che con lungimiranza deve attuare una pianificazione industriale che dia garanzie sul fronte ambientale, sanitario e lavorativo. Sarebbe necessario dichiarare ‘strategiche’ le bonifiche dei SIN siciliani se servisse ad accelerarle”, sostiene Anita Astuto, vicepresidente di Legambiente Sicilia. “Non è ammissibile infatti che dopo 25 anni dall’individuazione di Priolo come Sito di Interesse Nazionale lo stato delle bonifiche a giugno 2023 risulti fermo al palo con il 2,2 % di aree bonificate certificate (terreni 129 ha e falda 121 ha) e solo considerando anche le aree non contaminate si arriva a 554 ettari bonificati, pari al 9,5% dei 5.814 ettari di perimetrazione del Sito. Occorre promuovere una profonda trasformazione dell’industria all’insegna della sostenibilità, che non può che partire dalle bonifiche di questi territori di cui da decenni si promette il risanamento, senza mai realizzarlo. Questo permetterebbe di riqualificare le aree inquinate, produrre nuovi posti di lavoro, riqualificando anche le maestranze già presenti, offrire nuove occasioni di riconversioni produttive fondate su innovazione e sostenibilità”.




Concerti a Siracusa, ritardi presunti e polemiche vere. Auteri: “la stagione si farà”

Stagione estiva dei concerti a rischio a Siracusa? “Assolutamente no”, risponde secco il deputato regionale Carlo Auteri. Gli allarmi non sono mancati, invero. E si allunga la lista degli eventi saltati: il concerto di Adele, uno spettacolo di Benigni. L’esponente di maggioranza però rivela che sono state già presentate a Palermo diverse richieste per concerti estivi nella nuova arena da allestire all’Ara di Ierone, alla Neapolis. Poco distante da quel teatro greco che resta in cima ai desideri degli organizzatori ma che, al momento, resta fuori dai giochi per ragioni di cautela.
Eppure il progetto sarebbe “misterioso” e starebbe causando forti ritardi, tali da mettere a repentaglio la stessa organizzazione dei live entrati ormai di diritto tra le offerte di intrattenimento a Siracusa. “Ed a chiunque sostenga tesi di questo tipo, rispondo che non è vero. Il progetto esiste e gli organizzatori lo conoscono. E’ al momento al vaglio dei Vigili del Fuoco ed i primi esiti sono positivi. Confermo la capienza di 4.500 posti. Se vogliono organizzare eventi, devono solo proporre e possono farlo tranquillamente oggi stesso”.
Sarà la Commissione Anfiteatro Sicilia a pronunciarsi, solo che al momento non sono ancora programmate riunioni per Siracusa e la sua area monumentale (come per diverse altre aree siciliane). Se ne parlerà una volta definita la vicenda del canone da corrispondere per l’utilizzo del bene archeologico (Ara di Ierone). Fonti dell’assessorato regionale indicano un costo di 18.500 per evento, come da norma nazionale ‘adattata’ su base oraria in Sicilia. La Fondazione Inda – che propone ogni anno spettacoli classici al teatro greco – “rimane fuori da questo programma”, assicura Auteri. Non dovrebbe, insomma, pagare quel canone ma si torna a vociferare con insistenza di un nuovo adeguamento della somma che viene comunque versata al Parco Archeologico per l’utilizzo dell’antica cavea. E potrebbe essere materia di scontro politico a venire.
“Se gli organizzatori volessero già chiudere le date per Siracusa, sono nelle condizioni di poterlo fare. Ed anche promuovere gli eventi e mettere in vendita i biglietti. Ogni altra versione sostenuta è puramente strumentale”, ripete Carlo Auteri. “Qualora questi attuali organizzatori non volessero proseguire a Siracusa, nessun problema: ci sono decine di imprenditori culturali pronti ad investire. Siracusa ha fortunatamente un nome che funziona. E già il lancio di stagione che assicura l’Inda, autentico gioiello siciliano, è qualcosa di unico”, prosegue Auteri.
L’esponente di FdI si mostra particolarmente critico verso il sindaco di Siracusa. “Italia non si preoccupi degli eventi estivi, che ci saranno. Si curi un pò di più dell’immagine della città. Indico una parola: riqualificazione – attacca il deputato regionale – a cominciare dalla pulizia urbana che rimane una nota dolente”.




Punto Nascita di Avola, l’Asp istituisce una commissione di verifica interna

Per verificare se il Punto Nascita di Avola ha tutti i requisiti che ne garantiscano “il perfetto funzionamento”, il commissario straordinario dell’Asp di Siracusa ha istituito una commissione interna. A comporla, medici della stessa Azienda, coordinati dal direttore sanitario Salvatore Madonia. Dovranno verificare il rispetto delle condizioni di equilibrio tra la necessaria sicurezza dei servizi sanitari resi con la necessità, per la zona sud, di poter contare su Pediatria e Punto Nascita di cui sarebbe altrimenti sprovvista.
La decisione arriva dopo un mese di gennaio ad alta tensione, segnato da polemiche e provvedimenti di sospensione e riapertura del servizio con una rimodulazione di turni e ricorso a cooperative esterne. E’ esploso il caso pediatri, molti in malattia o congedo proprio nella fase calda come fosse una sorta di silenziosa protesta verso le scelte del management.
Non è un mistero che già nel 2023 l’Asp di Siracusa abbia dovuto far ricorso a procedure di mobilità d’urgenza “dirottando” i pediatri in servizio all’ospedale di Lentini (“a pieno regime”) verso Avola ed il suo Punto Nascita carente di personale per malattia o congedo. Un dato che – non senza polemica – viene messo nero su bianco dallo stesso commissario straordinario che rispedisce al mittente le polemiche sulla rete Sten, “comunque garantita” ad Avola. “La procedura Sten è stata trasmessa in Assessorato con nota (…) del 17.01.2024”, si legge nel documento dell’Asp di Siracusa.
Le attenzioni della commissione interna saranno dedicate anche ai reparti di Pediatria degli ospedali di Siracusa e Lentini, oltre Avola. Ne fanno parte il direttore del presidio di Avola/Noto (Antonio La Ferla), il direttore del Dipartimento Materno Infantile (Bucolo), il direttore del Dipartimento di Emergenza (Contarini), il direttore di Anestesia e Rianimazione (Oliveri) e il direttore di Neonatologia (Tirantello). Commissione in seduta permanente sino alla “risoluzione definitiva della problematica”.




Incidente al Porto Grande, chi paga i danni? “Nessuna notizia, qui in cassa integrazione”

Rischia di comportare conseguenze ancor più serie del previsto la vicenda legata all’incidente della mattina dell’Epifania al Porto Grande, quando una nave Msc, mentre un evento meteo estremo colpiva Siracusa, ha rotto gli ormeggi e, con la sua mastodontica stazza, è arrivata fin dentro il Marina Yachting arrecando danni ingenti. A distanza di quasi un mese, il sindaco di Siracusa, Francesco Italia non nasconde la propria preoccupazione per l’atteggiamento che la compagnia starebbe assumendo nella fase in cui occorrerebbe stabilire responsabilità ed entità dei danni da risarcire. “Spero di sbagliarmi- premette il primo cittadino-Ma sembra che ci sia una difficoltà ad individuare l’interlocutore definitivo con cui rapportarsi in questa vicenda. Mi auguro che la serietà di questa multinazionale sia confermata anche in questa occasione e che i tempi così lunghi siano determinati da un mero problema di contingenza”. Poi chiarisce un aspetto. “Una cosa è essere ospitali- precisa Italia- altro è consentire che gli ospiti vogliano uscire indenni da una situazione che grava pesantemente sulla città”.
Secondo indiscrezioni, nonostante siano in corso procedure ed interlocuzioni, non sarebbe ancora chiaro chi si assumerà la responsabilità di quanto accaduto. Marina Yachting avrebbe subìto non solo i danni di superficie e quelli che possono aver riguardato i fondali, come le catenarie, ma anche danni economici in termini di contratti disdetti, vista l’impossibilità di garantire il servizio, per la prossima stagione e probabilmente anche per la successiva. Sono state avviate le procedure per la cassa integrazione dei dieci dipendenti e, nel frattempo, sono state attivate tutte le strade che possano condurre ad una soluzione. “I tempi sono lunghissimi- spiega il fondatore di Marina Yachting, Luigi Crispino- Ci sono dei passaggi tecnici che vanno avanti con tempistiche elefantiache e, al momento, senza che ci sia ancora una chiarezza sull’interlocutore definitivo. Certamente non abbiamo visto una tempestiva azione da parte della nave (di proprietà inglese, bandiera panamense e armatore diverso dal proprietario). Noi non siamo il loro principale pensiero, loro sono, però.il nostro e quello di tutti i nostri diportisti e delle aziende che, senza il nostro approdo ed i nostri servizi, non possono a loro volta svolgere la propria attività. Non sanno dove potranno ormeggiare la prossima estate e si presenta dunque anche un problema di adempimenti commerciali”.
I tempi di intervento resterebbero lunghi anche se la questione si sbloccasse a breve, soprattutto per via dei lavori da effettuare sott’acqua e per la ricostruzione dei pontili . Nel frattempo ci sarebbe stato un accesso agli atti e la Capitaneria di Porto starebbe facendo da canale di collegamento tra Siracusa e la Msc.
“Non si è forse nemmeno capito che rischio ulteriore abbiamo corso- ribadisce Crispino- La nave avrebbe potuto danneggiare tutto il Molo Zanagora. La tutela del nostro territorio e della nostra imprenditoria deve essere garantita- prosegue – Siamo professionisti e persone con i piedi per terra. Comprendiamo che ci sono dinamiche che prevedono tempistiche lunghe e processi più o meno complessi. Siamo animati da spirito di collaborazione ma stiamo in ogni caso agendo a tutela degli interessi dei diportisti, delle aziende e nostri stessi. Il danno arrecato alla città ed al suo turismo – conclude – è davvero enorme”.