Alla guida senza patente con hashish e crack, arrestato 26enne

Un 26enne è stato arrestato dai Carabinieri di Siracusa per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Durante un’attività di controllo, l’uomo è stato fermato alla guida della sua autovettura mentre si trovava in una zona della città dove è più frequente lo spaccio di stupefacenti. Sottoposto a perquisizione è stato trovato in possesso di 45 involucri contenenti circa 20 grammi di hashish e 4 grammi di crack, oltre alla somma di 850 euro ritenuta provento di spaccio.
L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato posto ai domiciliari, come disposto dall’Autorità giudiziaria ed è stato inoltre denunciato perché recidivo nella guida senza patente.




Ciccio Midolo nuovo commissario cittadino di Fdi a Siracusa

Ciccio Midolo è il nuovo commissario cittadino di FdI a Siracusa. A nominarlo è stato il presidente provinciale, Peppe Napoli. In verità si tratta di una riconferma in quanto l’ex assessore comunale era stato già designato coordinatore cittadino in occasione delle amministrative del 2023. “Oggi si rende necessario formalizzare tale carica, in attesa della celebrazione dei congressi comunali, pertanto, Ciccio Midolo si occuperà di coordinare i circoli territoriali del capoluogo sino ai congressi comunali”, spiega il presidente Napoli.
“Ringrazio il presidente provinciale per la fiducia accordatami e mi impegnerò con tutte le mie forze per onorare questo prestigioso incarico”, queste le parole del nuovo commissario cittadino Ciccio Midolo.




L’Atletico Siracusa cade in casa della capolista, troppo forte l’Azzurra Francofonte

Troppo forte l’Azzurra Francofonte per l’Atletico Siracusa. Gli uomini di Colombo-Regina si inchinano alla forza della capolista che, nell’ultima giornata di andata del campionato di Terza Categoria, vince con il risultato di 4-1. La squadra di casa approccia meglio il match e al 7’ passa in vantaggio con un tiro di Barone sul primo palo. Spinta dal tifo dei quasi mille spettatori, dopo cinque minuti i padroni di casa raddoppiano con Pancari e poco dopo arriva il tris con la doppietta dello stesso attaccante. Il gol dell’Atletico Siracusa arriva al 20’ della ripresa e lo realizza Cocola su rigore. L’Atletico, nel suo momento migliore, subisce la quarta rete, realizzata da Briganti. Un gol che taglia le gambe e che decreta la seconda sconfitta in campionato per i siracusani, ora a -4 dalla vetta occupata da Azzurra Francofonte e Carlentini.




Ci pensa Alma, gol su punizione e il Siracusa supera la Lfa Reggina

Il Siracusa si rimette in carreggiata e nonostante le assenze pesanti di Russotto, Aliperta e Maggio supera al De Simone la Fenice Amaranto Reggina grazie ad una perfetta punizione calciata da Giuliano Alma.
Il gol partita arriva a sette minuti dal 90′ e premia una ripresa più arrembante del Siracusa che può recriminare anche per un rigore non concesso nel primo tempo. Il tocco con un braccio in area è apparso piuttosto netto e il replay ha confermato tutti i dubbi.
Nella prima frazione, gli amaranto hanno saputo creare qualche grattacapo alla difesa azzurra, evidenziando però poco lucidità in fase di ultimo passaggio. Buon per la squadra di Cacciola (squalificato e in tribuna) che porta a casa tre punti importanti per il morale e che permettono al Siracusa di restare in scia al Trapani che, però, non pare intenzionato a lasciare briciole per strada.




Passeggiata in moto diventa tragedia, morto centauro 35enne

Una tranquilla passeggiata in moto tra amici, si è trasformata in tragedia. Un 35enne ha perso la vita lungo la statale 124 Solarino-Palazzolo, nei pressi di Solarino.
Era in sella alla sua moto quando, per cause al vaglio degli investigatori, avrebbe perso il controllo del mezzo, finendo contro un muretto a bordo strada forse a causa di un contatto con l’altra moto: si tratta di una Suzuki e di una Kawasaki. La dinamica dell’impatto non avrebbe lasciato scampo allo sfortunato centauro, nonostante i primi disperati tentativi di soccorso.
Sul posto è intervenuto il 118, chiesto anche l’intervento dell’elisoccorso per trasferire l’altro motociclista, ferito. Per il 35enne, purtroppo non c’era più nulla da fare.




Sanità, le reazioni bipartisan sparigliano le carte. E se a Siracusa arrivasse Caltagirone?

Fratelli d’Italia si è arroccata sulla riconferma di Ficarra per la sanità siracusana. Ma qualcosa nelle ultime ore sembra scricchiolare nella delicata partita tra alleati. E poi ci sono le opposizioni, da settimane in pressing sul presidente della Regione per un cambio di registro nella guida dell’Asp di Siracusa. Proprio Schifani, peraltro, avrebbe delle perplessità su Ficarra ancora manager a Siracusa. O almeno questo lasciano intendere le ultime indiscrezioni che rimbalzano tra Palermo e Roma.
Se ieri sembrava cosa fatta la riconferma dell’attuale commissario straordinario, già direttore generale, adesso le carte sono nuovamente sparigliate. Cosa è cambiato in ventiquattro ore? Politici regionali e rappresentanti della categoria dei medici avrebbero palesato il loro malcontento verso quella indicazione. Anche esponenti dello stesso centrodestra appoggerebbero questo fronte del “no”. E poi la reazione dell’opinione pubblica siracusana non è passata inosservata. Il giudizio dei più verte su empatia, relazioni e qualità dei servizi sanitari. In nessuna delle tre voci Ficarra avrebbe brillato, in questi anni siracusani. La gestione della pandemia con l’ospedale finito commissariato, i rapporti con medici e paramedici compromessi (bati pensare ai pediatri in malattia in massa, quasi come per protesta poche settimane addietro, ndr) e la difficoltà nell’assicurare prestazioni sanitarie a livelli accettabili da Pachino a Lentini, sono le critiche che la fronda, interna ed esterna all’Asp, muove al manager. A lui, invece, il centrodestra riconosce abilità manageriali tali da superare crisi di rapporti e problematiche interne, ed in più è considerato l’uomo giusto per seguire la realizzazione di un’opera da oltre duecento milioni di euro come il nuovo ospedale di Siracusa.
Ma a tirare troppo la corda, recita un vecchio adagio, si rischia di spezzarla. Così il diffuso malcontento sottotraccia, da Siracusa è rimbalzato a più voci a Palermo, dove avrebbe trovato inattese sponde politiche, a destra come tra le opposizioni da sempre contrarie alla riconferma di Ficarra.
E così, ecco che nelle ultime ore inizia a farsi strada il nome di Alessandro Caltagirone. Romano di 59 anni, già commissario e direttore Asp di Caltanissetta, avrebbe il favore di Forza Italia, il nulla osta di Mpa e DC e un’apertura dalle opposizioni ovvero M5S e PD. Presto per dire che la palla sia tornata in gioco. E se una serie di imprevisti scricchiolii e resistenze vincerà l’arroccamento politico, lo si scoprirà solo tra lunedì e martedì, quando verranno rese note le nuove nomine per i manager della sanità siracusana.




Rischia di perdere un occhio la donna investita da un pirata della strada a Floridia

È stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico ad un occhio la donna che ieri è stata investita mentre percorreva a piedi viale Papa Paolo VI, a Floridia. La 44enne è stata centrata da un’auto che, dopo l’impatto, si è dileguata.
Ancora un pirata della strada, a cui stanno dando la caccia le forze dell’ordine, attraverso la visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona e alcune testimonianze.
La dinamica non è ancora chiara. Pare che la donna stesse attraversando la strada, quando è sopraggiunta l’auto pirata. Nonostante l’urto e con la donna sanguinante in terra, chi era alla guida del mezzo si è dato alla fuga, senza prestare il minimo soccorso.




Odissea al Pronto Soccorso, l’Asp: “Nessun errore”. I familiari: “Farà luce la Magistratura”

“Pur comprendendo il disappunto del familiare sui tempi di permanenza in area di emergenza e sull’evento accidentale della frattura del femore, non si ravvisano nella gestione della paziente né errori diagnostici né gestionali e si sottolinea ancora una volta che tutto il personale del Pronto Soccorso si adopera instancabilmente nell’interesse dei pazienti nonostante le difficoltà”. L’Asp di Siracusa replica così alle denuncia dei familiari della donna di 78 anni (clicca qui).
Il direttore medico di presidio Paolo Bordonaro ha comunque avviato una indagine interna per verificare quanto segnalato. Il direttore del Pronto Soccorso, Aulo Di Grande, puntualizza che “la paziente è stata trasferita in meno di 12 ore dall’arrivo, dopo i primi accertamenti, in Holding area per la prosecuzione dell iter diagnostico. L’Holding Area – spiega Di Grande – è una articolazione funzionale del PS ideata e realizzata al fine di assistere i pazienti in attesa del ricovero in reparto, assicurando loro quanto necessario, dotata di personale medico dedicato dalle ore 8 alle 20 così come di personale infermieristico e ausiliario sempre presente. La paziente ha proseguito la terapia medica prescritta fino al ricovero in reparto ed è stata assistita al pari degli altri pazienti e in merito alla diagnosi, è stata sottoposta a tutti gli accertamenti non ravvisando alcun errore diagnostico. In riferimento alla caduta accidentale esitata nella frattura del femore, è stata seguita pedissequamente la procedura aziendale con utilizzo delle sponde sin dall’accettazione in triage, dove è stato opportunamente segnalato il rischio caduta. Purtroppo qualunque procedura finalizzata a ridurre il rischio di cadute non le azzera, come documentato dai dati presenti in letteratura”.
Il ricovero in Ortopedia – secondo quanto sostenuto dall’Asp – sarebbe avvenuto entro 24 ore dalla segnalazione del Pronto Soccorso. “Il tipo di frattura non rientra nel progetto femore ma nonostante questo, vista la situazione clinica generale della paziente, prima di operarla, nell’interesse della paziente stessa, si stanno eseguendo tutti gli accertamenti del caso”, dice il direttore di Ortopedia, Salvatore Caruso.
Infine, il direttore del Pronto Soccorso Aulo De Grande interviene anche in merito all’appunto relativo alla impossibilità per i familiari di assistere i pazienti anziani durante la permanenza in Holding area. “La maggioranza dei pazienti è anziana e la presenza dei familiari congestionerebbe a dismisura i locali, senza tenere conto del rischio legato alla diffusione del covid-19”.
Per i familiari della donna, però, la risposta arrivata dall’Asp (“solo dopo la segnalazione del caso alla stampa”, ndr) è “pilatesca”. Salvatore, il figlio dell’anziana, “in attesa che l’indagine interna avviata produca i dovuti riscontri” si domanda come sia possibile – seguendo la ricostruzione fornita – che la madre si sia rotta il femore mentre era paralizzata in holding area ed in un lettino con le sbarre alzate. “È allora scivolata in avanti? Sarebbe ancora più grave per la struttura sanitaria”, aggiunge. “Ribadisco che il trasferimento dalla barella ad un letto e le sbarre di contenimento sono accorgimenti adottati dopo la caduta e in quel momento la diagnosi era polmonite e non lesione tumorale, come dopo accertato”. Insomma, le accuse restano tutte sul tavolo. “Saranno la Magistratura e lo Stato, a cui ci siamo rivolti, a fare luce su quanto incresciosamente avvenuto all’interno di una struttura sanitaria pubblica. Con un legale, stiamo agendo in ogni sede per tutelare mia madre. E mi riservo il diritto di rendere pubblico ogni dettaglio sulla qualità dell’assistenza che sta ricevendo in questi giorni di degenza. Prendo atto che ai familiari care giver non è consentito l’accesso. Mi pare un fatto grave, non umano verso i degenti anziani”.




Manager della Sanità, verso la riconferma a Siracusa per Salvatore Lucio Ficarra

Manca solo l’ufficialità ma i “giochi” sarebbero ormai chiusi. Per la nomina dei nuovi manager della sanità, a Palermo è cosa fatta. C’è l’accordo nella maggioranza e la prossima settimana ci sarà l’annuncio. Alla guida dell’Asp di Siracusa dovrebbe rimanere, non senza sorpresa, Salvatore Lucio Ficarra.
Lo confermano diverse fonti interne al centrodestra. Determinante, secondo le indiscrezioni, la volontà di Fratelli d’Italia che ha finito per prevalere su qualche perplessità degli alleati. Niente avvicendamento, come chiedevano invece le opposizioni dopo decine di audizioni in commissione Salute dell’Ars.
Da mesi, intanto, si susseguono problemi nei reparti degli ospedali siracusani, dai Pronto Soccorso ai recenti casi in Pediatria. Nella zona sud, noti sono note le tribolazioni dei Pte di Pachino e Rosolini. Situazioni ricondotte solo ed esclusivamente alla (reale) carenza di medici ospedalieri.
Ficarra venne nominato direttore generale dell’Asp di Siracusa nel 2018. In proroga dal 2023 anche con funzione di commissario. Cinquantanove anni, è stato direttore generale dell’Asp di Agrigento e sostituto del commissario straordinario a Enna. Vanta, tra le altre, esperienze anche a Caltanissetta e Gela con ruoli di direzione e responsabilità nei settori amministrativo ed economico-finanziario.




“Si può scambiare una polmonite con un tumore?”, lettera-denuncia sulla sanità siracusana

“Si può scambiare una polmonite con un tumore? Si può lasciare per sei giorni una donna anziana al Pronto Soccorso da sola, senza assistenza alcuna della famiglia? Può questa situazione complicarsi addirittura con la frattura del femore destro?”. Salvatore è il figlio della donna ultrasettantenne al centro di un caso di presunta malasanità a Siracusa.
E’ vero, mancano i medici ed il problema è nazionale. Ma basta il contesto a giustificare l’accaduto? Salvatore se lo domanda da ore. Ripete, quasi ossessivo, le sue domande. “Si può scambiare una polmonite con un tumore?”. Non trovando risposte o interlocuzioni, ha preso carta e penna e scritto una lunga lettera al presidente della Regione, ai vertici della sanità regionale ed alla Prefettura. A chiunque, insomma, potrebbe per ruolo e posizione di tutela della salute pubblica dire o fare qualcosa.
Ripercorriamo l’accaduto. Tutto inizia venerdì 19 gennaio, alle 18 circa. “Mia madre, 78 anni, giungeva in ambulanza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Umberto I di Siracusa, a seguito di evidenti difficoltà respiratorie. La prima diagnosi era quella di polmonite. Mia mamma veniva posta su un lettino-barella nel corridoio del Pronto Soccorso. Le veniva somministrato l’ossigeno e le cure necessarie, secondo i medici, per la polmonite che l’affliggeva”. A nessuno dei familiari, in questo frangente, viene permesso di stare con l’anziana. “Solo il tempo di darle dell’acqua e beni necessari”, dice a proposito Salvatore. Eppure, per gli ultrasettantenni dovrebbe essere garantita la presenza costante di un familiare-caregiver.
“Ci informavano che non c’erano posti letto e che, nell’attesa, mia madre doveva rimanere sul lettino-barella, nel corridoio del Pronto Soccorso. La situazione ci è apparsa in stallo, con sporadici aggiornamenti. Dopo cinque giorni, lo scorso mercoledi mattina una fredda telefonata ci informava della sopraggiunta rottura del femore per una caduta durante la notte, senza saperci specificare altro”. Salvatore fa una pausa. Con la mente torna a quei momenti. “Mia moglie è andata in ospedale per comprendere l’accaduto, avere spiegazioni. Solo allora la trovava in una stanza del Pronto Soccorso, in un letto ospedaliero, e con le sbarre al lati. Solo dopo la caduta di una donna
ultrasettantenne, lasciata a sè stessa e senza l’assistenza”, sbotta trattenendo a fatica la rabbia.
“Col femore rotto e una diagnosi iniziale di polmonite rimaneva ancora in Pronto Soccorso. Dopo sei giorni ed in piena emergenza, ancora niente sistemazione in reparto. Solo giovedì mattina – continua il figlio della donna – dopo 6 giorni al Pronto Soccorso, durante il colloquio medico delle 13.45, mia moglie veniva informata dal medico che la diagnosi di polmonite non era corretta ma che si trattava di lesione tumorale polmonare. Come si confonde un tumore con una polmonite, mi chiedo…”.
Ieri dopo che la notizia finisce su tutti i media, “mia madre è stata finalmente ricoverata in Ortopedia per essere operata, forse, il prossimo lunedì 29 Gennaio o, addirittura, martedì 30, vale a dire ben sette giorni dopo la frattura del femore. Il management dell’Asp di Siracusa non fa altro che dire che in Ospedale è tutto sotto controllo. E se questo è il vero significato di avere tutto sotto controllo, c’è da chiedersi molte, moltissime cose”.
Nella lettera inviata al presidente Schifani ed all’assessore Volo, oltre che a Prefetto e sindaco di Siracusa, Salvatore allunga la lista delle domande: “si possono aspettare ore, o giorni, per avere i risultati di un referto, necessario al Pronto Soccorso per comprendere la situazione medica dei pazienti? E’ dignitoso vedere file di lettini-barella, affiancati nei corridoi, senza rispetto alcuno per la dignità e la privacy dei malati? E’ etico, e legale, far permanere una paziente per sei giorni in Pronto Soccorso, con una diagnosi palesemente errata, somministrandole cure sbagliate e causandole indirettamente una complicanza come la rottura del femore? Sono questi gli interrogativi che rivolgo ad ognuno di Voi perché si possa intervenire e far cessare questo malcostume intollerabile della sanità siracusana. Dov’è la Regione? Dov’è lo Stato quando si tratta di poveri cittadini?”.