Nuovo ospedale, “no” alla Commissione Speciale: marcia indietro del consiglio comunale

Non ci sarà nessuna “Commissione speciale” sul nuovo ospedale di Siracusa.
Marcia indietro del consiglio comunale rispetto a quanto inizialmente deciso dalla conferenza dei capigruppo, che lo scorso ottobre aveva approvato all’unanimità la proposta del consigliere comunale Franco Zappalà.
Il voto espresso nel corso della seduta di ieri è andato in direzione opposta: proposta bocciata, anche alla luce della nomina del nuovo commissario straordinario, l’ingegnere Guido Monteforte Specchi.
Un “no” motivato da una serie di considerazioni ma intorno al quale si sarebbero subito originate anche delle polemiche legate a presunte nuove geografie politiche in consiglio comunale, propedeutiche all’atteso rimpasto della giunta Italia.
Il capogruppo di Insieme, Ivan Scimonelli fornisce un’altra lettura di quanto accaduto. La sua scelta è stata l’astensione.
Premette che “il consiglio comunale non ha autorità diretta sulla costruzione del nuovo ospedale”.
La commissione, a fronte dell’impossibilità di incidere seriamente sulla vicenda della realizzazione del nuovo ospedale, avrebbe comportato dei costi, non legati a gettoni di presenza, che non erano previsti, ma certamente in termini di rimborsi ai datori di lavoro, senza poter condurre in realtà ad alcun risultato concreto.
Scimonelli ricorda a questo proposito la “mancanza di potere di vigilanza, che limita il controllo sulle attività dell’organo superiore (Regione/Commissario). Il rischio-conclude- sarebbe stato quello di istituire un organismo dal fine esclusivamente propagandistico”.
Di diverso parere Damiano De Simone di Fratelli d’Italia. Il consigliere comunale di opposizione ha votato a favore dell’istituzione della commissione speciale, “in disaccordo con il mio partito- puntualizza- e lo rifarò se servirà ancora, perché credo che dinnanzi ad argomenti di questa caratura, di così fondamentale importanza per la comunità, il ruolo della politica debba essere quello di dimostrare quanto sia nobile: promuovere, sollecitare, spronare e puntare all’eccellenza, anziché ostacolare”.
De Simone pensa che “dopo l’esperienza pandemica da Covid-19, i disagi quotidiani dei cittadini che lamentano difficoltà nell’accedere ai servizi di Sanità pubblica nonché l’impoverimento dei reparti che abbiamo subito negli ultimi anni, avremmo dovuto vestirci di una consapevolezza tale da ricordare quanto fondamentale sia il valore della salute e della vita più in generale. Abbiamo avuto l’opportunità di far valere il nostro diritto alla salute istituendo una commissione che ci avrebbe consentito di vigilare sull’iter verso il nuovo ospedale”.
Parlando di numeri, la proposta di istituzione della commissione sul nuovo ospedale è stata bocciata con 14 no, 11 sì e 2 astensioni. Zappalà ha illustrato la sua idea in apertura di dibattito spiegando che l’obiettivo era di capire cosa stia succedendo nell’iter dell’appalto e cosa manchi affinché la città possa essere dotata di un nosocomio moderno e rispettoso della dignità dei malati. Nella formulazione arrivata in aula l’organismo doveva essere composto dai capigruppo consiliari che, una volta insediati, avrebbero eletto un presidente e un vice. La commissione sarebbe rimasta in carica per sei mesi e avrebbe dovuto redigere una relazione finale da sottoporre al voto del consiglio comunale. I componenti non avrebbero percepito il gettone di presenza per le riunioni.
Al dibattito hanno dato il loro contributo i consiglieri Paolo Cavallaro, Paolo Romano, Cosimo Burti, Luciano Aloschi, Andrea Firenze, Giovanna Porto e Massimo Milazzo. Le posizione si sono divise tra chi sottolineava la funzione di controllo dell’organismo e chi lo riteneva poco utile perché la materia è fuori dalle competenze del consiglio comunale, il quale già contempla una commissione di studio sulla Sanità.




Per giocare alle slot evade dai domiciliari, arrestato 35enne

Un pregiudicato di 35 anni è stato arrestato dai Carabinieri di Augusta per evasione dagli arresti domiciliari .
Le forze dell’ordine hanno trovato l’uomo all’interno di un centro scommesse, intento a giocare alle macchinette, nonostante dovesse trovarsi in casa perchè ristretto ai domiciliari. Era stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.
Come disposto dall’Autorità giudiziaria, è stato nuovamente collocato ai domiciliari.




Furto e truffa, 69enne di Siracusa condannata a quasi 3 anni di reclusione

Due anni, 8 mesi e 3 giorni di reclusione. Dovrà scontarli una siracusana di 69 anni, riconosciuta colpevole di furto aggravato e truffa in concorso, commessi a Firenze.
La donna è stata arrestata a Noto, dai Carabinieri di Testa dell’Acqua, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Firenze.
L’arrestata, dopo le formalità di rito, è stata condotta in carcere nella struttura di Piazza Lanza a Catania, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




Avola comune “Plastic Free”, consegnato il riconoscimento

Ad Avola il prestigioso riconoscimento “Plastic Free”, consegnato il riconoscimento che testimonia la volontà di contrastare l’inquinamento da plastiche. “In un’epoca in cui la tutela dell’ambiente è una priorità imprescindibile, abbiamo deciso di aderire con rinnovato vigore alle azioni dell’operativa squadra Plastic Free di Avola. Il nostro obiettivo quotidiano è la cura della città, contrastando l’abbandono illecito di rifiuti e promuovendo pratiche virtuose che coinvolgano l’intera comunità”, sottolinea il sindaco di Avola Rossana Cannata.
Il primo cittadino avolese esprime con orgoglio il forte impegno della città contro l’inquinamento da plastica e promuovere la consapevolezza ambientale, distinguendosi anche per essere il solo comune della provincia di Siracusa ad essere insignito da questo riconoscimento.
“Un’importante e preziosa alleanza con la sezione plastic free di Avola che consente di portare avanti con più vigore azioni di rispetto ambiente –  continua – Assieme a loro e con le scuole vogliamo incentivare la partecipazione attiva dei giovani, affinché diventino ambasciatori del cambiamento e portatori di nuove prospettive nella lotta contro l’inquinamento da plastica”, conclude Rossana Cannata.




Via Teti, “si” del consiglio comunale all’allargamento ma l’iter è in salita

Disco verde all’allargamento di via Teti, tra Cassibile e Fontane Bianche.
Il consiglio comunale ha dato il via libera ieri all’ordine del giorno proposto da Paolo Romano sulla strada che collega Cassibile a Fontane Bianche. Il “si” è stato espresso all’unanimità. L’amministrazione è stata quindi impegnata a trovare una soluzione ad un problema di viabilità che, soprattutto in estate, è evidente e motivo di disagio per gli automobilisti in transito, oltre a rappresentare ragione di mancanza di sicurezza stradale.
La volontà è stata espressa, ma perché diventi fatto concreto l’iter si presenta piuttosto tortuoso per diverse ragioni, non ultima la necessità di ricorrere ad espropri.
Illustrando il suo ordine del giorno, Paolo Romano ha spiegato che si tratta di una delle strade a doppio senso di marcia che collegano Cassibile e Fontane Bianche. Molto transitata soprattutto nei mesi estivi, le dimensioni della carreggiata sono però tali da costringere le auto a percorrerla a senso alternato e con difficoltà particolari per i mezzi di soccorso che rischiano di restare bloccati. La necessità di trovare una soluzione al problema di via Teti è stata affermata in aula anche da Giuseppe Casella e Luciano Aloschi.
La strada dal 2014 è inserita tra quella soggette a pubblico transito, ma, come ha spiegato il dirigente del settore Mobilità Jose Amato, non è stata acquisita al patrimonio comunale. Chiarendo che per l’opera è necessario comunque postare in bilancio i fondi necessari, Amato ha spiegato che per allargare la strada occorre espropriare i terreni necessari, progetto che prevede tempi lunghi e costi elevati. Intanto, ha aggiunto, si potrebbe facilitare la circolazione installando un semaforo che regoli il transito alternato dei mezzi.




Aumento dei minimi retributivi per gli oltre 25mila metalmeccanici in Sicilia

Gli oltre 25.000 metalmeccanici in Sicilia del settore artigianato nella busta paga di gennaio troveranno l’aumento dei minimi retributivi definito lo scorso 21 dicembre a livello nazionale da Fim Fiom Uilm e dalle rappresentanze datoriali Confartigianato, CNA, Casartigiani e Claai.
La quota,  calcolata sull’indice Ipca del 2023, rappresenta un anticipo degli aumenti dei minimi retributivi che si determinerà nel proseguo della trattativa per la vigenza contrattuale 2023-26 del Ccnl Artigiani Area Meccanica, che comprende 4 settori: meccanica-installazione impianti, odontotecnici, orafi-argentieri e restauro artistico beni culturali.
L’aumento è di 96 euro al 4^ livello, pari ad un percentuale media del 6.6% per tutti i livelli salariali, che sarà riconosciuto a più di 500.000 lavoratori impiegati nel Paese nel settore dell’artigianato dell’area meccanica.La prima tranche è di 50 euro dal 1° dicembre 2023 (recuperata nella busta paga di Gennaio 2024), la seconda 46 euro dal 1° aprile 2024.
“Questo accordo – ha dichiarato il segretario generale regionale della FIM Cisl Siclia, Pietro Nicastro –  dimostra che le buone relazioni sindacali, attraverso la contrattazione, possono portare risposte veloci e adeguate anche rispetto alle retribuzioni, soprattutto in una fase inflattiva particolarmente penalizzante per il potere d’acquisto dei lavoratori”.
“Questo primo passo del rinnovo del CCNL artigiani area meccanica rispetto alla nostra regione – prosegue Pietro Nicastro – consente di valorizzare meglio il lavoro in questo settore che riteniamo fondamentale per far emergere le importanti realtà e le esigenze dei lavoratori che accogliamoogni giornonelle nostre sedi territoriali, e con i quali condivideremo ancora i risultati della trattativa in corso”, ha concluso il segretario generale regionale della FIM Cisl Siclia.




Problemi e piccoli guasti, per segnalarli al Comune c’è l’Ufficio Rapporti col cittadino

Da oggi è operativo a Siracusa l’Ufficio rapporti con il cittadino, un nuovo servizio che permette di segnalare in modo dettagliato una problematica o proporre suggerimenti all’amministrazione comunale. L’Urc è inserito nell’Ufficio di gabinetto dei sindaco Francesco Italia e ha sede al secondo piano di Palazzo Vermexio.
​Al servizio si può accedere con diverse modalità: attraverso il box che si trova sulla homepage del sito istituzionale (www.comuune.siracusa.it) e seguendo i passaggi successivi che prevedono anche la compilazione di un form; inviando una e-mail o una Pec a: urc@comune.siracusa.it o urc@comune.siracusa.legalmail.it; contattando il personale al numero 334.1169606 o recandosi a Palazzo Vermexio il lunedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 10 alle 12, e il martedì e giovedì dalle 15 alle 17.
​Se si sceglie la modalità digitale, alla pagina https://www.comune.siracusa.it/servizi/segnalazione-disservizio è possibile allegare foto e indicare, su mappa o tramite indirizzo, il luogo della segnalazione, dell’intervento o della proposta.
​«L’Urc – affermano il sindaco Francesco Italia e il capo di gabinetto Michelangelo Giansiracusa – nasce con l’intento di avvicinare sempre di più il Comune ai cittadini, prevalentemente per la soluzione di problemi che riguardano la collettività. L’intenzione è di aprire un canale diretto attraverso il quale fare arrivare segnalazioni e proposte che rischiavano di rimanere inevase perdendosi nei meandri della macchina burocratica»




La protesta degli agricoltori scoppia anche in provincia di Siracusa: corteo di trattori

La protesta degli agricoltori scoppia anche in provincia di Siracusa. Un corteo di mezzi agricoli è partito nel pomeriggio da Lentini per poi raggiungere Augusta lungo diverse arterie provinciali e stradali, opportunamente presidiate dalle forze dell’ordine.
Gli agricoltori non condividono le politiche agricole dell’Unione europea. Tra le richieste “sussidi, prezzi all’ingrosso da rivedere, no alla carne sintetica, no alle cavallette come cibo, no agli impianti fotovoltaici sui terreni produttivi”, spiegano le associazioni di categoria.
Alla partenza erano circa 40 i trattori in corteo, accompagnati da una sessantini di agricoltori. In serata, al presidio allestito nei pressi della ex Sicilfuel (Augusta), presenti quattro trattori e una decina di agricoltori.




La morte di Calogero Giuliana, il gip: “continuare ad indagare su possibile omicidio”

Nel caso della morte della guardia giurata Calogero Giuliana bisogna continuare ad indagare. Il gip del Tribunale di Siracusa, Andrea Migneco, non ha accolto la richiesta di archiviazione ed ha invitato a proseguire con ulteriori accertamenti, per fare piena luce sulle circostanze in cui è avvenuta la morte dell’uomo, il 4 marzo del 2017.
Per il gip, alla luce degli atti d’indagine fino ad ora espletati, sono emersi “sufficienti elementi logico-indiziari” per ritenere che la morte di Calogero Giuliana sia stata “cagionata da uno sparo esploso da mano diversa da quella della vittima”. Non un fortuito auto-ferimento, quindi, ma “un gesto omicidiario” su cui ulteriori accertamenti devono fare luce. A partire dal movente e da alcune incongruenze, come l’assenza d’impronte sull’arma dello sfortunato Giuliana. C’è poi da individuare il movente e, secondo il gip, andrebbero approfonditi eventuali collegamenti con i furti di kerosene consumati nella zona di Augusta e finiti al centro dell’inchiesta BlackGold. Le nuove indagini disposte sono ritenute dal gip “necessarie” per definire anche il ruolo dell’unico indagato.
“Sono molto contenta di questo riscontro, noi tutti lo siamo. Siamo davvero fiduciosi nell’accertamento dei fatti e nella verità che pian piano sta venendo fuori”, commenta Alessia Giuliana, figlia della vittima. “Ringraziamo molto il nostro Avvocato Alessandro Cotzia e la procura di Catania che si sta impegnando per risolvere il caso di mio padre”.




Un futuro per la Cittadella dello Sport: sopraelevazione, pattinodromo, kalistenics e…

Quale sarà il futuro della Cittadella dello Sport di Siracusa? L’impianto avveniristico pensato da Concetto Lo Bello non è stato accompagnato nei decenni scorsi da un’adeguata programmazione. Nato moderno, è invecchiato con il cambio delle epoche e gli sviluppi delle discipline. Ma ha ancora le carte in regola per essere una casa dello sport funzionale e moderna.
Esiste un masterplan, firmato dall’architetto Francesco Pappalardo, che abbozza in prima forma progettuale una visione per il futuro prossimo della Cittadella dello Sport, secondo l’amministrazione comunale. Tecnicamente si parla di rifunzionalizzazione tecnica e sociale. Una serie di interventi migliorativi, realizzabili a step ed in base alle economie disponibili. Nessuna rivoluzione, l’obiettivo è preservare quanto esistente e funzionante e semmai attuare migliorie negli spazi non più utili o utilizzabili. Una prima vista d’insieme del masterplan evidenzia una rivisitazione della cosiddetta piscina piccola, un nuovo pattinodromo in sostituzione di quello costruito per Pippo Cantarella e non più a norma, abbattimento di tribune e servizi fatiscenti per costruirne di nuove e funzionali, nuovi spazi e locali anche in sopraelevazione, due bocciodromi e uno spazio per il kalistenics.
Prima di andare in dettaglio, è bene precisare che si tratta di una prima idea appena abbozzata come forma progettuale. Se diventerà qualcosa di più concreto (studio di fattibilità tecnico-economica prima ed un progetto esecutivo dopo) è presto per dirlo. Esiste però, sottotraccia, questa volontà di ripensare alcuni spazi della Cittadella dello Sport di Siracusa.
A guardare il masterplan, la prima cosa che balza all’occhio è il nuovo pattinodromo: più grande dell’esistente, della lunghezza richiesta per essere omologato e con sottofondo in moderna e veloce resina. Per costruirlo, bisognerebbe abbattere la tribuna con spogliatoio oggi esistente a servizio del pattinodromo, ma inagibile. Il pattinodromo allungato rispetterebbe i confini con la piscina Caldarella ma andrebbe ad irrompere nell’area del Quadrifoglio: quella piccola piscina sparirebbe. Un corpo di fabbrica più leggero, con tribune prefabbricate in testa e coda e spogliatoi e locali tecnici al centro, verrebbe realizzato poco distante dall’esistente campo di tennis, nei pressi del confine sud della Cittadella. Proprio al margine, un doppio bocciodromo per competizioni mentre tra area tennis e padel si potrebbero piazzare strutture ginniche all’aperto per il kalistenics.
Altra evidente novità, un quasi raddoppio dello spazio natatorio della piscina piccola che dovrebbe essere dotata – con una spesa non esorbitante – di una copertura telescopica: all’aperto in estate, al chiuso d’inverno. Gli spogliatoi? Al confine con via Paolo Caldarella.
E che ne pensate di una Galleria dello Sport Siracusano, uno shop di articoli sportivi, una caffetteria? Per dotare la Cittadella di questi spazi, l’idea è quella di sopraelevare l’area uffici con una struttura autoportante utile proprio per quelle finalità. Magari gli uffici e le segreterie potrebbe traslocare così al primo piano, permettendo la creazione a pianterreno della Galleria (o museso) dello Sport Siracusa, caffetteria, shop di articoli sportivi ed altre utilities a servizio dello sport e delle società sportive.