Prove di larghe intese a Palazzo Vermexio, Cavallaro: “opposizione sedotta da sirene”

Il vento del rimpasto attraversa il Consiglio comunale di Siracusa. E quasi rischia di travolgere una volta di più gli schieramenti, valicando “steccati” – sempre meno definibili con esattezza – tra centrodestra e centrosinistra. Le trattative, gli incontri o, se volete, i dialoghi sono in corso. E causano reazioni dirette. Il consigliere comunale Paolo Cavallaro, eletto con Fratelli d’Italia che è partito all’opposizione avendo sostenuto col centrodestra la candidatura di Ferdinando Messina, sente odore di grandi intese. “L’opposizione in Consiglio comunale a Siracusa è ridotta all’osso – dice più con distacco che con rabbia – tanti stanno passando con l’amministrazione Italia: chi per un assessorato, chi per uno strapuntino. E’ bene che i cittadini lo sappiano, ci sono consiglieri che restano sempre dalla stessa parte e come Ulisse resistono alle tentazioni”.
I rumors di questi ultimi giorni parlano in effetti di dialogo aperto anche con Forza Italia, Insieme e persino la stessa FdI. Incontri “singoli” o accordi di gruppo, pare imminente la nascita di larghe intese anche in seno al Consiglio comunale di Siracusa e – di rimando – in giunta.
I nomi “caldi” delle ultime giornate sono quelli di Cosimo Burti, Giovanni Cafeo e Riccardo Gennuso. Il primo è consigliere comunale ed ex assessore ormai in rotta con Italia Viva e sempre più vicino a Forza Italia. Il secondo è il guru della lista Insieme (3 consiglieri comunali), ex deputato regionale con buone ascendenze a Palermo e papabile “alleato” non solo per la legge dei numeri in aula Vittorini. Il terzo è deputato regionale di Forza Italia, guida politica degli azzurri in provincia di Siracusa e prossimo ad incontrare i vertici di Palazzo Vermexio per ragionare di un possibile ingresso in giunta. Solo il Partito Democratico resta realmente fuori dai dialoghi e dai giochi. Insieme al consigliere Cavallaro che sui social denuncia passaggi in maggioranza “per un assessorato o per uno strapuntino” mentre lui, novello Ulisse invita FdI a legarsi stretta agli scranni del centrodestra, per resistere alle sirene del secondo piano di Palazzo Vermexio.




Auto cade da ponte, bilancio tragico: un morto e due feriti. Un 43enne la vittima

Ancora sangue sulle strade siracusane. Nella notte, una persona ha perduto la vita in un incidente avvenuto sulla provinciale 16, da Lentini a Scordia. L’auto su cui si trovava, poco prima dell’una, è uscita fuori strada, cadendo dal ponte. Nel violento impatto sono rimaste ferite altre due persone, anche loro a bordo della vettura. Sono state condotte in ospedale a Lentini e Militello.
Le indagini sull’incidente autonomo sono affidate ai Carabinieri di Francofonte, Lentini ed Augusta intervenuti sul posto insieme ai Vigili del Fuoco di Siracusa.
La vittima è Giuseppe Maggiore, 43 anni, originario di Militello Val di Catania. Il figlio ed il nipote i due feriti. Per cause al vaglio degli investigatori, ha perdo il controllo della Punto , finendo sul fiume Simeto.




Consiglio comunale, ritirata la mozione di censura contro il sindaco Italia

Non è stata votata la mozione di censura al sindaco Francesco Italia e contenuta nell’ordine del giorno del Consiglio comunale di Siracusa. I consiglieri Paolo Cavallaro e Paolo Romano alla fine hanno ritirato il documento di cui erano firmatari, decisione maturata dopo il dibattito d’aula. Il Consiglio si è anche occupato di viabilità e mobilità discutendo tre ordini del giorno che sono stati approvati all’unanimità.
La mozione di censura era stata presentata dal gruppo di Fratelli d’Italia per il ritardo con il quale l’amministrazione aveva risposto a un’interpellanza di Cavallaro, rivolta al sindaco e all’assessore competente, sul servizio di igiene urbana. L’atto, al quale per regolamento doveva essere data risposta entro 30 giorni, era stato presentato il 27 agosto scorso ma la questione è stata portata in aula solo il 9 gennaio. In questo lasso di tempo ci sono stati: un sollecito a firma della presidenza del consiglio comunale del 14 novembre; una comunicazione, due settimane dopo, con la quale Cavallaro informava il presidente Di Mauro di non avere ricevuto risposta; una nuova nota del 7 dicembre con la quale il consigliere sollecitava il dirigente di settore a fornire le informazioni richieste e chiedeva al presidente del consiglio comunale di portare, trascorsi 7 giorni, l’argomento rifiuti nella prima seduta utile. Si è arrivati così al 9 gennaio, ma anche su questo passaggio Cavallaro ha eccepito che la risposta scritta, considerata insoddisfacente, è stata letta direttamente in aula e non è arrivata prima della seduta, così come richiesto. Tutto questo ritardo, ha aggiunto, ha finito col compromettere il diritto del consigliere comunale di svolgere l’azione ispettiva sull’attività dell’amministrazione.
Per Paolo Romano, intervenuto a sostegno della mozione, sulla questioni rifiuti è emerso che non tutte le attività previste nel capitolato vengono svolte al meglio e, dunque, il servizio reso non corrisponde all’entità del tributo versato dai cittadini.
Per l’amministrazione ha replicato il vicesindaco Edy Bandiera, che prima ha detto di ritenere ingenerose le critiche mosse dai due consiglieri perché, anche se in ritardo (dovuto agli impegni degli uffici), le risposte sono da ritenersi esaustive e poi ha invitato Cavallaro e Romano a ritirare la mozione di censura manifestando il desiderio di collaborare con il Consiglio comunale per migliorare il servizio di igiene urbana. L’invito è stato accolto dai due esponenti di Fratelli d’Italia, considerando già positivo essere riusciti a portare in aula il tema dei rifiuti per due volte in pochi giorni e avvertendo che sulla questione non abbasseranno l’attenzione.
Il Consiglio comunale ha poi votato all’unanimità tre ordini del giorno su questioni di viabilità e mobili. Due erano a firma di Paolo Cavallaro ed erano indirizzati a impegnare l’amministrazione a completare i marciapiedi in viale Scala Greca e nei tratti di competenza comunale di viale Epipoli. Per la parte rimante di quest’ultima strada, Cavallaro ha chiesto agli uffici di sollecitare il Libero consorzio affinché realizzi interventi di messa in sicurezza recuperando il fondo stradale e ripulendo i bordi dalle erbacce.
Il terzo ordine del giorno discusso ieri era stato presentato dalla commissione Lavori pubblici, presieduta da Andrea Firenze, e si occupava della messa in sicurezza di via dell’Olimpiade, nel tratto adiacente al parco Papa Giovanni Paolo II. Nel dettaglio, l’atto impegna l’amministrazione a ripristinare le ringhiere, in parte mancanti, la segnaletica orizzontale e verticale e l’illuminazione pubblica. La commissione propone anche di realizzare dei percorsi per la sicurezza dei pedoni.
La posizione dell’amministrazione è stato portata da Edy Bandiera (assessore ai Lavori pubblici), che si è detto disponibile ad affrontare le questione, e dal dirigente Jose Amato che, sollecitato da Cosimo Burti, ha risposto sulla fattibilità tecnica dei marciapiedi. Nel dibattito sono interventi Angelo Greco, Sergio Bonafede e Ivan Scimonelli.




Convegno mondiale delle guide turistiche, “occasione per mostrare nostro meglio”

Oltre 280 guide turistiche provenienti da ogni parte del mondo saranno a Siracusa dal 19 al 29 gennaio. La città di Archimede è stata scelta per ospitare la ventesima convention mondiale (WFGTA). Si discuterà di politiche turistiche, flussi, strategie ed esigenze dei territori. In calendario anche visite a Noto, Avola, Sortino e Pantalica, Catania, Taormina, Agrigento, Selinunte e Palermo. “E’ l’occasione per mettere in mostra il nostro inestimabile patrimonio”, dice il deputato regionale Carlo Auteri (FdI).
Il convegno inizierà il 19 gennaio con la “cerimonia d’apertura” che si terrà al Teatro Massimo Città di Siracusa, poi seguita da una tradizionale cena a tema siciliano e da uno spettacolo di pupi siciliani.




Ritardi nella spesa del Pnrr, Scerra (M5S): “Penalizzato il sud Italia, trovare risorse”

I ritardi nella spesa dei fondi del Pnrr sono al centro di un’interrogazione parlamentare di Filippo Scerra (M5S). Il deputato cinquestelle richiama il dato diffuso dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio che certifica una spesa complessiva al 14% (28,1 miliardi) e praticamente ferma nel 2023 (solo 2,5 miliardi, pari al 7,4% di quanto programmato).
Per Scerra il ritardo è “preoccupante” e la causa “è spesso da ricercare nei tempi lunghi per la progettazione esecutiva e l’assegnazione dei progetti alle imprese”. Il parlamentare di opposizione chiede “urgenti misure per aumentare la capacità di spesa delle risorse del Pnrr, soprattutto in settori fondamentali come la sanità. Non solo – insiste Scerra – serve una indicazione chiara su quali e quante risorse siano state già individuate per rifinanziare gli interventi tagliati nella revisione del Pnrr e tutti di valore strategico per il Mezzogiorno, oltre le generiche rassicurazioni degli ultimi giorni”. La rimodulazione delle risorse sin qui attuate sarebbe “un tentativo di nascondere la polvere sotto al tappeto, rivedendo al ribasso la quinta e la sesta rata. Ma il problema resta tutto nella sua interezza, però. Perchè se non si recupera il ritardo entro la decima e ultima rata del 2026, salteranno progetti e finanza pubblica, con il rischio di dover far ricorso ad un aumento di deficit o ad un altro sanguinoso taglio della spesa”.  
Filippo Scerra mette in guardia sull’impatto negativo dei tagli sulla sanità (“30% di obiettivi in meno”), sul dissesto idrogeologico, sui sistemi di sicurezza dei treni, sugli asili nido. “Su tutto quello in cui bisognerebbe investire, il governo di centrodestra invece taglia, chiedendo al sud Italia il sacrificio maggiore, anche in occasione del Pnrr”.




Noto al setaccio, controlli straordinari con il Reparto Prevenzione Crimine

Il territorio di Noto al setaccio.
Ieri sono stati allestiti numerosi posti di controllo nei punti strategici del centro e delle periferie.
Il territorio è stato passato al setaccio nell’ambito di un’attività condotta dal Commissariato di Noto con il supporto del Reperto Prevenzione Crimine Sicilia Orientale di Catania.
Un presidio capillare, con la massima attenzione concentrata in particolar modo su alcuni soggetti noti alle forze di polizia.
Il bilancio del servizio portato a termine parla di 30 veicoli controllati e 59 persone identificate.
I soggetti destinatari di misure limitative della liberà sottoposti a controllo sono 15.
Nel corso delle attività sono anche state elevate 4 sanzioni amministrative, per un importo di oltre 1200 euro. Un veicolo privo di copertura assicurativa, infine, è stato posto sotto sequestro.




Marciapiedi di Scala Greca ed Epipoli e riqualificazione di Fontane Bianche: si punta ai fondi FUA

Opere Pubbliche da finanziare attingendo dai fondi FUA, Ufficio Area Urbana Funzionale .
A questo si starebbero preparando gli uffici di Palazzo Vermexio con l’idea di finanziare con queste risorse lavori pubblici che prevedono investimenti consistenti, non sostenibili con il solo bilancio comunale.
Con questa prospettiva si starebbe pensando, ad esempio, ai lavori che il consiglio comunale ha chiesto ieri sera di inserire tra quelli da realizzare in viale Epipoli come in viale Scala Greca, a partire dai marciapiedi mai completati, sebbene in entrambi i casi ne sia stata realizzata una parte.
Il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, Edy Bandiera su questo aspetto è stato chiaro: l’amministrazione comunale condivide l’indirizzo dato dal consiglio comunale ed è quindi un “si”, una disponibilità di partenza. Questo non vuol dire, tuttavia, che tali interventi potranno essere realizzati nel breve e probabilmente nemmeno nel medio termine, non solo per questioni di dotazione finanziaria, ma anche per aspetti burocratici e di progettazione che su entrambe le vicende non sono dei più semplici. Nel caso di viale Epipoli, inoltre, ci sono anche gli aspetti tecnici da tenere in considerazione, con il Canale Galermi che complica alcuni interventi. Ben nota e infinita, per fare un esempio, la storia del Canale di Gronda.
Il “si” della giunta è, quindi, di volontà politica. Gli altri aspetti restano in capo allo stesso consiglio comunale.
Per il reperimento delle risorse economiche di questa e altre opere pubbliche, dunque, lo sguardo va puntato sui fondi FUA.
La strategia Territoriale dell’Area Urbana Funzionale “intende promuovere la Competitività, l’Attrattività e Vivibilità e la Transizione Ecologica e Digitale dell’area contribuendo a ridurre i divari attraverso il rafforzamento della dimensione territoriale integrata delle politiche settoriali a tutti i livelli di governance, promuovendo lo sviluppo sociale, economico e ambientale integrato e inclusivo, la cultura, il patrimonio naturale, il turismo sostenibile e la sicurezza”.
Sono risorse europee che vengono distribuite attraverso la Regione, che sarebbe, tuttavia, in ritardo rispetto alle procedure da espletare.
Entrando negli aspetti tecnici, la Strategia consente “interventi a favore del settore produttivo per mediante il sostegno, con la creazione di nuovi servizi, alla nascita di nuove PMI e la promozione di nuovi investimenti per aumentare la competitività”; recupero, la valorizzazione e la fruizione dei beni archeologici e architettonici, il recupero e la fruizione di spazi pubblici, il miglioramento del decoro urbano, la creazione di nuovi servizi collettivi urbani;mobilità sostenibile, la salvaguardia del territorio, l’adattamento ai cambiamenti climatici, l’efficientamento energetico di strutture pubbliche e pubblica illuminazione.
Siracusa ha stretto un partenariato con altri comuni della provincia.
“Prevediamo possano arrivare fino a 80 milioni di euro- spiega Bandiera- Il partenariato costituito vede Siracusa insieme a Floridia, Solarino, Avola e Canicattini Bagni”.
L’opportunità Fua potrebbe tornare utili ai fini della programmazione di progetti importanti, come la riqualificazione di Fontane Bianche.
“E’ un mio pallino- prosegue Bandiera – e intendiamo lavorare per concretizzarlo. Significa realizzare spiazzi in cui la bella area marina possa essere godibile, significa anche migliorare i servizi, riqualificare spazi a vantaggio dei turisti, oltre che dei residenti, spazi urbani per far rivivere Fontane Bianche”.
Per il momento sono idee, inserite in ogni caso nella proposta di Piano Triennale delle Opere Pubbliche che la giunta comunale ha predisposto, da sottoporre adesso al vaglio del consiglio comunale.




Droga, condanna a 2 anni per 34enne priolese: posto ai domiciliari

Un uomo di 34 anni è stato condannato a 2 anni per violazione della normativa sugli stupefacenti. Dopo essere stato riconosciuto colpevole dal Tribunale di Siracusa, i Carabinieri di Priolo Gargallo hanno arrestato il 34 enne. Il fatto contestato risale al novembre 2020.
Come disposto dall’Autorità giudiziaria, il pregiudicato è stato condotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari.




Scarcerato l’avvocato di Siracusa accusato di violenza sessuale su una cliente

È stato scarcerato dal Tribunale delle Libertà l’avvocato civilista di Siracusa che era stato posto ai domiciliari per violenza sessuale nei confronti di una cliente. A fine dicembre scorso la misura cautelare a suo carico.
Il fatto risale allo scorso settembre quando l’avvocato, ricevendo la donna presso il proprio studio, l’avrebbe costretta – secondo l’accusa – a un rapporto sessuale. Il Tribunale del Riesame non ha condiviso le motivazioni del Gip ed ha annullato l’ordinanza, disponendo la messa in libertà per mancanza di gravi indizi, dubitando dell’attendibilità del racconto della vittima.
Data per assodata la consumazione di un rapporto sessuale tra i due, si è riproposto il problema, ormai particolarmente sentito, del consenso della persona offesa e delle modalità di manifestazione dello stesso.




Abuso d’ufficio verso l’abolizione, il parere degli amministratori siracusani

Dibattito aperto in Italia sull’abolizione del reato di abuso d’ufficio, dopo il primo “si” in  Senato. I sindaci sono tra i primi interessati e non a caso Anci Sicilia, con il presidente Paolo Amenta, non nasconde la sua attenzione verso l’iniziativa.  “Non abbiamo richiesto noi un provvedimento del genere, ma ne condividiamo lo spirito”, spiega a SiracusaOggi.it. “La contestazione dell’abuso d’ufficio ha spesso bloccato l’attività dei sindaci e poi nella maggioranza dei casi sono sempre arrivate assoluzioni”, aggiunge. “Non vogliamo certo una sorta di immunità per i sindaci, ma neanche questo continuo rischio di rimanere impantanati”, chiarisce Amenta.
Luca Cannata, oggi parlamentare di maggioranza (FdI), è stato per due mandati anche sindaco di Avola. “La contestazione dell’abuso d’ufficio finisce spesso con archiviazione. Solo in pochissimi casi dà luogo a condanne e per giunta per fatti bagatellari”, constata. “Dunque l’abrogazione di questo reato evanescente, richiesta a gran voce da tutti gli amministratori di ogni parte politica, contribuirà ad un’accelerazione delle procedure e avrà quell’impatto favorevole sull’economia auspicato da tutti”, conclude Cannata.
Anche il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, guarda con attenzione alla possibile novità.  “Il 95% delle accuse e dei processi per abuso d’ufficio vengono archiviate o si concludono con l’assoluzione, con un evidente ingolfamento di tutto il sistema e un massacro mediatico di soggetti che vengono danneggiati in maniera irreversibile”, dice a SiracusaOggi.it. Non tutti, però, sono favorevoli in Italia. “Chi oggi si pone contro questa abrogazione, fa parte di quel sistema populista-giustizialista che continua a speculare sulla mancanza di conoscenza dei dati”, aggiunge.
Un pensiero condiviso da Corrado Figura, primo cittadino di Noto. “Ritengo sia doverosa l’abolizione del reato di abuso d’ufficio perchè è una di quelle evenienze che rallenta l’attività di un’amministrazione. Le statistiche citate anche dal sindaco di Siracusa lo confermano. Per controllare e verificare la correttezza dell’attività di un sindaco, non mancano gli strumenti a cominciare dall’utilizzo delle risorse economiche di un ente. Tema delicato perchè poi i Comuni rischiano il default”.
Per il sindaco di Priolo, Pippo Gianni, “bisogna cogliere l’occasione per qualificare con esattezza i reati. Oggi c’è troppo spazio per l’interpretazione. In questo senso, l’abuso d’ufficio è troppo largo e un amministratore si ritrova accusato, finisce al centro della gogna mediatica e poi si ritrova anni dopo assolto nel silenzio. A che serve?”, si domanda il primo cittadino di Priolo. “Vanno riviste e meglio precisate le fattispecie, altrimenti finirà che nessuna persona perbene vorrà fare il sindaco. Invito pertanto il governo a vedere meglio la qualificazione dei reati che oggi, in alcuni casi, sembrano avere un’attenzione quasi morbosa sugli amministratori”.

foto dal web, a titolo esemplificativo