Ospite di un hotel, finisce denunciato per furto: rubati 40 euro dalla reception

Un 22enne ospite di una struttura ricettiva di Siracusa è stato denunciato per furto. Il titolare della struttura alberghiera si era accorso di un ammanco di 40 euro ed ha avvisato la Polizia. Dalla visione delle immagini estrapolate dall’impianto di videosorveglianza dell’hotel è stato così accertato che il ventiduenne, approfittando della momentanea assenza di personale nella reception, apriva la cassa asportando il denaro contenuto all’interno.




Polstrada e studenti, un anno proficuo per la sicurezza stradale

Tempo di bilanci per la Polizia Stradale di Siracusa anche sul tema specifico degli incontri formativi con gli studenti di tutta la provincia.
Un bilancio assolutamente positivo quello che traccia il Comandante della Polstrada Antonio Capodicasa.
Nel corso del 2023 sono stati incontrati, con il coinvolgimento di 91 operatori della Polizia Stradale, 9521 studenti, 5701 dei quali della scuola dell’Infanzia e della Primaria. Altri 3820, invece, erano studenti delle scuole superiori del territorio. Nelle 20 giornate didattiche sono stati coinvolti 50 istituti scolastici.
Anche nel corso dell’anno appena concluso sono state proposte ai più giovani iniziative studiate su misura, anche in base alla fascia d’età: il Parco della Sicurezza Stradale, gli spettacoli teatrali “11 Minuti”, sempre coinvolgenti e in grado di suscitare forti emozioni ed elementi di profonda riflessione, poi Icaro Junior. Infine la proiezione del film Young Europe.
L’obiettivo che la Stradale persegue, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Provinciale, è quello istituzionale della riduzione del numero delle vittime e dei sinistri stradali.
Premiato anche dall’interesse dei destinatari della sensibilizzazione, i ragazzi, l’intenso lavoro condotto nei 12 mesi appena terminati.
Per il 2024, nuovi impegni all’orizzonte, nel solco della continuità.




L’incidente al Porto Grande, il punto sulle indagini: dall’ormeggio all’allerta meteo

Quanto accaduto sabato al porto Grande finisce inevitabilmente al centro delle attenzioni della Procura di Siracusa. Aperta un’indagine sulla vicenda della Msc Sinfonia che ha rotto gli ormeggi per il forte vento, finendo poi per scarrocciare e causare danni sin quasi alla Marina. Se per i risarcimenti provvederanno le assicurazioni, le indagini dovranno chiarire l’esistenza di eventuali responsabilità. Al momento, nessun iscritto nel registro degli indagati. E’ una fase esplorativa, con la Capitaneria di Porto in campo per raccogliere e fornire quante più informazioni utili possibili. Foto, immagini di videosorveglianza, comunicazioni radio, trasponder Ais: tutti questi elementi sarebbero già stati raccolti. Più complessa invece l’attività relativa alle testimonianze da raccogliere, dato l’alto numero di persone coinvolte a vario titolo in quanto accaduto.
La Procura, d’intesa con la Capitaneria, potrebbe poi anche eventualmente decidere di nominare un consulente tecnico per approfondire determinati aspetti o passaggi. Uno degli interrogativi riguarda l’ormeggio della grande nave, avvenuto nelle settimane scorse in banchina 3. Era stata regolarmente ormeggiata, con le cime collaudate che ogni nave di quel tipo deve avere a bordo e fornire in porto. Ma un’allerta meteo di livello giallo avrebbe imposto misure straordinarie? Si è trattato di un evento troppo violento e imprevedibile? Sono state applicate tutte le norme di buon senso, prima ancora che normative?
Domande a cui le indagini cercheranno di fornire risposte adeguate. Finora, gli elementi sul tavolo riguardano la velocità massima del vento (che avrebbe raggiunto un picco di 145km/h). Folate che hanno dato vita ad un effetto vela, data la stazza (altezza e peso) della grande nave. I motori accesi al minimo, giusto per alimentare le necessità di bordo in sosta tecnica, non hanno potuto offrire una risposta subito adeguata al movimento dettato dal vento una volta rotti gli ormeggi. Un’ancora è stata calata per cercare di correggere la rotta e limitare i danni. Le previsioni davano vento intorno ai 70 kmh. Poi gli improvvisi cambi di direzione nell’arco di 10 minuti che hanno creato l’effetto downburst, simile ad una tromba d’aria.
Sulla banchina a cui era ormeggiata la Sinfonia hanno trovato approdo sicuro anche navi ben più grandi e “impegnative”. Purtroppo non è ancora operativa la numero 2, quella cosiddetta di testa: più lunga e sicura, non è ancora agibile. Secondo gli operatori del settore, aumenterebbe la sicurezza del Porto Grande di Siracusa. Nelle settimane scorse sono stati ispezionati i fondali della banchina 2 e non sarebbero emersi problemi strutturali. Bisogna però dragare e spostare fanghi e materiali di risulta dei lavori a largo per ottenere il pescaggio necessario per le grandi navi.




Il Marina Yachting travolto dalla nave da crociera: “Nella sfortuna, è andata bene”

“Nella sfortuna, è andata bene”. A parlare è Luigi Crispino, fondatore di Marina Yachting. Conosce bene il sistema di ormeggio della struttura che è break water, frangionda e totalmente galleggiante. Strutture progettate per poter proteggere le barche dagli eventi che possono verificarsi all’interno del porto: vento di ponente, vento da sud o nei periodi invernali quando aumenta la risacca. Non poteva però prevedere un incidente come quello di sabato mattina, quando una grande nave da crociera ha rotto gli ormeggi, mentre un evento meteo estremo colpiva Siracusa. Con la sua mastodontica stazza, è arrivata sin dentro Marina Yachting. “I danni alle imbarcazione sono risibili, abbiamo solo due barche a vela danneggiate, qualche barca con piccoli danni da urto, due piccoli natanti che sono andati a fondo”, racconta oggi Crispino. “Uno dei proprietari però era a bordo e stava rischiando la vita. In un video virale si sente uno dei nostro marinai che lo richiama invitandolo a scappare”.
Inevitabile porsi delle domande. Anzitutto su cosa è accaduto. “Forse avranno ceduto le cime della nave da crociera, che per fortuna e solo per fortuna ha avuto un solo momento di rotazione su se stessa, andando con la prua contro l’ormeggio e incagliandosi con la poppa nell’area antistante la Capitaneria di Porto. In caso contrario, avrebbe potuto travolgere anche il molo Zanagora”. Ecco perchè “nella sfortuna, è andata bene”. Intonsi sono infatti rimasti i pescherecci della marineria siracusana e tutto sommato sono lievi i danni alle banchine del Porto Grande.
“L’evento meteo, in quella portata, non era prevedibile. E’ però ovvio che queste imbarcazioni o i sistemi di ormeggio delle grandi navi non possono non prevedere la possibilità che si presenti un evento straordinario. Altrimenti il rischio sarebbe continuo nei confronti di chiunque. Ora, non sappiamo nello specifico cosa sia realmente successo. Se ci fosse fatto un evento preventivo – prosegue Luigi Crispino – si sarebbero invitate in quel caso le navi a mettersi lontano dagli ormeggi. Al momento, non possiamo sostenere nessuna tesi. Abbiamo solo una certezza: la nave si è staccata, c’è stato un tentativo di buttar giù un’ancora, solo quella di sinistra. Il Marina Yachting ha fatto quasi da freno insieme all’ancora e la nave si è così adagiata, schiacciando quello che ha schiacciato”.
Chi pagherà per i danni? “Abbiamo ricevuto una telefonata della Msc, sono arrivate delle rassicurazioni ancora generiche e superficiali. E’ venuto un perito che secondo me non può rendersi conto di nulla. La struttura del Marina Yachting in questo momento non è agibile e va rimossa parzialmente o comunque messa in sicurezza con dei controlli subacquei. Sono vicende che comunque possono verificarsi. Una nave ad esempio – ricorda Crispino – in uscita dall’approdo di Messina si è trascinata i pontili del Marina del Nettuno. Quello è stato probabilmente un errore di manovra. Fin quando non ci sono morti e feriti, ne discutiamo tutti in maniera un po’ più serena”.
Il porto Grande è sicuro? “Il vento rende il porto di Siracusa il più sicuro in assoluto, perché non crea risacca ma solo una minima ondina. Ed è il riparo ottimale per le imbarcazioni. Brutto essere classificati come luoghi in cui c’è pericolo”, la risposta di Crispino.




Targhe alterne, la bocciatura di Cavallaro (FdI): “soluzione surreale e anacronistica”

“Stiamo assistendo ad un dibattito surreale”. Così il consigliere comunale di FdI, Paolo Cavallaro, commenta il botta e risposta sulle targhe alterne a Siracusa tra il collega Scimonelli e l’assessore Enzo Pantano. “Surreale perchè avviene fuori dall’aula consiliare e proponendo uno strumento oramai desueto e che lascia sempre irrisolte le cause dell’inquinamento ambientale. E l’assessore Pantano ne approfitta per rimarcare la bontà dell’azione politica scellerata della prima e seconda amministrazione Italia che, massacrando la viabilità cittadina, punta in modo sistematico ad accentuare il senso di colpa dei cittadini, colpevoli di usare troppo l’autovettura, come se fosse un capriccio e non una legittima necessità”, spiega Cavallaro.
Il consigliere di opposizione si sofferma sulle “file caotiche nelle zone adiacenti al viale Zecchino e alla via Tisia, tormentate da mesi da lavori infiniti che vedono aprire e chiudere strade senza adeguato preavviso, costringendo gli automobilisti ad assurdi incolonnamenti Oramai, presi dallo sconforto, i cittadini tentano le strade più sicure, proprio per evitare lo sbarramento dell’ultima ora. E i commercianti meditano la vendita dell’attività ed il trasferimento in luoghi più accessibili”. Cavallaro ricorda poi le file in via Von Platen causate dalle piste ciclabili, come anche in viale Tica o sulle vie limitrofe al Santuario, includendo nell’elenco anche viale Teracati.
“E’ da miopi pensare di cambiare le abitudini dei cittadini, caricandoli di sensi di colpa, senza pensare con rispetto a chi usa l’autovettura per scelta o a chi è costretto ad usarla per necessità, dovendosi prendere cura degli spostamenti dei disabili, degli anziani o dei piccoli cittadini”.
Nel mese scorso in città ci sono stati ben dodici sforamenti ai valori guida indicati dall’OMS per le polveri sottilissime pm 2,5. “L’assessore Pantano deve spiegare ai cittadini a che punto è l’ultimazione dei parcheggi in via Mazzanti e in via Damone, perchè non è stato ancora reso fruibile h24 il parcheggio di via Elorina, per e da il centro storico di Ortigia, perchè non è stato ancora attivato il sistema di scuolabus (questo si che potrebbe ridurre notevolmente il traffico cittadino), perché non sono stati ancora avviati i lavori per la sicurezza dei piccoli/grandi studenti della scuola di Via Regia Corte, mentre sono state realizzate le ciclabili in viale Tica con gli autobus privi di area di sosta che tutte le mattine si muovono a fatica in mezzo al traffico cittadino, insieme a bambini, monopattini e autovetture, nel mezzo di uno scenario di sopravvivenza che farebbe impallidire tutti gli esperti in viabilità e sicurezza stradale”.
Cavallaro non condivide poi il parere dell’assessore Pantano secondo cui le azioni intraprese dall’amministrazione comunale hanno avuto il fine di migliorare la qualità di vita dei cittadini. “Finora la qualità è peggiorata notevolmente, lo dicono anche le impietose classifiche, ed è arrivato il momento che le leggano anche i governatori di questa città”.




Targhe alterne a Siracusa, la proposta di Scimonelli trova il “like” dell’amministrazione

Potrebbero tornare le targhe alterne a Siracusa. L’ultima volta fu con Visentin sindaco e le domeniche ecologiche per riportare in controllo traffico ed inquinanti, in particolare le polveri sottili. Ed anche questa volta, a preoccupare sono i livelli di pm 2,5. Dietro sollecitazione del consigliere comunale Ivan Scimonelli (Insieme), l’assessore Enzo Pantano apre all’idea. “Valuteremo questa ed altre soluzioni che abbiano come obiettivo quello da noi tutti auspicato, producendo una proposta che trasmetteremo alla presidenza del Consiglio comunale”.
Ma l’assessore alla Mobilità e Trasporti rivendica “l’attenzione che l’amministrazione ha sul tema” ricordando gli interventi nati per limitare il peso del traffico sulla qualità dell’aria cittadina. “La realizzazione di piste ciclabili, la riqualificazione di alcune parti della città con un aumento significativo degli spazi pedonali rispetto a quelli carrabili, il potenziamento del tpl che insieme al consiglio comunale contiamo di migliorare ancora tanto, la realizzazione di nuovi parcheggi e il completamento di alcuni esistenti insieme a tante altre azioni che metteremo in atto con l’aiuto del Consiglio comunale hanno come traguardo finale il miglioramento della qualità della vita dei cittadini tutti attraverso la promozione di comportamenti che favoriscano una mobilità sostenibile”, sottolinea Pantano.
Ma si tratta di azioni che produrranno effetti nei mesi e negli anni a venire. Motivo per cui, nell’immediato, potrebbe tornare utile anche il ricorso alle targhe alterne, magari una volta a settimana, per cercare di riportare sotto la soglia di guardia i dati circa gli sforamenti forniti da alcune centrali ambientali della rete Arpa a Siracusa.

Vincenzo Pantano




Bimbo colpito da un cornicione durante il “ciclone”: “Salvato da un angelo in carne ed ossa”

Per certi versi è la storia di un “angelo” che salva un bambino, per altri il racconto di una sanità pubblica che a volte funziona benissimo, altre un po’ meno. Ad accomunare entrambe le prospettive è comunque, per fortuna, il lieto fine.
Il downburst (quel fenomeno meteo simile ad una tromba d’aria) della mattina dell’Epifania conta, a Siracusa, anche il piccolo protagonista (suo malgrado) di un episodio che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi se i pezzi non si fossero velocemente composti in modo tale da poter raccontare la vicenda con un sospiro di sollievo finale.
Un bambino di 8 anni si trovava in piazza Duomo con i propri genitori, per partecipare a Pompieropoli, la manifestazione a cui i Vigili del Fuoco danno vita nel giorno della Befana, iniziativa amatissima dai più piccoli.
“Quando abbiamo visto che il cielo si stava velocemente annuvolando- racconta Luana, la madre- ci siamo subito mossi verso via Cavour nella speranza di raggiungere la nostra auto prima che piovesse. Non ne abbiamo avuto il tempo e , svoltando verso via Gargallo, ho avvertito il rumore di vetri frantumati, mentre vedevo gli ombrelloni dei locali pubblici volare spostati dalla potenza del vento. In quello stesso momento mio figlio ha iniziato ad urlare: “mamma, la testa!”. Non riuscivo a capire- questione di frazioni di secondi- In testa aveva un berretto e sopra ancora il cappuccio del giubbotto. Ho capito che urlava di dolore, ho controllato e ho visto sgorgare una quantità di sangue davvero impressionante dalla sua testa. Non abbiamo avuto il tempo di capire cosa stesse accadendo, ma certamente eravamo tutti terrorizzati”.
Un pezzo di cornicione, distaccatosi a causa delle forti raffiche di vento da un balcone, è piombato sul capo del bimbo, causando un taglio lineare, dagli effetti probabilmente attutiti dal fatto che il piccolo fosse protetto dai due cappucci.
A questo punto della storia subentra un elemento che probabilmente è stato quello risolutivo, quell'”angelo senza nome” di cui parla Luana, con profonda gratitudine.
“Qualcuno, un uomo, ci ha spinti dentro un negozio ed ha prestato un primo soccorso al bambino, tenendo bloccata la ferita, in attesa che arrivasse l’ambulanza. Deve essersi trattato di una persona che aveva nozioni di base di primo soccorso. Ha saputo lucidamente e velocemente muoversi e credo che senza di lui le cose avrebbero potuto prendere una piega diversa. In quel momento non ho nemmeno pensato di chiedergli chi fosse. Adesso vorrei saperlo, per ringraziarlo. Un altro ringraziamento va al prezioso personale del 118, che mi ha aiutata molto, restando al telefono con me fino all’arrivo, per monitorare la situazione, incoraggiarmi e suggerirmi il da farsi”.
Una volta arrivato al Pronto Soccorso dell’ospedale Umberto I di Siracusa, il bambino è stato sottoposto alle cure del caso, cavandosela con quattro punti di sutura ed una prognosi di sette giorni.
Il ricordo si fa meno gradevole, per la madre, quando si arriva al momento in cui, da protocollo, il figlio è stato indirizzato verso Pediatria.
“Lì l’attesa per essere sottoposto a visita è stata lunghissima- racconta Luana- Oltre un’ora e mezza seduto sulla panchina ad aspettare. A me non sembrava ci fossero altre emergenze. Ho chiesto più volte, ma non succedeva niente. Ad un certo punto, particolarmente adirata, ho chiesto che mi firmassero un documento che mi consentisse di rivolgermi ad un altro ospedale, ma nemmeno in questo ho avuto riscontro. Infine mi sono rivolta al personale del posto di polizia dell’ospedale. Un poliziotto ha raggiunto il reparto di Pediatria, nello stesso momento i sanitari dell’Unità hanno chiamato mio figlio e l’hanno visitato. Ecco, questo passaggio non lo ricordo affatto con piacere- confessa Luana”.
Resta la gioia per il lieto fine e la convinzione che quel signore spuntato dal nulla nel momento peggiore della storia, sia “un angelo volato dal cielo”, in carne ed ossa, certo, con un nome e cognome, ma “inviato” sul posto dalla provvidenza.
Il bambino sta bene. Da grande tifoso del Siracusa Calcio è stato felicissimo quando la società, appreso quanto accaduto, gli ha dedicato un post sui social.
“Non riesco a non pensare al terrore di quei momenti- conclude mamma Luana- Li rivivo come in un loop ma è andata davvero bene e questo per me noi tutti è motivo di grande gioia”.




Evasione dai domiciliari e possesso di droga: nuovamente arrestato, aveva rapinato una tabaccheria

Evasione dai domiciliari e detenzione di droga ai fini di spaccio.
I Carabinieri della Sezione Radiomobile di Siracusa hanno arrestato con queste accuse un uomo di 41 anni, già noto alla giustizia.
Il 41enne, nonostante sottoposto ai domiciliari per furto aggravato perpetrato ai danni di una tabaccheria di Siracusa lo scorso maggio 2023, non si trovava in casa quando i militari hanno raggiunto la sua abitazione per i controlli di rito. A seguito di ispezione, i carabinieri hanno anche rinvenuto 50 dosi di cocaina e 25 “bustine” di hashish, per un peso complessivo di circa 26 grammi.
Lo stupefacente è stato sequestrato, mentre l’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso il carcere “Cavadonna” di Siracusa.




Prima seduta del 2024 per il Consiglio comunale di Siracusa: i temi in trattazione

Il Consiglio comunale di Siracusa torna in aula domani, martedì 9 gennaio, alle 10, per la prima seduta del 2024.
Oltre all’approvazione dei verbali delle precedenti sedute, previste la trattazione della proposta di istituzione di una “Commissione speciale sul nuovo Ospedale”; poi un ordine del giorno a firma Ivan Scimonelli sulla “Sicurezza e sorveglianza degli impianti sportivi comunali”; e infine la trattazione dell’interpellanza di Paolo Cavallaro sull’appalto dei rifiuti comunali.




Spacciatore con arma modificata in casa, scatta l’arresto per un 38enne siracusano

Sempre alta l’attenzione della Polizia di Stato per contrastare la vendita e il consumo di sostanze stupefacenti.
Nel corso dei quotidiani controlli, gli agenti delle Volanti della Questura di Siracusa hanno arrestato un uomo, di 38 anni, trovato in possesso di 10 dosi di hashish e 0,45 grammi di cocaina oltre ad una pistola modificata.
Nello specifico, i poliziotti hanno sottoposto a controllo l’uomo in via Santi Amato trovandolo in possesso della droga. Successivamente, la perquisizione svolta a casa dell’arrestato ha permesso di rinvenire e sequestrare, nascosta in un armadio, una pistola a salve marca “Bruni”, a canna libera poiché priva di tappo rosso, modificata per lo sparo e resa potenzialmente pericolosa.