Scimonelli boccia il marketing Sais: “Sporcata la città”

“Sais, il gestore del trasporto pubblico locale, inizia la sua campagna di comunicazione nella maniera più inappropriata”. Il capogruppo di Insieme in Consiglio comunale, Ivan Scimonelli, boccia il ricorso a materiale pubblicitario che ha finito per sporcare diverse zone della città. “Ritengo che l’azienda abbia adottato una strategia di comunicazione errata e affiggere dei cartelli di carta leggera sugli alberelli delle vie cittadine non è smart, per di più se ancorati con un elastico debole. E’ bastata una serata umida e con un pò di vento come quella di ieri sera, per sporcare ancora di più i nostri marciapiedi”, aggiunge Scimonelli.
“L’obiettivo di qualsiasi campagna di comunicazione dovrebbe essere quello di informare il pubblico in modo chiaro e responsabile, promuovendo al contempo la sostenibilità ambientale e il rispetto per il patrimonio cittadino. Tuttavia, sembra che Sais abbia mancato questo obiettivo, causando disagi e commenti negativi tra i passanti. Ieri passeggiando per corso Gelone non si potevano non notare i nuovi cartelli di carta Sais a terra”. Motivo per cui il consigliere di opposizione chiede all’azienda “di ritirare immediatamente questa campagna pubblicitaria e di assumersi la responsabilità di adottare misure intelligenti e sostenibili. La società è invitata a prendere misure concrete per riparare ai danni causati, compresa la rimozione di tutti i manifesti affissi sugli alberi. Inoltre, si chiede a Sais di riconsiderare le sue strategie di comunicazione, garantendo che siano allineate con i valori della comunità e rispettino l’ambiente”.




McDonald’s apre un nuovo ristorante a Siracusa, venerdì 15 dicembre l’inaugurazione

Il nuovo ristorante McDonald’s di Siracusa, situato in via Necropoli del Fusco presso il Centro Commerciale Archimede, aprirà domani, venerdì 15 dicembre; nel locale lavoreranno 45 persone.
Il ristorante è completo di McCafé che, luogo ideale per una colazione o una pausa, offre ai clienti la possibilità di gustare con calma un caffè di qualità e un’offerta varia di soft drink e prodotti da forno.
Il ristorante ha 105 posti a sedere tra interno ed esterno. È inoltre dotato di kiosk digitali grazie ai quali è possibile ordinare in autonomia, personalizzando alcune ricette e modificando le quantità degli ingredienti. Una volta effettuato l’ordine ai kiosk, il cliente si può accomodare dove desidera, aspettando che i prodotti acquistati gli vengano serviti al tavolo direttamente dal personale McDonald’s. L’ordine può essere effettuato e gustato presso il ristorante anche richiedendolo direttamente dal proprio tavolo tramite app.
Il nuovo ristorante di Siracusa è aperto da domenica a giovedì dalle 8:30 alle 23, venerdì e sabato dalle 8:30 alle 24. Nel locale è inoltre attivo anche il servizio di McDelivery.

comunicazione a cura dell’azienda




Vigile urbano aggredito a Priolo per una multa, denunciato automobilista

Una gente della Polizia Municipale di Priolo è stato aggredito. La sua colpa? Avere sanzionato un’automobilista per un’infrazione. L’episodio è avvenuto due sere addietro ma solo adesso è diventato di dominio pubblico. In una zona centrale della cittadina, il vigile urbano ha notato un veicolo posteggiato in prossimità di un incrocio. Mentre stava per contestare la sanzione, un uomo si è avvicinato ed ha iniziato ad insultare e minacciare gli agenti, finendo per aggredire fisicamente uno dei due.
Condotto presso gli uffici del comando per l’identificazione, è stato denunciato per violenza a pubblico ufficiale, resistenza e rifiuto di declinare le proprie generalità.
Il sindaco Gianni ha condannato l’accaduto esprimendo piena solidarietà all’agente aggredito ed ai colleghi minacciati.

foto archivio




Priolo, alberi a rischio caduta: affidati i lavori di potatura per la messa in sicurezza

Dopo gli episodi di distacco e caduta rami delle settimane scorse, sono stati affidati i lavori di potatura degli alberi di via Pirandello e via Prati, a Priolo. “Si tratta di interventi di messa in sicurezza”, spiega il sindaco di Priolo, Pippo Gianni. Insieme al neo insediato assessore Tonino Margagliotti, ha così affrontato la risoluzione della problematica degli alberi ad alto fusto a rischio caduta.
“L’intervento si inserisce in un quadro più ampio relativo alle manutenzioni periodiche ed è di fondamentale importanza per la cura degli alberi e per preservare la sicurezza dei cittadini”, dicono gli amministratori priolesi.




Al parco giochi con la droga in tasca, i Carabinieri arrestano 21enne ad Augusta

Un 21enne è stato arrestato dai Carabinieri ad Augusta. Era al parco giochi con 9 dosi di hashish addosso, verosimilmente pronte per essere spacciate. I militari lo hanno sottoposto a perquisizione ed hanno così scoperto lo stupefacente. Hanno esteso i controlli anche all’abitazione del ragazzo, dove hanno trovato altre 60 dosi occultate tra i mobili di casa e all’interno dell’imbottitura di un casco da motociclista.
La droga è stata sequestrata per i successivi esami di laboratorio e l’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato posto ai domiciliari e sottoposto – dopo la convalida – all’obbligo di dimora ad Augusta.




Forestali, Auteri (FdI): “L’emendamento di Spada non risolve il problema”

“Sbagliato l’emendamento sui Forestali approvato in Commissione Bilancio dell’Ars. Non risolve il problema”.
Il deputato regionale Carlo Auteri di Fratelli d’Italia contesta la proposta, poi approvata, del Pd, che vede tra i firmatari anche il parlamentare regionale siracusano Tiziano Spada.
“Il collega Spada- sostiene Auteri- in questo modo non aiuta alla risoluzione del problema. L’assessore Luca Sammartino dovrebbe, invece, assumersi la responsabilità, prima dell’estate, degli incendi che devastano il nostro territorio”.
Secondo l’esponente di maggioranza la strada da seguire sarebbe un’altra. “Aumentare a tutti le giornate di lavoro, per garantire maggiore controllo durante la stagione calda. Sarà altrimenti inutile, in estate, piangere sull’emergenza roghi”.
Il punto su cui Auteri sofferma lo sguardo è, in particolare, quello che riguarda l’aumento delle giornate lavorative ai 78isti, che diventano 101isti. Passano, quindi, da 78 a 101 giornate di lavoro in un anno.

Foto: repertorio, un incendio divampato tra i boschi di Buccheri.




Lavoro agile verso lo stop, lettera aperta dei Lavoratori Fragili Uniti

La proroga al lavoro agile, in scadenza alla fine del mese, il 31 dicembre 2023.
E’ quanto chiede il gruppo Lavoratori Fragili Uniti, che si è costituito anche sui social e rappresenta circa 10 mila iscritti. Siamo membri del gruppo “Lavoratori fragili uniti” presente su Facebook, e di altri gruppi formati da lavoratori e lavoratrici fragili per un totale di oltre 10.000 iscritti.
In una lettera diffusa nelle ultime ore, il gruppo chiede al Governo, ai senatori ed ai deputati, nonché a tutte le istituzioni competenti di provvedere con urgenza alla proroga per tutti i lavoratori fragili, con le tutele strutturali necessarie per i lavoratori fragili.
“Purtroppo-si legge nel documento- nonostante l’emendamento presentato da Orfeo Mazzella, insieme ad altri esponendi del Movimento 5 stelle, la fiducia al decreto milleproroghe non ne ha consentito la votazione, lasciando i lavoratori fragili senza tutele. Il tema sarebbe stato affrontato anche dal senatore siracusano del Pd, Antonio Nicita, con un apposito emendamento. Ad oggi, tuttavia, la scadenza e prossima e nessuna soluzione è stata adottata. Secondo il gruppo, dunque, servono ulteriori emendamenti, da approvare alla svelta, entro la fine dell’anno.
“Ricordiamo -fa presente il gruppo- che i lavoratori fragili sono affetti da gravissime patologie che minano il sistema immunitario come tumori, trapiantati, malattie autoimmuni che costringono ad assumere immunosoppressori a vita. Sicuramente tutti voi avete o avrete avuto un parente, un fratello, un genitore, un cugino affetto da una di queste gravi patologie. Noi siamo quel fratello, genitore, cugino, figlio, amico. Noi siamo la categoria di lavoratori più debole e, per tale motivo, il Governo ed il Parlamento hanno l’obbligo morale di tutelarci”.
La Tutela dei lavoratori fragili e dei caregiver -ricordano i lavoratori fragili- era al centro del programma della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni – La promessa va mantenuta”.
Il gruppo si appella anche ai sindacati, a cui chiede di fare da pungolo affinché le tutele per i lavoratori fragili vengano inserite a livello contrattuale.




Marcia della Targia, manifestazione del Comitato Antincendio Siracusano

Mentre alla Regione si lavora ad emendamenti sull’impiego dei forestali che possano contenere l’emergenza incendi che si ripropone ogni estate, il Comitato Antincendio Siracusano organizza una manifestazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema. Si chiama “Marcia della Targia” e si svolgerà sabato 16 dicembre dalle 10 alle 13 con l’obiettivo di far comprendere come occorra superare l’ottica della rassegnazione per agire prima che sia troppo tardi.
La scelta del luogo non è affatto casuale, dopo il devastante incendio che lo scorso anno riguardò proprio l’area delle Cantine Pupillo.

Il cammino partirà da lì e si svilupperà attraverso un percorso ad anello nei luoghi bruciati la scorsa estate dagli incendi, attraversando le aree interessate dal fuoco. Lungo il tragitto alcuni artisti con le loro performance daranno nuovamente vigore e bellezza ai luoghi.

Il Comitato antincendio Siracusano, costituito per promuovere la partecipazione attiva della società civile sul tema del contrasto agli incendi e collaborare con le Istituzioni al fine di prevenire, intervenire e reprimere ogni forma di incendio, ha organizzato questa manifestazione “in un luogo identitario per i Siracusa, ricco di testimonianze storiche ed archeologiche che ha subito, però, lo scempio dovuto al fuoco, nell’attesa che venga realizzato un adeguato piano di rimboschimento di tutta l’area”.

La richiesta è quella di progettare azioni utili alla prevenzione, repressione degli incendi e rimboschimento, “considerato che tutta la Sicilia ed il nostro territorio sono ormai a rischio desertificazione a causa di disegni criminali che spesso si avvantaggiano e lucrano sulle aree percorse dal fuoco”.
La manifestazione è aperta alla cittadinanza, “per dare insieme un segnale forte di cambiamento”.




Santa Lucia, la violenza e il femminicidio: “Non rassegniamoci al male”

Di seguito la versione integrale del discorso dal bancone, pronunciato dall’arcivescovo di Siracusa, Francesco Lomanto, all’uscita del simulacro dalla Cattedrale

Carissime sorelle e carissimi fratelli,
siamo in festa nel giorno in cui celebriamo la santità e la bellezza di Santa Lucia, vergine e martire siracusana, nostra patrona.
Lucia ci insegna con la sua vita la bellezza della centralità di Cristo e del Vangelo. Il martirio è stato causato dalla sua coerenza di fede in Cristo e dal suo vivere sul serio il Vangelo. La fede di Lucia ha così prodotto frutti di carità che ancora oggi continuano ad evangelizzare il nostro popolo. La celebrazione della festa di Santa Lucia significa per noi accogliere i suoi luminosi esempi per incarnarli nel nostro cammino di fede e trasmetterli agli altri con la nostra testimonianza di vita.
La nostra festa, però, è segnata dal dolore per i fatti che sconvolgono la serena convivenza a causa del flagello della guerra, della barbarie della violenza e della piaga del femminicidio di cui ogni giorno facciamo esperienza e che riempiono le pagine dei giornali dei nostri giorni.
È doloroso e umiliante assistere ancora oggi a tanta viltà e prepotenza di chi offende o addirittura uccide l’altro. Chi usa violenza verso una donna, o verso una persona indifesa o verso gli altri, commette violenza contro Dio, contro Santa Lucia e contro ogni persona. In ogni donna umiliata e aggredita viene offesa la dignità di ciascuno di noi. Chi mortifica una donna, non offende solo quella donna, ma oltraggia anche ogni madre, ogni sorella, ogni figlia e figlio di Dio. Nell’altro non c’è solo mio fratello e mia sorella, ma c’è Dio stesso. Mentre festeggiamo Santa Lucia, diciamo basta a ogni forma di violenza e di sopraffazione.
Anche Santa Lucia ha sperimentato tempi di persecuzione e di violenza per la sua fede in Dio, vivendo sulla sua pelle le conseguenze del peccato e della insensatezza umana, senza mai perdere, tuttavia, la speranza in Dio.
Oggi, con Santa Lucia, guardiamo a Gesù, unica nostra speranza, che ha consegnato al mondo il Vangelo delle Beatitudini per farci aderire pienamente al progetto che Dio attua costantemente nell’umanità e nella storia.
Gesù ci dona la Pace Dio, ci insegna la via del rispetto dell’altro e ci dà la speranza certa dell’azione di Dio in noi.
La Pace è prima di tutto un dono di Dio, ma è anche un valore da custodire ogni giorno. È un dono che viene dall’alto, ma anche frutto di un impegno condiviso. La Pace di Dio deve diventare lo stile della nostra vita e delle nostre scelte, seminando il bene e rigettando ogni forma di male e di violenza.
La Pace, dono di Dio, si costruisce ogni giorno, rispettando tutti e ciascuno, tutelando deboli e indifesi, seminando bontà e bellezza. La Pace di Dio deve diventare pace sociale e pace familiare.
Con Santa Lucia e San Francesco preghiamo:
«O Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace:
dove è odio, fa’ ch’io porti amore,
dove è offesa, ch’io porti il perdono,
dove è discordia, ch’io porti la fede,
dove è l’errore, ch’io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch’io porti la speranza».
La Pace, ci insegna Santa Lucia, si alimenta nella fede in Dio e nella speranza certa della sua azione nella storia. Dio è presente e agisce con le nostre mani, cammina con i nostri piedi, genera cultura nuova nelle opere di chi accoglie il dono dello Spirito della Carità.
Carissimi fratelli e sorelle, non rassegniamoci dinanzi al male, ma con Santa Lucia, crediamo alla forza del bene Dio. Facciamoci strumenti della sua Pace e del suo Amore, affinché venga debellata ogni forma di cattiveria, di prepotenza e di violenza.
Santa Lucia, nostra sorella e patrona, ci insegni a seminare nei cuori la Pace che è Gesù, ci aiuti a costruire una storia più bella e più luminosa, a seminare la Speranza dell’azione di Dio che opera in noi.
Evviva Santa Lucia
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Vent’anni di Foulard Verdi, le portatrici delle reliquie di Santa Lucia

Compiono proprio oggi vent’anni i “foulard verdi”, ovvero le portatrici delle reliquie di Santa Lucia. Si dovette attendere il 13 dicembre del 2003 per vedere riconosciuto un ruolo nella Festa anche alle donne. E fu una intuizione di padre Caracciolo. Lo ricorda oggi Elena Artale, deputata della Cappella di Santa Lucia. “Volle fortemente il gruppo di donne per colmare, disse, un vuoto relativo alla presenza della donna in una Festa in cui tutto facevano gli uomini”, racconta su FMITALIA.
Erano inizialmente 33, oggi le “portatrici” sono oltre 700. Tutte donne, dai 18 ai 55 anni, selezionate per altezza in occasione delle processioni di dicembre, maggio e per la festa delle reliquie di gennaio. Per diventare foulard verde bisogna presentare domanda in Arcidiocesi e almeno una volta ogni due anni si viene chiamate a portare le reliquie. In occasione dell’Ottava, poi, nel breve tratto interno al Santuario della Madonna delle Lacrime altre donne, anche non foulard verde, hanno la possibilità di trasportare le reliquie siracusane di Lucia.
Elena Artale divenne foulard verde nel 2007, poi dieci anni dopo l’ingresso nella Deputazione. Fu la più giovane deputata della storia, un primato recentemente “battuto” da Francesca Patti.
Non solo impegno in processione – con servizio di preghiera e d’ordine – i foulard verdi si impegnano anche nel sociale. “Organizziamo ad esempio la giornata della carità e domenica prepareremo il pranzo alla mensa dei poveri di via Nome del Gesù, gestita dalla Fondazione San Martino di Tours. E abbiamo rinnovato la tradizione dell’asinello Gastaldo che porta i doni con Lucia. Regali per i bimbi meno fortunati, che abbiamo consegnato a Bosco Minniti, con l’asinello in chiesa grazie a padre Carlo d’Antoni. Abbiamo consegnato regali a 50 piccoli siracusani”, spiega la Artale.
Un giorno una donna diventerà anche berretto verde? “Non credo, non me ne vogliano le donne. Ma è davvero un problema di fisico. Il simulacro pesa oltre una tonnellata e servono 48 uomini per portarlo a spalla. Difficile per una donna, ma non è importante. Noi ci riconosciamo nelle reliquie”.