Il G7 Agricoltura del 2024 a Siracusa, l’annuncio a Bruxelles

Siracusa sarà la sede del prossimo G7 dell’Agricoltura. La decisione era nell’aria da alcuni mesi ed è stata ufficializzata oggi dal Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, al termine del Consiglio Ue Agricoltura e Pesca di Bruxelles.
Il vertice internazionale si svolgerà a settembre 2024. “Un’opportunità unica per promuovere le eccellenze dell’agroalimentare italiano e del rinomato settore vinicolo”, commenta il deputato di Fratelli d’Italia, Luca Cannata. “Siracusa è la cornice ideale per un appuntamento di così grande risonanza internazionale, unendo storia, cultura e tradizione a un settore agroalimentare in continua crescita con peculiarità e prodotti riconosciuti nel mondo. Mi sto attivamente impegnando e confrontando con il ministro al fine di definire su Siracusa l’organizzazione di questo evento, affinché la nostra provincia possa mostrarsi al mondo come un centro di eccellenza e di innovazione nel settore agroalimentare e vitivinicolo”.
Il G7 Agricoltura abbraccerà tutte le eccellenze del comparto agroalimentare, coinvolgendo i principali ministri dell’Agricoltura dei principali Paesi industrializzati. Il vertice riunisce annualmente i leader di Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti e integra il ruolo del G20. L’ultima volta si era riunito in Italia nel 2017 a Taormina, mentre per la parte agricola la città ospitante, scelta dall’allora ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, è stata Bergamo. Ad aprile 2023 si è tenuto in Giappone, a Miyazaki.
Siracusa ospitò nel 2009 al Castello Maniace il G8 Ambiente.




Il peso del passato: 6,9 milioni di euro per la fallita Sogeas, 24 si in Consiglio comunale

Dopo la variazione di bilancio dei giorni scorsi, il Consiglio ha approvato stamani la proposta di riconoscimento del debito fuori bilancio di 6 milioni 939 mila euro per chiudere in maniera tombale i contenziosi con Sogeas, la società, poi fallita, che ha gestito il servizio idrico in un recente passato. L’importo coprirà gli effetti di una sentenza con la quale il Comune è stato condannato in primo grado a pagare un debito, a saldo di investimenti non ammortizzati per impianti, macchinari e manutenzione straordinaria (più Iva), di 6 milioni 912 mila 286 euro ai quali si sarebbero dovuti aggiungere circa 5 milioni tra spese e interessi moratori. L’intesa raggiunta con la curatela fallimentare di Sogeas prevede il pagamento dell’intera somma e la rinuncia agli interessi moratori. Tale impegno sarà onorato ricorrendo a un mutuo ventennale, possibilità concessa dalla legge per gli indebitamenti da investimenti. Sono stati 24 i voti a favore, 4 quelli contrari. Il Consiglio ha inoltre votato l’immediato esecutività della delibera.
Erano stati l’assessore Pietro Paolo Coppa da un lato a spiegare la convocazione d’urgenza legata alla scadenza, domani, per l’accensione del mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti; ed il Ragioniere generale Giorgio Giannì, dall’altro, a ripercorrere l’iter procedurale che ha portato all’odierna delibera.
Al dibattito sulla convocazione d’urgenza hanno dato il loro contributo i consiglieri Messina, Zappalà e Paolo Romano che hanno eccepito la regolarità della sua trattazione. Sul punto successivo, quello del riconoscimento del debito, sono intervenuti i consiglieri Cavallaro e Milazzo che hanno richiamato, tra l’altro, le responsabilità politiche ed amministrative nel merito della gestione della pratica; e Zappalà che invece ha chiesto da un lato l’istituzione di una Commissione d’inchiesta sui debiti fuori bilancio; ed invitato l’Amministrazione a fornire un quadro sulla situazione debitoria dell’Ente.
“Ho votato contro il debito fuori bilancio. Sulle spalle dei cittadini per 20 anni i costi del mutuo per corrispondere circa 7 milioni di euro. E ciò senza che siano state accertate le responsabilità, senza che nessuno abbia spiegato perché non sia stata transatta la causa già dopo la sentenza del CGA che ebbe a confermare la sentenza del Tar che decise per la giurisdizione del giudice ordinario”, dice Paolo Cavallaro. “Certo, la transazione limita i danni, ma una definizione prima della pronuncia del giudice ordinario in primo grado sarebbe stata certamente più vantaggiosa. Prendo atto che la transazione è stata approvata dalla maggioranza consiliare, indebitando i cittadini per i prossimi vent’anni”.




Perchè la cancellazione dell’Archimede ha il retrogusto amaro dell’ingiustizia

C’è un principio pericoloso che rischia di passare insieme al piano di dimensionamento scolastico, varato dalla Conferenza regionale. E cioè che sia più conveniente fare i “furbi” invece che rispettare norme, seguire correttezza e legalità. Prendiamo il caso dell’istituto comprensivo Archimede di Siracusa, cancellato e destinato ad essere smembrato. La scuola vanta 717 alunni iscritti, sotto al parametro di 900 indicato dalle norme nazionali ma comunque al di sopra della soglia media del siracusano. Non solo, nell’anno scolastico 2018/19 – spiegano dagli uffici amministrativi dell’Archimede – sono state rifiutate circa 160 nuove iscrizioni. E questo per rispettare pedissequamente la capienza massima imposta dai Vigili del Fuoco. Se la scuola avesse tenuto un atteggiamento meno prudente – come alcuni casi del recente passato dimostrano possa anche accadere – oggi si ritroverebbe con una media iscrizioni nel quinquennio che l’avrebbe messa al riparo da ogni sorpresa.
Anche su questo dato farà leva Palazzo Vermexio, nella difesa di una delle più antiche istituzioni scolastiche cittadine, dedicata alla memoria del genio matematico dell’antichità. Luca Piccione, vicepreside, è stato anche lui un alunno dell’Archimede e non accetta oggi di vedere cancellata una storia che affonda le sue radici ai tempi dell’unità d’Italia. “Non può sparire da un giorno all’altro, applicando freddamente criteri politici ed economici che vanno contro la storia e la realtà”, commenta su FMITALIA.
Per venerdì 15 dicembre la scuola ha chiamato a raccolta i suoi ex alunni. Appuntamento alle 18, nell’auditorium del plesso di via Caduti di Nassirya. Nei giorni scorsi, un affollato e straordinario Consiglio d’Istituto aveva raccolto la vicinanza dell’amministrazione comunale (presente con il sindaco Italia ed il vice Bandiera) e del deputato regionale Gilistro (M5S). “Abbiamo acceso i riflettori sul nostro caso e non vogliamo che si spengano, sino a quando la questione non sarà risolta. Chiediamo l’appoggio di tutti”, spiega la presidente del Consiglio d’Istituto dell’Archimede, Valeria Guzzardi. La dirigente scolastica, Giusy Aprile, evita prudenzialmente dichiarazioni pubbliche ma continua a lavorar nell’interesse della scuola. Dettaglio: l’Aprile è stata per anni una bandiera della legalità, come referente provinciale di Libera, l’associazione contro tutte le mafie.
Per il momento, si tenta la via del dialogo politico con l’assessore regionale Turano. Ma difficilmente, nel decreto regionale finale, ci si discosterà dalle indicazioni della Conferenza regionale. E aprire una deroga nel siracusano significherebbe doverne concedere altre negli altri territori. Motivo per cui appare più che probabile la necessità di procedere – da parte del Comune di Siracusa – con una richiesta di istanza di annullamento in autotutela del provvedimento che riguarda l’Archimede e, in seconda battuta, con un ricorso alla Giustizia Amministrativa.




Dimensionamento scolastico, il Comune di Noto si muove a difesa dell’Aurispa

Si muove il Comune di Noto contro il piano di dimensionamento scolastico. La Conferenza regionale ha previsto l’accorpamento del comprensivo Aurispa della cittadina barocca. E contro quella decisione, il sindaco Corrado Figura ha presentato all’Assessore regionale all’istruzione, Mimmo Turano, istanza di annullamento in autotutela.
“La difesa dell’istituto Aurispa va oltre il mantenimento di una struttura amministrativa scolastica; è una lotta per il diritto all’istruzione nel nostro territorio, per garantire che ogni studente di Noto abbia accesso a un’istruzione di qualità. L’istruzione a Noto deve essere protetta e valorizzata, ora più che mai”, le parole del sindaco.
Come nel caso dell’Archimede di Siracusa, anche per il comprensivo di Noto (circa 600 studenti) non era emerso alcun rischio in conferenza provinciale. Poi la decisione della Conferenza Regionale, contro cui adesso si mobilita l’amministrazione comunale netina che chiede venga tenuta in considerazione l’estensione del territorio di Noto e la centralità dell’azione di quell’istituto scolastico.




Emendamento “salva scuola” del senatore Nicita, anche il Pd supporta l’Archimede

E’ battaglia per cercare di limitare l’impatto delle nuove norme del piano di dimensionamento scolastico in Sicilia. Si mobilitano i Comuni, pronti a subissare Palermo di istanze di revoca in autotutela del provvedimento varato dalla Conferenza Regionale. In provincia di Siracusa, sono soprattutto Noto e il capoluogo quelli pronti allo scontro: politico intanto, ma diventerà legale subito dopo con l’eventualità di ricorsi al Tar per difendere il comprensivo Archimede (Siracusa) e l’Aurispa (Noto).
A livello nazionale, ci prova il senatore del Pd Antonio Nicita. Il politico siracusano è firmatario di un emendamento in legge di Bilancio – ne ha presentati oltre 300 – con cui chiede al governo di derogare di un ulteriore 30% le possibilità di deroga per Sicilia e Sardegna, per l’anno scolastico 2024/25, in nome del principio di insularità. La mossa permetterebbe il “salvataggio” di diverse istituzioni scolastiche siciliane, oggi destinate allo smembramento e accorpamento. Il cammino verso l’approvazione, però, appare tutto in salita.
Il Pd di Siracusa ha partecipato al Consiglio d’Istituto straordinario dell’Archimede ed è a supporto di ogni futura iniziativa a difesa dell’istituzione scolastica del capoluogo.




Festa di Santa Lucia, tutte le info: viabilità, parcheggi, bus e raccolta differenziata

Quella di domani, mercoledì 13 dicembre, è giornata particolare per Siracusa che celebra la sua patrona Lucia. Pontificale al mattino in Cattedrale, poi alle 15.30 l’uscita del simulacro e il primo abbraccio con i devoti in piazza Duomo, prima dell’avvio della processione che si concluderà in serata in Borgata.
Oltre ai soliti provvedimenti che riguardano il traffico, lungo l’itinerario della processione, disposto dal Comune di Siracusa servizio con navette gratuite dai parcheggi Elorina e Von Platen. Nelle strade interessate dal passaggio della processione, i contenitori per la raccolta differenziata dovranno essere ritirati e rimessi in case entro le 13. Le attrezzature che resteranno in strada – avvisano dagli uffici preposti – saranno ritirate dalla Tekra.
​Il servizio Igiene Urbana del Comune informa che entro le ore 13 di domani e del 20 dicembre sarà effettuata la raccolta di plastica, carta e cartone presso le utenze non domestiche interessate dalle processioni; non subirà modifiche, invece, il ritiro della frazione organica esposta degli utenti domestici.
​Il centro comunale di raccolta di contrada Targia resterà aperto dalle 8 alle 14; sospesa l’attività dei Ccr mobili.
Predisposto un piano della mobilità in determinate fasce orarie. Ecco cosa cambia mercoledì 13 dicembre:

-dalle 10 alle 22, divieto di sosta con rimozione coatta ambo i lati e divieto di transito momentaneo, al passaggio della processione, in piazza Duomo, via Picherali, largo Aretusa, passeggio Aretusa, largo Amedeo di Savoia Duca D’Aosta, via Ruggero Settimo, largo Porta Marina, via Savoia, largo XXV Luglio, piazza Pancali, ponte Umbertino, corso Umberto I (tratto interposto tra ponte Umbertino e viale Regina Margherita), viale Regina Margherita, via dell’Arsenale, via allo Sbarcadero Santa Lucia (tratto interposto tra via dell’Arsenale e via Agatocle), via Piave (tratto interposto tra via Agatocle e via Ragusa), via Ragusa (tratto interposto tra via Piave e piazza Santa Lucia), piazza Santa Lucia (tratto interposto tra via Agrigento e via dello Stadio);

-dalle 10 alle 23, divieto di sosta con rimozione coatta ambo i lati in Riva della Posta (tratto interposto tra via Lanza e piazza Pancali), via dei Mille (tratto interposto tra piazza Pancali e via Chindemi), Foro Siracusano (tratto interposto tra via Malta e corso Umberto I);

-dalle 15 e fino al passaggio della processione da Corso Umberto I, l’istituzione del doppio senso di circolazione sul ponte Santa Lucia, in Riva della Darsena (tratto interposto tra ponte Santa Lucia e via Malta) e in via Malta (tratto interposto tra Riva della Darsena e Foro Siracusano). I veicoli in uscita dall’isola di Ortigia saranno obbligati a effettuare il seguente percorso: via del Forte Casanova o in alternativa via Trieste e via Giaracà, Riva della Posta, via dei Mille, ponte Santa Lucia, via Malta, Foro Siracusano. Sarà garantito, a mezzo di personale della P.M., l’attraversamento di piazza Pancali, da Riva della Posta e via dei Mille;

-dalle 15 e fino al passaggio della processione da Corso Umberto I l’istituzione del seguente percorso che potrà essere utilizzato in entrata verso l’isola di Ortigia solamente dai mezzi di soccorso via Malta, Ponte Santa Lucia.

dalle 15 e fino al passaggio della processione da Corso Umberto I, l’interdizione alla circolazione veicolare, mediante l’istituzione di blocchi, all’altezza delle seguenti intersezioni: via Bengasi per via Somalia, via Malta per Foro Siracusano, corso Umberto per via Perasso, via Trieste per via Giaracà.

I veicoli provenienti da via Rizza, giunti all’intersezione con Corso Umberto, avranno l’obbligo di svoltare a destra per quest’ultimo; quelli provenienti da corso Umberto, giunti all’intersezione con via Perasso, avranno l’obbligo di proseguire dritto. I veicoli provenienti da via Bengasi, giunti all’intersezione con via Somalia, avranno l’obbligo di svoltare a sinistra per quest’ultima; quelli provenienti da via Somalia, giunti all’intersezione con via Malta, avranno l’obbligo di proseguire dritto. I veicoli provenienti da via Malta, giunti all’intersezione con Foro Siracusano, avranno l’obbligo di svoltare a sinistra per quest’ultimo. I veicoli provenienti da Riva Nazario Sauro che percorreranno via Trieste, giunti all’intersezione con via Giaracà, avranno l’obbligo di svoltare a destra per quest’ultima.

Dalle 12 alle 23, inoltre, al Parcheggio Molo S. Antonio l’interdizione alla sosta per i bus turistici.

Infine mercoledì 13 dalle 10 alle 23 in via Torino, nel tratto interposto tra viale Teocrito e via Unità d’Italia, vengono istituiti il divieto di transito e di sosta con rimozione coatta ambo i lati fatta eccezione per il transito locale. La circolazione veicolare sarà cosi regolamentata:

-i veicoli provenienti da Via Milano, giunti all’intersezione con via Bologna avranno l’obbligo di svoltare a sinistra per quest’ultima o andare dritto; giunti all’intersezione con via Ancona avranno l’obbligo di svoltare a sinistra per quest’ultima o andare dritto; giunti all’intersezione con via Luigi Bignami avranno l’obbligo di svoltare a sinistra per quest’ultima o andare dritto; giunti all’intersezione con via Pisa avranno l’obbligo di svoltare a sinistra per quest’ultima o andare dritto;

-i veicoli provenienti da via Luigi Bignami, giunti all’intersezione con via Torino, avranno l’obbligo di proseguire dritto; i veicoli provenienti da viale Teocrito, giunti all’intersezione con via Torino, avranno l’obbligo di svoltare a sinistra per quest’ultima; i veicoli provenienti da via Torino, tratto interposto tra via Politi Laudien e viale Teocrito con direzione via Unità d’Italia, giunti all’intersezione con viale Teocrito, avranno l’obbligo di svoltare a destra per quest’ultimo.




Incendio nella notte a Solarino, danneggiate tre auto e il prospetto di un palazzo

Saranno gli investigatori a fare luce su quanto avvenuto nella notte a Solarino. Nella solitamente tranquilla cittadina siracusana, un incendio ha gravemente danneggiato tre auto e annerito la facciata di un esercizio commerciale. Le fiamme, pochi minuti dopo la mezzanotte, avrebbero prima avvolto una Bmw in sosta lungo il marciapiedi. Il rogo, di probabile origine dolosa, si è propagato in fretta coinvolgendo altre due vetture parcheggiate nei pressi: un’Opel Astra e una Fiat Brava. Le fiamme, ad un certo punto, hanno curiosamente “attraversato” la strada, minacciando da vicino l’esterno delle abitazioni di via Garibaldi, nei pressi dell’incrocio con via Ardeatine. Per spegnere le fiamme, è stato necessario l’intervento di tre mezzi dei Vigili del Fuoco, mobilitati con l’impiego di due squadre.
I Carabinieri stanno conducendo le indagini. Al momento non viene esclusa nessuna vista. Al vaglio anche la disponibilità di immagini ripresa da impianti di videosorveglianza presenti in zona.




Il parco del Santuario compie 25 anni, la storia di uno spazio poco noto

Era il 1998 quando per il Santuario della Madonna delle Lacrime emerse la necessità di circondarlo di vegetazione, ampi spazi esterni, un cuore vegetale intorno al luogo dedicato a Maria.

Fu realizzato in un paio di anni allo scopo di accogliere il visitatore in un giardino paesaggistico che fosse decorativo ma anche di raccoglimento, offrendo fioriture diversificate nei colori e mutevoli nelle stagioni. La composizione architettonica e paesaggistica del progetto del verde risultava tuttavia fortemente vincolata e subordinata alla settorializzazione degli spazi già operata con l’originario disegno della viabilità interna, progettato precedentemente.

Il progettista era Antonino Attardo, paesaggista, agronomo e in quell’occasione direttore dei lavori.

Questa la sua descrizione dettagliata:

“I problemi che scaturivano già alla fine degli anni 90” a Siracusa per la scarsa presenza di spazi verdi pubblici attrezzati, la pressante domanda di natura da parte della popolazione, la mancanza di una seria politica del verde urbano rivolta all’ampliamento e al miglioramento della qualità degli spazi verdi cittadini hanno motivato l’ideazione del progetto del Parco del Santuario, quale spazio aperto pubblico.

Il costruendo parco urbanisticamente centrale rispetto ai poli di attrazione culturali, sociali e religiosi che lo circondano avrebbe potuto svolgere funzioni di spazio verde pubblico e di arredo urbano, aperto ad una più ampia popolazione sia cittadina che turistica non strettamente legata alla fruizione religiosa. Gli utenti a cui esso si rivolgeva venivano stimati in 800.000 visitatori già nel 1998 e in 2.000.000 durante l’evento del Giubileo dell’anno 2000.

Sono state individuate preliminarmente in progetto le seguenti funzioni del verde:

religiose (luoghi di preghiera, raccoglimento e contemplazione); sociali (aggregazione, educazione, attività all’aperto); di arredo (schermi, luoghi di attrazione, funzioni antierosione ecc.); di parco a servizio dei cittadini di Siracusa e dei suoi turisti.

In questo progetto gli elementi vegetali e la viabilità secondaria sono stati composti in un nuovo insieme al fine di favorire la migliore fruizione degli spazi da parte dei numerosi visitatori. A tale scopo sono stati creati nuovi percorsi religiosi ( via Crucis, via dei misteri del rosario, orto degli ulivi ), ed è stata modellata con gradevoli e leggeri movimenti, la superficie piana del terreno ; sono stati introdotti alberi e arbusti apprezzati per la loro forma, per la struttura del tronco e dei rami, per la permanenza e il colore del fogliame e dei fiori; gli accostamenti tra le forme vegetali hanno privilegiato i contrasti di luci e di ombre, per accentuare trasparenze e profondità delle prospettive e per trasformare il paesaggio del parco in una serie di quadri diversi.

Sono stati messi a dimora 4.200 piante erbacee, 3.100 arbusti e 160 alberi d’alto fusto, liberi di crescere nella loro forma naturale, armonica e mutevole. Sono stati impiantati 9.000 mq di prato.

A distanza di 25 anni dal loro impianto gli elementi vegetali, con l’esuberanza delle loro forme e colori caratterizzano tuttora il Parco e, in coerenza con il progetto paesaggistico, gli alberi si confermano in tutte le stagioni, i grandi protagonisti della composizione architettonica.

E’ possibile ancora oggi apprezzare le funzioni progettuali che ad essi sono state assegnate: armonizzare l’imponenza della struttura del Santuario con il paesaggio urbano; fondere in sequenze equilibrate e continue i luoghi vicini con le prospettive più lontane, modificare la monotonia del terreno pianeggiante.

Il motivo dominante della componente vegetale è rappresentato da una alberatura ad unico filare circolare di Chorisia speciosa che con la propria architettura accompagna il visitatore lungo tutto il percorso centrale. Tra tutte le specie arboree esotiche a foglia caduca è stata scelta proprio la Chorisia speciosa, poiché dotata di una prolungata e spettacolare fioritura estivo/autunnale, provvista anche di una particolare struttura del fusto a botte e nello stesso tempo dotata di forza e leggerezza.

Nel disegno compositivo la trama principale delle Chorisie si arricchisce di altri elementi arborei in una armonica progressione: tra questi crescono le Palme, in parte già preesistenti, i Pioppi bianchi -Populus alba, decorativi anche per il colore bianco-grigio delle foglie, gli alberi del rosario – Melia azedarach. Nelle ripide rampe di accesso al Santuario è stata realizzata un’opera di ingegneria naturalistica composta da un manto vegetale di arbusti alternativi al tradizionale tappeto erboso trattenuti in profondità da una rete geotessile biodegradabile in juta. Lungo le recinzioni est ed ovest prende posto uno schermo arbustivo composto da specie sempreverdi di tipo mediterraneo, (laurus nobilis, pittosporum tobira, viburnum tinus, mirtus communis, pistacia lentiscus, nerium oleander, eleagnus ebbingei) disposte a gruppi. La recinzione a nord, con vista aperta verso il Parco di Villa Landolina, è impreziosita da colorati rampicanti scelti per la loro trasparenza. In sintesi un complesso sistema di biodiversità composto da ben 155 specie vegetali provenienti da tutti i continenti che convivono in pace esprimendo con le proprie forme e colori la bellezza della natura.




Sorrisi e regali in pediatria, capitan Russotto guida la squadra azzurra della solidarietà

Regali e sorrisi in Pediatria grazie al Siracusa Calcio ed al Lions club Siracusa Aretusa. Una nutrita rappresentanza della squadra azzurra, con dirigenti al seguito, si è recata nel reparto dell’ospedale Umberto I per un divertente incontro con i piccoli pazienti. Il capitano Andrea Russotto (peraltro pronto al rientro in campo, ndr) ha consegnato doni e peluche, questi ultimi raccolti dai tifosi durante la gara di domenica tra Siracusa e Vibonese.
Pietro Durante, presidente del Lions club Siracusa Aretusa, ha promosso il felice momento, subito condiviso dal Siracusa calcio e dall’Adp di Siracusa. “È stato un momento di festa e di gioia per i piccoli degenti in occasione del Natale per fare sentire loro la presenza dei Lions, uniti al mondo sportivo”, ha detto Durante. “Ed è anche un gesto di vicinanza nei confronti della struttura ospedaliera che lavora quotidianamente con attenzione e professionalità. E poi siamo grati al Siracusa calcio, perché siamo tutti tifosi e appassionati di questa magnifica squadra che oggi sta giocando la partita più importante”.
E proprio i giocatori, rappresentati da capitan Russotto si sono detti felici di questa esperienza: “Noi rappresentiamo la città in campo – ha detto il capitano azzurro – ma oggi giochiamo su un campo speciale e siamo contenti di dare un aiuto nel nostro piccolo. Speriamo di aver regalato un sorriso ai bambini e magari vederli presto allo stadio a tifare per noi”.
Gli ha fatto eco l’amministratore delegato Salvo Montagno in quanto “il Siracusa è sempre stato e sarà fautore di queste iniziative. Speriamo di aver dato un momento di serenità a questi bambini che ci riempiono di orgoglio per la forza che dimostrano”.
Infine il commissario Asp, Salvatore Lucio Ficarra ha concluso: “È una iniziativa grandiosa perché siamo stati tutti bambini e tutti abbiamo dato un calcio ad un pallone: oggi state facendo del bene e l’azienda per questo vi ringrazia. E grazie a chi è intervenuto qui, in un luogo importante che è di tutti i siracusani”.
Il Lions club Siracusa Aretusa ha ringraziato lo sponsor “Libra cash” che ha voluto all’iniziativa donando panettoni e cioccolatini e i volontari della Carovana clown.




“L’albero della sicurezza” a Priolo, monito contro gli incidenti sul lavoro

Un “Albero della Sicurezza” è stato posizionato questa mattina all’esterno del Palazzo Municipale di Priolo. Realizzato con caschi antinfortunistici, già utilizzati dai lavoratori della zona industriale, mira a lanciare un messaggio di sensibilizzazione sul tema della sicurezza sul posto di lavoro. I caschi rossi a simboleggiano tutti gli infortuni, quelli neri le morti sul lavoro.
Si tratta di una iniziativa attuata ogni anno in Italia dalla Fondazione “Sosteniamoli Subito”, creata dall’ANMIL, l’associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro, che sostiene economicamente e psicologicamente le famiglie che al loro interno subiscono la tragedia di un infortunio o una morte sul lavoro.
Il progetto è stato sposato dal Comune di Priolo con l’intento di tenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza sul lavoro e creare una nuova coscienza civica, per far sì che questi tristi accadimenti non succedano più.
“La parola d’ordine – ha detto il sindaco Pippo Gianni – è prevenzione. In provincia di Siracusa gli incidenti sono complessivamente diminuiti, ma i morti sono passati da 5 a 7. Spero che l’Albero della Sicurezza un giorno possa diventare l’Albero della Vita. Vorrei togliere i caschi neri e rossi, perché significherebbe che non ci sono più incidenti sul lavoro. Il Comune di Priolo – ha continuato il primo cittadino – è accanto ai lavoratori e alle loro famiglie, come ha sempre fatto. In 50 anni di professione medica ho avuto molte volte a che fare con incidenti sul lavoro e anche per questo sono particolarmente sensibile alla tematica. L’albero deve servire a far riflettere e ad evidenziare quanto sia importante che chi va a lavorare stia attento. Chiunque passi da qui per andare nella zona industriale guarderà questi caschi. Il nostro invito è che possa prestare maggiore attenzione. Se qualcosa non funziona come dovrebbe, se c’è da aiutare chi va a lavorare siamo pronti a farlo – ha concluso il sindaco Gianni – il Comune è sempre a disposizione e se c’è da intervenire sulla zona industriale, con i Vigili Urbani, la Protezione Civile e chi di competenza lo faremo, perché non vogliamo più piangere altri morti”.
ostrata.