Transazione con Sogeas da 6,2 milioni di euro, il Consiglio comunale torna in aula

Altre quattro sedute di Consiglio comunale in programma a Siracusa prima della fine dell’anno. Primo appuntamento in aula Vittorini, al quarto piano di Palazzo Vermexio, martedì 12 dicembre, alle 10.30. All’ordine del giorno il riconoscimento del debito fuori bilancio con Sogeas, con l’accensione di un mutuo che chiude il contenzioso con la ex società di gestione del servizio idrico. Si vota per l’esecutività del provvedimento, che ha già avuto il via libera del civico consesso. Si tratta di un debito fuori bilancio da 6,2 milioni di euro.
Le altre sedute di Consiglio comunale a Siracusa sono state programmate per giovedì 14 alle 17, lunedì 18 sempre alle 17, e giovedì 21 alle 10.




Arenaura, portarifiuti, obiettivo 65%: le domande di Cavallaro (FdI) in attesa di risposta

Da settembre il consigliere comunale Paolo Cavallaro attende risposta alla sua interpellanza sui rifiuti. “Sollecitavo una verifica delle inadempienze, con informazioni e determinazioni in ordine alla risoluzione delle problematiche evidenziate”, racconta oggi l’esponente di FdI. “Nonostante l’intervento del presidente del Consiglio comunale, che ha tentato di sollecitare risposte all’interpellanza, nessun riscontro è ancora pervenuto. Eppure al collega Milazzo è stata rapidamente fornita risposta alla sua interrogazione, nella seduta del 7 dicembre scorso”, annota amareggiato Cavallaro.
“Mi rendo conto che la problematica è complicata e che l’interpellanza è articolata, ponendo temi scomodi su cui l’amministrazione non ha saputo offrire soluzioni in tempi rapidi come la chiusura del CCR Arenaura, la mancata installazione dei cestini portarifiuti a petalo per la raccolta differenziata, la carenza della campagna pubblicitaria informativa e su tutti il mancato raggiungimento della percentuale minima differenziata del 65%. Però priva di rispetto l’assenza di alcuna risposta su una problematica molto avvertita dalla cittadinanza”, insiste il consigliere di opposizione.
Cavallaro non perde però la speranza e rinnova la sua richiesta di risposte “in tempi brevissimi”. Altrimenti, secondo Cavallaro, si profilerebbe la violazione dell’esercizio del diritto ispettivo in capo ad ogni singolo consigliere comunale, “frustrato dall’assenza di risposta a distanza di oltre 3 mesi dalla presentazione dell’interpellanza urgente”.




Pescatore di frodo sorpreso in area marina protetta, sequestrata l’attrezzatura

Multa e sequestro dell’attrezzatura per un pescatore sorpreso in azione all’interno della area marina protetta del PLemmirio, senza la prevista autorizzazione. E’ stato individuato nei giorni scorsi, in zona B nel varco 14, grazie ai controlli della sezione di vigilanza Amp Plemmirio della Polizia Municipale di Siracusa, guidata da Angelo Rubino. Un’informativa sul reato è stata inoltrata anche alla Procura.
Tra l’attrezzatura sequestrata anche uno scooter subacqueo, un particolare mezzo di propulsione utilizzato per lo spostamento in mare.
“E’ necessario tenere alto il livello di attenzione per la tutela della preziosa biodiversità presente nel mare del Plemmirio – affermano dal Consorzio Plemmirio – per questo ringraziamo della incessante attività di monitoraggio la Polizia Ambientale del Comune e anche la Capitaneria di porto e tutte le forze dell’ordine impegnate nel monitoraggio della costa”.




Prevenire la corruzione nella PA, confronto a Siracusa Commercialisti-Corte dei Conti

Per prevenire la corruzione nella Pubblica Amministrazione, l’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Siracusa ha organizzato un primo confronto con la Sezione di controllo per la Regione siciliana della Corte dei conti.
Un momento “finalizzato a migliorare la comunicazione istituzionale, incrementare lo scambio dei dati informativi rilevanti e rafforzare le sinergie professionali tra controlli interni e controlli esterni sugli enti locali siciliani”, spiegano dall’Ordine dei Commercialisti di Siracusa.
Alla luce dei dati statistici sulla finanza locale siciliana, è stata riservata particolare attenzione a temi come la complessità dei questionari sui controlli del Rendiconto di gestione e l’efficacia di possibili strategie più idonee a prevenire le gravi situazione di disequilibrio finanziario che possono provocare il ricorso alla procedura pluriennale di riequilibrio o, a quella ancora più estrema, del dissesto. L’incontro è solo il primo di altri che saranno attivati presso gli Ordini territoriali provinciali della Sicilia.
Hanno partecipato ai lavori del seminario: il Presidente della Sezione di controllo della Regione siciliana, Salvatore Pilato e il Magistrato, Giuseppe Vella; il Presidente della Conferenza degli Ordini, Gaetano Ambrogio, il Consigliere dell’ODCEC di Siracusa, Salvatore Vignigni, il Consigliere dell’ODCEC di Palermo, Angelo Salemi, e il Consigliere dell’ODCEC di Napoli, Pietro Paolo Mauro.




Gol e brividi, tra Siracusa e Vibonese finisce 2-2. Scontri diretti tabù azzurro

Gli scontri diretti restano un tabù per il Siracusa. Come con il Trapani, nonostante la spinta del De Simone, anche con la Vibonese finisce in parità. Partita ricca di reti ed emozioni, questa volta, però con qualche errore di troppo che entrambe le formazioni pagano a caro prezzo, finendo per premiare la regolarità del Trapani che si prende altri due punti di vantaggio in classifica.
Per il Siracusa c’è Suhs al posto di Markic, per il resto solo conferme. Partita vivace, con due squadre che si affrontano a viso aperto e che, durante la stagione, si sono messe in mostra per la fluidità di manovra. Parte meglio il Siracusa: un palo centrato prima del decimo minuto e diversi calci d’angolo dicono della pressione azzurra. Ma a passare in vantaggio, al 32′, è la Vibonese con un contropiede chiuso da Convitto. La squadra di Cacciola si fa sorprendere sbilanciata in avanti. Il Siracusa si riorganizza, torna ad alzare i giri e grazie alla furbizia di Alma approfitta al 42′ di una svista della difesa calabrese, palla per Maggio e partita di nuovo in equilibrio. Ma gli azzurri (in maglia bianca) hanno giusto il tempo di rimettere la palla a centrocampo ed ecco arrivare un rigore per la Vibonese, complice una leggerezza di Gozo. Nelle concitate fasi che precedono il penalty, viene espulso un giocatore della Vibonese. Dal dischetto, Tandara realizza e il primo tempo si chiude con gli ospiti in vantaggio.
Nella ripresa, Benassi e compagni partono ruggendo e al 50′ rimettono i conti in equilibrio con Zampa. Con quaranta minuti da giocare in superiorità numerica, salgono le quotazioni azzurre. La Vibonese è squadra che sa tenere e soffrire e dimostra maggiore duttilità tattica rispetto al Trapani visto a Siracusa. Passano i minuti, girandola di cambi, Cacciola riveste di attaccanti la squadra azzurra, fino all’assalto finale tutti avanti e palla in area. Senza però, stavolta, pescare l’ultima zampata. E con tre pareggi nelle ultime quattro gare, la flessione del Siracusa è tutta nei numeri.




Santa Lucia, in Cattedrale la traslazione. Mercoledì l’abbraccio con la città

Con la traslazione del simulacro di Santa Lucia, sono entrati nel vivo i festeggiamenti in onore della patrona di Siracusa. La statua d’argento ha lasciato la sua nicchia in Cattedrale ed ha raggiunto l’altare maggiore, accompagnata a spalla dai berretti verdi, dopo le manovre eseguite con il supporto di un argano.
Come da tradizione, il simulacro ha percorso la navata centrale con il volto sempre rivolto verso piazza Duomo. Ad accompagnare la traslazione, il suono delle campane ed il grido dei portatori “sarausana je”, tra centinaia di occhi lucidi e telefonini alzati.
La traslazione anticipata alla domenica è una delle novità di questa edizione della festa di Santa Lucia. Una decisione presa per favorire la partecipazione delle famiglie al suggestivo momento, approfittando del giorno festivo.
Intanto, martedì 12 dicembre in Cattedrale appuntamento con i primi Vespri e l’omaggio del sindaco di Siracusa alla patrona. Anche altri sindaci della Diocesi porteranno, simbolicamente, doni alla Santa siracusana.
Nel cortile del Vermexio, sempre nella serata del 12 dicembre, gli studenti dell’Alberghiero prepareranno e serviranno la “cuccia”.
Mercoledì 13, alle 15, l’uscita del simulacro dalla Cattedrale per la processione che la condurrà sino in Borgata, in serata.




Il bel gesto: derrate alimentari donate dall’Aeronautica alla mensa del Pantheon

In previsione della prossimità della festa della Madonna di Loreto, patrona degli Aviatori, l’Aeronautica di Siracusa ha promosso una raccolta benefica in favore della mensa della parrocchia di San Tommaso Apostolo al Pantheon. Sono state donate derrate alimentari frutto dell’attivismo del Distaccamento Aeronautico di via Elorina, a Siracusa.
Anima dell’iniziativa il presidente dell’Associazione Arma Aeronautica, Giovanni Girmena, peraltro coordinatore Telethon per le province di Siracusa e Ragusa. Con il comandante del distaccamento, il tenente Tabaroni. “In un momento di difficoltà economiche, aggravate anche dalle crisi che guerre e conflitti stanno ampliando e con i grandi flussi migratori che investono la nostra isola, servire gli altri ci aiuta a comprendere che noi siamo davvero persone fortunate”, spiega Girmena.
Don Massimo Di Natale, parroco del Pantheon, ha ringraziato il comandante del Distaccamento e tutto il personale militare per l’impegno dimostrato; un plauso ha elargito anche all’Associazione Aeronautica per la consistente raccolta e per la vicinanza che sempre mostra nei confronti della Parrocchia e per le iniziative di solidarietà attuate verso i più bisognosi.




Furto aggravato nella sede della Associazione Nazionale Carabinieri, denunciato…dai Carabinieri

I Carabinieri hanno denunciato a Noto un uomo di 39 anni, gravemente indiziato di furto aggravato.
Nello scorso mese di novembre, ignoti si sono introdotti nella sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri della città barocca e hanno asportato 2 statue in argento e 120 euro in contanti.
A conclusione di attività investigativa, svolta anche attraverso l’analisi dei sistemi di videosorveglianza, sono emersi – spiegano gli investigatori – gravi indizi di colpevolezza nei confronti del 39enne.
L’uomo è stato denunciato all’Autorità giudiziaria aretusea alla quale dovrà rispondere di furto aggravato.




Pallanuoto. Miracolo in Montenegro, superba Ortigia

Immensa, fortissima, bellissima da vedere e con una grinta impareggiabile: l’Ortigia ruggisce, domina e surclassa il Primorac, vincendo con i sei gol di scarto che servivano per passare il turno. Ottima in difesa, rapidissima in ripartenza, attenta e paziente in ogni fase della partita, la squadra di Piccardo risponde agli scettici e regala ai suoi tifosi un’altra serata da ricordare. L’approccio dell’Ortigia è quello giusto e lo si vede anche dal modo in cui reagisce alle prime difficoltà. Dopo il cinque metri sbagliato da Cassia e il gol di Vico, i biancoverdi non si disuniscono e, nel giro di due minuti, ribaltano il risultato con Cupido e Bitadze. Quando ancora Vico trova il pari, è Inaba a siglare il sorpasso, con la difesa che poi neutralizza tre superiorità degli avversari. Nel secondo tempo il match è molto vivace, si segna tanto, ma è l’Ortigia a condurre e a portarsi subito sul +3. I padroni di casa rispondono sempre, anche ai due successivi gol di Inaba e a quelli di Ferrero e Cupido, con quest’ultimo, tra i migliori in acqua, che concretizza una importante superiorità. All’intervallo lungo, biancoverdi avanti di tre lunghezze (9-6). Nel terzo tempo, la squadra di Piccardo è un capolavoro, aumenta il ritmo e tramortisce gli avversari con una quaterna firmata da Cassia, Inaba e dalla doppietta di un ispirato Condemi. In mezzo, anche un rigore parato da Tempesti a Mrsic. Maslovar allora chiama time-out e i suoi mostrano qualche timido segno di ripresa, accorciando le distanze, ma un incontenibile inaba (6 gol per lui) porta a +6 l’Ortigia prima dell’ultimo intervallo. Il quarto tempo è quello che dà la prova della forza, della lucidità, dell’intelligenza di questa squadra: Cassia si ripresenta dai 5 metri, con coraggio, e questa volta non sbaglia; i montenegrini provano a rifarsi sotto per ridurre il gap, segnando due volte, ma poco dopo ancora Cassia, con il suo braccio potente, mette in chiaro le cose. E lo farà di nuovo, insieme a Inaba, per rispondere ai tentativi di Mrsic. Termina 18-12, miracolo sportivo compiuto e una gioia che dal bordo vasca di Kotor raggiunge Siracusa, per un abbraccio fortissimo e la gioia di aver realizzato un’altra impresa storica.

A fine gara, il tecnico dell’Ortigia, Stefano Piccardo, non nasconde la sua felicità: “Questa è la mia settima stagione a Siracusa e credo che questa sia l’impresa storica più grande che abbiamo mai fatto. Giocavamo fuori casa e dovevamo vincere con 6 gol di scarto. I miei ragazzi hanno giocato una partita monumentale, a partire dal sistema difensivo, da Cupido che oggi ha giocato una gara pazzesca, così come Inaba e gli italiani che ci hanno messo tutto. Qualche ragazzo è cresciuto veramente tanto, oggi abbiamo messo in acqua lo spirito di venire qui e imporre il nostro gioco. Merito dei miei giocatori, che hanno fatto una partita pazzesca. Abbiamo dimostrato di essere un gruppo serio, che lavora, che è formato da ragazzi che hanno statura morale. Oggi ho visto una squadra, quella che dobbiamo essere sempre, con questa cattiveria sportiva che ci permette di fare queste imprese. Ancora neanche ci credo”.

L’allenatore biancoverde sottolinea la mentalità con la quale la squadra ha costruito l’impresa: “Avevamo l’idea che, anche se fossimo andati sotto, saremmo dovuti rimanere quadrati, perché se avessimo fatto un certo tipo di gara, poi questa avrebbe preso la direzione giusta. E così è stato. Stasera ci godiamo la vittoria e festeggiamo, ma poi dobbiamo subito pensare alla partita di martedì contro il Quinto. Dobbiamo avere equilibrio, essere operai. Non ci siamo depressi quando tutti pensavano che eravamo eliminati, non ci esaltiamo oggi che abbiamo fatto un’impresa”.

A caldo, parla anche Christian Napolitano che, dopo averci sempre messo la faccia nei momenti difficili, si gode questo bellissimo risultato: “Potremmo titolare questa serata con ‘miracolo di Natale a Kotor’. Ci siamo compattati, diversamente da altre gare. Volevamo uscire da questo periodo strano e ci siamo detti che oggi non avevamo nulla da perdere e che era possibile fare un piccolo miracolo. Siamo entrati in acqua proprio con questa consapevolezza. Nel discorso che ho fatto ai ragazzi prima della gara, ho detto che dovevamo provarci e vedere poi cosa sarebbe accaduto. Devo dire che questo piccolo miracolo mi inorgoglisce, perché dimostra il valore di questa squadra. Il nostro unico limite siamo solo noi stessi. È solo una questione di mentalità”.

“Quando sono uscito dall’acqua – continua il capitano – il mister nemmeno ci credeva e mi ha chiesto se fossimo passati veramente, l’ho sollevato in alto dicendogli che ci eravamo riusciti. Oggi abbiamo messo in acqua una grinta pazzesca e soprattutto abbiamo avuto testa, giocando da squadra contro un avversario ben organizzato e in una piscina dove altri sono caduti. Loro sono andati in crisi, perché non è facile affrontarci, soprattutto quando giochiamo così. Noi abbiamo fatto la nostra partita e abbiamo imposto il nostro gioco. Questa è l’Ortigia che conosco”.

Una vittoria simile può essere un trampolino importante per il resto della stagione: “Sicuramente l’umore ora è alto e le vittorie aiutano, però fra tre giorni abbiamo il Quinto. Pertanto, stasera festeggiamo con molta pacatezza, perché abbiamo fatto qualcosa di grande, ma poi pensiamo subito alla prossima sfida, con la consapevolezza che possiamo vincere e perdere contro chiunque, dipende solo da noi. Ripeto, è il nostro unico limite e dobbiamo continuare a lavorarci”.




Mafia, boss siracusano condannato in appello a trent’anni

Confermata dalla Corte di Appello di Catania la condanna a 30 anni di reclusione per Alessio Attanasio. Il 52enne siracusano è accusato dell’omicidio di Giuseppe Romano, avvenuto nel marzo 2001 in via Elorina. Anche in primo grado, il gup del Tribunale di Catania aveva chiesto la stessa pena.
Attanasio è indicato dalla Dda di Catania come il boss del clan Bottaro-Attanasio, egemone per lunghi anni a Siracusa. Nella ricostruzione emersa nel corso delle indagini, ad entrare in azione sarebbero stati in due: Attanasio e una seconda persona, deceduta. Il vero obiettivo dei killer avrebbe dovuto essere un imprenditore. Ma per una tragica coincidenza, la sua auto – una Fiat 126 – nel giorno dell’agguato mortale era guidata da un altro uomo, Giuseppe Romano. Nell’inchiesta, ruolo importante hanno avuto le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.
Attanasio ha sempre negato ogni addebito, attribuendo la responsabilità dell’omicidio ad un collaboratore di giustizia che, a sua volta, accusa il boss.

Foto FNSI.it