Si insedia il direttore generale Asp Caltagirone: “Abbattiamo le liste d’attesa”

Abbattimento delle liste d’attesa, potenziamento e riorganizzazione dei servizi sanitari in provincia, realizzazione degli Ospedali di comunità, delle Case di Comunità e delle Centrali Operative Territoriali come da scadenze fissate dal Pnrr.
Sono questi gli obiettivi primari che il nuovo direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone si pone a breve e medio termine dopo il suo insediamento ufficiale, che ha avuto luogo ieri,dopo il periodo in cui ha rivestito il ruolo di commissario straordinario dell’azienda sanitaria provinciale.
Il general manager, ingegnere nucleare, 53 anni, di Palermo, è anche vice presidente nazionale FIASO (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere.
“Sono molto contento della conferma nella qualità di direttore generale di questa Azienda e ringrazio il presidente della Regione Schifani, l’assessore della Salute Volo, la Giunta regionale, la Commissione legislativa Affari istituzionali all’Ars – dichiara il neo direttore generale Alessandro Caltagirone – per la fiducia che mi hanno voluto accordare. E’ un grande risultato poiché abbiamo già iniziato, a partire dal primo febbraio scorso con il mio insediamento nella qualità di commissario straordinario, tutta una serie di attività molto importanti che hanno cominciato a dare risultati a questo territorio e, pertanto, vedo molto positiva la possibilità che mi è stata accordata di dare continuità alle mie azioni. In ordine agli obiettivi che ci verranno assegnati dal governo regionale – prosegue il direttore generale – l’abbattimento delle liste di attesa riveste un ruolo di primo piano considerato che c’è da parte del governo nazionale una attenzione particolare con la previsione nel prossimo mese di agosto dell’emanazione di una legge, un atto di indirizzo generale, cui faranno certamente seguito degli atti di indirizzo regionali ai quali saremo chiamati a conformarci. Su questo argomento – aggiunge – abbiamo già messo in campo nei mesi scorsi una serie di azioni per l’abbattimento dei tempi di attesa con un importante piano di potenziamento dei servizi e la riorganizzazione degli stessi che porteremo sempre più avanti per dare risposte adeguate ai nostri cittadini e garantire tempestività di accesso alle cure. Un altro obiettivo contrattuale che ci verrà posto da parte del governo regionale riguarda il rispetto delle scadenze del PNRR, cioè la realizzazione degli Ospedali di comunità, delle Case di Comunità e delle Centrali Operative Territoriali per la quale ad oggi siamo perfettamente in linea e contiamo di rispettare le scadenze per arrivare agli appuntamenti pronti, così come previsto, entro il 2026.
La vera sfida per la provincia di Siracusa ed in particolar modo per il capoluogo è, però, quella relativa alla costruzione del nuovo ospedale, su cui, a prescindere dalle rassicurazioni in merito alla disponibilità dei fondi necessari, non sembra sia stato compiuto alcun concreto passo avanti.




Consegnati i lavori per il completamento della tensostruttura alla Cittadella dello Sport

“E’ arrivato il decreto regionale per il completamento della tensostruttura all’interno della Cittadella dello Sport”. A comunicarlo è l’assessore allo Sport Giuseppe Gibilisco, dopo l’arrivo del decreto regionale.
Nella giornata di giovedì 20 giugno sono stati consegnati i lavori alla ditta che si occuperà della fornitura e posa in opera degli spogliatoi prefabricati. Nel progetto esecutivo sono previsti spogliatoio squadra locale, spogliatoio squadra ospiti, infermeria, spogliatoio arbitro donna, spogliatoio arbitro uomo, bagni per il pubblico e 2 locali tecnici. “Ringrazio vivamente l’onorevole Carlo Gilistro e tutti i tecnici che si sono impegnati per il raggiungimento di questo risultato”, dice soddisfatto Giuseppe Gibilisco.




“Turismo a casaccio”, Noi Albergatori chiede progettualità ed un patto tra politica e imprenditori

“Fare uscire Siracusa dal fondo della classifica per qualità della vita e programmare seriamente un’offerta turistica, a cui lavori un nucleo polito-imprenditoriale e di addetti ai lavori in possesso di un’idonea professionalità”.
Il presidente dell’associazione Noi Albergatori, Giuseppe Rosano propone la sua “ricetta” per mantenere alto il numero di visitatori che scelgono il territorio per le proprie vacanze. Il punto di partenza è determinato dalla crescita del settore registrato nelle ultime settimane. I dati aggiornati al 31 maggio 2024, censiti a Siracusa dal Centro Studi di Noi albergatori e filtrati con l’Osservatorio regionale del turismo siciliano e l’Istat parlando di: pernottamenti italiani 113.003 + 2.377 (+2,1% sul 2023); stranieri 174.450 + 21.509 (+14.1% sullo scorso anno). Totale soggiorni, italiani e stranieri: 287.453 + 23.886 (+9,1% raffrontati sullo stesso periodo 2023)». Un buon risultato che Rosano ritiene trainato “principalmente dal mercato estero e non certamente, come osservato da alcuni, dalla domanda domestica, ossia italiana”.
Il rappresentante degli albergatori torna sui numeri: la Sicilia ha registrato nel 2023 il record di 16,8 milioni di presenze turistiche: +13,9% sul 2022. All’ottavo posto in Italia. Al pari della Puglia ma sotto la Campania, il Veneto, la Toscana, la Lombardia, il Lazio e dietro la Provincia di Bolzano che, con soli 7.400 Km quadri di territorio, assomma 36,7 milioni di presenze turistiche, mentre la Trinacria, con un’area di 25.711 km quadri, registra meno della metà. Quindi c’è molta strada da fare per urlare ai record. Siracusa ha fatto meglio nel 2023, brillando come destinazione turistica, toccando il miglior risultato mai raggiunto: 1 milione di pernottamenti +37,0% sul 2022».
A prescindere dai numeri, il presidente di Noi Albergatori fa notare come sia “finito il tempo dell’autoreferenzialità ed è il momento di adottare scelte ragionate. Il turismo in Sicilia, e in particolare a Siracusa-prosegue Rosano- è stimato in crescita. Nel giro di 4/5 anni la nostra città raggiungerà 1,5 milioni di soggiorni: circa il 50% in più dello scorso anno. Esaurito lo stato di euforia, è giunto il momento di determinare un patto di progettualità sul tipo di turismo che “Siracusa vivibile” intende adottare in futuro e soprattutto quali servizi garantire ai viaggiatori e ai cittadini: non solo a parole. Lo impone l’attuale situazione negativa dei nostri competitor anche a causa delle guerre in corso”.
Secondo Rosano “per evitare che l’improvvisazione e l’assenza di programmazione, assieme all’inefficiente gestione dei flussi turistici, ci trascini al declino anziché al successo, occorre rimuovere il ricorso alla ricetta di un etto di turismo di qualità, due di sostenibile, tre di overturismo, quattro di crocieristico, un’oncia di spettacoli canori e sale e pepe quanto basta. Perseverare su codesto minestrone non è la terapia giusta. Quali quindi le soluzioni? Metodologicamente-dice ancora- il percorso da seguire, a nostro avviso, si dovrà articolare, attraverso un patto di progettualità, denominato “Siracusa dei bisogni”, generato da un nucleo politico-imprenditoriale e di addetti ai lavori, in possesso di professionalità, che abbiano idee ed energie fresche e la capacità di aggregare l’amministrazione comunale, gli albergatori (promotori dell’offerta e domanda ricettiva) e altre parti integranti del settore, da condividere anche con le “componenti distanti”. L’obiettivo è quello di mettere in atto concreti e decisivi percorsi comuni di sviluppo, tesi a pretendere dal governo della città la soluzione dei problemi endemici che affliggono Siracusa, tra i quali viabilità, trasporti urbani e parcheggi”.
Poi l’elenco delle priorità: “fare uscire Siracusa dal fondo della classifica per qualità della vita; analisi, in un disegno unico, per decidere: modello di accoglienza, densità delle strutture ricettive, quantità e qualità della ristorazione, al fine di chiarire su quale sviluppo turistico Siracusa vuole puntare nel prossimo futuro: massa, elitario, culturale, crocieristico, o altro; vivibilità e sostenibilità di Ortigia per residenti e turisti. Arrestare la crescita di strutture ricettive, di ristorazione e dehors. Pedonalizzazione. Servizio navetta. Movida. Piazza Duomo off-limits a tutti i veicoli. Argomenti, questi, da discutere con il “Comitato Ortigia cittadinanza resistente”.
Rosano conclude con un invito rivolto all’amministrazione comunale, affinché si “avvii, in sintonia con la cittadinanza ed il supporto dei residenti di Ortigia, un percorso condiviso per fare di Siracusa un territorio sostenibile ed un’eccellente meta turistica” .




Presa in carico delle persone Down, la richiesta delle famiglie in un dossier

Dopo aver partecipato al consiglio comunale aperto dello scorso 14 giugno, Aipd -associazione italiana persone Down- sezione di Siracusa, rappresentata dal referente scolastico Antonio Gallitto, ha preso parte al congresso di pediatria organizzato dal deputato regionale e pediatra Carlo Gilistro, presso l’Urban Center di Siracusa ieri, 21 giugno, consegnandogli il carteggio redatto dalla task force nazionale sulla sindrome di Down, con a capo il professore emerito della Università “Federico II” di Napoli, Lucio Nitsch.
“Si è svolto a Siracusa un evento importante, che ha acceso i riflettori su tante tematiche e dinamiche legate anche al rapporto tra medici e pazienti pediatrici. – ha detto il referente scolastico Aipd – Ringraziando per l’invito il dottor Carlo Gilistro, sottolineiamo, inoltre, l’impegno da lui preso in qualità di deputato regionale, per portare avanti le nostre istanze in merito alla presa in carico a tutto tondo delle persone con sindrome di Down in Sicilia. Abbiamo consegnato poco prima la stessa documentazione al presidente dell’Ordine dei medici dottor Anselmo Madeddu, direttore del distretto sanitario di Siracusa, che ringraziamo anzitutto per la disponibilità e la celerità nell’averci concesso l’incontro, anche lui assolutamente disponibile per realizzare quanto proposto dai documenti consegnati”, conclude Gallitto.




Maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale, 4 anni di reclusione

Tre anni e 10 mesi di reclusione. Dovrà scontarli un 44enne per essere stato riconosciuto colpevole di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale commessi a Solarino nel 2014.
L’uomo è stato arrestato dai Carabinieri di Solarino in esecuzione di un provvedimento del Tribunale di Siracusa.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso il carcere “Cavadonna” di Siracusa, come disposto dall’Autorità giudiziaria.




Rifiuti, discarica chiusa a tempo indeterminato. Siracusa può reggere sino a lunedì

Da questa mattina, e sino a data da destinarsi, chiudono gli impianti di trattamento meccanico e biologico della discarica di contrada Volpe, a Lentini. E’ la discarica utilizzata per i conferimenti anche da Siracusa e da molte altre città della provincia. Nel comunicato di Sicula Trasporti, che gestisce l’impianto, la chiusura viene motiva con “la decisione dell’assessorato regionale Territorio e ambiente del 10 giugno scorso con cui si nega l’autorizzazione al proseguimento dell’attività in attesa della definizione della verifica di assoggettabilità a Via”. Preso atto del provvedimento del Gip del Tribunale di Catania, emesso ieri, la Sicula ha disposto “l’immediata chiusura a partire dalle 12 odierne e sino alla definizione delle istanze di assoggettabilità a Via o differente provvedimenti dell’Autorità”.
Le prime ripercussioni non hanno tardato a farsi sentire. Il sistema di raccolta cittadino, a Siracusa, almeno sino a lunedì dovrebbe riuscire ad andare avanti facendo affidamento sulla capacità dei grandi compattatori. Lo confermano fonti dell’assessorato comunale all’Igiene Urbana. L’assessore Salvo Cavarra sta seguendo da vicino la situazione. La speranza è che già nelle prossime ore arrivi la notizia della risoluzione della vicenda, con la Regione che ha subito attivo gli uffici.




Nessuna notizia ancora di Angela: intensificate le ricerche della donna scomparsa

Nessuna notizia ancora di Angela Mangano, la donna di 65 anni scomparsa dalla sua abitazione due giorni fa e sparita nel nulla. Le ricerche della donna, dopo l’allarme lanciato dai familiari, proseguono a ritmo serrato. Sono affidate alla polizia, con le Volanti, agli ordini della dirigente Giulia Guarino. La questura ha lanciato un appello e diffuso la foto della donna, allo scopo di raccogliere segnalazioni o comunque informazioni utili per poter ricostruire gli spostamenti della 65enne nella speranza di rintracciarla. Angela Mangano è uscita da casa a bordo della sua auto, una Toyota Yaris di colore bianco targata EV928ZH. Potrebbe, quindi, viaggiare a bordo della sua utilitaria o averla lasciata da qualche parte. Le ricerche, che con il trascorrere delle ore si sono ulteriormente intensificate, si stanno concentrando in particolar modo nella zona sud della provincia di Siracusa, tra Pachino e Portopalo. Angela aveva con sé il cellulare, che inizialmente risultava acceso ma la cui batteria potrebbe poi essersi scaricata. La donna potrebbe apparire disorientata. Chiunque avesse notizie utili, contatti subito la Questura di Siracusa.




Incidente ‘diplomatico’ sfiorato tra Siracusa e Venezia per il corpo di Santa Lucia

Si è rischiato l’incidente diplomatico con il Patriarcato di Venezia. E ad un certo punto c’è stato anche chi ha iniziato a temere per la stessa visita a dicembre del corpo di Santa Lucia. Dai primi anni duemila esiste un’intesa sull’asse Siracusa-Venezia che produce, ogni dieci anni, uno spostamento temporaneo delle spoglie mortali della Patrona dalla chiesa veneta che la custodisce alla sua città natale. Il 2024 è l’anno della terza storica visita.
Ma una mozione recentemente approvata dal Consiglio comunale di Siracusa in un colpo solo ha creato imbarazzo, ha preoccupato il Patriarcato di Venezia e ha messo in difficoltà l’Arcidiocesi di Siracusa. Al punto che la stessa Chiesa siracusana ha dovuto prendere posizione, nei giorni scorsi, con una nota che lasciava trapelare tutta l’irritazione per una mossa che qualcuno nel palazzo accanto al Duomo di Siracusa, sottovoce, non fatica a definire “improvvida” nei modi e nei tempi.
A scatenare reazioni contrastanti da Venezia a Siracusa è stata l’approvazione, da parte del Consiglio comunale, della mozione con cui si chiede il ritorno definitivo a Siracusa del corpo della Santa. Una mozione approvata diventa un atto ufficiale. Ed a Venezia hanno letto quel documento ufficiale del Consiglio comunale come una dichiarazione di “ostilità”, come la precisa volontà della città di Siracusa di fare barricate (non nel senso fisico, ndr) pur di riavere le spoglie della Patrona. Una lettura che avrebbe potuto spingere il Patriarcato di Venezia persino a rivedere la prossima venuta a Siracusa del corpo di Lucia, prevista a dicembre. Solo le buone relazioni con l’Arcivescovado hanno scongiurato ogni rischio di ripensamento.
Di certo, la Chiesa siracusana non ha gradito la mossa del Consiglio comunale. Al punto da arrivare a consigliare, con tanto di nota stampa, di prendersi cura della Borgata abbandonata con interventi per “valorizzazione del quartiere Santa Lucia che custodisce le testimonianze della martire siracusana” se davvero si vuol fare qualcosa nel nome della Patrona. Insomma, più concretezza e meno fantasia pare indicare l’Arcivescovado ai consiglieri comunali.
A presentare quella mozione, approvata all’unanimità, è stato il consigliere comunale Sergio Bonafede (Mpa). “Da cattolico, confido sempre nella chiesa e nel nostro vescovo. Non c’è nessuna volontà di alimentare discussioni tra Siracusa e Venezia. Anzi, anche in Consiglio comunale ho ringraziato il Patriarcato veneto per la generosità e l’impegno con cui ogni dieci anni permette il ritorno in visita delle spoglie mortali della nostra Patrona”, spiega proprio Bonafede. “Credo però che non sia peccato parlare della possibilità che in futuro il corpo di Lucia possa ritornare nella sua città. Sempre, ribadisco, ringraziando i veneziani che lo hanno conservato e protetto”. Nessuna volontà, quindi, di alimentare scontri con il Patriarcato e men che meno di sobillare gli animi a Siracusa. “Qui c’è forte devozione verso Santa Lucia. Questo non significa che qualcuno si sognerebbe mai di fare barricate o trattenere il corpo della Patrona per non farlo rientrare a Venezia. Sono gesti e piani che non ci appartengono. Mi spiace che la mozione sia stata fraintesa sino a quel punto”. Del ritorno definitivo a Siracusa del corpo di Santa Lucia si tornerà a parlare? “Quando i tempi, in futuro, saranno maturi…”, chiosa Bonafede aprendo – più che altro – alla fede ed alla speranza.




Esercizio abusivo di professioni sanitarie, i Carabinieri denunciano 6 persone

Continuano i controlli svolti dai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità di Ragusa, con l’obiettivo di contrastare l’esercizio abusivo delle professioni sanitarie.
I militari durante le ispezioni, hanno rilevato irregolarità procedendo alla segnalazione di 6 persone all’Autorità Giudiziaria e al sequestro di un locale per un valore complessivo di circa 70.000 euro.
In particolare a Siracusa hanno denunciato un 82enne, che esercitava abusivamente l’attività di fisioterapista senza essere in possesso dei previsti titoli abilitativi, inoltre, l’attività veniva svolta presso un garage adibito a studio fisioterapico, che è stato sequestrato unitamente alle attrezzature rinvenute, per un valore di circa 70.000 euro.
In un secondo caso, a Floridia, al termine di approfonditi accertamenti, i Carabinieri del NAS, hanno segnalato una 44enne di Siracusa, per esercizio abusivo della professione sanitaria, nella fattispecie la donna, svolgeva illegalmente la professione di dietologa, effettuando atti medici in assenza di titolo abilitante nonché per aver aperto e mantenuto in esercizio una struttura sanitaria senza la prescritta autorizzazione.
Inoltre, in un poliambulatorio di Lentini, a conclusione di attività investigativa, è stato segnalato il gerente, un 43enne, perché esercitava la professione di odontoiatra in assenza della prescritta laurea e altri due dipendenti odontoiatri, rispettivamente di 37 e 52 anni, perché in concorso con l’odontotecnico, permettevano, in più circostanze, che questi effettuasse prestazioni odontoiatriche su diversi pazienti.
Infine, a Siracusa, a seguito di attività ispettiva e successive verifiche, hanno deferito una 21enne, legale responsabile di una struttura ricettiva per anziani, per non aver adempiuto all’ordinanza del SUAP, con la quale le ordinava la chiusura e disponeva lo sgombro degli ospiti.




Sfiaccolamento Isab, ecco le richieste avanzate dopo la riunione con i vertici della zona industriale

Maggiore controllo preventivo alle attività di riavvimento degli impianti, per ridurre al massimo la possibilità che si verifichino tali eventi e poter gestire meglio eventuali criticità, e l’attivazione da parte delle aziende di un sistema di comunicazione più efficace e tempestivo, in modo da poter dara informazioni immediate ai cittadini. Sono le richieste avanzate dal sindaco Pippo Gianni, nel corso dell’incontro che si è tenuto questa mattina presso il Palazzo Comunale di Priolo, alla presenza dell’assessore all’Ambiente Christian Bosco, dei gestori degli stabilimenti e del responsabile delle relazioni esterne Isab, della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco e dell’ufficio Ambiente. Inoltre, il sindaco Gianni ha chiesto chiarimenti su quanto accaduto dal tardo pomeriggio del 19 giugno e per le successive 24 ore.
Il gestore di Isab Nord, come già dichiarato durante il sopralluogo di ARPA richiesto dall’Amministrazione ed eseguito nel pomeriggio di ieri, ha spiegato che il fenomeno di attivazione della torcia è legato al riavviamento dell’impianto CR27 e che le normali operazioni di messa in marcia dell’impianto si sono protratte per la presenza di piccole quantità d’acqua inaspettate sulla linea di carico.
Tutto ciò ha comportato uno sfiaccolamento prolungato accompagnato da fenomeni di elevata rumorosità, dovuti all’immissione di vapore, operazione che costituisce un sistema di sicurezza che permette di evitare sovrapressioni nelle linee e l’abbattimento di fumi ed emissioni.