Karate, i piazzamenti dell’Asd Arcobaleno e le cinque nuove cinture nere

Buona affermazione dell’Asd Acrobaleno di Siracusa, tesserata Fijlkam, diretta dal Maestro Benemerito Giuseppe Salerno, 7° Dan e Stella d’Argento Coni per i meriti sportivi (già membro della Commissione Nazionale Insegnanti Tecnici).

Dopo i risultati ottenuti al Trofeo del Mediterraneo dal 17 al 19 novembre scorsi, disputato al polivalente del Cus di Messina, con 780 partecipanti provenienti da Sicilia, Campania, Puglia, Calabria e Basilicata e con una rappresentativa  inglese, l’associazione sportiva siracusana ha collezionato nuovi successi.

Questi, nel dettaglio, i risultati: Kata U14 Oro e Argento con i partenicesi Antonino Vaccaro e Giuseppe Evola, 5° posto  con Vincenzo Gallina, già detentore del titolo regionale cadetti 2023; 7° posto con l’atleta Martina Matera; un bronzo nel kumite under 12 con Greta Belfiore e settimo posto nel Kumite con Francesca Vallone .

Si arricchisce, inoltre, di cinque cinture nere I° Dan  con Gaetano Landolina, Lucrezia Di Grano, Lucia Vallone, Vincenzo Gallina e un 3°Dan , il massimo che si può acquisire in regionale con Giusy Salerno.

 




Il Siracusa riparte da Castrovillari, tre gol e tre punti

Dopo due pareggi senza reti, il Siracusa riparte facendo quello che gli riesce meglio: vincere e segnare. Ma c’è voluto un intero tempo di gioco per risvegliarsi ed avere la meglio di un Castrovillari generoso, che ha provato a mettere in difficoltà la seconda forza del torneo. Riuscendoci anche, grazie al gol lampo realizzato in apertura. Lentamente, anche a causa di un campo in condizioni pessime, il Siracusa però fa valere il suo tasso tecnico maggiore.
Torna Markic in difesa, ed è la buona notizia di giornata. Per rivedere Russotto in campo, invece, serve ancora tempo.
Pronti, via ed è il Castrovillari a portarsi in vantaggio. Calcio di punizione poco fuori l’area di rigore e Cosenza infila un non incolpevole Lamberti. Forse una leggera deviazione della barriera toglie il tempo giusto al portiere azzurro. A differenza delle altre volte, il Siracusa sembra quasi timido e ci mette un po’ a riorganizzarsi e provare ad imbastire una reazione. Il terreno di gioco, in pessime condizioni, non aiuta. Giustifica però solo in parte un atteggiamento in campo lontano anni luce da quello ammirato in lungo e in largo per tutta la prima parte di stagione.
Pur senza brillare, gli azzurri collezionano occasioni. Al 10′, timide proteste per un episodio dubbio in area del Castrovillari. Tre minuti dopo, occasione per Markic ma il tocco risulta troppo morbido per impensierire il portiere. Al 26 sorprende l’errore sottomisura di Alma, una sorta di rigore in movimento. Al 38, su corner, ancora Markic di testa, centrale. La pressione azzurra, affidata più alle iniziative dei singoli che ad una manovra ragionata, produce un ennesimo corner al 40. Sugli sviluppi, Alma incorna all’altezza del primo palo e trova il pareggio. Si va all’intervallo in parità, non esattamente la partita che Cacciola aveva immaginato alla vigilia.
Nella ripresa cambia la musica. Azzurri arrembanti, il Castrovillari invece smarrisce il piglio iniziale e la carica che le ultime novità (cambio in panchina e nuove forze in squadra) avevano assicurato in avvio. Al 52′ gol annullato a Sena per fuorigioco, dopo la respinta del portiere su deviazione di testa di Maggio. Vale come prova generale del vantaggio che arriva poco dopo, al 54′, proprio con il numero 9 bravo a liberarsi in area della marcatura e colpire su punizione tagliata in area di Aliperta. Il Castrovillari sparisce piano piano dalla partita. Il Siracusa accelera a folate e in una di queste guadagna il calcio di rigore trasformato al 71′ ancora da Maggio. La partita, in pratica, finisce qui nonostante sette minuti di recupero. Nel finale, esce per infortunio Aliperta.




La crescita del Sud, Granelli: “con la Zes ma regole da riscrivere”

È una fase di transizione, di economia e di sistema, in cui anche il mondo dell’artigianato e della piccola imprenditoria è chiamato a grandi sfide di innovazione. Nel Meridione, però, non è un mistero il malumore delle associazioni di categoria attorno alla Zes unica disegnata dal governo. Sparito il credito d’imposta per il Mezzogiorno, quelle risorse sono state destinate alla nuova Zes, appunto, ma in un territorio più ampio e con sbarramenti – come la soglia di 200mila euro d’investimento – che sembrano tagliare fuori l’ossatura delle aziende medio-piccole, che costituiscono però la rete imprenditoriale ed artigiana del sud.
Il presidente nazionale di Confartigianato, Marco Granelli, ne ha parlato a Siracusa, durante l’assemblea provinciale dell’associazione di categoria. Anticipa che, da ultimo incontro con il governo, c’è apertura a riscrivere “insieme” le regole.

Tra i più strenui oppositori in Parlamento alla cancellazione del credito d’imposta per il Mezzogiorno e la nuova formulazione della Zes, c’è un deputato siracusano: Filippo Scerra (M5S)

Il mondo dell’artigianato siciliano ha chiesto anche l’intervento della Regione, per aprire un tavolo di confronto con il governo regionale mirato a semplificare quelle che oggi paiono ostacoli insuperabile – a loro giudizio – per accedere alla misura di sviluppo. Questa la risposta dell’assessore regionale alle attività produttive, Edy Tamajo, anche lui a Siracusa per l’assemblea provinciale di Confartigianato.




Alberi in piazza Caduti di Nassiriya, tra i volontari anche il sindaco di Priolo

Diversi alberi di Jacaranda sono stati messi a dimora questa mattina in piazza Caduti di Nassiriya, a Priolo. Le specie autoctone sono state donate dalla società Brown2Green e piantumate dai volontari dell’associazione Piantala Aiac. Ad aiutarli, anche il sindaco Pippo Gianni.
Piantala è attiva nel siracusano, con diverse piantumazioni all’attivo, ma soprattutto con una costante e programmata azione di volontariato per la cura e l’assistenza delle piante.
“Queste iniziative – hanno sottolineato il sindaco Gianni e l’assessore all’Ambiente Christian Bosco – trovano il pieno favore dell’Amministrazione comunale. Gli alberi sono importanti non solo perché abbelliscono i nostri parchi e le nostre piazze ma anche perché garantiscono, all’interno della città, il mantenimento della biodiversità. Noi continueremo a lavorare per metterne a dimora sempre di più”.




La richiesta di Pippo Gianni: “Parte delle tasse delle industrie per investire qui in sanità”

Il sindaco di Priolo presenta il conto dell’industrializzazione. E lo fa rivolgendo con sempre maggiore forza una richiesta precisa, che parte da una cifra. “Ogni anno la nostra provincia versa all’incirca 16 miliardi di prelievo fiscale allo Stato”, dice Pippo Gianni con riferimento anche al volume generato dalla strategica area del petrolchimico. “In cambio riceviamo solo morte, malattie, malformazioni neonatali, inquinamento e disoccupazione. Per questo chiedo di far tornare una parte di queste risorse nella nostra provincia, per arginare l’inquinamento e investire nella sanità”. Ecco la richiesta. Una parte delle tasse pagate dalle industrie, restino sul territorio anziché finire a Roma. “Attraverso fondi del Pnrr, con fondi europei oppure prelevando dai 16 miliardi una parte di somme per attuare interventi seri che possano ridurre l’inquinamento e dare una speranza a tanti cittadini. Il privato – ha continuato il sindaco Gianni – non ha interesse a spendere soldi, quindi dovrebbe intervenire lo Stato per ristrutturare gli impianti obsoleti e bonificare quelli dismessi. Dobbiamo fare i conti con l’inquinamento, non abbiamo lavoro e una sanità adeguata, e quindi credo che lo Stato debba preoccuparsi dei cittadini che producono economia proprio per la Regione e per lo Stato”.
Pippo Gianni ha donato al presidente della Repubblica, durante la recente visita a Siracusa, una copia del libro-denuncia “Il Mare colore Veleno”, di Fabio Lo Verso. Lo stesso volume è stato inviato al presidente del Consiglio, ai ministri, ai rappresentanti del Governo nazionale e regionale.




Tamajo a Siracusa, più liquidità con meno burocrazia per le imprese siciliane

Tra poche settimane migliaia di imprese siciliane riceveranno il bonus energia regionale, per compensare i sovracosti sostenuti a causa dell’aumento della bolletta energetica. Lo ha annunciato l’assessore regionale alle Attività Produttive, Edy Tamajo, intervenuto a Siracusa all’assemblea provinciale di Confartigianato.
Ha quindi anticipato quelle che saranno le linee guida degli interventi da mettere in campo con la nuova programmazione dei fondi strutturali europei: “più liquidità per le imprese e meno burocrazia”.
Per Tamajo la Zes unica rappresenta ancora un’occasione importante per il Sud, nonostante le tante critiche piovute sul governo da parte dei rappresentanti di varie categorie produttive e soprattutto della piccola e media impresa. Motivo per cui la Regione sta pensando ad un tavolo tecnico in cui elaborare eventuali modifiche da discutere con il governo centrale.




Usura ai danni di un imprenditore, arrestato 57enne: tasso fino al 20% mensile

A fronte di un prestito di 6 mila euro, avrebbe corrisposto 40 mila euro con versamenti mensili di 1.200 euro.

Vittima un imprenditore della provincia di Siracusa. I Carabinieri  della Sezione Operativa della Compagnia di Siracusa hanno arrestato un 57enne di Priolo Gargallo, che dovrà adesso rispondere di  usura e tentata estorsione aggravata .
I militari dell’Arma,su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa e con il supporto dello Squadrone eliportato Cacciatori “Sicilia”, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Siracusa nei confronti dell’uomo.
Secondo quanto ricostruito,  il tasso di interesse applicato per la restituzione del prestito raggiungeva il 20% mensile e veniva calcolato, oltre che sulla quota capitale, anche sugli interessi usurai non corrisposti. L’arrestato avrebbe anche accompagnato la circostanza con minacce dirette alla vittima e ai suoi familiari.
In casa dell’arrestato, a seguito di perquisizione, sono stati rinvenuti  oltre 5.600 euro in contanti e 13.000 euro in assegni.
Il 57enne è stato condotto presso la Casa Circondariale di Cavadonna.

I carabinieri sottolineano “l’importanza della denuncia per arginare il fenomeno dell’usura, che ancora resiste nella provincia aretusea e arreca enormi danni, non solo economici, alle vittime e alle loro famiglie”.




La storia di Patrizia,immobilizzata da una grave: “Raccolta fondi per uscire dal calvario”

Una gara di solidarietà per aiutare una giovane donna di 31 anni a sperare di uscire dal calvario che da troppi anni vive e che va sempre peggiorando.
Patrizia ha chiesto aiuto attraverso una lettera aperta in cui racconta la sua storia e l’associazione “Genitori e Figli Unitevi a Noi Apr Ets” di Augusta ha raccolto il suo appello e lo diffonde con ulteriore determinazione.
E’ così partita una raccolta fondi.
Patrizia racconta nella sua lettera quanto le è accaduto e quanto vive oggi.
Il mio calvario è iniziato negli anni più belli e spensierati della mia vita -spiega la 31enne di Augustaavevo solo 17 anni ed una vita piena! Tutto è iniziato con dei problemi uroginecologici , con un serio blocco urinario . Inizialmente pensavo fossero dei problemi in cui generalmente si inciampa nella vita e di facile risoluzione.In questi lunghi anni mi sono sentita così tante volte dire:” il problema è psicosomatico” che inizialmente ci piangevo disperatamente , ma poi , crescendo , ho capito che siamo sempre dei “pazzi” quando non riescono a comprendere la natura di un male. Negli anni questi sintomi  si sono tramutati in tanti ,tantissimi altri , di natura anomala , sconosciuta , sino ad arrivare a sintomi molto gravi.
Ho iniziato insieme alla mia famiglia a girare per i tanti “ Dottoroni ” .Non vi dico quanti soldi la mia famiglia abbia speso negli anni, quanti farmaci presi , quanta frustrazione , delusione , umiliazione , inadeguatezza , impotenza io abbia provato !!! Cinque anni fa ,il periodo più brutto , complicato, surreale della mia vita .Immaginate che il vostro corpo all’improvviso si immobilizzi , non senti più le gambe , non hanno forza, i nervi iniziano ad impazzire e tu insieme a loro. Cominciano le parestesie agli arti inferiori , neuropatie in quasi tutto il corpo, dolori sacrali inimmaginabili che mi portano a non potermi mai più sedere da quel giorno .Inizio ad avere le difese immunitarie così basse da avere il virus zoster anche 5 volte l’anno …. Un’inferno sulla terra! Non capivo cosa mi stesse succedendo , ho perso la socialità e la convivialità, ho perso lavoro, hobby…persone … ma la cosa più grave è che io abbia perso me stessa … ho perso tutto !!Mi sono ritrovata a fissare il tetto immobile mentre tutto il resto continuava ad andare veloce.Grazie a mia cugina e a tanta fisioterapia mi rimetto in piedi , sfido i miei dolori, il mio corpo , i miei nervi e inizio ad alzarmi e a “vivere“ nonostante tutto…
Arrivo finalmente ,un anno fa , in una clinica a Catania e dopo così tanti anni trovo dei dottori che hanno quel qualcosa in piu! Riescono a mettermi in contatto con un neurochirurgo molto importante che opera in Germania. Segue una tac ago guidata in 3d ( l’Italia non sa nemmeno di che parliamo ) e mi dice che ho una gravissima malformazione ossea che ha generato una calcificazione nella zona sacro- coccigea. Questa schiaccia da tantissimi anni costantemente i miei nervi sacrali ed in particolare il nervo pudendo.il dottor Vincenzo Paternó mi dice che il mio è un intervento complicatissimo, devono rimuovere la calcificazione ossea che poggia sui nervi sacrali, togliere la malformazione e ridare un assetto corretto al mio osso e costruire una guaina tra i nervi e l’osso per permetterne la guarigione o per lo meno una ripresa parziale o totale … questo lo dirà il tempo. Lui lì può operarmi , può farlo.Purtroppo però in Germania vi è l’assicurazione sanitaria ed io essendo cittadina italiana verrei operata a pagamento . Secondo preventivi , per poter fare tutto ciò che occorre , abbiamo bisogno di 70 mila euro . Io e la mia famiglia non riusciamo più ad oggi a fronteggiare questa spesa e abbiamo bisogno del Vostro aiuto”.
Alle parole di Patrizia non occorre aggiungere altro. Il presidente dell’associazione Genitori e Figli, Antonio Caruso mette solo in evidenza che “la vita imprevedibile spesso ci riserva terribili e inattese sorprese, causando un senso di impotenza e smarrimento, soprattutto quando colpiscono giovani vite”. Il suo appello: “Doniamo la speranza di vivere a questa ragazza di 31 anni. Chiediamo a tutti voi la solidarietà nei confronti di Patrizia che ha bisogno di noi, del nostro sostegno , piccolo o grande che sia” .
Con Giovanni Ternullo è iniziata la raccolta fondi anche nei punti vendita che vorranno aderire, nelle scuole, nelle aziende della zona industriale.
Per chi volesse dare un proprio contributo, è stato predisposto un conto.
PostPay Evolution intestata a Patrizia Spinelli.
IBAN:
IT06P3608105138242761742777
Codice Fiscale:
SPNPRZ92B66A494K
Causale: raccolta fondi pro Patrizia Spinelli per intervento in Germania.




Palaindoor, via ai lavori: “270 giorni per vederlo pronto”

Posa della prima pietra entro la prossima settimana e 270 giorni per vederlo completato.
Partono i lavori di realizzazione del Palaindoor di Siracusa, i cui lavori sono stati affidati dal Comune alla Ediltecnica, la società che si è aggiudicata i lavori.
Ad annunciare l’imminente apertura del cantiere è l’assessore alle Politiche Sportive, Giuseppe Gibilisco. “Un sogno che chi ama lo sport coltiva da tanto tempo- commenta- si sta per realizzare”. Il nuovo palazzetto dello sport sarà realizzato alla Pizzuta. Impianto al coperto polivalente, di forma triangolare, con struttura portante in acciaio e travi reticolari, ampie facciate con vetrate per una superficie coperta complessiva di 2.450 mq. E’ pensato per la pratica al coperto di discipline come salto con l’asta, salto in lungo, salto in alto e lancio del peso. La parte centrale del nuovo fabbricato sarà adibita ad ospitare attrezzature per la pratica della ginnastica artistica: su apposita pavimentazione anti-trauma ed antishock in gomma vi saranno installati attrezzi come parallele, sbarra, anelli e trampolini.
Un progetto finanziato con 2 milioni del Pnrr e 1,6 milioni di mutuo contratto con il Credito Sportivo da restituire in 20 anni dal 2024. Il costo complessivo per la costruzione del Palaindoor è quindi di 3.886.870,7 (240mila euro vengono coperti dal Fondo per l’avvio di opere indifferibili e con entrate proprie di Palazzo Vermexio).
L’area su cui sarà realizzata la struttura è priva di vincoli, al contrario di quanto emerso in merito alla prima ipotesi, che vedeva il Palaindoor all’interno del campo scuola Pippo Di Natale. L’ara della Pizzuta è la stessa su cui era già prevista anche la realizzazione di un altro impianto sportivo: un campo da rugby con spazi attrezzati per altre discipline. Anche in questo caso è stato necessario il parere del Coni che ha approvato, per quanto di sua parte, lo spostamento del progetto in altra area.
Alla cerimonia di posa della prima pietra del Palaindoor di Siracusa potrebbe prendere parte il ministro per lo Sport, Andrea Abodi che avrebbe espresso questo desiderio, se compatibile con i tempi di organizzazione, senza penalizzare quelli per l’avvio dei lavori.




Scerra, risposta a Cna: “Credito d’imposta per il Mezzogiorno, battaglia giusta”

(cs) “Le scelte del governo in legge di bilancio e nel decreto Sud sono una pesante zavorra per la Sicilia. Ho provato con molti emendamenti a rettificare le storture proposte da un Governo che sembra voglia accanirsi contro il Sud”. Così Filippo Scerra (M5S), in risposta alla lettera che Cna ha indirizzato ai deputati siciliani.
I temi richiamati da Cna riguardano la cancellazione del credito d’imposta per il Mezzogiorno, confluito nella Zes unica; le nuove soglie di investimento che poco si sposano con una politica di sviluppo delle aziende del Sud, la cui dimensione è medio-piccola perlopiù. E infine i noti problemi relativi al completamento dei cantieri connessi all’ agevolazione Superbonus 110.
“Già ai primi di ottobre, in Parlamento ho attaccato l’operazione di facciata del ministro Fitto che ha trasformato il credito d’imposta Mezzogiorno in credito d’imposta Zes, con il risultato di eliminare uno strumento utile e consolidato causando enorme danno al nostro sistema produttivo meridionale. Peraltro usando la copertura finanziaria per una Zes enorme che per essere efficace avrebbe bisogno di cifre nettamente superiori. Insomma un disastro.
Ma se proprio si deve usare questo credito Zes, continuo a ribadire in ogni sede che va abbassato il valore minimo di investimento. Una soglia base di 200 mila euro, come sottolinea anche Cna, non consente a decine di migliaia di imprese siciliane di godere di questo beneficio. La nostra proposta di scendere a 100mila euro è stata bocciata dal Governo, ma abbiamo intenzione di ripresentare questa modifica alla legge di bilancio”, anticipa Scerra.
Lo stesso parlamentare siracusano aveva proposto modifiche al decreto Sud che saranno ripresentate in bilancio. “Una relativa alla possibilità di usufruire del credito di imposta anche per investimenti di beni strumentali, non solo per l’acquisto di immobili ed anche in caso di ristrutturazione, ad esempio, di un capannone. Così – sottolinea Scerra – si incentiva il recupero di immobili esistenti e si limita il consumo del suolo”.
Il deputato cinquestelle sa bene come sia anche importante superare il vincolo, imposto dal decreto Sud, per cui Il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% dell’investimento agevolato. “L’acquisto di uno stabilimento o la sua ristrutturazione assorbe buona parte dell’investimento di partenza di un’attività produttiva. Fissare limiti significa escludere buona parte dei progetti ed essere scollegati dalle realtà del Mezzogiorno”.
Quanto ai timori di Cna all’approssimarsi della scadenza del Superbonus 110, “continueremo a batterci per permettere a tutte le imprese che hanno investito, la conclusione delle migliaia di cantieri in avanzato stato di realizzazione”, è l’assicurazione di Filippo Scerra. “Un’impresa che crea sviluppo deve poter fare affidamento sullo Stato e sulle agevolazioni varate. E’ un patto che non può essere violato, occorrono quindi risorse e soluzioni”.