Perseguita e minaccia l’ex, domiciliari e braccialetto elettronico per un 64enne

“Se non torna con me gliela faccio finire come a quella di cui stanno parlando in televisione”.
Un uomo violento di 64 anni, di Priolo, indirizzava frasi di questo tipo all’ex, molestandola, minacciandola, aggredendola verbalmente.
E’ stato arrestato dagli agenti del locale commissariato, che l’hanno posto ai domiciliari a seguito di quando deciso, con apposita misura, dal Gip presso il Tribunale di Siracusa.
Dovrà rispondere di atti persecutori. Il GIP di Siracusa ha disposto anche l’applicazione del braccialetto elettronico.
L’ordinanza in questione, emessa ed eseguita a pochi giorni di distanza dalla querela presentata dalla persona offesa, si inserisce nel contesto di stretta sinergia e collaborazione tra la Polizia di Stato e la Procura aretusea nel contrasto al fenomeno della violenza di genere.
La polizia ricorda che “comportamenti violenti, perpetrati nei confronti delle donne, vanno prontamente denunciati da parte delle vittime che, con fiducia, devono rivolgersi alle forze di polizia, certe di avere una celere risposta operativa e una sicura protezione, per evitare che le situazioni, degenerando possano sfociare a più gravi conseguenze”.




Ecchimosi al volto per un pugno ricevuto dall’ex, ammonimento del questore per un 39enne

Ammonimento del Questore nei confronti di un uomo di 39 anni, ritenuto responsabile di episodi di violenza ai danni dell’ex fidanzata.
A notificarlo sono stati ieri gli agenti della Divisione di Polizia Anticrimine.
La donna, nel corso del quotidiano servizio di controllo del territorio, era stata notata dall’equipaggio di una Volante mentre si trovava in lacrime nella sua autovettura in compagnia dei figli minori, avuti da una precedente relazione.
La vittima, su espresso invito dei poliziotti che avevano notato sul volto della donna una vistosa ecchimosi, ha raccontato che l’ex fidanzato, poco prima, l’aveva colpita con un pugno mentre si trovavano nell’appartamento di lei.
Tra le misure di contrasto alla violenza di genere, figurano l’ammonimento per condotte vessatorie “stalking” e l’ammonimento “d’iniziativa” da parte del Questore in presenza di reati “spia” e per le condotte di violenza domestica, intesa come “uno o più atti, gravi ovvero non episodici, di violenza fisica, sessuale, psicologica o economica che si verificano all’interno della famiglia o del nucleo familiare o tra persone legate, attualmente o in passato, da un vicolo di matrimonio o da una relazione affettiva, indipendentemente dal fatto che l’autore di tali atti condivida o abbia condiviso la stessa residenza con la vittima”, per la sua funzione preventiva, monitoria e dissuasiva finalizzata ad impedire che gli atti di violenza siano ripetuti all’interno delle mura domestiche o nell’ambito di una “relazione affettiva”, può e deve essere considerato uno strumento di fondamentale importanza per evitare conseguenze fatali ed esiti irreparabili.
Il potere di ammonimento del presunto soggetto maltrattante da parte del Questore per fatti integranti i reati di percosse e lesioni “lievi” verificatisi in contesti di violenza domestica è esercitabile anche in caso di segnalazione, purché non in forma anonima, alle forze dell’ordine, a prescindere dalla presentazione della querela da parte della persona offesa ed è comunque garantito l’anonimato del soggetto che abbia effettuato la segnalazione in ogni atto del procedimento.




Pallanuoto, la Pro Recco (7-12) vince a Siracusa ma l’Ortigia mostra qualità

La corazzata Pro Recco vince a Siracusa 7-12. Se la vittoria dei liguri era scontata, a fare notizia è la bella Ortigia che mostra qualità e lucidità. Forse con qualche piccola disattenzione in meno e un po’ di fortuna, oggi i biancoverdi avrebbero potuto ottenere qualcosina in più e magari tenere il punteggio in bilico fino all’ultimo. Davanti alla forza e alla tecnica indiscutibile dei recchelini, l’Ortigia non scompare, nemmeno quando a poco più di due minuti dalla fine del primo tempo si trova già sotto di tre gol, frutto anche di due rigori. La squadra di Piccardo resta agganciata al match, accorcia prima con Bitadze e poi, a inizio del secondo parziale, si avvicina ulteriormente grazie alla controfuga di Inaba, lanciato a rete da Carnesecchi. La difesa è attenta e lucida, sospinta da un Tempesti sontuoso, così come lo è dall’altra parte Del Lungo, che ferma spesso i tentativi dell’attacco biancoverde. Quando Di Fulvio, a metà tempo, e l’ex Ciccio Condemi, per due volte, nell’ultimo minuto prima dell’intervallo lungo, centrano il parziale che porta Recco a +4, l’Ortigia reagisce e si riavvicina nuovamente (4-7). L’allungo decisivo avviene nel terzo tempo, quando i liguri sfruttano la loro qualità e approfittano di qualche errore per indirizzare il match e tenere a distanza di sicurezza (+4) i biancoverdi, abbassando un po’ il ritmo prima degli ultimi otto minuti. Nell’ultima frazione è ormai tutto definito, le due formazioni badano a difendere e a non rischiare ripartenze, regalando al pubblico della “Caldarella” (circa 250 persone, nonostante l’orario e il turno infrasettimanale) i gol di Cassia e Cannella. Termina 12-7 per i campioni d’Italia, ma l’Ortigia ha dato una bella risposta. Se manterrà questo atteggiamento anche nelle prossime partite, potrà ritrovare presto vittorie e punti e chiudere bene questa prima fase della stagione.
A fine match, coach Stefano Piccardo, è abbastanza soddisfatto della prestazione della sua squadra: “Oggi abbiamo cercato di giocare una partita intelligente, per quelle che sono le nostre caratteristiche, perché credo che il Recco, se lo aspetti, ti fa ancora più male. Abbiamo provato a fare un po’ più di pressing alto, poi loro naturalmente hanno una qualità incredibile nel trovare gli spazi, però sono contento dell’atteggiamento della squadra. Abbiamo sicuramente disputato una buonissima partita, nonostante alcune disattenzioni, ma i miei giocatori sanno che è facile giocare contro il Recco quando sai che non hai nulla da perdere. Le gare che contano però sono quelle a Napoli, a Roma, contro il Bologna ed è lì che noi dobbiamo crescere e fare la differenza. Quello di oggi è un buon allenamento, ci devono restare nelle braccia questi uno contro uno di alto livello per proiettarci al meglio alla partita di sabato”.
Il tecnico biancoverde analizza il momento dell’Ortigia che, al di là di qualche inciampo, rimane comunque in lotta per obiettivi importanti: “Tutti gli anni si creano aspettative sempre più alte. Personalmente, malgrado io abbia criticato la prestazione di sabato scorso a Napoli, sono molto contento di come la squadra si sta impegnando quest’anno. Dobbiamo solo cercare di crescere, anche con i ragazzi più giovani, perché anche loro devono avere più impatto sulla squadra. Oggi qualche ragazzo ha sbagliato qualche scelta e a volte l’errore deriva anche dalla pressione a cui i più giovani sono sottoposti durante la partita”.
Sulle speranze dell’Ortigia di fare un miracolo a Kotor e staccare il pass per la qualificazione alle fasi ad eliminazione diretta della LEN Euro Cup, Piccardo glissa: “La speranza è sempre l’ultima a morire, ma noi adesso dobbiamo avere nella testa solo la sfida di sabato contro l’Astra Nuoto Roma, alle ore 15.00, poi penseremo alle partite successive”.




Aids, l’Asp di Siracusa attiva una postazione informativa: 20 i nuovi casi in provincia

In occasione della Giornata Mondiale per la lotta all’Aids (1 dicembre), l’Asp di Siracusa ha deciso di attivare una postazione all’ingresso dell’ospedale Umberto. Fornirà mezzi e strumenti per contrastare la diffusione del virus HIV e delle malattie sessualmente trasmissibili, assicurando al contempo test rapidi (anche per la sifilide).
Coinvolte le Unità di Malattie Infettive (diretta da Antonina Franco) e quella di Educazione alla Salute (Enza D’Antoni) assieme ai volontari dell’associazione AMA (Amici Malati Aids).
“Un momento importante per aumentare la consapevolezza sull’importanza di temi come la salute, l’ambiente ed i diritti umani”, spiega il direttore di Malattie Infettive, Antonina Franco. “Distribuiremo opuscoli ai cittadini, agli operatori socio-sanitari, ai volontari delle associazioni e a tutti coloro che si trovano a pianificare un intervento comunicativo rivolto alle persone migranti sul tema dell’HIV/AIDS. Grazie a strategie di prevenzione, accessibilità ai test ed evoluzione delle terapie, l’infezione da HIV oggi si può prevenire e le persone, adeguatamente trattate, possono convivere col virus senza trasmettere l’infezione e avere una aspettativa di vita paragonabile alla popolazione generale. Solo nella provincia di Siracusa sono stati registrati 19 nuovi casi HIV nel 2022 e 20 casi HIV nel 2023”.




Giornata Internazionale per la lotta all’Aids, iniziativa di Stonewall. “Ma servono servizi e fondi”

(cs) Venerdì 1 Dicembre si celebra la Giornata Internazionale per la lotta all’AIDS, patologia che continua ad essere diffusa tra vaste aree di popolazione insieme ad altre malattie sessualmente trasmissibili. Nel complesso, nel nostro paese, la situazione epidemiologica si allinea a quella dei paesi più avanzati ma con criticità emergenti e in deciso peggioramento. Un vulnus sanitario, sociale e culturale insieme, che fa esplodere le diagnosi tardive, che riguardano quasi il 60% di chi, lo scorso anno, ha ricevuto una diagnosi di Hiv, e ritarda la possibilità di contrastare al meglio la diffusione del virus. E’ il quadro che emerge dai dati 2022 sulle nuove diagnosi da HIV in Italia, elaborati dal Centro Operativo AIDS dell’Istituto Superiore di Sanità. Dati che fanno da sfondo al Report LILA 2023(Lega italiana lotta contro l’aids) che evidenzia una persistente domanda di salute, di prevenzione, d’informazione di base, di diritti che, rimanendo largamente insoddisfatta, non consente l’elaborazione di una corretta percezione del rischio generando conoscenze imprecise, distorte, molta confusione su vie di trasmissione, prevenzione, test. Il fenomeno riguarda tutte le fasce d’età, evidenziando il fallimento di ogni attività di prevenzione nel nostro paese, che sostanzialmente rimane affidata, quasi esclusivamente, a Community e ONG. Ad aggravare il quadro, il permanere dello stigma sociale e il carattere giudicante del discorso pubblico sull’HIV, variabili che alimentano non poco il disagio emotivo degli e delle utenti rispetto alle proprie abitudini o scelte di vita sessuale e alle relazioni. Tra i dati evidenziati dalla LILA, quelli sull’utilizzo del profilattico e/o di altri metodi di prevenzione nei rapporti sessuali penetrativi o nel praticare rapporti orali che resta uno dei punti critici: ha dichiarato di non averne usati il 53% degli utenti rivoltisi allo sportello della Lila con un picco del 60% nelle donne.
Corretta informazione e prevenzione sono infatti alla base delle iniziative promosse ogni anno dall’associazione STONEWALL GLBT Siracusa che Venerdì 1 dicembre, a partire dalle ore 21.00 presso il circolo Arci “SONICA” di Via Augusto Von Platen, 51 promuove un momento d’incontro durante il quale saranno distribuiti gratuitamente, materiale informativo su tutte le IST (Infezioni Sessualmente Trasmissibili) e preservativi.
L’iniziativa è stata preceduta qualche giorno prima dall’invio a tutti gli istituti di istruzione superiore di Siracusa della locandina della campagna “PRESERVATI LA VITA! USA SEMPRE IL PRESERVATIVO”, da stampare ed affiggere, affinché le ragazze e i ragazzi, attraverso la scansione di un apposito QR CODE, possano scaricare gratuitamente un’utile brochure contente informazioni sulle principali Malattie Sessualmente Trasmissibili e i numeri utili per chiedere aiuto o per effettuare gratuitamente il test HIV.
“Ogni 1°dicembre sui giornali, tg e sui social vengono pubblicati dati relativi a nuovi contagi, – commenta Alessandro Bottaro – presidente Stonewall. Numeri spesso strumentalizzati da chi è pronto a stigmatizzare categorie di persone, (omosessuali, tossicodipendenti o sex workers) più o meno giovani che hanno contratto il virus dell’HIV o che hanno sviluppato la malattia dell’AIDS. In realtà bisognerebbe riflettere, – continua – sul fatto che spesso a entrare in contatto con il virus sono tutte quelle persone che per diversi motivi non hanno accesso a strumenti efficaci di informazione e prevenzione. Questo perchè a livello globale ed in particolare per ciò che riguarda l’Italia, nonostante il diverso colore dei governi che si sono avvicendati, ciò che si è fatto per prevenire i contagi da HIV o da altre IST (Infezioni Sessualmente Trasmissibili) è davvero troppo poco. Strategie e progetti che non hanno mai tenuto conto dei più giovani, partendo dalla scuola pubblica dove invece l’educazione sessuale viene ancora vista come un “pericolo” piuttosto che un mezzo efficace per vivere un’affettività e una sessualità consapevole per evitare contagi e gravidanze indesiderate.”
“Per non parlare dei consultori – continua Tiziana Biondi, vice presidente Stonewall, troppo pochi e troppo poco efficienti e dell’eccessivo costo dei preservativi sia maschili che femminili. A sopperire a tutte queste mancanze, – continua ancora Biondi – intervengono per fortuna organizzazioni e associazioni (LILA, ANLAIDS, LHIVE, Arcigay, Stonewall e altre associazioni LGBT+) che si fanno carico di fare informazione e prevenzione attraverso campagne social, i loro siti ufficiali, micro interventi informativi all’interno di quei pochi istituti scolastici che ne permettono lo svolgimento, tramite la distribuzione gratuita di condom e la somministrazione gratuita di test HIV. Ma tutto questo non basta! – conclude Biondi. Non sono sufficienti spot pubblicitari da mandare in onda durante la settimana del 1° dicembre, servono maggiori fondi pubblici da impegnare in campagne e progetti di informazione/prevenzione, da realizzare durante tutto l’anno, seguendo strategie comunicative mirate ed efficaci, e magari in sinergia con chi da anni e spesso a titolo completamente gratuito si occupa di queste tematiche, mettendo al primo posto la salute ed il benessere psicofisico di tante e tanti”.




Cento anni di Archeologia,evento a Siracusa con il ministro Sangiuliano

Cento anni di Archeologia in Sicilia.
Venerdì 1° dicembre, a partire dalle 11,30,a Palazzo Vermexio a Siracusa, si terrà l’evento di celebrazione del Centenario della fondazione della Scuola di specializzazione in Beni archeologici dell’Università di Catania. Ospite illustre sarà il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Alla giornata prenderanno parte, oltre alla prorettrice dell’Università Francesca Longo e alla direttrice del dipartimento di Scienze umanistiche Marina Paino, anche il direttore della Scuola archeologica di Atene Emanuele Papi, il presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e paesaggistici Gerardo Villanacci e il dirigente generale dell’Assessorato regionale BBCC Mario La Rocca.
Introdurrà i lavori – trasmessi in diretta streaming sul canale YouTube dell’Università di Catania – il direttore della SSBA Daniele Malfitana, seguiranno gli interventi del sindaco di Siracusa Francesco Italia, del presidente della struttura didattica di Architettura e Patrimonio culturale di Unict Fausto Carmelo Nigrelli, dell’assessore comunale ai beni culturali Fabio Granata, del Soprintendente ai beni culturali di Siracusa Salvatore Martinez e dell’allieva della SSBA Gaia La Causa.
Nel corso dell’evento sarà illustrato il piano strategico a medio/lungo termine della Scuola, incentrato su una didattica innovativa affiancata da una pluralità di esperienze (in aula, sul campo e in laboratorio) per preparare il futuro delle giovani forze, professionisti di un domani fatto di imprenditoria, di conoscenza trasformata in prodotto, di scavi preventivi visti come strumenti per la definizione di una professione che stenta ad essere riconosciuta come tale. Inoltre, sarà presentato il volume “Un secolo di archeologia. 1923-2023. Ricerca, Tutela, Valorizzazione, Gestione” (Erma di Bretschneider, 2023), curato da docenti e allievi della Scuola. A seguire sono previste le visite di Palazzo Chiaramonte, dove ha sede la SSBA, del museo Paolo Orsi, e del Parco della Neapolis.
«L’iniziativa di venerdì – afferma il direttore Malfitana – rappresenta la solenne conclusione delle varie attività che la Scuola ha realizzato, affiancandole alla consueta attività didattica, per celebrare i suoi cento anni di vita, sottolineando in ogni occasione il ruolo e la missione di un’antica istituzione che ha segnato la storia dell’archeologia siciliana, da Paolo Orsi, che ne fu il primo direttore, in poi». «Nell’arco di un secolo – prosegue il direttore – nella Scuola siracusana, che fu la terza ad essere istituita, dopo la Scuola archeologica istituita da Giuseppe Fiorelli a Pompei (1866) e la Scuola Archeologica Italiana di Atene (1909), sono passati i migliori archeologi del panorama nazionale e internazionale offrendo lezioni e seminari a tanti allievi, molti dei quali oggi occupano posti di prestigio nelle Università, negli enti di ricerca, nelle Soprintendenze, nei musei e nei parchi archeologici dell’isola e non solo. A noi tutti è quindi affidato oggi il compito di veicolare e sperimentare nuovi percorsi per ridare una posizione chiave ad una archeologia che non rappresenta più il semplice studio del passato ma, al contrario, è una disciplina in grado di aiutarci a programmare un futuro diverso».




Che incubo la viabilità in ingresso sud: lavori in corso e si ferma tutto

Mattinata da incubo per la viabilità in ingresso sud a Siracusa. Dalle 8.00 di stamani, gli automobilisti imbufaliti segnalano lunghe code che hanno paralizzato via Columba, Pantanelli, Necropoli del Fusco e SS124. Il sistema stradale che confluisce in viale Paolo Orsi starebbe risentendo pesantemente dei lavori in corso proprio sul centrale vialone. Si tratta di operazioni sui sottoservizi (operati da una ditta terza al Comune) con necessità di scavo e posa cavi, in corso da alcuni giorni anche sulla vicina via Cavallari. La presenza del cantiere, secondo il racconto degli automobilisti di passaggio, sarebbe all’origine del grande caos viario.
Nell’ultimo anno a Siracusa è stato finalmente adottato il sistema di lavoro notturno per riasfaltare le strade. La novità, però, non riguarda gli interventi delle società che gestiscono e manutenzionano i sottoservizi, dalla infrastruttura digitale alla rete gas, acqua, luce.

foto dal web




Modellismo ferroviario, mostra a Siracusa: trenini elettrici, diorami e memorabilia

Appuntamento per gli appassionati di modellismo ferroviario. Il 9 e 10 dicembre, la scuola Archia di via Calatabiano, a Siracusa, ospiterà una mostra dedicata. Ad organizzare la due giorni è il Gruppo Fermodellistico Siracusano. L’ingresso è gratuito e l’esposizione di modellini potrà essere visitata dalle 10 alle 19.
La mostra è dedicata, in particolare, ai trenini elettrici. Diorami statici e dinamici, riproduzioni di paesaggi di ambientazione siciliana, trenini in varie scale e di varie epoche da quelli di latta degli anni ’50 fino a quelli più moderni di nuova produzione.
Allestito anche un angolo dedicato ad archivio storico-documentale, con esposizione di oggettistica ferroviaria varia, memorabilia e documenti riguardanti le ferrovie siciliane.




“Telethon Padel”, i circoli cittadini a sostegno della ricerca sulle malattie rare

Da un’idea di Cristian Melluzzo nasce “Telethon Padel”. Tutti i circoli siracusani insieme per dare vita ad un torneo, maschile e femminile, dedicato alla raccolta fondi per il programma di ricerca condotto da 30 anni dalla Fondazione che si occupa di fare luce sulle malattie rare.
Domenica 17 dicembre alle 10, sui campi dell’Epipoli Padel, via al torneo di beneficenza. Ogni coppia iscritta potrà contare su due partite garantite, l’avanzamento nel torneo dipenderà – ovviamente – dai risultati.
L’iniziativa sportiva per sostenere la ricerca di Telethon è giunta, a Siracusa, al terzo anno.




Ascensore alle Latomie dei Cappuccini, forse si può. Ok con modifiche, incontro a breve

Potrebbe esserci un colpo di scena dietro l’angolo, una sorpresa positiva per il progettato ascensore alle Latomie dei Cappuccini. Diversi segnali danno la misura di come, tra Comune e Soprintendenza di Siracusa, ci siano ancora margini per trovare un’intesa, dopo la prima bocciatura.
Chiaro, bisognerà rivedere il progetto e farlo anche in fretta. Ma le rispettive posizioni dei due enti non sono “talebane” e quindi possono essere definite, a ragion veduta, aperte al confronto ed alle modifiche.
Cominciamo dalla prima notizia: il finanziamento regionale da 300mila euro, dato per perduto, è salvo. Novità delle ultime ore, rimbalzata a Siracusa via Palermo. Lo conferma l’assessore comunale Fabio Granata che anticipa a SiracusaOggi.it anche un incontro a giorni con la Soprintendenza. “Insieme cercheremo la soluzione migliore per abbattere le barriere architettoniche e favorire la fruizione del sito delle Latomie dei Cappuccini”, spiega al telefono. Le parti si vedranno a breve perchè bisogna andare veloci, prima che scadano i termini della finestra concessa per salvare quel finanziamento, il terzo concesso per altrettanti progetti e lavori che hanno interessato le Latomie.
“Una soluzione si può trovare”, dice ancora l’assessore Granata. E anche la Soprintendenza apre al dialogo. Sono state la sezione Archeologica e quella Paesaggistica a dire “no” all’ascensore panoramico progettato da Palazzo Vermexio sulla parete rocciosa lato Villa Politi. Oggi però il soprintendente Savi Martinez spiega che “con il Comune parleremo ancora del progetto. E se matureranno altre condizioni, le valuteremo. Non è un discorso chiuso”. Insomma, niente muro contro muro. Ma bisogna modificare il progetto iniziale, magari spostarlo da quella parete rocciosa, adottando altre soluzioni. La Soprintendenza aveva fornito le sue prescrizioni e qualche, chiamiamolo così, suggerimento. “Abbiamo detto no al progetto inziale perchè era troppo invasivo e con problemi legati all’ancoraggio”, spiega con disponibilità Martinez. “Si dovrà trovare un sistema idoneo”, aggiunge sibillino quasi confermando la volontà, comprensibile, anche della Soprintendenza di favorire l’abbattimento delle barriere architettoniche ma con la dovuta salvaguardia per il sito e le sue caratteristiche storiche e paesaggistiche.